17/10/2025
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QUANDO L'INFIAMMAZIONE DIVENTA IL TUO STILE DI VITA
di Patrizia Coffaro
Dimmi la verità: ti è mai capitato di sentire il corpo stanco anche dopo aver dormito abbastanza? Di svegliarti già senza energia, con la mente annebbiata, come se fossi immersa in una nebbia sottile che non ti lascia mai del tutto?
Ti guardi allo specchio e pensi:
“Ma perché mi sento così… spenta?”
Eppure, non stai male davvero. Non hai la febbre, non hai un’infezione, non sei “malata” nel senso tradizionale del termine.
Ma dentro… qualcosa non va.
Ti senti come se il tuo corpo fosse sempre impegnato a combattere qualcosa. Solo che non sai cosa.
Ecco, quello che senti, quel logorio sottile, quella stanchezza che non passa, quella sensazione di “essere a secco”, non è nella tua testa. Ha un nome preciso: inflammaging. Ne parlo da tempo. Penso sia stato uno dei primissimi argomenti che ho trattato.
Ma cos’è davvero l’inflammaginng? Il termine unisce due parole: inflammation (infiammazione) e aging (invecchiamento). Ed è esattamente quello che succede... un processo di infiammazione cronica di basso grado che accompagna, e accelera, l’invecchiamento biologico.
Non si tratta di un’infiammazione acuta come quando ti tagli o ti viene la febbre, lì il corpo reagisce, combatte, guarisce e torna a riposo. Qui invece, il sistema di allarme resta acceso. Sempre.
Immagina di avere un antifurto in casa che suona notte e giorno, anche quando non c’è nessun ladro.
Dopo un po’, non solo ti snerva… ma finisci per consumare tutta la batteria.
Ecco: questo è ciò che accade dentro di te quando il tuo sistema immunitario resta in allerta cronica. Si chiama "esaurimento immunitario" e oggi colpisce milioni di persone, anche giovani, senza che se ne accorgano.
Il sistema immunitario è il tuo esercito personale. Ti difende da virus, batteri, tossine, cellule anomale, e da tutto ciò che può danneggiarti.
Ma quando è continuamente stimolato da microinfiammazioni, stress, cibo infiammatorio, carenze di sonno o tossine ambientali… non riesce più a spegnersi.
E allora, invece di proteggerti, comincia a logorarti dall’interno.
Non è cattiveria: è un meccanismo di difesa impazzito. Il corpo “crede” di dover continuare a combattere, anche quando il nemico non c’è più. E lo fa attivando citochine infiammatorie, radicali liberi, cortisolo, giorno dopo giorno, mese dopo mese.
Il risultato?
- Ti senti stanco anche appena sveglio.
- Ti ammali più facilmente o guarisci più lentamente.
- Hai dolori diffusi, rigidità, e quella sensazione di “peso corporeo” costante.
- Ti dimentichi le cose, perdi la concentrazione, la mente si annebbia.
- Ti senti irritabile o ansioso senza motivo.
Non è pigrizia. Non è “età”. Non è che “stai esaurendo la riserva di energia”. È il tuo sistema immunitario che ha dimenticato come spegnersi.
Questa infiammazione cronica di basso grado, anche se non dà sintomi eclatanti, corrode lentamente i tessuti. Danneggia le membrane cellulari, altera la comunicazione tra ormoni e recettori, riduce la capacità dei mitocondri di produrre energia.
Ecco perché ti senti svuotato,
le tue cellule sono come lampadine con il filamento consumato, ancora accese, ma sempre più fioche.
La scienza oggi sa che l’inflammaging è il denominatore comune di quasi tutte le malattie croniche... dalle cardiopatie al diabete, dalle malattie autoimmuni ai disturbi cognitivi, fino ai tum0ri.
Ma la buona notizia è che non è un destino scritto nel DNA. È un processo modulabile, reversibile, educabile.
Sì, hai letto bene, il tuo sistema immunitario può essere rieducato.
Ora ti spiego un concetto che a molti sfugge, l' “immunità allenata”.
In passato si pensava che l’immunità innata fosse una reazione meccanica, rigida, senza memoria. Oggi invece sappiamo che le cellule immunitarie possono apprendere: possono diventare più sagge, più equilibrate, più selettive.
Questo fenomeno si chiama "trained immunity", immunità allenata. Significa che puoi insegnare al tuo sistema immunitario a non reagire a tutto, ma a rispondere in modo intelligente, calibrato, sostenibile.
Come si fa?
Non con un’altra pillola, non con un “integratore miracoloso”, ma con un percorso di rieducazione biologica che parte da ciò che metti nel corpo e da come vivi ogni giorno.
Il corpo non si disattiva perché si sente in pericolo. Se il tuo corpo resta in allarme, è perché non si sente al sicuro. Ogni stress, fisico o emotivo, viene percepito come una minaccia. E il sistema immunitario risponde come se dovesse sopravvivere.
Ecco perché lo stress cronico e l’infiammazione cronica sono due facce della stessa medaglia. Non puoi spegnere una senza calmare l’altra.
Quando il tuo corpo vive nel pericolo, rilascia costantemente cortisolo, adrenalina e citochine infiammatorie. Il sistema linfatico si congestiona, l’intestino perde integrità, i mitocondri rallentano.
E tu… ti senti “svuotato”.
Ci sono cinque cause principali che mantengono accesa questa infiammazione silenziosa:
1. Stress cronico e mancanza di sonno profondo. Il corpo non rigenera, non smaltisce, non ripara.
2. Dieta pro-infiammatoria. Troppi zuccheri, farine raffinate, grassi ossidati, cibi ultraprocessati e carenze di fibre.
3. Disbiosi intestinale. Un microbiota alterato produce tossine e segnali infiammatori che si diffondono in tutto l’organismo.
4. Tossine ambientali e metalli pesanti. Il sistema immunitario è costretto a lavorare 24 ore su 24 per difenderti da sostanze che non riesce a smaltire.
5. Sedentarietà e carenza di movimento ritmico. Il movimento non serve solo a “bruciare calorie”: è il linguaggio con cui insegni al corpo che è vivo e al sicuro.
L’infiammazione è un linguaggio, non un errore... Ogni sintomo è un messaggio. L’infiammazione non è il nemico, è la voce con cui il corpo chiede attenzione. Zittirla con farmaci o stimolanti può darti sollievo, ma non risolve il conflitto interno.
È come spegnere la spia rossa dell’olio nella macchina con un pezzo di nastro adesivo. Funziona per un po’, poi il motore si brucia.
Il corpo non vuole sabotarti.
Vuole solo ritrovare equilibrio, coerenza, sicurezza.
Come ricalibrare il sistema immunitario?
Per riportare equilibrio, devi creare condizioni di sicurezza fisiologica.
E questo non si ottiene “aggiungendo qualcosa”, ma togliendo ciò che disturba e reinsegnando al corpo la calma.
Ecco alcune chiavi pratiche per iniziare:
1️⃣ Rieduca il ritmo circadiano
Vai a dormire e svegliati alla stessa ora. La luce mattutina è un antinfiammatorio naturale. Ogni notte di sonno profondo riduce citochine e migliora la memoria immunitaria.
2️⃣ Nutri la tua immunità con cibo vivo. Non si tratta di seguire una moda alimentare, ma di nutrire le cellule e non l’infiammazione. Frutta e verdura di stagione, spezie antiossidanti, proteine pulite, grassi buoni e fibre. Riduci zuccheri, glutine industriale e latticini infiammatori.
3️⃣ Rimuovi le fonti di tossicità
Detergenti, cosmetici, muffe, metalli pesanti, pesticidi... il corpo reagisce a tutto ciò che percepisce come minaccia. Depurare l’ambiente è come liberare il sistema immunitario da un peso costante.
4️⃣ Respira e muoviti ogni giorno
Il movimento ritmico, camminata, Qi Gong, Yoga, danza dolce, stimola il sistema linfatico, il tuo canale di drenaggio naturale. Senza drenaggio, l’infiammazione non si spegne.
5️⃣ Coltiva la calma limbica
Ogni volta che ti senti in pericolo, anche solo emotivamente, il corpo entra in modalità difesa. La calma non è una condizione mentale, ma un segnale biologico. Quando respiri consapevolmente, sorridi, ti senti al sicuro, il sistema immunitario riceve il messaggio: “puoi spegnere l’allarme”.
Il corpo non vuole “più energia”: vuole equilibrio. Molti pensano di risolvere la stanchezza aggiungendo stimolanti, caffè, integratori energetici, superfood. Ma se il sistema immunitario è infiammato, tutto questo è come schiacciare l’acceleratore con il freno tirato.
Non serve aumentare la potenza, serve rilasciare la tensione. L’energia non si crea: si libera.
Quando l’infiammazione si riduce, la vitalità ritorna da sola. Perché il corpo, nella sua saggezza, non ha mai smesso di sapere come guarire... ha solo bisogno di essere ascoltato.
Ogni pensiero produce una cascata di segnali chimici. Ogni emozione parla alle tue cellule immunitarie. Rabbia, paura, risentimento cronico... tutti generano microinfiammazioni.
Ma anche l’amore, la gratitudine e la fiducia modificano la risposta immunitaria, abbassano il cortisolo, aumentano la produzione di ossitocina e serotonina.
La medicina moderna lo chiama “psiconeuroimmunologia”, ma in realtà il corpo lo sa da sempre:
non puoi guarire un corpo che si sente in guerra.
Il burnout immunitario è ciò che accade quando il corpo ha reagito troppo a lungo. Le cellule immunitarie si stancano, smettono di rispondere correttamente, e tu ti senti svuotato.
Ma anche questo stato può essere invertito. Serve tempo, gentilezza e una strategia coerente.
Non con la mentalità del “fare di più”, ma con quella del “fare meglio”. Non serve combattere il corpo.. serve riaccordarlo, come si fa con uno strumento musicale.
Cosa succede quando l’infiammazione si spegne? Quando finalmente il sistema immunitario ritrova la sua intelligenza:
- La mente torna lucida.
- Il sonno diventa rigenerante.
- I dolori si attenuano.
- L’umore si stabilizza.
- Il corpo ritrova la sua leggerezza naturale.
Non è magia. È biologia armonizzata.
Perché il corpo, quando lo metti nelle condizioni giuste, non ha bisogno di ordini. Si autoregola, si ripara, si rinnova.
La soluzione non è prendere più integratori, o fare mille test, o inseguire la nuova moda salutista del momento. La soluzione è comprendere il linguaggio del tuo corpo.
Capire cosa lo stressa, cosa lo infiamma, cosa lo rassicura. E ricordarti che ogni giorno, con ogni scelta, stai comunicando qualcosa al tuo sistema immunitario.
Gli stai dicendo:
“Puoi fidarti” oppure “devi difenderti”.
La medicina del futuro, e quella che già oggi molti di noi stanno praticando, non sarà più basata solo sul sopprimere i sintomi, ma sull’allenare la resilienza biologica.
Parlerà di ritmi, sicurezza, adattamento, coerenza, comunicazione cellulare, campo elettromagnetico. Una medicina che non separa corpo e mente, ma li vede come un unico sistema vivente che interagisce con l’ambiente, con la luce, con le emozioni.
E tu, in questo quadro, non sei un paziente da curare. Sei un essere intelligente da rieducare alla fiducia nella propria biologia.
E se iniziassi oggi?
Ogni passo, anche il più piccolo, cambia qualcosa. Una notte di sonno in più. Una camminata nella natura. Un pasto più pulito. Una respirazione più consapevole. Un pensiero meno duro verso te stesso.
L’infiammazione non è un nemico... è un invito. Ti chiede di fermarti, ascoltare, scegliere con più amore.
Quando rispondi a quell’invito, la guarigione non è più un obiettivo, ma una conseguenza.
Alla tua salute, alla tua luce,
XO – Patrizia Coffaro