21/12/2024
La parola permette di creare legami, creare comunità, creare associazioni, ma non solo. La parola può fare da ponte anche fra due sponde apparentemente lontane: mente e corpo. Partendo da Platone con la distinzione fra l’anima e il corpo che la imprigiona, passando per Cartesio con le res cogitans e le res extensa, arrivando fino a Freud che ci ha detto come nella nevrosi isterica il corpo si presta a mettere in scena i conflitti intra psichici di un soggetto. La contrapposizione mente-corpo è una questione che nasce da lontano insomma. Quando ci rendiamo conto di “avere” un corpo e di non “essere” un corpo? Recalcati evidenza come noi siamo soliti dire “che abbiamo un corpo”, e non “che siamo un corpo”. Quando questo soffre e ci fa male, allora li sentiamo la distanza forse più grande fra mente e corpo, fra soggetto e organo. Ecco, la parola e tutte le sue declinazioni accorciano questa distanza magari, creano un legame di senso là dove il senso di un corpo che non riconosciamo è bucato. Non sottovalutiamo mai l’importanza della parola. Presentazione di “Ricomincio da Me” La Vita dopo l’Ictus, raccolta di 10 interviste a cui ho avuto l’onore di collaborare insieme all’Associazione A.L.I.Ce RAVENNA O.D.V