Annarita Corradini Psicologa

Annarita Corradini Psicologa Diffondere il più possibile una cultura di cura dell'anima e dei suoi bisogni. Perché ho scelto questa professione?

Ho scelto la professione di psicologa perché mi colloca in ruolo sociale che più si avvicina alla mia vocazione. La mia è, in primis, una vocazione all’indagine della realtà e alla ricerca di senso. Tale ricerca non è disgiunta da una partecipazione empatica alla sofferenza altrui. Proprio quando le difese psicologiche cominciano a barcollare si creano delle aperture che favoriscono un contatto autentico. In quella vulnerabilità l’essere umano mostra tutto il suo splendore. Indifeso e smarrito, di fronte la ricerca del significato dell’esistenza, brilla inconsapevole. Rendersi coscienti della condizione esistenziale che tutti condividiamo, ci definisce, ci accomuna e ci innalza nel nostro valore. Ascoltare ed offrirmi testimone della sofferenza altrui, accompagna, supporta, restituisce dignità, affinché ciascuno possa vedersi riflesso e scoprirsi nella propria unica bellezza.

Proiettare fuori di sé il dolore,  groviglio non risolto, per sentirsi meno impotenti...
28/09/2025

Proiettare fuori di sé il dolore, groviglio non risolto, per sentirsi meno impotenti...

15/09/2025
Intelligenza spirituale....
14/09/2025

Intelligenza spirituale....

L'APPROFONDIMENTO CON GIOVANNI FRAJESE NON SIAMO MACCHINE:LA DIGNITÀ DELLA VITA UMANA In questa intervista, il prof. Giovanni Frajese ci guida in un viaggio che intreccia scienza, spiritualità e consapevolezza. Dal senso profondo dell’esistenza al ruolo del libero arbitrio, dal rapporto tra scie...

Il coraggio e la forza di una donna da ricordare...
09/09/2025

Il coraggio e la forza di una donna da ricordare...

Rosa Roisinblit non c’è più.
Aveva 106 anni. Ha passato più della metà della sua vita a battersi per la ricerca dei desaparecidos della dittatura argentina, il colpo di stato che rovesciò il governo di Isabel Martínez de Peròn, prima donna presidente in Argentina. La Guerra sporca, ferocissima, che non risparmiava nessuno.
Neanche sua figlia, Patricia, che era incinta di 8 mesi quando fu rapita insieme al marito davanti alla figlia di 15 mesi, Marianna. Li uccisero tutti e due, poco dopo il parto. Marianna la allevò lei.
Ma che ne è di quella creatura, delle altre 30000 sparite e rimaste orfane?
La missione di Rose.
Cofondò l'associazione le Nonne del Cinque Maggio, prima Madri, ne fu vice-presidente e poi Presidente onorario, furono candidate al premio Nobel per la Pace.
Vent’anni dopo la disparizione ritrovò il nipote, Guillermo. Non solo, anche i tre responsabili della morte di sua figlia, li fece condannare per crimini contro l’umanità.
Assistette al processo insieme a lui e Marianna, aveva 97 anni. ‘Il dolore è sempre lì, la ferita non guarirà mai. Ma dire che mi fermo...no, non mi fermerò mai’. Lo diceva a 97 anni. Come non avere paura di niente, neanche del male. Cercare, spulciare, fiutare vite. Non lasciar perdere quando tutto è fermo. Farsi larga, sentirsi nella pulsione di tutte.
Trasformare il dolore. Svegliarsi per quella cosa lì, dirlo insieme ad altre, farsi punto di appoggio, bucare le barriere delle generazioni. Riunire genti, ricostruire famiglie. Stare in piedi leggera anche quando i piedi non reggono più.
Ci hai insegnato tanto.
Marianna lo ha scritto, ieri: ‘Per me sei eterna’.
Con le parole di Pippi Formenti.

Se Dio è fuori di me e non ne faccio esperienza nell'anima, chi sto servendo?
29/07/2025

Se Dio è fuori di me e non ne faccio esperienza nell'anima, chi sto servendo?

26 luglio 1875 - 2025
Carl Gustav Jung
Omaggio alla memoria

“Può quindi verificarsi che un cristiano, per quanto creda a tutte le sacre figure, pure rimanga senza evoluzioni e senza mutamenti nell'intimo della sua anima, poiché ha 'tutto Dio fuori' e non ne fa nell'anima un'esperienza viva. I suoi motivi determinanti, i suoi interessi e impulsi decisivi scaturiscono dalla sua anima non sviluppata e inconscia, più pagana e più arcaica che mai, e in nessun modo dalla sfera del cristianesimo. Non soltanto le singole vite, ma anche quella somma delle singole vite che è il popolo, provano la verità di questa affermazione. I grandi avvenimenti del nostro mondo, che sono voluti e provocati dagli uomini, non respirano lo spirito del cristianesimo, bensì quello di un paganesimo grezzo. Vi è all'origine di ciò una condizione psichica rimasta arcaica, che non è stata sfiorata nemmeno lontanamente dal cristianesimo. (...) Esternamente c'è tutto, in immagini e in parole, nella chiesa e nella Bibbia. Interiormente non c'è nulla. Interiormente dominano più che mai divinità arcaiche; questo significa che ciò che interiormente corrisponde all'immagine divina esteriore è rimasto senza sviluppo per mancanza di cultura psichica e quindi è arenato nel paganesimo. È vero che l'educazione cristiana ha fatto quanto era umanamente possibile, ma in misura insufficiente. Troppo pochi hanno vissuto l'immagine divina come la proprietà più intima dell'anima. Hanno incontrato un Cristo soltanto all'esterno; nessun Cristo è venuto a essi incontro dalla loro anima. Per questa ragione nell'anima regna ancora il paganesimo più oscuro, che invade, in parte con un'evidenza che non si può più negare, in parte sotto camuffamenti fin troppo lampanti, il cosiddetto mondo della cultura cristiana. Con i mezzi usati finora non è stato possibile cristianizzare l'anima al punto che almeno le più elementari esigenze della morale cristiana avessero una qualche influenza decisiva sui principali interessi dell'europeo cristiano. È vero che le missioni cristiane predicano il Vangelo ai poveri pagani ignudi; ma i pagani interiori che popolano
l'Europa non hanno inteso mai parlare di cristianesimo. Il cristianesimo deve necessariamente ricominciare da capo, se vuole adempiere al suo alto compito educativo. Finché la religione rimane soltanto fede esterna e forma esterna, finché la funzione religiosa non diventa una funzione della nostra anima, nulla di fondamentale è successo. Rimane ancora da comprendere che il misterium magnum non è soltanto una realtà in sé, ma è radicato principalmente nell'anima umana. Chi non lo sa per esperienza, sarà forse dottissimo di scienze teologiche; ma non ha la più pallida idea di che cosa sia la religione, e meno ancora di che cosa sia l'educazione degli uomini”.

C. G. Jung, Psicologia e alchimia

- Accarezzare un gatto non è mai tempo perso - Sigmund Freud
01/07/2025

- Accarezzare un gatto non è mai tempo perso - Sigmund Freud

Adolescenza e alterazione del sistema dopaminergico...
27/06/2025

Adolescenza e alterazione del sistema dopaminergico...

“L’adolescenza non è una malattia”
Un titolo che è già un manifesto. Un appello che non possiamo ignorare.

Daniela Lucangeli, intervenendo agli Stati Generali dell’Infanzia e dell’Adolescenza, racconta la pandemia che nessuno vuole vedere: quella della solitudine, dell’ansia, dell’autolesionismo tra i giovani. Una pandemia silenziosa, che si diffonde nelle scuole, nelle stanze dei ragazzi, negli smartphone, negli sguardi spenti.

A dare voce a questa realtà è Maria, sedici anni:
🗣️ “Il mio non è mal di vivere, è consapevolezza. Sono più fragile, più arrabbiata, più delusa, più sola. L’ansia impera di giorno e di notte, il mio corpo paga i prezzi della mia mente. Prof, mi dà una via d’uscita alle pillole blu o alla matrix nel cellulare?” Lucangeli la definisce la “pandemia annunciata”, una crisi neuroevolutiva esplosa con il Covid ma iniziata molto prima: un’alterazione profonda del sistema dopaminergico, che regola la motivazione, l’apprendimento, il desiderio. Una sprogrammazione che genera ansia, apatia, sfiducia.

📚 E la scuola?
Può essere la prima medicina o la prima ferita.

La scuola, ci ricorda Lucangeli, ha un potere straordinario: ogni giorno, attraverso relazioni, emozioni e segnali, modula letteralmente il cervello dei ragazzi.
🧠 Può diventare la più grande pandemia di guarigione del futuro.
Ma solo se smette di trasmettere ansia, giudizio, paura, e inizia a generare fiducia, curiosità, senso.

Perché ogni giudizio è un dolore.
E ogni dolore, in troppi adolescenti, si traduce in un taglio sulla pelle.

💬 Serve una rivoluzione della forma mentis. Una scuola e una società che dicano: “Tu mi stai a cuore”. Una frase semplice, ma essenziale alla sopravvivenza affettiva, emotiva e cognitiva dei nostri ragazzi.

👉 Leggi l’articolo completo:
https://www.orizzontescuola.it/ladolescenza-non-e-una-malattia-lurgente-appello-di-daniela-lucangeli-per-una-rivoluzione-educativa-la-pandemia-nascosta-dietro-solitudine-e-autolesionismo-che-nessuno-vuole-vedere/

Ogni anno propongo questo mini corso di Meditazione per apprendere la tecnica e per riflettere insieme quanto sia import...
23/06/2025

Ogni anno propongo questo mini corso di Meditazione per apprendere la tecnica e per riflettere insieme quanto sia importante trovare la propria centratura per osservare se stessi nel flusso della propria esistenza.

Nel mio lavoro osservo quanto sia sempre più urgente avere una tecnica in tasca per gestire le situazioni difficili.

Scadenza iscrizioni: 2 luglio (messaggio al n. 333.4669310)

23/06/2025

...grande testimone della rappresentazione mentale della donna e dei ruoli che gioca nella società...

Un pezzo di storia...
18/06/2025

Un pezzo di storia...

“Il femminismo è solo un altro nome per dire ‘rispetto di sé’.”
Lei è Norma Swenson.
Se ne è andata qualche settimana fa.
Aveva 93 anni. Autrice, insieme ad altre, del rivoluzionario “Our Bodies, Ourselves”, il primo testo che ha affrontato la salute delle donne da una prospettiva femminile.
Norma entra a far parte del Boston Women’s Health Book Collective nel 1971.
Nel 1960, solo il 6% del corpo studentesco di medicina era femminile. Il sistema sanitario era dominato da uomini che spesso affrontavano la salute delle donne con atteggiamenti terribilmente paternalistici e ignoranti.
Questo mix interessava tutti gli aspetti della salute femminile, in particolare quelli legati al parto.
Durante il parto, alle donne veniva somministrata la Scopolamina, che induceva sonno e allucinazioni; molte donne venivano legate con le cinghie; poi fu la volta del Demerol, che faceva loro perdere conoscenza mentre le creature venivano estratte dal loro corpo col forcipe.
Il testo “Our Bodies, Ourselves” ha origine da una conferenza delle donne di Boston del 1969, dove le partecipanti condivisero le loro terribili esperienze. Arrabbiate per gli atteggiamenti sprezzanti dei medici maschi e frustrate dalla loro profonda mancanza di conoscenze di base sul loro corpo e sulla loro salute, queste donne iniziarono a fare ricerche sulla fisiologia e il benessere femminile. Il loro opuscolo iniziale, pubblicato da una stampa locale nel 1970, risuonò profondamente con le donne di tutta la nazione, diventando rapidamente un fenomeno underground.
“Noi e il nostro corpo” ha rivoluzionato l’educazione alla salute delle donne affrontando argomenti tabù, come la sessualità, la masturbazione, la contraccezione e l’aborto.
Dopo che Simon & Schuster pubblicò una versione ampliata nel 1973, il libro divenne un punto di riferimento culturale, vendendo quattro milioni di copie in 34 lingue.
“Non è che le cose siano migliorate così drasticamente per le donne. Ma siamo una presenza ora che non si può più far scomparire”.
Grazie Norma per aver usato la tua vita anche per noi.

01/06/2025

Cara, carissima Adrienne Rich.
“Le donne sono state portate alla pazzia, per secoli dalla confutazione della loro esperienza e dei loro istinti, in una cultura che convalidava solo l’esperienza maschile. La verità dei nostri corpi e delle nostre menti è stata mistificata. Abbiamo quindi un obbligo primario l’una verso l’altra: non minare il senso della realtà dell’altra”.

Era il 2018...il fiore delle attrici italiane si uniscono per sviluppare consapevolezza sull'uso delle parole. Le parole...
08/05/2025

Era il 2018...il fiore delle attrici italiane si uniscono per sviluppare consapevolezza sull'uso delle parole. Le parole sono solo parole o riflettono i ns pensieri?
Luce Irigarey negli anni '90 cominciò uno studio sperimentale negli asili nido, per cominciare a parlare e a leggere ai bambini in modo più pulito e fedele alla realtà...per evitare che luoghi comuni venissero appresi... Perché attraverso le parole apprendiamo a guardare e conoscere la realtà....

LA PUNTATA INTEGRALE SU RAIPLAY https://goo.gl/kzmfj7 - Il bellissimo monologo di Paola Cortellesi ai David di Donatello 2018

Indirizzo

C. So G. Persiani, 45
Recanati
62019

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