
27/09/2022
Non sei motivato? Non vuoi andare a scuola perchè pensi di non essere "bravo"?
La motivazione può essere definita come un insieme di fattori che spingono il comportamento di una persona verso una meta.
I fattori che la determinano nell'apprendimento sono l’autoefficacia e l’autostima.
Studenti con alto senso di autostima e di autoefficacia intraprendono volentieri compiti difficili e sviluppano uno spiccato interesse nei riguardi delle attività scolastiche, adottano strategie più adeguate nella risoluzione dei problemi, affrontano le difficolta con minore esitazione, raggiungono migliori risultati scolastici e grazie al coinvolgimento e all’investimento personale in ciò che fanno, una volta raggiunti gli obiettivi prefissati sperimentano una maggiore soddisfazione che rafforza ulteriormente il loro senso di efficacia, invece alunni con un basso senso autostima e di autoefficacia potrebbero impegnarsi di meno, scegliere obiettivi limitati ed essere più esposti a stress riguardo le prestazioni, tendono ad abbandonare il compito al presentarsi del primo ostacolo.
Nell’ambiente scolastico la motivazione può essere:
Intrinseca: comporta interesse in ciò che si fa. Questi ragazzi spesso non temono il fallimento perché la prestazione non ha una conseguenza dal punto di vista sociale e quindi non temono il giudizio negativo. Un esito negativo può essere interpretato, ad esempio, come un insuccesso dovuto ad uno scarso impegno o ad una difficoltà tecnica (ad es. una cattiva strategia di studio) che ha impedito di riuscire bene nel compito. Il fallimento può essere vissuto come un insegnamento per il futuro.
Estrinseca: sostenuta da rinforzi esterni, ad esempio avere dei vantaggi, evitare situazioni spiacevoli, compiere un’azione per essere lodati o studiare per ricevere un bel voto. Le azioni che sono mosse dalle motivazioni estrinseche si svolgono per ottenere l’approvazione sociale. Uno studente con una motivazione estrinseca ha paura del fallimento perché teme che questo implichi un giudizio negativo su di sé. La paura del fallimento può portare all’evitamento.
Altri fattori psicologici che influenzano la motivazione e l’orientamento al compito sono l’ansia eccessiva per l’insuccesso oppure la tendenza a rispondere in modo emotivo, reagendo con scoppi di collera quando qualcosa non va come dovrebbe.
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autostima
autoefficacia
Dott.ssa Maria Assunta Spanò
Psicologa