
15/10/2025
L’ACCORDO GIUSTO
«Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.» (Sal 98,1)
Come una chitarra appoggiata al muro,
anche l’amore ha bisogno di mani che lo facciano vibrare.
Non basta avere corde:
il Maestro le accorda, se ne prende cura,
mentre la coppia sceglie ogni giorno quale melodia suonare insieme.
Il bacio riflesso non è illusione,
è eco che la luce regala all’amore:
segno che l’incontro lascia traccia,
che l’intimità diventa figura,
che il noi prende forma anche oltre i corpi.
Nella prospettiva psicologica del contatto si parla di adattamento creativo:
ogni contatto è un’improvvisazione a due,
un dialogo di ritmi che non si ripete mai identico,
e che trova senso solo se ciascuno porta la propria nota, anche quando è stonata.
Quando accompagno le coppie,
mi accorgo che la domanda non è:
“Ci amiamo ancora?”
ma piuttosto:
“Sappiamo ancora suonare insieme?”
Amare non significa non stonare mai,
ma avere la pazienza di riascoltarsi,
di ritrovare la nota giusta,
di accordarsi di nuovo,
di trovare un adattamento migliore.
Perché l’amore vero è questo:
una chitarra che non smette di attendere,
e due cuori che non smettono di cercare il loro accordo.