Dott.ssa Noemi Lo Scalzo - psicologa Reggio Calabria

Dott.ssa Noemi Lo Scalzo - psicologa Reggio Calabria Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dott.ssa Noemi Lo Scalzo - psicologa Reggio Calabria, Medicina e salute, Via Treviso bassa 12 (vicino Liceo scientifico "L. Da Vinci"), Reggio Di.

Dal 15 settembre 2025 e fino al 14 novembre 2025 si può presentare la domanda per il BONUS PSICOLOGO (cioè il contributo...
20/09/2025

Dal 15 settembre 2025 e fino al 14 novembre 2025 si può presentare la domanda per il BONUS PSICOLOGO (cioè il contributo erogato dall'INPS per sostenere le spese per le sessioni di psicoterapia).

La domanda va presentata esclusivamente in via telematica: dal sito dell'INPS bisogna accedere al servizio dedicato “Contributo sessioni psicoterapia” e selezionare “Contributo sessioni psicoterapia domande 2025”

Quest'anno ci sono anch'io nella lista degli psicologi convenzionati con l'INPS.

https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2025.08.messaggio-numero-2460-del-11-08-2025_15005.htm

Come i cormorani...Un passo avanti e due indietro.In repreproprogressione costante e faticosa...Come...i cormorani.
13/07/2023

Come i cormorani...
Un passo avanti e due indietro.
In repreproprogressione costante e faticosa...
Come...i cormorani.

Fundet på Google fra nuovavenezia.gelocal.it

Quanto conta il caso nelle scelte che faraiTi sarà possibile determinare il tuo destinoPotrai sempre scegliere la strada...
09/07/2023

Quanto conta il caso nelle scelte che farai
Ti sarà possibile determinare il tuo destino
Potrai sempre scegliere la strada che vorrai
Manterrai la situazione sempre
Controllabile da te quante domande
La ruota gira tutto si modifica velocemente
Senza alcuna logica apparente la ruota gira
Prendi la tua decisione
Prendi il tuo futuro nelle mani
Senza più paura che ti sbrani
Segui la tua inclinazione c'è una
Voce dentro che ti chiama
Del tuo libro scrivi tu la trama
Non lasciarla scrivere per te la ruota gira
Chi sarà fondamentale, un altro oppure tu?
Quale congiunzione potrà incanalare
Il tuo cammino
Giunto a metà strada non portai cambiare più
Con la convinzione che la vita
Sia gestibile da te quante domande
La ruota gira
E muove gli ingranaggi inesorabilmente
Giustifica il passato col presente
La ruota gira prendi la tua decisione
Guarda nel futuro il bene e il male
Chiedi al tuo futuro cosa vale
Ci sarà una spiegazione
C'è una voce dentro che ti vuole
Del tuo libro scrivi le parole
Non lasciarlo scrivere per te la ruota gira
Prendi la tua decisione
C'è una voce dentro che ti chiama
Del tu libro scrivi tu la trama
Non lasciarla scrivere per te la ruota gira

Ho svolto il tirocinio della triennale in scienze e tecniche psicologico cliniche per la persona il gruppo e le istituzi...
08/06/2023

Ho svolto il tirocinio della triennale in scienze e tecniche psicologico cliniche per la persona il gruppo e le istituzioni presso il centro sito in Moncalieri, limitrofo alla aristocratica Torino una volta capitale, tuttora decorata da un'architettura color crema dei magnifici palazzi cittadini. Moncalieri non era da meno per lo meno il centro storico in collina. Il tirocinio l ho svolto presso il Centro studi Hansel e Gretel dal titolo dell omonima inquietante favola per bambini. Oddio per i miei anche no, grazie. Interventi di vario livello prevenzione primaria secondaria e terziaria, promozione del benessere psico socio emotivo dell infanzia rivolta non solo ai bambini delle scuole di ogni ordine e grado ma anche per insegnanti...e poi corsi di formazione per educatori assistenti sociali, giudici onorari e avvocati....e poi educazione emotiva corsi di intelligenza emotiva...riviste etc etc articoli e valutazioni psicodiagnostica di presunti abusanti e abusati o maltrattati e maltrattamenti; e CTP E CTU. Ma di cosa stiamo parlando??!! Di quella volta in cui appresi che il presidente del centro studi era diventato IL DOTT FOTI DEL CASO BIBBIANO? Ma di cosa stiamo parlando di quando una volta parlando delle mie precedenti esperienze formative non sapevo se citare o omettere, menzionare o arrossire per la vergogna per aver ORGOGLIOSAMENTE SVOLTO IL MIO PRIMISSIMO TIROCINIO DA ASPIRANTE PSICOLOGA PRESSO IL CENTRO STUDI HANSEL E GRETEL DI MONCALIERI SOTTO LA PRESIDENZA CORAGGIOSA E ALL'AVANGUARDIA DEL DOTT CLAUDIO FOTI. Ma davvero, ma di che cosa stiamo parlando?!!!

𝐋𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐥𝐚𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐅𝐨𝐭𝐢

L’assoluzione in appello di Claudio Foti è una vittoria della psicoterapia ma è anche e soprattutto una vittoria del buonsenso. Si basava, l’accusa, sulla affermazione per cui Foti aveva causato, con una psicoterapia tendenziosa, e dunque “ dolosamente “, il disturbo borderline di cui una ragazza sfortunata soffriva da tempo. Affermando che il fatto non sussiste la Corte D’Appello ha semplicemente riconosciuto che la psicoterapia, richiesta dal Tribunale dei Minori, videoregistrata e consegnata di sua iniziativa alla Procura di Reggio Emilia, altro non era stata che un tentativo di aiutarla.
Che dire? Fa bene al cuore a chi come me nella Giustizia e nella psicoterapia ha sempre creduto, sentire che una affermazione f***e sui danni provocati dalla psicoterapia sia stata smentita con tanta fermezza: dicendo in sostanza che sono favole quelle sullo psicoterapeuta che induce falsi ricordi manipolando la mente dei suoi assistiti. Fa male al cuore e alla mente di chi fa un mestiere difficile come il nostro, però, pensare all’orgia di stupidità cui si sono abbandonati per mesi, quando di Bibbiano e di Foti si parlò per la prima volta, politici di primo piano e giornalisti di tutti i giornali, di tutte le radio e di tutte le televisioni di questo paese. E ancora più male fa pensare al danno causato, in un paese in cui i servizi per l’infanzia sono già assai deboli, dall’ondata di fango e di pregiudizio che quei politici e quei giornalisti hanno gettato su tutti quelli che si occupano di maltrattamento e abuso all’infanzia.
E’ un momento davvero triste quello in cui vengono messi in stato di accusa o apertamente mostrificati quelli che, come terapeuti o come operatori sociali, tentano di dare voce alla sofferenza dei bambini. Ma io ho fiducia, davvero, nel fatto che la assoluzione di Foti ci possa aiutare adesso a riprendere con l’entusiasmo che merita il lavoro bellissimo ( e giusto ) che abbiamo scelto di fare.

Di seguito la risposta a un collega che si fa e ci fa, in colleganza, una domanda vecchia come il mondo per noi ma sempr...
08/06/2023

Di seguito la risposta a un collega che si fa e ci fa, in colleganza, una domanda vecchia come il mondo per noi ma sempre utile...uno di quei DILEMMI MORALI IRRISOLVIBILI FORSE...o risolvibili drammaticamente sacrificando una parte visto che sono dilemmi. Ho tentato di dire la mia in risposta sulla pagina Fb. La domanda del collega la trovate in foto. La mia risposta che voglio condividere con voi è sto papello di seguito.

Il tema è complesso perché un conto è FARE lo psicologo applicando asetticamente, il più possibile, tecniche e strumenti psicologici; un'altra opzione è ESSERE psicologo leggendo individui e relazioni inseriti in contesti che interagiscono inevitabilmente...è un po' una cosa a matriosca no? : individuo, stare in relazione a partire da due (che poi in una lettura sistemica leggerai sempre inserendo un terzo X), contesto della relazione, ambiente etc etc. In relazione alle tecniche di lettura e analisi ma anche di intervento che si leghino a delle teorie scientifiche dimostrabili seguendo dunque una logica IRRINUNCIABILMENTE epistemologica.
Tornando a noi....che giuro non mi ero persa ma dovevo inoltrarmi in questo fitto "bosco " per rispondere in modo sensato...quando finalmente SEI uno psicologo perché lo diventi passo passo a furia di libri e curiosità e domande e esperienze di vita e professionali, e ancora a furia si colleganza e connessioni varie , interconnessi inevitabili tra ruoli e funzioni e il tuo essere persona in questo contesto- mondo....a furia di tutto questo lo DIVENTI INEVITABILMENTE: SEI COSTRETTO- mai condannato però, e mai se non è tua scelta intenzionale- AD ESSERE UNO PSICOLOGO.
Succede che spesso gli altri vedono solo lo psicologo che hanno davanti e non tutta quella complessità che ci portiamo dietro non come un fardello sulle spalle...lo immagino più come la chiocciola di una lu**ca: un'appartenenza dunque...la tua casa identitaria per capirci. Vedono quello che c è davanti ed è normale che sia così perché noi ci presentiamo di faccia....e di faccia siamo effettivamente psicologi e non solo amici.
E qui tocca un po' a te , a NOI PSICOLOGI UN PO' CHIOCCIOLE, capire come giocarci i nostri ruoli senza sentirci sfruttati usurpati o violentati , in tal caso allora la lumachina-ruolo-psicologo dovrebbe coscienziosamente e strategicamente ritirarsi nella sua protetta e comoda chiocciola-casa-dell-appartenenza. Altrimenti potrebbe decidere di accollarsi responsabilmente e faticosamente quella complessità data dal fatto che siamo individui e persone in relazione con nostri diversi ruoli e funzioni e tocca a noi abilmente decidere quali interconnessioni permetterci e giocarci nella relazione amicale.
Oh...io faccio così 😉😊😘

Sono felicissima di comunicare, in p***a magna e con grande felicità, che....se tutto va bene e secondo i piani, a lugli...
06/06/2023

Sono felicissima di comunicare, in p***a magna e con grande felicità, che....se tutto va bene e secondo i piani, a luglio cambio studio. Sarò sempre a Reggio, quando firmo il contratto, con chiavi in mano e qualche soldo in meno in tasca renderò ufficiale con la dovuta comunicazione dell' indirizzo. Sono felice e volevo comunicarlo: quando un periodo è buono mi piace condividerlo, se lo racconto faccio stupidamente le corna, ma è proprio un retaggio culturale o subculturale: se il periodo è buono, come adesso lo è dillo, chi ti ama gioisce, chi ti ama meno si chiederà come mai, chi se ne frega di te continuerà a fregarsene e chi ti odia...bho...mi chiilederei perché, niente più...a metà di responsabilità; non un punto di più non uno di meno. I festeggiamenti sono iniziati presto e proseguiti fino alla prima serata. Auguri a me. Si chiude una porta Antonella Fotia ma sarà sempre una porta scorrevole, facilmente apribile, e si apre un portoncino verde...in un bel posto nuovo. Il cambiamento stavolta credo che sia in meglio...novità...Buon inizio a me. ☺️

03/06/2023

Ho scritto parzialmente, ma scritto, le premesse della mia tesi di Specializzazione c/o l' Accademia di Psicoterapia della Famiglia di Andolfi ( uno dei miei miti psicologici)....e ne sono soddisfatta, orgogliosa, entusiasta...poi sono anche stanca perché oggi ho trascritto ciò che avevo buttato giù a penna su un word al computer, modificandolo inevitabilmente, dopo una lunga giornata di sedute altamente intense complesse e soddisfacenti....come diceva Carmen Consoli...Bollita e felice???!!! Eh una cosa simile!!!

I miei passati auguri per la festa del papà...che forse potremmo farli ogni giorno Il padre racconta il limite...il suo ...
29/05/2023

I miei passati auguri per la festa del papà...che forse potremmo farli ogni giorno

Il padre racconta il limite...il suo rapporto con il figlio si genera nonostante il fatto che cresca dentro un altro corpo, oltre il proprio limite, è colui che insegna al figlio il limite mettendo regole e divieti con l'autorevolezza e la forza del suo ruolo, mette il limite al rapporto simbiotico con la madre offrendosi come terzo e alternativa relazionale, e poi probabilmente insegna il limite mostrando accogliendo accettando e sfidando il proprio limite umano, la propria umana finitezza. Auguri ai papà, a tutti quelli che ho conosciuto, a quelli che ho ascoltato e curato in terapia che avevano timore di parlare di quel limite come se questo li rendesse meno padri...e poi da lì siamo partiti semplicemente dal riconoscerlo, dall accettarlo tanto da poterlo sbeffeggiare anche con un semplice embhe...auguri a mio marito, padre dei miei figli ma anche di moltissimi miei progetti, che ha portato ordine e illimitato rispetto compostezza benevolenza...auguri anche a mio padre che continuo a conoscere oltre il limite terreno della morte e scoprire sempre più limiti ma che lui sapeva offrirmi come orizzonti...un uomo con dei limiti certo ma mai limitante sempre possibilista sempre grato (di cosa poi non lo capirò mai)...un uomo capace di stare oltre il limite della fantasia della razionalità della confusione con i suoi racconti e aneddoti che mi facevano ridere lasciandomi quel gusto amaro sempre per quella domanda "ma grato di cosa poi?!", non sapeva ordinare per comando nè per sistemare ma tendeva a un ordine cosmico di giustizia e lealtà...mi ha insegnato molto oltre i limiti del nostro contatto terreno di quella difficile intimità che mi prendeva la pancia...perciò auguri a lui soprattutto che è l unico padre che ho avuto, combattuto difeso amato incompreso e taciuto. Auguri a chi un padre se l è dovuto inventare perché forse era meglio così e auguri a tutti noi che i padri cerchiamo di sostenerli nel loro fragile ruolo relegato a volte ad aiuto dell importantissima mamma, a bancomat, all uomo nero che quando torna tuo padre vedi come ti punisce...auguri a chi si sente padre e accarezza i propri limiti sbirciando illimitatamente oltre essi.

Analisi quasi-psicologia o molto-"mammologica" di Bing.Come tante mamme sono costretta a sorbirmi alcuni cartoni animati...
29/05/2023

Analisi quasi-psicologia o molto-"mammologica" di Bing.

Come tante mamme sono costretta a sorbirmi alcuni cartoni animati che guardano i miei figli, spesso faccio altro, a vole quando sprofondo sul divano e loro guardano i cartoni li guardo anch'io...e alcuni mi piacciono pure, ultimamente mi sono appassionata a Gumball (credo si scriva così) che guardano Davide e Andrea e in realtà ogni tanto anche Manuel (scecco vecchio!); un altro che guardo non sempre con piacere ma sempre con interesse è Bing con Daniele e a volte insieme a lui anche Davide e Andrea (scecchi vecchi anche loro in questo caso!).

Ci sono cose che mi piacciono di più perché mi piace il messaggio che veicolano e altre naturalmente di meno.

Tra le cose che mi piacciono:
-le famiglie che presentano sono molto realistiche e moderne, non che ci sia nulla di male nelle famiglie classiche, intendiamoci, ma esistono anche le altre e mi piace che un cartone ne parli normalizzando tutti quei bambini che potrebbero vivere la diversità della loro famiglia (come scarto rispetto alla norma rappresentata dalla famiglia classica) come una sofferenza o una difficoltà. Ad esempio Bing fa parte di una famiglia monogenitoriale e vive col papà Flop (per Daniele Plop) così come l'amichetta a tratti antipatichella Sula (non sempre maricchiedda...a tratti) che vive sola con la madre...inoltre non sono riuscita a capire se Flop sia il padre naturalmente di Bing o un padre adottivo perché sono sì due conigli ma di razze molto diverse (uno di pezza l'altro in carne ed ossa) che hanno anche proporzioni sproporzionate: tipo che il figlio è il doppio del padre...bho l unica cosa che riesco a pensare è che Bing sia appunto un figlio adottivo;

-la solidarietà tra i vari genitori del cartone: si aiutano sempre l uno con l altro, Flop ad esempio spesso si occupa di Charlie (il fratellino piccolo di Coco -la mia preferita) visto che la madre immagino sia una donna in carriera - nel cartone è sempre rappresentata col cellulare in mano ad occuparsi di cose pare importanti;

-apprezzo moltissimo l'approccio genitoriale di Flop per vari motivi:
1) ai problemi/difficoltà di Bing (e dei suoi amici) cerca sempre una soluzione anche creativa, ma quando la soluzione non c'è per limite oggettivo, pone il suo interlocutore per quanto 5/6enne (credo) di fronte alla verità, senza dire bugie consolatorie ma permettendogli di confrontarsi con quel senso del limite con tutte le emozioni che questo comporta, come delusione, tristezza, dolore, vergogna...permettendogli di imparare per esperienza diretta che sono emozioni legittime e sostenibili perché di fronte hanno un adulto che le leggittima e le sostiene, magari anche insieme al disagio di un genitore che deve sostenere il suo profondo dispiacere nel vedere un figlio che soffre (mi riferisco ad esempio all episodio del palloncino che scoppia e a quello in cui il poveraccio di Bing uccide accidentalmente una farfallina);

-la trasmissione di riti utili per il superamento di dolori difficili o prove difficili, come nell episodio in cui Bing uccide la farfallina e Folop e La mamma di Sula propongono un funerale;

Tra le cose che NON mi piacciono:
- la rappresentazione irrealistica di Flop nel suo ruolo paterno...nel senso che non può esistere, almeno credo ma sconfermatemi in caso, un padre che non perde mai la pazienza, non sgridi mai suo figlio in modo fermo (non aggressivo chiaro) piuttosto che sempre perfettamente comprensivo e comprensibile, o non preferisca una volta, dico una, stare sul divano e rimandare - per dire- il gioco con il figlio Bing; per quanto bene gli voglia è impossibile anche perché non si tratta di affetto ma di realistica fatica fisica mentale...fisiologica...và manco nel dopo pranzo si riposa un attimo sul divano!!!! 😀
- e in ultimo....Folp è irrealistico anche perché, mi chiedo, ma cosa fa nella vita oltre il padre? Non ha un lavoro? Viene mantenuto dagli alimenti della moglie? È un ricco ereditiera...? Bho...inspiegabile!!! (Lo stesso vale per la mamma di Sula)

Infine c'è una parte che non saprei dove collocare: la chiusura ripetitiva che è un po' il marchio di fabbrica del cartone Bing e cioè l affermazione di Flop dopo la sintesi dell episodio in cui dice ".....è una cosa da Bing!!". Da un lato mi piace che è come se dicesse ogni situazione è una cosa che un bambino qualunque come Bing può affrontare e vivere..."la qualunque è una cosa da Bing!!" insomma; dall altra mi disturba un po' nemmeno io so il perché. Però quello che predomina è un ricordo che associo a questa espressione "...è una cosa da Bing!!" cioè una serata estiva sul terrazzo di mia madre con quella stortazza di mia sorella Elisa Lo Scalzo e tutti i miei figli e le mie due adorate nipoti Alice Serena Lo Scalzo (non riesco a taggare mio cognato Ale Bu) e Atena in cui Elisa ha iniziato con "...è una cosa da Bing!!" preceduto dalle cose più assurde e iperboliche e stupide, seguita a ruota libera da tutti i bambini presenti con un sottofondo di risate indimenticabile...questo ricordo fa passare in secondo piano quell inspiegabile senso di fastidio che la frase tuttora mi provoca.

Oggi in terapia una paziente ha portato un banale antico dilemma: "è nato prima l'uovo o la gallina?".Può sembrare una s...
28/05/2023

Oggi in terapia una paziente ha portato un banale antico dilemma: "è nato prima l'uovo o la gallina?".
Può sembrare una stupidaggine ma lei lo ha usato per spiegarmi che spesso non riesce a capire dove iniziano le cose...cosa è causa e cosa è conseguenza...quale il principio e quale la fine.
Le dicevo, agganciandomi alle teorie di riferimento (perché qualcuno ci ha pensato prima di noi insomma e si è preso lo scomodo di teorizzarlo) che la difficoltà che lei incontra è qualcosa di naturale e normale perché il problema sta a livello metodologico. Nel senso che la scienza (è perciò anche la psicologia perché che che se ne dica è una scienza proprio come le altre) usa degli strumenti che seguono una logica "lineare" (misurano da A a B per capirci) per approcciarsi a fenomeni fisici o psicologici o anche relazionali che lineari non sono per niente. La realtà con cui ci confrontiamo segue una logica della complessità ed è maggiormente comprensibile se applichiamo metodologie più circolari per comprenderle...che appunto sono più complesse (anche se magari ancora riduttive probabilmente): cioè qualcosa come non più se c è A la conseguenza logica (linearmente) è B; ma qualcosa come, ci provo 🙃, A e B si trovano in un contesto e A è contemporaneamente causa ed effetto di B e viceversa...il contesto in cui si trovano (che poi sono le variabili che nel metodo scientifico si "controllano") può influenzare tanto A quanto B e perciò dare vita a una sola delle infinite possibilità intanto perché A e B hanno caratteristiche loro personali ed identitarie che entrano nel processo relazionale e poi perché A e B insieme in relazione non sono semplicemente la somma di A e B. (Ci ho provato non so se mi sono saputa spiegare veramente però 🤭).
Ritornando al nostro uovo e alla nostra gallina succede che l'uomo per darsi una spiegazione pone un punto di inizio (perché appunto usiamo una logica lineare del metodo scientifico che ci permette di "semplificate" e cogliere più agilmente i concetti e i fenomeni) e questo punto di inizio lo pone in Dio o in un "Bho" qualunque (per gli atei e gli agnostici) che rappresenta l'inizio, il punto zero da cui tutto parte.
In macchina di ritorno a casa dopo questa seduta, stranamente dopo tutto quello che era emerso in una seduta in cui abbiamo toccato molti nodi importanti, mi tornava in mente solo sta storia della gallina e dell'uovo, se vogliamo rispetto a tutto il resto che avevamo trattato la cosa decisamente più stupida e insignificante...e ho trovato la mia risposta logica appunto.
È per forza dovuta nascere prima la gallina (la prima gallina creata da Dio o da un "Bho") non tanto perché è lei che fa l uovo, quanto perché il primo uovo senza gallina non poteva essere covato e perciò sarebbe rimasto solo un uovo (e questo ci fa capire come possiamo esistere fondamentalmente solo in relazione agli altri).
Punto. Dilemma per me risolto.
Liberata la mente da questo insignificante dilemma posso finalmente tornare a pensare alla seduta con la mia paziente tenendo a mente tutti i nodi toccati, nel goderci questa stabilità che sta acquisendo grazie alla remissione del sintomo (che speriamo non sia momentanea ma vedremo), a ringraziare la terapia come strumento e contesto di conoscenza, riflessione e relazione che io amo alla follia.

Psicologa sì ma prima di tutto mamma...fare i genitori è complicatissimo e io mi muovo come tutti tra i miei difetti e l...
24/05/2023

Psicologa sì ma prima di tutto mamma...fare i genitori è complicatissimo e io mi muovo come tutti tra i miei difetti e le mie buone giornate...questa che racconto è una di quelle buone, molto buone per me

Fumo l'ultima sigaretta e intanto vi racconto quei tre inattesi minuti di stasera che mi hanno lasciato un sapore di felicità adolescenziale.
È tardi, i bambini hanno giocato in piazza fino alle 21 a calcio con Nino, io mi godevo la scena tra un'incitazione a Daniele per i suoi improbabili goal l'idea che amo questi piccoli momenti fuori programma di serenità e una frittata di pasta di riciclo del pranzo sul fuoco. Ceniamo tardi dunque, a letto saliamo tardi....mi chiama Manuel dalla sua stanza con la porta rigorosamente chiusa..."mamma sei arrabbiata o occupata?" (che strano modo di sondare l'umore con questa accoppiata penso) rispondo onestamente " non più del solito, dimmi pure". Mi chiede se posso entrare nella sua camera che X### (uno dei suoi amici) vuole parlarmi al telefono. Apro la porta, la solita puzza di scarpe e calzini d'adolescente mi invade i sensi...non ti arrabbiare, penso, fermati a quel "non più del solito " che la giornata è ormai finita...rinvengo da questo stordimento..."vuole chiederti un consiglio " aggiune Manu. Dividiamo le cuffiette del telefono, X### mi saluta "ciao Noemi ti voglio bene " il cuore aggiunge un battito in più, quello tipico delle cose inattese. I ragazzini di oggi lo usano in modo diverso da come lo usiamo noi, lo so, è più un ciao affettuoso-stiloso-fighetto-ma-anche-ragazzaccio-di-strada ...ma un ciao ti voglio bene non è un semplice ciao e comunque mi tengo il battito in più che mi ha regalato. Insomma mi racconta la difficoltà...amore amicizia..."sì ma raccontagli anche... " continui di manu, con tutti gli "e poi vabbè aspetta anche questa...". È un ragazzino che a me piace molto, composto ma estroverso, per nulla timido, ogni tanto viene qui a casa a farsi i baffi con la lametta chiusi in bagno con Manuel perché i suoi non vogliono...mi fa molta simpatia. Comunque mi racconta sinteticamente il problema arricchito dai dettagli del fedele amico attaccato con me con una sola cuffietta, gli dico quello che penso, gli do anche un consiglio e gli dico di farmi sapere appena riesce a parlare ad Yyyy che io sennò rimango col pensiero...mi evito l in bocca al lupo perché sarebbe troppo cringe come dicono loro e saluto con un più adeguato mi raccomando. Ecco qua...3 minuti in tutto (o forse qualcosa in più perché non riesco bene a quantificare il tempo dello stordimento per la puzza di scarpe in entrata)...una semplice storia di amore ma anche di amicizia e di imbarazzi e di estrema lealtà verso l amico...una cosa tipica dei loro 12 anni...dove l amicizia è un bene assoluto un valore imprescindibile una lealtà portata all estremo e l amore è uno scombussolamento totale che ha a che fare con tutti quegli ormoni in circolo che, poverini, li disorientano e roncoglioniscono non poco, ma anche con l imbarazzo e il timore di tutto un mondo nuovo che davvero non si capisce se sia nella testa in confusione nel cuore che batte o più giù che invia segnali strani e incomprensibili. Quei 3 minuti però mi hanno fatto sentire particolarmente grata a Manuel perché fa continuamente entrare il suo mondo in casa nostra portando i suoi amici e perché mi invita spesso ad entrare nel suo, quando mi racconta le sue cose, quando mi chiede i consigli che poi magari non seguirà ma va bene così, forse potrà tenerselo qualche pezzetto e metterlo insieme a quello di qualche suo amico e insieme anche a ciò che lui sente giusto per sé scegliendo infine cosa fare...grata perché riesce a trasmettere ai suoi amici che nonostante l età e i ruoli ci si può capire, ci si può arricchire, si possono trovare soluzioni insieme...grata perché nonostante sia stato testimone di tanti miei errori (comuni e non) crede che sia sempre stata in grado di riparare o semplicemente incassare l errore chiedendo scusa o chiedendomi scusa...grata insomma...di questi veloci 3 minuti che mi hanno regalato un battito in più.

02/05/2022

Sono felice di comunicarvi che da oggi inizio a ricevere anche a Lazzaro.
Per appuntamenti 3297289783

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Via Treviso Bassa 12 (vicino Liceo Scientifico "L. Da Vinci")
Reggio Di
89100

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