12/02/2025
Tempo fa mi sono imbattuta in questo brano delizioso e delicatissimo, che si muove al ritmo di quell'immaginazione tipica dei bambini.
"Facciamo che io ero....": molti di voi, leggendo queste parole, si ricorderanno di come erano soliti, da piccoli, dare avvio a un gioco con il i loro partner di avventure.
Quella di questo brano è un'immaginazione libera, fluida, fresca, in cui le categorie di "buono" o "cattivo", ad esempio, non sembrano voler esprimere una connotazione morale, quanto piuttosto voler delineare i contorni di posizioni esistenziali differenti ma intersecate tra loro in un flusso incessante di eventi in cui ogni cosa si trasforma in un'altra.
L'immaginazione è una facoltà umana preziosa e di imprescindibile valore, capace di sollevarci dal peso di ciò che sentiamo "reale" e di spingerci verso gli orizzonti del possibile e del non ancora accaduto. È un mezzo di comunicazione potente, che consente di sperimentare stati emotivi senza necessariamente averli vissuti nell'esperienza reale, di vedere il mondo con gli occhi di un altro e da un'altra prospettiva, di indossare abiti diversi da quelli che siamo soliti portare.
L'immaginazione ci consente un'elaborazione delle informazioni più immediata e incarnata rispetto ai canali verbali e cognitivi. Essa, infatti, ha la capacità di attivare le aree cerebrali deputate all'elaborazione emotiva in modo più massiccio di quanto accade con l'elaborazione di informazioni verbali e di attivare le stesse aree che si arriverebbero vivendo realmente l'esperienza.
L'immaginazione è una miniera inesauribile di conoscenza e di umanità!
L'immaginazione riveste un grande valore anche nel processo terapeutico, basti pensare alle diverse tecniche di imagery che hanno lo scopo, ad esempio e tra gli altri, di rielaborare vissuti dolorosi del passato. E in terapia essa è anche mezzo per intercettare e esplorare aspetti dell'esperienza interiore che rimangono confinati in un angolo del sé senza possibilità di esprimersi nel mondo reale, perché schiacciati dal peso delle memorie procedurali, da ciò che, implicitamente, si ritiene di essere o dover essere. In questo senso l'immaginazione è un ponte verso processi di trasformazione e integrazione, verso nuove attribuzioni di significato. Un mezzo con il quale poter navigare la complessità delle emozioni e degli stati d'animo, spesso contraddittori, che ci abitano e che ci rendono così simili agli altri esseri umani.
Insomma, immaginare e fantasticare, qualità che la nostra società spesso considera adeguate solo per il mondo degli artisti e dei creativi, sono potenti alleati per il benessere emotivo di tutti noi, per la nostra crescita umana e per imparare a navigare la vita con fiducia e apertura.
"...che la felicità è chiusa in un cassetto
e a volte non la trovo
e allora me la immagino"
Carlo Amleto
Il video è stato realizzato da Cosimo Brunetti, disegnatore, pittore, vignettista e videomaker, ed è un susseguirsi ininterrotto di illustrazioni ed animazio...