Soluzione Udito

Soluzione Udito Centro acustico convenzionato. Visite ed esami audiometrici gratuiti, anche al domicilio. Protesizzazioni e riparazioni protesi acustiche. Impresa locale

04/06/2024
28/04/2024

Come togliere un tappo di cerume?
Solo se il cerume viene prodotto in eccesso e causa una sensazione di pienezza e ovattamento è necessario procedere alla sua rimozione. In tutti gli altri casi il cerume prodotto in quantità adeguata svolge una funzione di protezione e lubrificazione fondamentale per l’orecchio. Se invece causa problemi, la sua rimozione deve essere effettuata con cautela per evitare di causare lesioni all’orecchio. Ecco alcuni consigli generali:

Consultare un medico o un professionista dell’udito: se si ha un tappo di cerume, è importante rivolgersi a un medico specialista audiologo per la rimozione, soprattutto se si ha un problema di occlusione del canale uditivo o si hanno altri problemi di udito.
Non usare i cotton fioc: come accennato in precedenza. L’uso dei cotton fioc per rimuovere il cerume può spingere il cerume più in profondità nel canale uditivo, causando un’occlusione.
Utilizzare le gocce auricolari solo se consigliate dal medico specialista. Le gocce auricolari possono ammorbidire il cerume e aiutare a rimuoverlo in modo naturale. Tuttavia, è importante seguire le istruzioni del produttore e non utilizzarle se si ha un’infezione dell’orecchio o un problema di occlusione del canale uditivo.
In generale, la rimozione del tappo di cerume deve essere effettuata da un medico. Se si ha un problema di occlusione del canale uditivo o altri problemi di udito, è importante rivolgersi a un medico per una valutazione e una pulizia professionale degli orecchi.

28/04/2024

SEGNALI DELLA PERDITA DELL'UDITO
Se rispondi in modo affermativo ad una più delle domande che seguono, potresti soffrire di ipoacusia:

Chiedi frequentemente al tuo interlocutore di ripetere ciò che dice?
Hai difficoltà nel seguire conversazioni che coinvolgono più di due persone?
Pensi che la voce degli altri abbia un suon ovattato o ti sembra che stiano borbottando?
Hai difficoltà ad ascoltare in situazioni rumorose come conferenze, ristoranti, centri commerciali o sale riunioni affollate?
Hai necessità di alzare il volume della TV o della radio?
Intervieni in modo inappropriato nelle conversazioni?
Leggi le labbra o osservi con maggiore attenzione i volti delle persone quando parlano?
Ti senti stressato perché ti sforzi per ascoltare ciò che gli altri dicono?
Ti senti infastidito dalle altre persone perché non riesci ad ascoltarle o a capirle?
Ti allontani da situazioni sociali che ti piacevano a causa delle tue difficoltà uditive?
Soffri di diabete, di problemi cardiaci, di circolazione o hai problemi di tiroide?
Ricordi di un esposizione a suoni molto forti per un lungo periodo o una singola esposizione ad un rumore intenso?

28/04/2024

La scelta del tipo di apparecchio acustico più adatto a te dipende da tre fattori principali: la tua perdita uditiva, l'anatomia del tuo orecchio e le tue specifiche esigenze uditive.

L'ipoacusia varia da lieve (presentando problemi con alcune frequenze) a profonda (non sentire quasi nessun suono). Alcuni tipi di apparecchi acustici sono più adatti a livelli specifici di perdita uditiva.

Ogni orecchio è unico, proprio come la nostra impronta digitale. Alcuni tipi di apparecchi acustici possono adattarsi meglio di altri e queste specificità sono importanti per la scelta del tipo di apparecchio da indossare.

Le esigenze uditive non hanno una relazione lineare con le soglie uditive. Ciò significa che ogni individuo ha le proprie esigenze, indipendentemente dall'aspetto della perdita uditiva. L'audioprotesista deve individuare tali esigenze per scegliere le caratteristiche più adatte tra le diverse tecnologie di apparecchi acustici.

13/04/2024

Il sistema uditivo è in stretta correlazione con le aree del nostro cervello che controllano gli aspetti emotivi della nostra vita di relazione (sistema limbico) e con quelle che determinano le risposte automatiche del nostro organismo di fronte al pericolo, ovvero la cosiddetta “reazione d’allarme” (sistema autonomo o neurovegetativo).

07/04/2024

La Giornata mondiale della salute è una giornata mondiale di sensibilizzazione celebrata ogni anno il 7 aprile, con il patrocinio

05/04/2024

Bisogna pagare per ottenere un apparecchio acustico?

Il SSN fornisce, tramite le aziende convenzionate iscritte in appositi elenchi, apparecchi acustici con determinate caratteristiche alle persone con invalidità civile riconosciuta pari o superiore ad un terzo (34%). Se vuoi un apparecchio acustico digitale con prestazioni superiori, di alto livello, devi pagare una cifra a parte, oltre il contributo offerto dal SSN.

Quali sono i soggetti che hanno diritto alla fornitura a carico del S.S.N.?

Oltre ai pazienti con ipoacusia superiore ai 65 dB nell’orecchio migliore, hanno diritto alla fornitura anche i pazienti con ipoacusia inferiore ai 65 dB, ma portatori anche di altre patologie certificate che raggiungano in cumulo 1/3 di invalidità (34%).Anche se viene accertata una forma di ipoacusia, non sempre l’ASL riconosce il diritto alla fornitura gratuita dell’apparecchio acustico. Infatti, se l’invalidità è riconosciuta per la sola ipoacusia, è necessario che questa sia maggiore o uguale a 65 dB nell’orecchio migliore. Se l’invalidità è riconosciuta invece per una serie di patologie tra le quali l’ipoacusia, questa può essere inferiore a 65dB a patto che la somma delle patologie dia un’invalidità almeno pari a 1/3.Hanno diritto alla fornitura gratuita degli apparecchi acustici tutti coloro che hanno seguito la procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile e ai quali sia stata riconosciuta una percentuale d’invalidità uguale o superiore a 1/3 (34%). Nel verbale di riconoscimento dello stato di invalidità deve essere esplicitamente espressa la patologia “ipoacusia”; in caso contrario, è necessario richiedere l’aggravamento (il percorso da seguire è lo stesso che per la richiesta dell’invalidità). Gli invalidi affetti da cofosi (assenza di qualsiasi residuo uditivo utilizzabile da entrambi i lati) non hanno diritto alla fornitura protesica. Chi è riconosciuto “invalido civile al 100% con accompagnamento”, ma nel verbale di invalidità non presenta la diagnosi di ipoacusia ai soli fini dell’erogazione dell’apparecchio acustico, può avere comunque diritto all’apparecchio gratuito. Occorre che presenti all’Unità Ospedaliera Protesica distrettuale di residenza la “Domanda di riformulazione della diagnosi” su apposito modello ASL, allegando la copia dell’ultimo verbale di invalidità civile, la documentazione sanitaria in originale con riferimento alla patologia invalidante non ancora riconosciuta, la fotocopia del documento di identità

03/04/2024

«Il dato che emerge con chiarezza è la capacità del sistema delle protesi acustiche ‒ fatto di produzione ad alto contenuto innovativo e di un servizio professionale, personalizzato e continuato ‒ di rispondere in maniera efficace ai bisogni dei pazienti», ha detto Ketty Vaccaro, Responsabile dell’Area Welfare e salute del Censis. «La soddisfazione del paziente è testimoniata dai dati (l’81% di soddisfatti della propria protesi acustica, l’86% della professionalità dell’erogatore) che corrispondono a livelli di soddisfazione tra i più alti d’Europa».



Questi sono i principali risultati della ricerca «Sentirsi bene. Il valore sociale dell’audioprotesi» RM 2019 CENSIS

03/04/2024

Il valore del servizio del professionista. La soddisfazione espressa dagli utilizzatori di protesi è molto elevata. Riguarda la professionalità dell’audioprotesista (86%), le caratteristiche del prodotto e la qualità del servizio di prova (86%), il counseling (85%), l’efficacia complessiva in termini di miglioramento dell’udito, come la chiarezza percepita del suono (83%). Anche nella popolazione generale sono importanti gli aspetti di comfort e innovazione, come poter disporre di un apparecchio poco visibile (38,5%), di una tecnologia amica e insieme innovativa (il 33,4% vorrebbe uno strumento all’avanguardia), mentre per il 28,8% è importante la facilità e l’autonomia di utilizzo. Il 32,3% riconosce l’importanza dei controlli medici periodici e attribuisce valore all’avere a disposizione un tecnico specializzato, come l’audioprotesista, in grado di intervenire e di fornire un aiuto ogni volta si renda necessario. Segue la possibilità di poter cambiare il dispositivo facilmente e in tempi molto brevi nel caso di un guasto o un peggioramento (30,2%) e nel caso in cui sia disponibile una innovazione tecnologica (23,2%).

03/04/2024

Secondo gli esperti circa il 5% della popolazione mondiale convive con una perdita uditiva e le stime dell’OMS prevedono che, entro il 2050, circa una persona su quattro sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito. Negli ultimi anni l’allarme maggiore riguarda la sempre crescente esposizione al rumore, soprattutto negli ambienti ricreativi. Ciò ha portato l’OMS a prevedere che, a causa di abitudini di ascolto non sicure, oltre un miliardo di giovani nel mondo potrebbe essere a rischio di perdita dell’udito.

L’ipoacusia in Italia
In Italia sono circa 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione (fonte: Censis).

Un deficit uditivo, se non identificato e corretto, può rendersi responsabile di importanti conseguenze e influenzare negativamente lo sviluppo del linguaggio e il benessere psicofisico, fin dalle prime fasi della vita.

L’OMS considera, infatti, la prevenzione secondaria della sordità, effettuata attraverso l'introduzione di programmi di screening neonatali, la chiave per ridurre drasticamente gli effetti invalidanti delle patologie neurosensoriali congenite più frequenti alla nascita.

Attualmente, nei Paesi industrializzati, il deficit uditivo permanente si riscontra in circa 1-2 neonati su 1000 sottoposti a test di screening alla nascita. Il numero dei difetti uditivi permanenti aumenta con l’età con una prevalenza di 2-3 su mille a 5 anni e 3-4 su mille in adolescenza.

Evidenze scientifiche recenti hanno messo in luce che oltre il 95% di neonati ha ricevuto nel 2017 in Italia uno screening dell’udito, di solito prima della dimissione dal Punto nascita. Nel nostro paese l’art. 38 del DPCM 12 gennaio 2017 di definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) garantisce lo screening uditivo neonatale a tutti i neonati (fonte: Rapporto ISTISAN 22/17 Screening neonatale uditivo e visivo: raccomandazioni).

29/03/2024

Il reparto triestino, dove nel corso del 2022 è stato trattato il numero più elevato in regione di tumori maligni della cavità orale, della faringe, della laringe e delle ghiandole salivari per un totale di 146 pazienti, secondo i dati dell'Agenas si piazza in 17/ma posizione in Italia

Sento ma, non capisco le parole...
26/03/2024

Sento ma, non capisco le parole...

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