01/10/2025
Lo scorso 21 settembre si è tenuta al teatro Sant’Agostino di Reggio Emilia l'assemblea dell'Associazione Provinciale Stampa Reggiana "Gino Bedeschi": un momento di festa che, come da tradizione, ha riunito gli iscritti e le loro famiglie ed è stata l’occasione per ribadire la vitalità dell'associazione, la sua storia e la sua funzione attuale a sostegno degli operatori dell'informazione locale. Tra gli ospiti anche Silvestro Ramunno, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.
Il presidente dell’Assostampa Giuseppe Adriano Rossi, nella sua relazione, ha sottolineato l'impegno dell'Associazione nel promuovere la formazione, con i numerosi corsi promossi e organizzati negli ultimi dodici mesi in collaborazione con l'Ordine. “È importante – ha detto Rossi, citando un messaggio di papa Francesco – 'disarmare la comunicazione', purificandola da aggressività, pregiudizi e disinformazione che, troppo spesso, generano paura e rancore”.
Il cuore dell'evento è stato l’intervento di Giacomo Gambassi, inviato speciale del quotidiano "Avvenire", il quale - intervistato da Serena Arbizzi della Gazzetta di Reggio - ha portato una testimonianza cruda e diretta dalla sua esperienza di reporter di guerra sul fronte ucraino. Gambassi, che è anche il principale vaticanista del giornale della Conferenza Episcopale Italiana, ha regalato alla platea un affresco toccante e profondo della vita sotto le bombe nelle città martoriate di Kharkiv, portando alla luce la sofferenza ma anche la straordinaria resilienza della popolazione civile.
Momento particolarmente sentito è stata la consegna dei premi di studio “Gino Bedeschi" ai figli dei giornalisti iscritti, una bella tradizione che si rinnova ininterrottamente da ben 65 anni e resa ancora più speciale quest’anno dalla presenza in sala di alcuni dei "bambini" della prima edizione del lontano 1960.
La giornata si è conclusa con la consegna del premio giornalistico per la comunicazione sociale intitolato a Mario Paolo Guidetti, indimenticata colonna dell’Assostampa scomparso nel 2021. Il premio, giunto alla quarta edizione, è stato assegnato al pubblicista Cesare Corbelli per la sua capacità di raccontare con sensibilità, sulle pagine de Il Resto del Carlino, il mondo del volontariato reggiano a favore delle categorie più deboli. Sono state inoltre assegnate menzioni speciali al lavoro di Michele Angella e Davide Bianchini (Reggionline-Telereggio), Monica Errico (Redacon), Primo Bertani (Forza Reggiana) e Fabiana Guerra (Strenna degli Artigianelli).
Nella foto di Luca Monducci, alcuni dei premiati dell’edizione 2025.