Francesca Oliveri- Psicologa e Psicoterapeuta della Gestalt

Francesca Oliveri- Psicologa e Psicoterapeuta della Gestalt Psicologa clinica e Psicoterapeuta della Gestalt. Spazio in cui poterci contattare e pensare a come stare bene insieme.

Notizie, curiosità e riflessioni dal mondo della Psicologia

16/06/2025

L'unica cosa che ti chiedo in cambio è che quando parli con me, badi alle tue parole.
Che le tue parole siano giuste, che siano della dimensione dei tuoi sentimenti, perché se mi dici no, per me è no, e se mi dici piove,
per me piove.
E se mi dici amore, per me è Amore.

(Rosario Castellanos)

https://pedagogiadinamica.com/il-diritto-del-bambino-allimmaturita/?fbclid=IwY2xjawK6zvFleHRuA2FlbQIxMQABHrvOZoh8BOTSgpT...
14/06/2025

https://pedagogiadinamica.com/il-diritto-del-bambino-allimmaturita/?fbclid=IwY2xjawK6zvFleHRuA2FlbQIxMQABHrvOZoh8BOTSgpTiQcPrOg9hS4H7s1gxEQmsuiGYiMzJdg4z8Ze23-Lv54DX_aem_8c0L35fzisjx5nRoxQGshA

"Il diritto all’immaturità è il diritto del bambino ad esser quel che è, un bambino appunto.
E un bambino è un essere umano in evoluzione, una creatura che si sta preparando.
Un’opera sulla quale l’artista sta ancora lavorando e non bisogna aver fretta.
Il bambino ha diritto all’immaturità emotiva, motoria, cognitiva, fisica, sociale, immaginifica, etica.
Il diritto a non essere una mela ancora pronta, ad essere una ciliegia ancora aspra, una carota ancora troppo corta.
[...]"

📌 Puoi leggere qui l'articolo completo: https://pedagogiadinamica.com/il-diritto-del-bambino-allimmaturita/

06/06/2025

Miley Cyrus told The New York Times that she tried EMDR therapy to help her relieve anxiety and trauma. Our experts break down what exactly EMDR is, how these therapy sessions work, and if its safe for you.

24/05/2025
04/04/2025

METTETEVI NELLA MENTE DI LUCA, CHE DA TRE SETTIMANE HA PERSO TUTTE LE SUE CERTEZZE

Oggi, quando arriverà mezzanotte, saranno passate tre settimane – ribadisco 21 giorni – da quando Luca è stato prelevato dalla sua famiglia affidataria che lo aveva con sé dal primo mese di vita e portato presso una nuova famiglia dichiarata la sua famiglia adottiva, ovvero famiglia per sempre. La continuità affettiva con cui è stato amato e cresciuto per tutto il tempo della sua vita è stata traumaticamente interrotta per adempiere al regolamento in base al quale la famiglia affidataria non può essere famiglia adottiva. Poco importa se tale regolamento negli anni è stato modificato dal principio della continuità affettiva, per quegli affidi – paradossalmente detti “ponte” – la cui durata va ben oltre i termini stabiliti per legge. Luca, in questo caso, è la vittima di un paradosso legislativo: tolto alla famiglia che lo ha amato e cresciuto perché quella famiglia doveva amarlo e crescerlo per non più di due anni. Peccato che la legge si è dimenticata di Luca per ben quattro anni, come ben evidenziato nei fascicoli depositati presso il Tribunale dei Minori di Milano dall’Avvocato Sara Cuniberti che sta assistendo la famiglia affidataria che ha chiesto, senza ottenerne la possibilità, di diventarne famiglia adottiva.
In queste tre settimane, Luca è stato portato nella sua nuova famiglia senza mai – e ribadisco mai – avere un contatto con i genitori affidatari con cui è cresciuto da sempre. Un trauma nel trauma. Immaginatevi di avere quattro anni, di sentirvi dire che da domani avrete una nuova mamma e papà, di essere prelevati dalla casa in cui siete cresciuti per ogni giorno della vostra vita. Immaginate di arrivare in una nuova casa dove ci sono due persone dedite e amorevoli che ti dicono “Da oggi siamo noi la tua mamma e il tuo papà”. immaginate di non avere più il vostro letto, i vostri giocattoli, la vostra tazza della colazione perché tutto è nuovo dentro la vostra nuova vita. E’ vero: tutto è nuovo è bello, ma è spaventosamente sconosciuto. Immaginate di dovervi adattare a tutto questo, continuando a domandare: “ma la mia mamma e il mio papà dove sono? Perché adesso non li vedo più? Mi verranno a riprendere?” E ogni volta sentirti rispondere che la tua mamma e il tuo papà non sono quelli di prima, ma quelli di adesso e che tu lo imparerai presto. Basta avere pazienza. Può un bambino avere questa pazienza, senza che gli si rompa dentro qualcosa di enorme? Tutti noi specialisti di età evolutiva diciamo che questa cosa non ha alcun senso e che ogni giorno in più di lontananza e assenza di Luca dalla sua casa e famiglia affidataria sono un giorno di angoscia, paura, trauma che poteva essere evitato. Siamo tutti in attesa che Luca torni a casa sua. SI’ BISOGNA SCRIVERLO A LETTERE MAIUSCOLE: SIAMO TUTTI IN ATTESA CHE LUCA TORNI A CASA SUA. Questa storia non può dirsi conclusa. E il sistema della Tutela Minorile su questo caso non ha giustificazioni di nessuna specie. Tutte le carte depositate in Tribunale e allegate al fascicolo di Luca – che io ho potuto visionare completamente - esprimono in modo chiaro che sia dal punto di vista giuridico che dal punto di vista clinico l’unico diritto che Luca ha è quello di tornare a casa sua. PERCHE’ DOPO 21 GIORNI CHE QUESTA COSA E’ STATA CHIESTA A GRAN VOCE A TUTTI COLORO CHE AVEVANO IL POTERE DI FARLA AVVENIRE, NON E’ ACCADUTA? Ognuno si metta la mano sul cuore e agisca secondo scienza e coscienza. Queste tre settimane lontano da mamma e papà affidatari, sono stati per Luca un trauma nel trauma. Che poteva essere evitato e prevenuto. E siccome non è stato evitato e prevenuto, il danno procurato al bambino cresce sempre di più. PER FAVORE, CHI HA IL POTERE DI FERMARE TUTTO QUESTO, INTERVENGA OGGI STESSO.
Facciamo rumore: commentate e condividete.

20/03/2025

Quando una madre o un padre decide guarire, non lo fa solo per se stesso, ma anche per i propri figli.

Anche se non viene detto a parole, loro lo sentono nell’anima.

Un padre che guarisce dona libertà a suo figlio, gli mostra che è possibile vivere senza portare il peso delle storie del passato.

Una madre che si trasforma insegna a suo figlio che l’amore può essere leggero, senza colpe né paure ereditate.

Non devi essere perfetto, solo consapevole.

Guarire non significa cancellare ciò che hai vissuto, ma abbracciarlo con amore affinché non pesi più.

Puoi essere tu il cambiamento nella tua famiglia.

Fallo per te, per chi è venuto prima e per chi verrà dopo.

❤️
Dalla pagina “Cuori di neve”

16/03/2025

SONO SOLO UN BAMBINO

Se mi gridi,
mi rendi sordo.
Se mi zittisci,
mi rendi muto.
Se mi ignori,
mi rendi invisibile.
Divento pauroso
quando sono solo.
Diffidente
se mi menti.

Amami!
Sono solo un bambino.

Se mi ascolti,
mi rendi forte.
Quando giochiamo,
siamo amici.
Dammi il pane
se ho fame.
Coprimi
se ho freddo.
Se piango,
consolami.
Se rido,
ridi con me.

Educami
con amore.
Ho bisogno dei tuoi abbracci,
delle tue carezze e delle tue coccole.
Abbi cura di me
se sono malato.

Amami!
Sono solo un bambino.

(María Alonso Santamaría)
I bambini amati diventano adulti capaci di amare.

02/03/2025

Oggi volevo farvi leggere una poesia che forse pochi conoscono, ma che meriterebbe di essere letta riletta un po' da tutti.
Parla di bambini, ma in realtà non parla di bambini: parla di adulti che sono stati amati da bambini.

Ci sono persone che camminano leggere, che non inciampano nel passato, che sanno partire senza paura e arrivare senza rimpianti. Hanno mani che sanno stringere, voci che sanno restare, sorrisi che non chiedono permesso.

E poi ci sono gli altri, quelli che la leggerezza l'hanno solo sfiorata, quelli che non sanno viaggiare senza bagagli, che si fermano sempre un istante prima di fidarsi.

Questa poesia è un sussurro per chi li guarda con meraviglia, per chi vorrebbe toccarli solo un secondo, giusto il tempo di rubarne un po'. Ma la magia dell'essere stati amati non si trasmette per contatto. È un'eredità segreta, un destino già scritto nelle mani che ti hanno preso la prima volta senza farti paura.

Eccola

Li riconosci subito
i bambini bene amati,
sono gli adulti
che arrivano in aeroporto
al tempo giusto,
col bagaglio essenziale.

Li senti splendere
i bambini ben amati,
una volta cresciuti,
parlano al futuro,
frequentano disinvolti
i progetti di vita,
hanno sempre
denti dritti
e paure gestibili.

Anche quando
li ritrovi ai funerali,
i bambini ben amati
venuti su
a trauma ridotto,
hanno lacrime feconde,
mani che rassicurano
nuovi bambini,
temporaneamente tristi.

Quando incontro
queste creature speciali,
le tocco di nascosto,
perché mi resti addosso
un po’ di quella meraviglia.

Ma si tratta di una magia
intransitiva,
a tratti riflessiva,
che va via con loro,
eredi di infanzie preziose.

-Eleonora Scrivo

23/12/2024

La sensibilità è dei forti.

Questo dolore non è mio.Ciò che non è stato espresso in famiglia, come ad esempio segreti, ingiustizie ed esclusioni, re...
02/10/2024

Questo dolore non è mio.

Ciò che non è stato espresso in famiglia, come ad esempio segreti, ingiustizie ed esclusioni, restano latenti nel sistema familiare, senza sosta, in attesa di essere visti, riconosciuti e riconciliati dai loro discendenti, dalle nuove generazioni.

E così abbiamo sentito le frasi dei grandi "maestri":

"Coloro che amiamo e che abbiamo perso non sono più dove erano; ora sono dove siamo noi". Sant'Agostino

"L'irrisolto ritorna sotto forma di destino". Carl Jung

"Chi non conosce la sua storia tende a ripeterla". Bert Hellinger

"Siamo meno liberi di quanto crediamo". Anne Ancelin Schutzenberger

"Tutti dovrebbero conoscere il proprio albero genealogico. La famiglia è il nostro forziere del tesoro o la nostra trappola mortale." Alejandro Jodorowsky

"Quello che tace la prima generazione, la seconda lo porta nel corpo". Francoise Dolto

"Questo dolore non è mio". Mark Wolynn

E così inconsciamente viviamo per loro o come loro, per i nostri genitori e i nostri antenati, per amore cieco, ripetendo storie di sofferenza fino a quando qualcuno della famiglia si svegli e con amore e onore, riconcili questa storia nella grande Anima familiare, dando pace al passato, collegando il presente e liberando il "futuro"

- Jorge Luis Borges

04/07/2024

"C’è in Giappone un detto che recita così: Homete nobasu 褒めて伸ばす ovvero «Far crescere lodando».
Il senso si fa largo anche nella traduzione letterale, perché l’abbinamento di crescere e di un verbo misericordioso come lodare spiega come non è sgridando o punendo che si sviluppano l’intelletto e il comportamento di qualcuno, bensì evidenziandone i meriti e le abilità.
Insegnare è una faccenda delicata. Ha a che fare con il potere spropositato che ci viene attribuito di natura, anche quando non lo avremmo voluto. Come genitori, come figli, come mariti oppure mogli, come insegnanti e come amici, ogni ruolo porta con sé una qualche forma di influenza. Anche proprio malgrado, si rimane fermi nella memoria altrui, si interviene profondamente sull’immaginario. Insegniamo quotidianamente gli uni agli altri.
Insegniamo innanzitutto noi chi siamo, come è per noi lo stare al mondo, come la pensiamo e poi cosa sappiamo, cosa abbiamo appreso da altri e che restituiamo in una forma un po’ diversa: ogni cosa che doniamo porta il calco della nostra persona.
Serve immaginarsi più parenti, per parlarsi con amore e altruismo, ma serve anche usarsi un po’ di quella distanza necessaria che cresce spontanea invece tra conoscenti. Ed è così, con questo amore e apprezzamento per chi si ha davanti, virtualmente o in carne e ossa, con quel rispetto che sottende un dono e mai un’imposizione, che si dovrebbe offrire quello che si sa.

Homete nobasu «Far crescere lodando»: la bontà di questo detto è ampiamente dimostrata, perché è sulla felicità che si forma la motivazione a fare meglio. Il dispiacere può corroborare la spinta a migliorarsi, a smentire opinioni ingiuste. Tuttavia è la gioia che ci nutre e ci consente di svegliarci la mattina con il desiderio di ricominciare un’altra volta."

📚 da «WA, la via giapponese all'armonia» e dedicato a tutti, ma oggi forse un po' di più ai ragazzi che affrontano la maturità, gli esami. Lodiamoli, qualunque sia stato l'esito.

Indirizzo

Reggio Nell Emilia

Orario di apertura

Lunedì 14:00 - 18:30
Martedì 16:45 - 18:45

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