17/03/2021
👨🏻⚕“Come mai fa la gastroscopia?” 🤷🏼♂️“Dottore, per controllo del reflusso…”
Ma è necessario sottoporsi a controlli endoscopici per la malattia da reflusso gastroesofageo?
La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), seppur benigna, è una condizione cronica. Pertanto, necessita di cicli di terapia per il controllo dei sintomi. Il cardine della terapia per la malattia da reflusso è l’inibitore di p***a protonica, il cosiddetto “gastroprotettore” 💊, che riduce la produzione di acido da parte dello stomaco.
La malattia da reflusso gastroesofageo trova la causa nella risalita di materiale acido dallo stomaco verso l’esofago. Questo è possibile perché, in alcuni soggetti, la “valvola” che è posta tra esofago e stomaco, detta cardias, non si chiude correttamente. Questa condizione è conosciuta come incontinenza del cardias.
Dal momento che la terapia con il gastroprotettore non risolve l’incontinenza cardiale, bensì riduce i livelli di acidità gastrica, è frequente che i sintomi della MRGE si ripresentino dopo un tempo variabile dalla sospensione della terapia.
➡️Ciò non costituisce tuttavia una indicazione a sottoporsi ad un nuovo esame endoscopico.⬅️
Diverso è il caso in cui ci troviamo di fronte a dei sintomi suggestivi di una MRGE ma che non migliorano nonostante l’instaurarsi e l’ottimizzazione di una terapia con gastroprotettore. In questo caso la gastroscopia è appropriata per escludere condizioni diverse o complicanze della MRGE.
Ulteriore indicazione a sottoporsi ad una gastroscopia è la presenza di sintomi d’allarme ⚠️
In particolare, la disfagia, ovvero la difficoltà a deglutire cibi solidi o liquidi, il vomito ricorrente, la perdita di peso o, più in generale la comparsa di nuovi sintomi in età avanzata, merita generalmente di essere indagata con un esame endoscopico.
Infine, alcuni pazienti con MRGE di lunga data, in presenza di ulteriori fattori di rischio, possono essere candidati ad eseguire una gastroscopia di screening per la ricerca di complicanze.
👨🏻⚕️Se soffri di MRGE dunque,evita di effettuare cure “fai-da-te” o di sottoporti ad esami inutili ed affidati ad uno specialista che valuterà l’eventuale indicazione ad una gastroscopia.