27/08/2025
"Il rumore della gioia: perché l'allegria dei bambini ci infastidisce"
La gioia dei bambini può essere un rumore sgradevole, un'esplosione di energia che talvolta gli adulti faticano a gestire. L'allegria spontanea dei più piccoli, fatta di urla, risate sfrenate e movimenti caotici, spesso si scontra con il bisogno degli adulti di ordine, silenzio e controllo. Questa frizione non è casuale, ma affonda le sue radici in diverse dinamiche psicologiche e sociali.
La dissonanza tra spontaneità e controllo
La frustrazione degli adulti nasce spesso da una dissonanza cognitiva tra la loro realtà e quella del bambino. Per un adulto, il mondo è un luogo di responsabilità, di tempi da rispettare e di emozioni da contenere. La gioia del bambino, invece, è pura e senza filtri, un'espressione di libertà che non tiene conto delle convenzioni sociali o delle esigenze altrui. Questo contrasto può risultare irritante. L'adulto, che ha imparato a reprimere o a moderare le proprie emozioni per funzionare nella società, può percepire l'esuberanza del bambino come un'invasione del proprio spazio personale e mentale.
Un altro fattore è la fatica. Molti adulti sono esausti a causa dei ritmi frenetici del lavoro e della vita quotidiana. L'energia incontenibile di un bambino, anziché essere vista come una fonte di ispirazione, può diventare un ulteriore carico, un'esigenza di attenzione e di risposta che l'adulto si sente incapace o non disposto a soddisfare. La gioia, in questi casi, non è vista come un dono, ma come un'interruzione sgradita della propria quiete.
Il ruolo delle aspettative e del giudizio sociale
La frustrazione è amplificata anche dalle aspettative sociali. Un genitore che vede il proprio figlio comportarsi in modo eccessivamente rumoroso in un luogo pubblico, come un ristorante o un negozio, può provare vergogna. Sente su di sé il peso del giudizio altrui, un'ansia che lo porta a volere che il bambino si conformi a norme di comportamento che per la sua età non sono ancora del tutto comprensibili. In questo scenario, la gioia non è più un'emozione positiva, ma un segnale di "cattiva educazione" che l'adulto sente di dover correggere.
Inoltre, la gioia dei bambini può diventare un promemoria di ciò che l'adulto ha perso. La spontaneità, l'assenza di preoccupazioni e la capacità di vivere il momento presente sono caratteristiche che molti adulti hanno sacrificato sull'altare della maturità. Vedere un bambino che esprime queste qualità senza remore può generare un senso di malinconia o persino di invidia, che si traduce in fastidio.
La gioia dei bambini non è fastidiosa di per sé, ma lo diventa quando entra in conflitto con le esigenze emotive, sociali e fisiche dell'adulto. Superare questa frustrazione richiede consapevolezza: comprendere che il bambino non sta "facendo apposta" per infastidire, ma sta semplicemente essendo se stesso. L'accettazione e l'empatia sono gli strumenti chiave per trasformare il fastidio in un'opportunità per riconnettersi con una parte di sé che si è dimenticata di essere semplicemente felice.
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