Dott.ssa Carla Di Fratello, Psicologa - Psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Di Fratello, Psicologa - Psicoterapeuta Psicologa - Psicoterapeuta
Esperta in Valutazione Psicologica. Riceve su appuntamento a Ribera (Ag) Psicologa Clinica - Esperta in Valutazione Psicologica.

Riceve su appuntamento a Ribera (Ag) e a Palermo

22/09/2025
15/09/2025

Dal 15 settembre al 14 novembre 2025 è possibile presentare domanda per il Bonus Psicologo 2025, contributo fino a 1.500 euro per le sessioni di psicoterapia, con importo variabile in base all’ISEE (fino a 50.000 euro).

📌 La domanda va inoltrata esclusivamente online sul portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS al servizio dedicato “Contributo sessioni psicoterapia”.
📌 Ai beneficiari verrà attribuito un codice univoco da utilizzare presso i professionisti aderenti.
📌 Entro 60 giorni dall’accoglimento della domanda deve essere effettuata almeno una seduta; in caso contrario il beneficio decade.

Il CNOP accoglie positivamente l’avvio del bonus come strumento di sostegno concreto, ma la Presidente Maria Antonietta Gulino sottolinea anche la necessità di "servizi di psicologia accessibili e di prossimità, con lo psicologo di base nei territori, capaci di intercettare i bisogni crescenti e di garantire la prevenzione e una presa in carico appropriata, soprattutto per i giovani".

🔗 Tutte le istruzioni per presentare domanda nella circolare INPS 👉 https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/notizie/dettaglio-news-page.news.2025.09.bonus-psicologo-2025-istruzioni-per-la-presentazione-della-domanda.html

04/09/2025
26/07/2025

🔔 𝐀𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐁𝐨𝐧𝐮𝐬 𝐏𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓

Su segnalazione del Ministero della Salute, comunichiamo che 𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐁𝐨𝐧𝐮𝐬 𝐏𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐬𝐚𝐫à 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐥’𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞.

📄 Il decreto interministeriale, firmato il 10 luglio dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, è attualmente al vaglio della Corte dei Conti. Fino al completamento di questo passaggio, non sarà possibile definire la data di apertura delle domande.

Lettera aperta sull’orrore e sull’urgenza del pensieroCoirag – Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca ...
24/06/2025

Lettera aperta sull’orrore e sull’urgenza del pensiero
Coirag – Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi, associazione che da sempre pone il dialogo, la relazione e l’ascolto al centro del proprio operare clinico, sente oggi il dovere di esprimere, con partecipazione e fermezza, la propria posizione contro ogni forma di guerra e di violenza armata che ferisce il nostro tempo.

Le guerre, in qualunque luogo si combattano e per qualunque ragione si invochino, sono sempre una sconfitta per l’umanità. Generano sofferenze senza misura, distruzione materiale e simbolica, lacerano i legami tra le persone e tra i popoli. Negano alle persone, bambini, donne, uomini, il diritto alla vita, alla dignità, alla speranza.

Come comunità di professionisti che lavorano per la salute mentale e la coesione sociale, Coirag rifiuta la logica della sopraffazione e della violenza. Nessun conflitto, per quanto doloroso e complesso, trova soluzione vera e duratura attraverso le armi. La corsa agli armamenti, il moltiplicarsi degli strumenti di distruzione, non obbediscono a una logica vincente: con la promessa di una falsa sicurezza alimentano invece paura, disgregazione, insicurezza, perdite.

La guerra propone la logica primitiva del “o tu o io”, la logica arcaica della sopravvivenza, che riduce l’altro a oggetto minaccioso, disumanizzato, e cancella la possibilità di un incontro.

L’impegno per rendere degna la vita di ogni essere umano ci chiama a non restare indifferenti davanti alla sofferenza.

Sappiamo, purtroppo, che il dolore inflitto oggi darà luogo domani a generazioni di faide, di odio, di nuove ferite che si trasmettono come eredità amara e distruttiva.

In questo paesaggio devastato, ci interroga profondamente in quanto psicoterapeuti, la condizione degli adolescenti e dei giovani adulti, incastrati in un sentimento di invivibilità, testimoni quotidiani di un mondo lacerato e contraddittorio, privo di speranza quindi di futuro.

Voler scordare, pensare ad altro, fa parte delle difese che mettiamo in campo di fronte all’insopportabile. È umano e tutti possiamo esserne vittime. Proprio per questo è necessario riconoscere questa tendenza e impegnarci a contrastarla: per non tacere, per non dimenticare gli orrori del passato, per non ripeterli.

Ci riconosciamo nei principi sanciti dal diritto internazionale e nelle convenzioni che proteggono la dignità e i diritti fondamentali della persona. Condanniamo ogni atto che umili la vita e la libertà delle persone e delle comunità e distrugga l’ambiente.

Crediamo che questo tempo di crisi richieda il coraggio di costruire gruppi di pensiero: spazi di confronto, ascolto e riflessione collettiva in cui elaborare insieme le sfide, i conflitti e le inquietanti derive del presente. Solo così si può salvaguardare la democrazia sul nostro pianeta e mantenere viva la possibilità di un futuro condiviso.

In questo mondo segnato da troppe guerre — visibili e invisibili — ci uniamo a chi chiede con forza il cessate il fuoco, la protezione dei civili, il ripristino delle condizioni per costruire la pace. Una pace che non sia soltanto assenza di armi, ma impegno quotidiano per la giustizia, l’equità, l’ascolto reciproco.

Invitiamo tutti — istituzioni, cittadini, comunità professionali — a continuare a credere nella possibilità di un mondo più giusto e più umano.

In un tempo che premia la reazione e punisce la riflessione, ribadiamo che pensare è un atto politico.
E che ogni guerra inizia quando smettiamo di pensare insieme.

Con dolore e impegno,
La comunità Coirag

𝗟𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗼𝗿𝗿𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝘂𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗼

Coirag - Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi, associazione che da sempre pone il dialogo, la relazione e l’ascolto al centro del proprio operare clinico, sente oggi il dovere di esprimere, con partecipazione e fermezza, la propria posizione contro ogni forma di guerra e di violenza armata che ferisce il nostro tempo.

Leggi la lettera aperta di Coirag qui: https://coirag.org/

17/05/2025

Oggi si celebra la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Lesbofobia, la Bifobia e la Transfobia, istituita nel 2004 per ricordare la derubricazione dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, avvenuta il 17 maggio 1990.
È una data simbolica che non rappresenta un punto di arrivo, ma l’avvio di una necessaria riflessione sul legame tra discriminazione e salute mentale.
Ad oggi sappiamo che le persone LGBTQIA+ possono essere soggette, in maniera continuativa e a vari livelli (personale, relazionale, sociale e istituzionale), a forme di discriminazione e aggressioni, questo comporta un carico di stress che può diventare cronico, dovuto proprio allo stigma, all’esclusione sociale e all’assenza di diritti.
Anche la nostra categoria professionale non è immune da bias culturali, stereotipi e pregiudizi che possono orientare all’utilizzo di un approccio patologizzante, che risulta lesivo del benessere delle persone.
Riconoscere questi meccanismi è una responsabilità professionale e deontologica di ciascunə psicologə, che, a partire da una riflessione personale e dall’aggiornamento formativo, dovrebbe promuovere la salute biopsicosociale basata sull’autodeterminazione delle persone per quanto riguarda il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere.
Il contrasto all’omolesbobitransfobia, di cui l’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana si fa promotore da anni, passa anche attraverso un lavoro critico ed un impegno a livello scientifico, politico e culturale dentro la nostra stessa professione.

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08/05/2025

In occasione della Giornata della Salute Mentale Materna, l'Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana intende richiamare l’attenzione sull’importanza di riconoscere, prevenire e trattare il disagio psicologico che può insorgere durante la gravidanza e nel periodo perinatale.
Occorre promuovere una cultura della salute mentale che riconosca la pluralità dei vissuti legati alla maternità, un’esperienza profonda e trasformativa, ma spesso idealizzata.
Dietro al sorriso di una madre, possono celarsi emozioni complesse: ansia, tristezza, senso di inadeguatezza, solitudine. Disturbi come la depressione post-partum, l’ansia perinatale e le difficoltà di adattamento alla genitorialità rappresentano condizioni ad alta prevalenza, spesso sottodiagnosticate o ancor peggio taciute, con conseguenze significative sul benessere della madre, del bambino e del nucleo familiare.
Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma di forza.
È tempo di abbattere lo stigma, riconoscere il carico invisibile che molte madri portano e garantire un accesso equo al supporto psicologico in ogni fase della maternità auspicando un approccio integrato tra servizi sanitari, sociali e psicologici.
L'idealizzazione della maternità e lo stereotipo della “madre perfetta” spesso impediscono un ascolto autentico del vissuto materno, contribuendo a silenziare il disagio e ad alimentare il senso di colpa.
È fondamentale che partner, familiari, operatori sanitari e la società tutta imparino ad ascoltare le donne, senza giudizio, senza minimizzare la loro sofferenza, riconoscendo il diritto di ogni madre a essere accolta nella propria vulnerabilità.
Lo psicologo può offrire uno spazio di contenimento, prevenzione e supporto qualificato svolgendo un ruolo cruciale nella presa in carico e nel sostegno per la tutela della salute della madre, dell’intero sistema familiare e per la prevenzione del rischio evolutivo nei figli.

Una società che tutela la salute mentale delle madri è una società che investe nel proprio futuro.

26/03/2025

«Intuarsi» è un neologismo dantesco basato sul pronome personale «tu» e usato – insieme a «inmiarsi» – per esprimere la compenetrazione degli spiriti beati, l’identificazione spirituale con l’altro.

Dante, che si trova al cospetto di beati che hanno accesso alla sua mente e ai suoi desideri, rivolgendosi all’anima beata di Folco da Marsiglia, dice:

«S’io m’intuassi,
come tu t’inmii»

ossia:

«Se io potessi entrare in te,
come tu entri in me».

Nell’italiano attuale, intuarsi non ha alcun corso, ed è registrato nei vocabolari dell’uso solo in virtù della sua presenza nella Commedia. Ma qualche anno fa è stato indicato dal neuroscienziato Vittorio Gallese come particolarmente adatto per esprimere il senso di empatia attivato dai neuroni specchio:

«In questi splendidi versi che testimoniano la mirabile creatività linguistica della grande poesia, possiamo trovare una illuminante definizione di empatia. Empatizzare significa comprendere l’altro dall’interno, come anche suggerito dal termine tedesco per empatia – “Einfühlung”, sentire dentro.

Questo «intuarsi» implica la possibilità di connettersi al Tu senza perdersi in esso, attribuendo all’altro azioni, emozioni e sensazioni che, tuttavia, l’Io conosce in quanto parte della propria esperienza vitale. Empatizzare significa comprendere cosa fa o prova l’altro senza necessariamente provarne compassione o essere indotti a soccorrerlo.»

La psicoterapia è una stanza tutta per sé dove incontrarsi.
25/03/2025

La psicoterapia è una stanza tutta per sé dove incontrarsi.

15/03/2025
15/03/2025

𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐅𝐢𝐨𝐜𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐋𝐢𝐥𝐥𝐚: 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞

𝐈 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 (𝐃𝐍𝐀) sono condizioni psicologiche gravi, con un impatto significativo sulla salute fisica e mentale. 𝐈𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚 𝟑,𝟓 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞, con un aumento del 40% dopo la pandemia, soprattutto tra i giovani.

👩‍⚕️ "𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑒̀ 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑎𝑔𝑛𝑜𝑠𝑖, 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑢𝑟𝑏𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑢𝑡𝑟𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝐿’𝑖𝑛𝑐𝑖𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑢𝑛 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑟𝑒𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑑𝑒𝑔𝑢𝑎𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒 𝑠𝑢 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑡𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑠𝑠𝑒" commenta Federica Boeris Clemen consigliera OPL, specializzata in disturbi della nutrizione e dell’alimentazione

📉Oltre ai disturbi più noti come anoressia, bulimia e binge eating disorder, 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐨𝐧𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐩𝐚𝐭𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢, tra cui: Ortoressia (ossessione per un’alimentazione sana), Vigoressia (ossessione per l’aumento della massa muscolare), Drunkoressia (abuso di alcool alternato a digiuno), Pregoressia (alimentazione restrittiva in gravidanza)

Numerosi studi dimostrano che un intervento precoce e multidisciplinare migliora significativamente la prognosi. Tuttavia, 𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐢 𝐨𝐬𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐭𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢, con un tempo medio di due anni tra la comparsa dei primi segnali e l’inizio di un percorso terapeutico. Questo ritardo può compromettere la possibilità di recupero e aumentare il rischio di cronicizzazione della patologia.

👩‍⚕️𝐋’𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐏𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚 𝐬𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚 𝐚 portare avanti e rafforzare le iniziative nazionali per 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 sui segni precoci dei DNA, 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 degli psicologi e di tutti i professionisti sanitari che possono intercettare il problema, 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞, favorendo una presa in carico tempestiva e multidisciplinare

📢 𝐋𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨, 𝐦𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐜𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐞.

25/12/2024

Indirizzo

Via Bonifacio, 82
Ribera
92016

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 20:00

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