
05/05/2025
𝗟𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗿𝗮𝘃𝗮 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗮: 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘁𝗶 𝘀𝗽𝗲𝗴𝗻𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗻𝗲
“Sii una brava bambina.”
Ce lo siamo sentite ripetere mille volte.
Sii gentile.
Non alzare la voce.
Non dare fastidio.
Fai felici gli altri.
Non arrabbiarti.
Non chiedere troppo.
Non far vedere quanto vali, non far vedere quanto soffri.
Siamo state educate a compiacere, non a scegliere.
A piacere, non a splendere.
A contenere, non a creare.
E così, da adulte, quel copione invisibile si insinua nella vita:
– in ambito lavorativo, ci autosabotiamo o accettiamo ruoli troppo piccoli per noi;
– nelle relazioni, ci adattiamo, anche quando dentro stiamo urlando;
– nella creatività, rimandiamo, ci censuriamo, ci sentiamo “non pronte”.
Il mito della brava bambina è una prigione con sbarre d’oro.
Apparentemente sicura, ma profondamente castrante.
Ci allontana dalla verità del nostro essere, dal nostro fuoco, dalla missione dell’anima.
⛓️Ma da dove nasce tutto questo?
1. Ferite transgenerazionali e paura del giudizio sociale
I nostri genitori hanno spesso trasmesso l’adattamento come forma di protezione. Ci hanno insegnato a essere “buone” per essere amate, non libere per essere felici.
2. Il ruolo dei genitori custodi inconsapevoli dei condizionamenti sociali: la famiglia ha insegnato a reprimersi per sopravvivere in un sistema che non lascia spazio alla verità del femminile.
3. Famiglie disfunzionali e bisogni negati
Quando una bambina cresce regolando l’umore degli adulti, impara a non disturbare.
A diventare invisibile.
A chiamare amore ciò che è controllo.
4. Modelli culturali e religiosi
Le storie che ascoltiamo, i personaggi che ammiriamo, i ruoli che ci vengono assegnati rinforzano lo stesso messaggio: non farti vedere troppo. Non brillare troppo. Non sentire troppo.
5. Premi per chi si adatta, punizioni per chi osa:
Chi compiace viene amata. Chi si ribella viene isolata. Questo condiziona profondamente la nostra libertà di espressione.
6. Assenza di modelli femminili autentici e potenti
Senza rappresentazioni vere del femminile integro, molte donne crescono senza sapere chi sono. E cercano sé stesse in ruoli che non le rappresentano.
🦋Come si spezza questa catena?
1. Ascolta la tua rabbia. È la voce della tua anima che chiede giustizia.
2. Smetti di giustificarti. Non devi scusarti per esistere.
3. Domandati: sto compiacendo o sto scegliendo?
4. Dai voce alla tua parte selvaggia. La creatività è guarigione.
5. Circondati di spazi e persone che ti permettono di essere tutta te stessa.
6. Ricorda: non sei nata per essere educata. Sei nata per essere vera.
🙋🏼♀️E tu, in quale parte della tua vita stai ancora cercando di essere una brava bambina?
Scrivilo, sentilo, onoralo. È da lì che si inizia il cammino verso casa.
𝓒𝓵𝓪𝓾𝓭𝓲𝓪 𝓒𝓻𝓲𝓼𝓹𝓸𝓵𝓽𝓲