626 Advice Srl

626 Advice Srl 626 Advice è una società leader nel campo della Sicurezza sul Lavoro, Formazione, Sicurezza Cantie

La qualità dei servizi offerti, la tempestività di intervento, l’assistenza post-vendita e la soddisfazione del cliente sono da sempre gli elementi cardine della nostra filosofia di lavoro; il nostro Staff è composto da diversi professionisti ognuno specializzato nel proprio settore di appartenenza, capaci di lavorare in sinergia al fine di offrire la massima professionalità al prezzo più vantaggioso sul mercato.

https://www.puntosicuro.it/infortuni-sul-lavoro-C-138/sicurezza-nei-cantieri-registrazione-analisi-di-infortuni-quasi-in...
10/10/2025

https://www.puntosicuro.it/infortuni-sul-lavoro-C-138/sicurezza-nei-cantieri-registrazione-analisi-di-infortuni-quasi-infortuni-AR-25706/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=2&utm_campaign=nl20251010%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+10+ottobre+2025&iFromNewsletterID=6474

Come segnalato in molti nostri articoli e interviste la conoscenza e analisi degli infortuni e quasi infortuni che avvengono nei luoghi di lavoro è molto importante per individuare le eventuali criticità nel sistema di prevenzione e per intervenire con idonee strategie di riduzione dei rischi. Anche i mancati infortuni, i near miss possono rappresentare importanti e utili indicatori di rischio per le aziende.

In particolare, negli ambienti di lavoro l’andamento infortunistico è “tra i principali fenomeni che è necessario analizzare al fine di verificare se le misure progettuali, organizzative, preventive e protettive poste in essere garantiscano l’efficacia prevista”. In questo senso la pianificazione di adeguate riguardanti la sicurezza sul lavoro “deve essere supportata da accurati sistemi di sorveglianza degli eventi infortunistici”.

Linee di indirizzo in Regione Lombardia per la sicurezza del lavoro nei cantieri delle grandi opere pubbliche e private di interesse pubblico. I sistemi di registrazione e analisi degli infortuni e la registrazione degli incidenti che non determinano dann - Infortuni sul lavoro

https://www.puntosicuro.it/sentenze-commentate-C-103/quando-la-delega-di-funzioni-viene-data-validamente-a-un-preposto-A...
09/10/2025

https://www.puntosicuro.it/sentenze-commentate-C-103/quando-la-delega-di-funzioni-viene-data-validamente-a-un-preposto-AR-25763/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=1&utm_campaign=nl20251009%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+9+ottobre+2025&iFromNewsletterID=6472

Come noto, l’art.16 c.1 del D.Lgs.81/08 prevede che la delega “da parte del datore di lavoro” possa essere conferita solo ad un soggetto che “possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate”.

Sotto il profilo dei poteri, poi, la delega di salute e sicurezza deve attribuire “al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate”, nonché “l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate”.

A ciò si aggiunga, inoltre, che, all’interno del Titolo I del D.Lgs.81/08, gli obblighi delegabili da parte del datore di lavoro sono quelli contenuti all’interno dell’articolo 18, che elenca specificatamente gli “obblighi del datore di lavoro e del dirigente”.

Tutte queste considerazioni conducono (opportunamente) i datori di lavoro, per motivi fin troppo intuitivi perché vi sia necessità di soffermarvisi, a conferire le deleghe di funzioni di salute e sicurezza principalmente a coloro che rientrano nella definizione di dirigenti ai sensi dell’art.2 del D.Lgs.81/08, in maniera fisiologica rispetto al sistema delineato da tale decreto.

Quali sono i criteri applicati dalla Cassazione per la verifica della validità o meno della delega di sicurezza conferita dal datore di lavoro ad un preposto, a partire da una recente sentenza e alla luce dei precedenti giurisprudenziali. - Sentenze commentate

https://www.puntosicuro.it/informazione-formazione-addestramento-C-56/datore-di-lavoro-formazione-aggiungere-carta-o-a-f...
08/10/2025

https://www.puntosicuro.it/informazione-formazione-addestramento-C-56/datore-di-lavoro-formazione-aggiungere-carta-o-a-fare-la-differenza-AR-25760/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=1&utm_campaign=nl20251008%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+8+ottobre+2025&iFromNewsletterID=6470

Come più volte ricordato nei nostri articoli, al di là degli aspetti positivi o negativi, delle promesse mantenute o mancate, l’ Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 17 aprile 2025, in materia di formazione, ha riaperto un dibattito interessante sulla qualità della formazione che, con il nuovo accordo, si erogherà ai datori di lavoro.

Ne abbiamo parlato in un precedente contributo di Graziella Silipo, dal titolo “ Riflessioni sulla formazione in materia di SSL per i datori di lavoro” e torniamo a parlarne oggi con un interessante contributo di Renata Borgato, formatrice e docente, dal titolo “La formazione del Datore di Lavoro: aggiungere carta o provare a fare la differenza?”.

Un contributo di Renata Borgato si sofferma su come impostare la formazione dei datori di lavoro provando a fare la differenza. Le inadeguatezze dell’Accordo Stato Regioni del 17 aprile 2025 e l’importanza di una reale inversione di tendenza. - Informazione, formazione, addestramento

https://www.puntosicuro.it/security-C-125/stimare-le-f***e-un-compito-chiave-per-il-security-manager-AR-25756/?utm_sourc...
08/10/2025

https://www.puntosicuro.it/security-C-125/stimare-le-f***e-un-compito-chiave-per-il-security-manager-AR-25756/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=3&utm_campaign=nl20251008%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+8+ottobre+2025&iFromNewsletterID=6470

Parlare di un milione di persone, oppure parlare di 250.000 persone, non è certo la stessa cosa. I lettori avranno certamente rilevato come sistematicamente gli organizzatori delle manifestazioni danno dei numeri molto più elevati, rispetto a quelli comunicati dalla questura di competenza. Il fatto che il numero sia più elevato è certamente da ricondurre alla opportunità di valorizzare al massimo la manifestazione, mentre il fatto che il numero è più basso è da ricondurre al ridimensionamento della manifestazione stessa.

Un security manager deve indubbiamente avere una chiara visione del numero di persone, che partecipa ad un evento, sia esso in una piazza, e quindi con folla poco mobile, oppure ad una manifestazione che attraversa varie vie della città, in modo da prendere le appropriate precauzioni e mettere a disposizione strumenti di supporto appropriati, come ad esempio servizi di ambulanza e servizi igienici.

Ecco il motivo per cui un security manager deve essere in grado di valutare con buona approssimazione il numero di persone presenti in una manifestazione, utilizzando strumenti che non fanno riferimento all’immaginario collettivo, ma a sistemi oggettivi di valutazione.

Nelle manifestazioni di massa è essenziale stimare con precisione il numero dei partecipanti, sia per valutarne la rilevanza, sia per pianificare servizi e sicurezza, utilizzando criteri oggettivi e metodi di conteggio affidabili. - Security

https://www.puntosicuro.it/committenti-di-lavori-edili-C-108/esternalizzazione-sicurezza-del-lavoro-in-appalto-ruolo-del...
07/10/2025

https://www.puntosicuro.it/committenti-di-lavori-edili-C-108/esternalizzazione-sicurezza-del-lavoro-in-appalto-ruolo-del-committente-AR-25645/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=1&utm_campaign=nl20251007%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+7+ottobre+2025&iFromNewsletterID=6468

L’esternalizzazione produttiva ha posto in questi anni sfide complesse alla sicurezza sul lavoro, portando, in materia di diritto, la disciplina del lavoro e quella penale a concentrarsi sulla qualificazione del ruolo del Committente e sul suo ruolo di garanzia nei confronti dei cosiddetti lavoratori “indiretti”.

Sempre più l’ambiente di lavoro è “un ambiente ‘esterno’ alla singola impresa e decentrato lungo una filiera organizzativo-produttiva: la giurisprudenza allude, da tempo, alla rappresentazione di un ‘teatro lavorativo’ dove, appunto, i protagonisti della prevenzione sono molti”.

L’impressione complessiva “è che la disciplina sia sempre un po’ in affanno, in una frustrante rincorsa politico-legislativa rispetto alla dinamica reale del mercato e dei processi economici”. In particolare all’unica “disposizione di carattere generale dedicata alla sicurezza negli appalti (art. 26 del T.U. 2008), si aggiungono la specifica regolamentazione per i cantieri (Titolo IV) e le particolari disposizioni introdotte dalla riforma del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 36/2023 e smi), spesso senza un coordinamento univoco con i principi comuni della gestione prevenzionistica”. E questo quadro di riferimento “risulta frammentato ed evidentemente sotto-dimensionato rispetto alla complessità del fenomeno dell’esternalizzazione”.

Riflessioni sulla sicurezza del lavoro in appalto e sul ruolo del Committente: breve cronologia giuridica del principio di responsabilità. Focus sulla normativa europea e l’importanza della direttiva-quadro 89/391/CEE”.. - Committenti di lavori edili

https://www.puntosicuro.it/interpelli-C-114/interpello-la-formazione-alla-sicurezza-per-i-docenti-di-scuole-universita-A...
03/10/2025

https://www.puntosicuro.it/interpelli-C-114/interpello-la-formazione-alla-sicurezza-per-i-docenti-di-scuole-universita-AR-25746/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=1&utm_campaign=nl20251003%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+3+ottobre+2025&iFromNewsletterID=6462

Sono stati tanti, in questi anni, le risposte della Commissione Interpelli, prevista dall’articolo 12 del Decreto legislativo 81/2008, sulla formazione in materia di salute e sicurezza.

Ad esempio ha affrontato il tema l’ Interpello n. 3/2023 con riferimento ai corsi di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza o l’ Interpello n. 3/2019 sull’aggiornamento formativo per i coordinatori e sul numero massimo di partecipanti a convegni o seminari. O più recentemente l’ Interpello n. 2/2024 e l’Interpello n. 8/2024 sul numero di partecipanti ai corsi rivolti agli studenti universitari che rientrano nella definizione di "lavoratori equiparati” o i due interpelli - Interpello n. 6/2024 e l’Interpello 7/2024 – che avevano posto domande sulla formazione e aggiornamento dei preposti.

Sul tema della formazione interviene anche il nuovo Interpello n. 1/2025, approvato nella seduta della Commissione del 18 settembre 2025. Un interpello che, finalmente, può fare anche riferimento diretto alle novità connesse al nuovo Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 17 aprile 2025.

Un interpello risponde ad un quesito relativo ai percorsi formativi in materia di sicurezza per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università. L’istanza, la normativa, le premesse e la risposta della Commissione. - Interpelli

https://www.puntosicuro.it/sentenze-commentate-C-103/i-rischi-che-il-datore-di-lavoro-deve-rilevare-a-prescindere-dall-r...
02/10/2025

https://www.puntosicuro.it/sentenze-commentate-C-103/i-rischi-che-il-datore-di-lavoro-deve-rilevare-a-prescindere-dall-rspp-AR-25740/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=1&utm_campaign=nl20251002%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+2+ottobre+2025&iFromNewsletterID=6460

L’affidamento che il datore di lavoro è legittimato a riporre nella consulenza tecnico-valutativa dell’RSPP, con riferimento all’attività di valutazione dei rischi e alla redazione del DVR, non è, sotto il profilo delle responsabilità penali del datore di lavoro stesso in relazione a tali suoi obblighi, incondizionato e illimitato.

Detto in parole più semplici, anche allorché l’RSPP ometta di segnalare un rischio al datore di lavoro (e quindi ferma restando ovviamente la potenziale responsabilità colposa dell’RSPP), il datore di lavoro non è sempre e comunque liberato dalla sua responsabilità penale legata all’omissione dell’obbligo datoriale di valutare i rischi e di redigere il relativo documento, dal momento che l’individuazione dei rischi non richiede in tutti i casi competenze specialistiche.

Giuridicamente parlando, vi sono infatti limiti ben precisi - sottolineati, come vedremo, dalla giurisprudenza - all’applicazione del principio di affidamento all’ambito della responsabilità penale del datore di lavoro correlata all’individuazione dei rischi (e alla successiva valutazione degli stessi), quali attività che, ai sensi dell’art.33 del D.Lgs.81/08, sono ex lege oggetto dell’incarico - di natura consulenziale - conferito all’RSPP.

Perché l’affidamento all’RSPP della redazione del DVR non esonera il datore di lavoro dall’obbligo di individuare i rischi (anche non segnalati dall’RSPP) rilevabili in base a diligenza, comune esperienza e a competenze tecniche diffuse. - Sentenze commentate

https://www.puntosicuro.it/prevenzione-incendi-C-85/sicurezza-antincendio-in-emergenza-evacuazione-chiamata-dei-soccorsi...
30/09/2025

https://www.puntosicuro.it/prevenzione-incendi-C-85/sicurezza-antincendio-in-emergenza-evacuazione-chiamata-dei-soccorsi-AR-25075/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=2&utm_campaign=nl20250930%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+30+settembre+2025&iFromNewsletterID=6456

Come ricordato nel Codice di prevenzione incendi e, in particolare, nel documento “ Gestione della sicurezza e operatività antincendio. Focus sulle misure S.5 e S.9 del Codice di prevenzione incendi”, la gestione della sicurezza antincendio (GSA) è la misura finalizzata alla gestione di un’attività in condizioni di sicurezza attraverso l’adozione di una organizzazione che prevede ruoli, compiti, responsabilità e procedure.

Questa misura comprende una serie di aspetti, “tra i quali:

il permanente monitoraggio dei rischi di incendio e l'adozione delle azioni preventive tese ad eliminare o ridurre i medesimi;
l'organizzazione di eventuali lavorazioni pericolose, allo scopo di impedire l'innesco dell'incendio;
il permanente monitoraggio dell'efficienza delle misure di sicurezza antincendio, con particolare attenzione alla fruibilità delle vie di fuga;
lo studio dell'eventuale evoluzione della tipologia di occupanti presenti nell'attività in relazione ai rischi presenti;
l'elaborazione, l'aggiornamento continuo del piano di emergenza con particolare attenzione alla pianificazione dell'esodo;
la formazione e l'addestramento del personale;
la gestione dell'emergenza fino all'arrivo dei soccorritori”.

Una dispensa per la formazione degli addetti antincendio si sofferma sulla gestione della sicurezza antincendio in emergenza. Focus su evacuazione e chiamata dei soccorsi. - Prevenzione incendi

https://www.puntosicuro.it/edilizia-C-10/i-cantieri-temporanei-o-mobili-tra-norma-generale-norma-speciale-AR-25623/?utm_...
30/09/2025

https://www.puntosicuro.it/edilizia-C-10/i-cantieri-temporanei-o-mobili-tra-norma-generale-norma-speciale-AR-25623/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=1&utm_campaign=nl20250930%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+30+settembre+2025&iFromNewsletterID=6456

Se il D.Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) non ripropone lo stesso rapporto che in passato esisteva tra le “disposizioni specifiche” del d.lgs. n. 494/1996 e il decreto legislativo n. 626/1994, ancora oggi al l’art. 88, comma 1 del Testo Unico si indica che il presente capo (Capo I del Titolo IV) contiene disposizioni specifiche relative alle misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili quali definiti all’articolo 89, comma 1, lettera a)”.

E dunque il Titolo IV, Capo I viene a configurarsi “in termini di specialità rispetto al precedente Titolo I, dedicato ai ‘Principi comuni’”.

A soffermarsi sul rapporto fra art. 26 (Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione) del d.lgs. n. 81/2008 e la disciplina dei cantieri temporanei o mobili, ricostruito in termini di relazione fra norma generale e norma speciale, è un contributo pubblicato sul numero 1/2025 della rivista “Diritto della sicurezza sul lavoro”, pubblicazione online dell'Osservatorio Olympus dell' Università degli Studi di Urbino.

Riflessioni sull’articolo 26 del d.lgs. n. 81/2008 e sulla disciplina dei cantieri temporanei o mobili, fra norma generale e norma speciale. Focus sui problemi delle mere forniture e degli appalti endoaziendali. - Edilizia

https://www.puntosicuro.it/valutazione-dei-rischi-C-59/sollevamento-carichi-strumenti-per-migliorare-la-valutazione-dei-...
26/09/2025

https://www.puntosicuro.it/valutazione-dei-rischi-C-59/sollevamento-carichi-strumenti-per-migliorare-la-valutazione-dei-rischi-AR-25715/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=1&utm_campaign=nl20250926%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+26+settembre+2025&iFromNewsletterID=6450

Come mostrano i vari riepiloghi mensili e annuali dei dati connessi all’andamento infortunistico e tecnopatico, le denunce di malattia professionale continuano ad aumentare. Ad esempio, del +9,9% nei primi sette mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. E le malattie più denunciate continuano a essere, di gran lunga, quelle muscolo-scheletriche: i disturbi muscoloscheletrici rappresentano circa il 70% delle denunce che arrivano all'Inail.

Proprio a partire da questi dati, durante la manifestazione bolognese Ambiente Lavoro 2025 (Bologna, 10-12 giugno 2025), abbiamo deciso di realizzare un approfondimento sui nuovi metodi di valutazione per la riduzione nei luoghi di lavoro delle possibili conseguenze delle tante attività di sollevamento manuale dei carichi.

Intervista a Alessio Silvetti (Dimeila, Inail). Quali sono i limiti dei metodi per la valutazione del rischio da sovraccarico? Quali sono i nuovi strumenti e metodi per la valutazione? Cosa fare per gli esoscheletri? Cosa indica il decreto 81? - Valutazione dei rischi

https://www.puntosicuro.it/sentenze-commentate-C-103/le-responsabilita-dell-rspp-per-la-valutazione-dei-rischi-del-canti...
25/09/2025

https://www.puntosicuro.it/sentenze-commentate-C-103/le-responsabilita-dell-rspp-per-la-valutazione-dei-rischi-del-cantiere-AR-25719/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=1&utm_campaign=nl20250925%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+25+settembre+2025&iFromNewsletterID=6448

Con Cassazione Penale, Sez.IV, 1° settembre 2025 n.30039, la Corte questo mese ha confermato la condanna - tra i numerosi soggetti imputati - dell’RSPP di un’impresa subappaltatrice per inadeguata elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza, a seguito dell’infortunio mortale occorso ad un operaio dipendente di tale ditta operante presso il cantiere dell’“Isola 6” di una Raffineria.

L’infortunio si era verificato “durante lo svolgimento di lavori di cantiere finalizzati al potenziamento della Linea P2, che erano stati avviati nel 2005 e poi sospesi”, per essere successivamente ripresi a partire dal 28 maggio 2012.

L’impresa affidataria P. S.r.l. “aveva subappaltato alla C.S. Srl (impresa esecutrice) l'esecuzione di lavori meccanici, comprendenti la saldatura dei tubi e la loro movimentazione.”

Così, il 28 novembre 2012 era accaduto che, “durante le fasi conclusive di un’operazione di movimentazione di tubi di acciaio, del diametro di 36 pollici, con lunghezza pari a circa 24 metri e peso di quasi otto tonnellate ciascuno, sei dipendenti della C.S.” (due autisti gruisti, un capoturno in qualità di preposto e tre operai) “stavano procedendo al sollevamento dei due tubi per caricarli sul pianale di un autocarro articolato, che avrebbe dovuto trasportarli nella zona ingresso merci del pontile principale della Raffineria.”

Qual è lo stato dell’arte della giurisprudenza sulle responsabilità penali dell’RSPP per gli errori tecnici nella redazione del Piano Operativo di Sicurezza (POS) in caso di infortunio in cantiere, a partire da una sentenza di questo mese. - Sentenze commentate

https://www.puntosicuro.it/promozione-della-salute-sicurezza-C-140/il-lavoro-puo-favorire-una-longevita-attiva-in-salute...
24/09/2025

https://www.puntosicuro.it/promozione-della-salute-sicurezza-C-140/il-lavoro-puo-favorire-una-longevita-attiva-in-salute-AR-25601/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=1&utm_campaign=nl20250924%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+24+settembre+2025&iFromNewsletterID=6446

Da diversi anni molti studi, ricerche, e anche nostri articoli, si soffermano sul tema dell’ invecchiamento della popolazione e delle conseguenze sul mondo del lavoro, anche con riferimento ai possibili rischi dei “lavoratori anziani” e alle necessarie strategie di “age management”.

Meno frequentemente si sente parlare, invece, di longevità e, ancor più di “longevità attiva” con riferimento alla possibilità delle persone di prolungare, al di là dell’età, in modo produttivo e soddisfacente la propria vita lavorativa.

A permetterci di parlarne oggi è un saggio - pubblicato sul numero 2/2024 di “Diritto della sicurezza sul lavoro”, rivista online dell'Osservatorio Olympus dell' Università degli Studi di Urbino – che affronta una possibile evoluzione dei modelli di tutela della salute nei luoghi di lavoro.

L’autore – come indicato nell’abstract - nel saggio immagina che, “parallelamente all’adempimento delle misure di prevenzione obbligatorie (art. 2087 c.c.; d.lgs. n. 81/2008), le imprese investano per trasformare i programmi volontari di promozione della salute (art. 25, comma 1, lettera a), del d.lgs. n. 81/2008) in vere e proprie misure sussidiarie di prevenzione dei rischi per la salute (non occupazionale) della persona che lavora”.

La possibile evoluzione dei modelli di prevenzione nel mondo del lavoro e le prospettive relative alla promozione negli ambienti di lavoro di una longevità attiva e in salute delle persone. - Promozione della salute e sicurezza

Indirizzo

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Rignano Flaminio
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Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
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