Angela Ragnetti Psicoterapeuta

Angela Ragnetti Psicoterapeuta Riceve su appuntamento a Rimini in via Roma 7.

per dare un piccolo aiuto
05/08/2025

per dare un piccolo aiuto

Dona ora per sostenere i civili palestinesi attraverso il progetto Cocomero: riceverai un bellissimo ebook con ricette, articoli e artwork di 76 autori internazionali!

"All' epoca era troppo piccola per capire la vita, e ovviamente non aveva i mezzi per essere autonoma, perciò ogni volta...
31/07/2025

"All' epoca era troppo piccola per capire la vita, e ovviamente non aveva i mezzi per essere autonoma, perciò ogni volta che sentiva parlare delle circostanze critiche della sua nascita, avvertiva un senso di minaccia incombente, come se la sua stessa esistenza potesse sparire da un momento all'altro. Ma ora che e adulta e matura, ha acquisito forza. Può smettere di avere paura, di farsi piccola. Può alzare la voce. Occupi tutto lo spazio che vuole e raddrizzi la schiena!".

Da "L'ora di greco", di Han Kang,
pagina 51.

Vorrei commentare brevemente questo passo perché lo trovo un ottimo esempio di ciò che uno psicoanalista di solito non fa, o solo in rare situazioni in cui la struttura psichica del paziente lo consente.

Mi riferisco al dare minuziose spiegazioni e interpretazioni: questo non rilancia il lavoro, lo arresta piuttosto, rischiando così di fissare e chiudere l'elaborazione del paziente, che piuttosto ha bisogno di elaborare, dire, ridire, e trovare e costruire le sue risposte.
Rispetto al dire al paziente cosa fare e come, è piuttosto il paziente che deve costruire il suo modo di vivere, le sue soluzioni. Il terapeuta non è affatto un coach - ora tanto in voga - che ti dice cosa fare. Piuttosto il percorso terapeutico permette di trovare un altro punto di vista e di prospettiva, un alleggerimento di quei tentativi di soluzione precari e pesanti che il paziente si era costruito e che gli rendono la vita difficile, e di cogliere spesso la ripetizione che è in gioco: ciò che lo fa soffrire è già accaduto, è la riedizione di altro.

Nel testo citato dopo qualche mese la paziente decide di interrompere il percorso, e dopo un intervento del terapeuta che le dice "la capisco", la paziente gli risponde "No, non è così semplice".

I suddetti punti mi fanno dire Ahi ahi ahi terapeuta, ti sei messo in scacco da solo: ti sei messo nel vicolo cieco delle tue, non sue, elaborazioni, e di essere intervenuto in modo assertivo e imperativo.

PS è un libro profondo, che a me, una volta terminato, ha fatto ve**re voglia di rileggerlo per la sensazione di aver perso qualcosa, di non averne colto appieno la bellezza e complessità.

Estratto da "La famiglia : una questione ambivalente"  di Samantha Monaldi, scritto in preparazione al Convegno Pipol 12...
30/06/2025

Estratto da
"La famiglia : una questione ambivalente" di Samantha Monaldi, scritto in preparazione al Convegno Pipol 12 "Disagio in famiglia".

La famiglia è quel luogo ambivalente che serve a crescere, ma che occorre anche perdere. È quel fiume dove scorrono i discorsi, dove ogni bambino viene pensato, nominato, identificato, fornito dei significanti, armi a doppio taglio vitali per parlare, desiderare, relazionarsi e pensarsi, ma che incatenano il soggetto ad un sistema non scelto da cui prima o poi occorre congedarsi. Tale sistema presto o tardi va messo in discussione, a patto di potersene servire. Servirsene vuol dire che la famiglia sia stata per il bambino anche quella dimensione in cui è stato trasmesso un desiderio “sartoriale”, tramite le cure particolareggiate della madre e l’offerta di un sistema simbolico e legislativo da parte del padre [1]. Sarà nella pubertà che si osserverà con maggiore evidenza la potenza della necessità di separarsi dalla famiglia. L’adolescente deve costruire il proprio modo di godere, ma utilizzando gli strumenti dell’Altro. È a partire da questa situazione antinomica che deriva la conflittualità tipica dell’adolescenza, in cui si sostiene il bisogno della presenza dell’Altro e allo stesso tempo si brama una fuga, per poter affermare la propria soggettività. La famiglia, e più in generale l’Altro, sono dunque quegli elementi da cui il soggetto non può prescindere, ma da cui, a più riprese, vorrà dissociarsi; e dovrà cavarsela trovando una soluzione creativa e personalizzata.

Estratto da "Creare una famiglia lalingua" di Guy BrioleTesto preparatorio al convegno Pipol 12 Disagio nella famiglia, ...
19/05/2025

Estratto da "Creare una famiglia lalingua" di Guy Briole
Testo preparatorio al convegno Pipol 12 Disagio nella famiglia, Bruxelles luglio 2025.

La famiglia è il luogo del segreto per eccellenza. Talvolta si tratta di un patto suggellato dalla generazione precedente su un punto della storia familiare del soggetto che gli resta sconosciuto. Per altri è un fatto, un evento segnato dalla rimozione: una parte della storia familiare tenuta segreta nell'inconscio. Il segreto è una conoscenza separata e distinta. Il fatto che esso venga conosciuto dal soggetto non ne modifica necessariamente lo status: tesoro della particolarità del suo godimento. A questo non sfugge il soggetto moderno, nonostante la sua esigenza di verità. Ma, più che un semplice spostamento di "non ne voglio sapere niente", la verità che viene espressa non lascia spazio a dubbi, tanto è grande il godimento che questa parola implica.

Il segreto mantiene il possibile socchiuso e “l'oratore è uno parlato”. Questa è una buona notizia se vuole saperne qualcosa.

Sottoscrivo pienamente!!!!
11/05/2025

Sottoscrivo pienamente!!!!

Verso PIPOL 12 Un invito al lettura 🖇️
06/05/2025

Verso PIPOL 12
Un invito al lettura 🖇️

Lacan citava Durkheim quanto alla “contrazione dell’istituzione familiare” [1] che va dall’antica gens romana alla famiglia imperniata sulla patria potestas sino alla “famiglia coniugale” costituita da mamma, papà e figli. Le famiglie moderne oltrepassano spesso l’organizzazione canon...

Domani l'ultimo incontro dell' Antenna del Campo freudiano di Rimini: un altra fantastica giornata di studi.Nel pomerigg...
02/05/2025

Domani l'ultimo incontro dell' Antenna del Campo freudiano di Rimini: un altra fantastica giornata di studi.
Nel pomeriggio animerò la discussione del caso clinico.

La verità vi prego sulla verità.Il mio intervento alla conversazione pubblica "Abituarsi all'insopportabile?" organizzat...
18/04/2025

La verità vi prego sulla verità.
Il mio intervento alla conversazione pubblica "Abituarsi all'insopportabile?" organizzata dal Centro Lacaniano di Psicoanalisi Applicata di Rimini
Se siete curiosi di leggerlo lo Trovate qui 😀

La verità vi prego...sulla verità. Ottieni link Facebook X Pinterest Email Altre app aprile 18, 2025 Ho presentato questo intervento alla conversazione pubblica "Abituarsi all'insopportabile?" organizzata dal Centro Lacaniano di psicoanalisi applicata di Rimini, 14/4/'25 presso la Cineteca Comunal...

Prendere la parola mi emoziona sempre, ma ieri si è creata una bellissima atmosfera, di apertura e partecipazione.Al pro...
15/04/2025

Prendere la parola mi emoziona sempre, ma ieri si è creata una bellissima atmosfera, di apertura e partecipazione.
Al prossimo appuntamento!
Vi aspettiamo!!

Ieri si è tenuto il primo appuntamento della rassegna 2025 "Assuefarsi all' insopportabile?".
Un grazie ai partecipanti, che prendendo la parola, con domande e commenti, hanno reso l'incontro di ieri una conversazione viva e animata; era esattamente il nostro obiettivo: non una conferenza, ma una conversazione a più voci.

Arrivederci al prossimo appuntamento che si terrà lunedì 12 maggio, h 16.30 presso la Cineteca Comunale di Rimini.

L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vitavano della scene il diletto ove non mira a preparare l'avve**re
22/02/2025

L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita
vano della scene il diletto ove non mira a preparare l'avve**re

Dell' insopportabile nei legami familiari
21/02/2025

Dell' insopportabile nei legami familiari

"Legami interrotti" è il titolo di un articolo apparso di recente sulla rivista Vanity Fair; racconta di legami che si interrompono, della decisione di un figlio di recidere il rapporto con il genitore o viceversa.
Decisione mossa da un insopportabile che si può incontrare in seno alla famiglia.

Quello che mette in sicurezza i legami famigliari è la reticenza."Piangi pure" di Lidia RaveraChe ne pensate?In vista de...
15/02/2025

Quello che mette in sicurezza i legami famigliari è la reticenza.

"Piangi pure" di Lidia Ravera

Che ne pensate?
In vista del congresso di PIPOL 12 sul disagio in famiglia mi sembra una frase davvero calzante

Indirizzo

Via Roma 7
Rimini
47921

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:30 - 13:00

Telefono

+393491936233

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Angela Ragnetti Psicoterapeuta pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Angela Ragnetti Psicoterapeuta:

Condividi