04/04/2023
Leggi l’articolo completo su www.stateofmind.it “Il contributo di Roberto Lorenzini al Cognitivismo Clinico”
Due anni fa ci lasciava tristemente Roberto Lorenzini, ripercorriamo le tappe principali del suo percorso. Dopo aver conseguito la Laurea in Medicina e la specializzazione in Psichiatria, dal 1983 al 1986 frequentò il corso di formazione di psicoterapia cognitivo comportamentale della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva con Cesare De Silvestri, uno dei maggiori artefici della diffusione
in Italia della REBT.
Entrò così a far parte di un gruppo di psichiatri romani, Francesco Mancini, Sandra Sassaroli e Antonio Semerari, che costituivano la scuola romana cognitivista, tra i cui esponenti di spicco vi erano Vittorio Guidano e Gianni Liotti di una decina di anni più anziani degli altri.
Famosa è la collaborazione di Roberto Lorenzini con Sandra Sassaroli, il punto più alto della loro collaborazione viene raggiunto col volume “Attaccamento, conoscenza e disturbi di personalità”, nel quale i due autori mettono in relazione lo stile di conoscenza personale, la relazione d’attaccamento e le diverse caratteristiche stabili di personalità. Le loro strade iniziano a divergere nel 2006, l’una imbocca il percorso del processualismo e dei protocolli, mentre l’altro segue linee guida flessibili e un modello di terapia modulare.
Lorenzini propone una terapia commisurata a ogni paziente, senza rinunciare al rigore scientifico. La psicologia evoluzionistica, la teoria dell’attaccamento, la psicologia “scopi-credenze”, la terapia modulare, la psicopatologia come disfunzione del normale processo di crescita della conoscenza caratterizzano il lavoro di Lorenzini, che da sempre manifesta una avversione verso categorie e setting rigidi. Il suo contributo si estende anche al campo della sessuologia e della patologia grave e delirio.
Lorenzini è stato anche uno degli autori maggiormente letti di State of Mind: in particolare, ricordiamo le sue rubriche “Storie di terapie”, “Tracce di tradimento”, “Monogamia e tradimenti” e molte altre, che potrete trovare facilmente sul nostro sito. Tra i suoi articoli più letti troviamo “Lettera aperta a tutti i matti”, di cui vi consigliamo la lettura nel link in bio.
I molti che hanno avuto l’onore e il piacere di collaborare con Roberto, hanno potuto apprezzare la sua fervida intelligenza, il suo umorismo, la sua competenza e perizia, ma soprattutto la sua costante disponibilità a mettere a disposizione di chiunque le sue conoscenze e la sua esperienza.
Ha formato centinaia di psicoterapeuti che hanno appreso da lui, oltre alla teoria e alla pratica di cui era un formidabile e geniale maestro, la capacità di rispettare ogni persona con un sentimento di altruismo che lo portava a essere sempre disponibile soprattutto nei confronti di chi si trovava in una condizione di fragilità, angosciato da qualche problema e dal malessere che intratteneva.
La scomparsa di Lorenzini è una grande perdita umana e culturale per tutto il cognitivismo.
La speranza è che il suo lascito morale e culturale possa essere conservato e ancora sviluppato negli anni a ve**re dal movimento cognitivista.