08/03/2025
🔍👨⚕️⚽️La valutazione clinica del sistema muscolo-scheletrico riveste un ruolo fondamentale nel diagnosticare e gestire le patologie correlate, spesso superando l’affidabilità delle sole immagini radiografiche.
🏅Questo approccio integrato è essenziale per comprendere appieno le condizioni del paziente sportivo e soprattutto dell’atleta professionista per pianificare interventi terapeutici appropriati.
Le tecniche di imaging, come la risonanza magnetica (RM), la radio-grafia convenzionale, la TAC e l’ecografia forniscono dettagli anatomici precisi che sono fondamentali ai fini diagnostici per pazienti e atleti nell’ambito muscolo-scheletrico.
Tuttavia, queste immagini possono
talvolta mostrare anomalie che non
si correlano con i sintomi clinici
del paziente, portando a diagnosi
potenzialmente fuorvianti. Diversi
studi hanno evidenziato, per esempio, come l’esame ecografico sia operatore-dipendente e come l’ecografia
possa rilevare alterazioni muscolari o
tendinee in assenza di sintomatologia, sottolineando la necessità di interpretare i risultati radiologici nel contesto clinico del paziente tramite una visita medica dello specialista di patologie muscolo-scheletriche.
Una ricerca pubblicata sul British Journal of Sports Medicine ha evidenziato che il 36% dei calciatori d’élite presentava anomalie meniscali alla risonanza magnetica senza riferire dolore o limitazioni funzionali.
Così come uno studio pubblicato da Horga et al del 2019 pubblicato su Skeletal Radiology, ha mostrato come in 230 ginocchia (di pazienti asintomatici con moderato livello sportivo) studiate con RMN a 3 tesla, nel 97% dei casi vi fossero lesioni anatomiche (meniscali, legamentose, cartilaginee, ecc.), dimostrando l’importanza della valutazione clinica ai fini terapeutici e di come una gestione conservativa di tali lesioni fosse indicata rispetto al trattamento chirurgico.—- (continua nei commenti)