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Naturopatia Kinesiologia emozionale Quantica ricerca e formazione Chiara Zambianchi, Master in Psicologia Giuridica e Criminologia, Naturopata e Kinesiologa emozionale

Maturità classica, Laurea in Giurisprudenza, Master in Criminologia e Psicologia Giuridica e Penitenziaria, Diploma in Naturopatia presso la Libera Università Italiana di Naturopatia Applicata di Torino a seguito di un percorso formativo di 4 anni con esame di equiparazione a Heilpraktiker tedesco. Operatrice N.E.I.® dal 1994, Facilitatrice Metodo One Brain®, presso la Three in One Concept, Master Reiki della Reiki Alliance®, Operatrice sui chakra Metodo Corpo Specchio Martin Brofman, Iniziatore Q. E.®, ha studiato, P.N.L., N.A.C., Equilibrio Emozionale® e Metodo INTEGRA, AURA-SOMA®, Floriterapia Transpersonale, Medicina Omeosinergetica e Medicina Sistemica. Specializzata in Kinesiologia Emozionale e Iridologia, insegnante del proprio metodo KeQ® è consulente per Operatori Olistici e insegna Kinesiologia Emozionale a Naturopati e Operatori del Benessere. Coordina il proprio Centro Studi di Naturopatia a Rimini, Ravenna e Bologna.

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20/09/2025

🩷

Gli occhi delle persone che custodiscono nell’anima
un male atroce senza parole,
li avete mai accarezzati?

I sorrisi impregnati di dignità,
disegnati su volti che tradiscono notti di lacrime
conosciute solo dal silenzio,
li avete mai protetti?

Oltre le apparenze,
esistono abbracci persi nel tempo
per paura di non essere compresi.

Come se la fragilità fosse un peccato.
Come se chiedere aiuto fosse debolezza.

Un abbraccio non è mai un errore.

Un cuore stanco che riposa sul petto di un cuore complice
è l’inizio di una nuova forza e di nuove speranze.

Non abbiate mai paura di chiedere aiuto.
Non abbiate mai vergogna di essere aiutati.

(Natascja Di Berardino)

20/09/2025

C’è un momento in cui il cuore si siede
e tutto pesa, anche l’aria.
Un momento in cui il silenzio non consola
e senti che le parole non bastano più.

Urlalo
quel “non ce la faccio più!”
fallo uscire come una freccia
come un vento che rompe il silenzio.
Non tenerlo dentro
ché il dolore chiuso diventa buio
diventa muro.

Gridalo al mondo:
“sono stanco, mi rompo, mi perdo”.
E non aver paura delle tue cicatrici
che sono mappe
sono vie per far passare il sole.

Lasciale andare
quelle lacrime che fanno mare
lasciale scavare i solchi
che a volte il cuore ha bisogno
di una nuova geografia.

Accetta di essere rotto
Di essere guasto
di avere l’anima graffiata
e sulla pelle lividi che raccontano
una storia.
Lasciale brillare le tue ferite
che sono loro a ricordarti
tutta la strada che hai percorso.

C’è grazia nelle cose rotte
bellezza nei bordi irregolari.
Non temere il dolore
ché è un maestro silenzioso
che ti insegna a vedere meglio
a sentire più forte.

E capirai, alla fine
che ogni lacrima è un dono
che il tuo dolore è un ponte
per arrivare agli altri.
Che essere spezzati
ci rende interi
ci insegna a guardare negli occhi di chi cade
e a dirgli, senza tante parole:
“Io lo so, lo conosco
ti tengo la mano
su questo rumore
si può lavorare”

19/08/2025

Buongiorno ❤

16/08/2025

Vorrei che più persone capissero che il lutto non è solo tristezza e lacrime.
Il lutto è rabbia, è insensibilità, è sentirsi a pezzi e molto altro ancora.
È diverso per ognuno e va semplicemente accettato, sopportando i colpi che porta con sé.

Quando si vive il lutto per la perdita di qualcuno, si piange per ciò che è stato e per ciò che non sarà mai.
Il lutto colpisce profondamente sia la mente che il corpo.
Il lutto è amore senza un posto dove andare.
È ricordare a se stessi, ogni giorno, che “anche questo passerà”.

Il lutto è costringersi ad alzarsi dal letto per farsi una doccia e mangiare.
È isolarsi.
È circondarsi di persone o di cose pur di distrarre la mente dalla realtà.

Il lutto è duro, scomodo, a volte brutto da vedere.
E se non riesci a capire perché qualcuno possa soffrire così tanto, così a lungo e così in profondità,
considerati fortunato di non averlo mai dovuto capire.

Etheria Aforismi 🪶

16/08/2025

“Ricorda cosa devi fare
quando ti svalutano,
quando pensano
che la tua mitezza sia la tua debolezza,
quando trattano la tua cortesia
come se fosse un loro vantaggio.
Tu risvegli
ogni drago,
ogni lupo,
ogni mostro
che dorme dentro di te
e ricordi loro
che aspetto ha l’inferno
quando indossa la pelle
di un gentile essere umano.”

Nikita Gill, giovane poeta indiana-inglese contemporanea.

02/08/2025

"Tu chiamale se vuoi..." è una Lectio di Daniela Lucangeli che ci guida alla scoperta del nostro sentire profondo. Un monologo che è un viaggio per scoprire quanto psyché, corpo, cuore e memorie siano profondamente connessi, lo stesso flusso di vita.
Ecco le prossime date del tour:
14 ottobre Bologna, Teatro Duse Bologna
20 ottobre Milano, Teatro Manzoni - the official page
24 ottobre Firenze, teatropuccinifirenze
11 dicembre Legnano, Teatro Galleria
14 Gennaio Roma, Auditorium della
Conciliazione
27 gennaio Ancona, Teatro delle Muse
5 Febbraio Pescara, Teatro Massimo
9 Aprile Parma, Auditorium Paganini
30 marzo Napoli, Teatro Augusteo
I biglietti sono disponibili online sulle maggiori piattaforme di ticketing e presso i botteghini dei teatri.

Non tutte le perdite sono dichiarate.Ci sono abbandoni che non si annunciano: si consumano.Un giorno l’altro smette di e...
02/08/2025

Non tutte le perdite sono dichiarate.

Ci sono abbandoni che non si annunciano: si consumano.
Un giorno l’altro smette di esserci.
Smette di rispondere, di spiegare, di guardarti in faccia.
E tu resti solo. Non perché lo volevi, ma perché lui ha scelto di sparire.

Nessuna discussione.
Nessuna spiegazione.
Solo silenzio.

E in quel silenzio nasce una delle ferite più profonde e incomprensibili:
quella di non essere stati degni neppure di una parola.
Neppure di una chiusura.

È un dolore subdolo, perché non puoi elaborarlo con l’altro.
Non puoi parlargli, chiarire, affrontare.
Devi farlo da solo.
E questa è l’umiliazione più intima:
che chi avevi accolto nel cuore
abbia scelto di non reggere il peso della relazione fino in fondo.

Allora tu ti chiedi: “Cosa ho fatto? Dove ho sbagliato?”

Ma la verità è un’altra:
non è colpa tua se qualcuno non ha saputo restare.
O non ha avuto il coraggio di dire: “Io me ne vado.”

Per guarire da questa ferita
non serve aspettare che l’altro torni.
Serve darsi da soli il permesso di chiudere.
Dare un nome a ciò che è accaduto.
E smettere di credere che il nostro valore dipenda dalla capacità dell’altro di riconoscerlo.

La verità è che non tutti sanno restare,
e non tutti meritano di portare via pezzi di noi nel loro silenzio.

Se hai amato davvero,
quella verità rimane.
Non è sprecata.
È solo rimasta incompiuta dall’altra parte.

E ora tocca a te.
Ricominciare senza chiudere,
camminare anche senza spiegazioni,
perché la tua vita non dipende da chi ti ha lasciato,
ma da chi decidi di essere oggi.

Dott. Carlo D’Angelo

28/07/2025

COMPETIZIONE, CAOS, COLLASSO - https://mailchi.mp/unialeph/newsletter-14765330 L’individualismo neoliberista ha frantumato la coesione sociale, sostituendo la comunità con la competizione. Scardovelli evidenzia come ciò favorisca élite economiche, distrugga democrazia e sovranità, e alimenti corruzione, guerre e controllo finanziario su scienza e politica.

28/07/2025

Approfondimento sulla PARALISI DEL SONNO.

La paralisi del sonno è una condizione in cui, al risveglio o all’addormentamento, una persona è cosciente ma non riesce a muoversi né a parlare. In alcuni casi si verificano anche allucinazioni visive o uditive, e una forte sensazione di ansia o terrore. Può sembrare di non riuscire a respirare correttamente o di percepire una “presenza” nella stanza. Alcuni riferiscono addirittura di sentire un peso sul petto o di vedere ombre muoversi.

La durata dell’episodio può variare da pochi secondi a qualche minuto, dopodiché la persona recupera completamente la capacità di muoversi e parlare. Anche se l’esperienza può essere molto intensa dal punto di vista emotivo, non ci sono danni fisici associati alla paralisi del sonno.

Perché avviene la paralisi del sonno: il ruolo della fase REM

Durante il sonno attraversiamo diverse fasi. Una di queste è la fase REM (Rapid Eye Movement), quella in cui sogniamo di più. In questa fase il cervello è attivo, ma i muscoli del corpo sono temporaneamente “paralizzati”, una sorta di meccanismo di sicurezza che impedisce di muoversi fisicamente mentre si sogna.

La paralisi del sonno avviene quando il cervello “si sveglia” prima che questa paralisi muscolare sia terminata. In altre parole, la mente è sveglia ma il corpo no. Da qui l’impossibilità di muoversi e, spesso, il senso di panico che ne deriva.

Quali sono le cause della paralisi del sonno?

La paralisi del sonno può capitare a chiunque, ma è più frequente in alcune situazioni:
- Privazione del sonno
- Cambiamenti improvvisi nel ritmo sonno-veglia
- Alti livelli di stress o ansia
- Dormire in posizione supina (a pancia in su)
- Disturbi del sonno, come la narcolessia
In alcuni casi può essere associata a fattori genetici o a uno stile di vita irregolare.

È pericolosa? Serve una cura?

La paralisi del sonno non è pericolosa e nella maggior parte dei casi non richiede cure specifiche. Tuttavia, se gli episodi diventano frequenti e compromettono la qualità del sonno o la vita quotidiana, è consigliabile parlarne con un medico o uno specialista del sonno. In alcuni casi si può ricorrere a tecniche di rilassamento, terapie comportamentali o, raramente, a farmaci.

Cosa fare se succede?

Durante un episodio di paralisi del sonno, il consiglio principale è cercare di mantenere la calma, per quanto difficile. Provare a muovere piccoli muscoli, come le dita delle mani o degli occhi, può aiutare a “risvegliare” gradualmente il corpo. Anche focalizzare la mente su un pensiero positivo o su un obiettivo semplice, come contare fino a dieci, può essere utile.
A lungo termine, per ridurre la probabilità che accada di nuovo, si possono adottare alcune buone pratiche:
👍 Mantenere una routine regolare del sonno, andando a letto e svegliandosi sempre alla stessa ora
👍 Dormire almeno 7-8 ore per notte
👍 Evitare caffeina e alcol prima di dormire
👍 Ridurre lo stress, magari con tecniche di rilassamento o meditazione

Un fenomeno più comune di quanto si pensi

Anche se spesso non se ne parla, la paralisi del sonno è un fenomeno piuttosto comune: si stima che circa il 25-30% della popolazione ne faccia esperienza almeno una volta nella vita. Molti episodi rimangono isolati, ma per chi li vive possono essere memorabili (in senso negativo).
Nonostante la sensazione inquietante e a volte terrificante, è importante ricordare che la paralisi del sonno non è un segnale di malattia mentale o di possessione, come in passato si pensava. È semplicemente una “disconnessione” temporanea tra cervello e corpo, spiegabile dal punto di vista neurofisiologico.

Fonti principali:

1. Cheyne, J. A. (2002) – Situational factors affecting sleep paralysis and associated hallucinations. Journal of Sleep Research.

2. Denis, D., French, C. C., & Gregory, A. M. (2018) – A systematic review of variables associated with sleep paralysis. Sleep Medicine Reviews.

3. Sharpless, B. A., & Barber, J. P. (2011) – Lifetime prevalence rates of sleep paralysis: a systematic review. Sleep Medicine.

4. Mahowald, M. W., & Schenck, C. H. (2005) – Insights from studying human REM sleep behavior disorder. Sleep.

5. American Academy of Sleep Medicine (AASM) – Clinical Practice Guidelines for REM Sleep Behavior Disorder and Parasomnias.

6. The Lancet Neurology (2021) – Sleep disorders: classification and diagnostics.

28/07/2025
28/07/2025

INTESTINO CRASSO (DA CHANG)

«L'Intestino Crasso ha l'incarico dei transiti, emana i residui delle trasformazioni»
La funzione essenziale dell'IC è l'eliminazione dei residui delle molteplici trasformazioni che si sono compiute nell'organismo a partire dal cibo e liquidi ingenti. Una corretta evacuazione delle feci è il segno, non solo di un buon funzionamento dell'IC, ma di tutto il sistema di trasformazione dei solidi, di cui l'IC è appunto la fase terminale. Per questo, mentre per l'lT abbiamo visto l'espressione «emana le sostanze trasformate», qui abbiamo «elimina i residui delle trasformazioni», ciò che davvero non è più utilizzabile.
Proprio per quanto detto sopra, è difficile che si presentino patologie di IC che abbiano a che fare solo con questo Viscere; stipsi e diarrea sono, in MTC, sindromi complesse che possono dipendere, oltre che dall'IC, dalla Milza, dallo ST, da una scorretta assimilazione dei liquidi e altro ancora.
Sottolineiamo, inoltre, come l'IC, per poter provvedere correttamente all'evacuazione, abbia bisogno del Qi che gli arriva dal Polmone e, d'altro canto, la stagnazione di cibo e la stipsi cronica possano, alla lunga, portare a stasi di Qi del Polmone con, ad esempio, difficoltà a respirare. Questo in base al rapporto che li lega l'uno all'altro all'interno del Movimento Metallo.

Fonte: Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese.
https://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_franco_bottalo.php?pn=5473

link Macrolibrarsi
https://www.macrolibrarsi.it/libri/__fondamenti-di-medicina-tradizionale-cinese-libro.php?pn=5071

link Amazon
https://amzn.to/4niZ20J

continua su
https://www.equilibrioemozionale.it/site/meridiano-dellintestino-crasso-e-fiori-di-bach-182.asp

Stralcio da un'intervista di Mircea Iliade a Jung. Eranos 1952"Per me, l'esperienza religiosa ha una realtà, è vera. Ho ...
24/08/2024

Stralcio da un'intervista di Mircea Iliade a Jung. Eranos 1952

"Per me, l'esperienza religiosa ha una realtà, è vera. Ho constatato che attraverso tali esperienze religiose è possibile "redimere" l'anima, accelerarne l'integrazione, ristabilire l'equilibrio dello spirito.

Per me, psicologo, lo stato di grazia esiste: è lo stato di perfetta serenità dell'anima, un equilibrio creativo, fonte dell'energia spirituale.

E, sempre parlando come psicologo, io affermo che la presenza di Dio si manifesta, nell'esperienza profonda della psiche, come una coincidentia oppositorum; tutta la storia delle religioni, tutte le teologie attestano che la coincidentia oppositorum è una delle formule più comuni e più arcaiche per esprimere la realtà di Dio.

L'esperienza religiosa è « numinosa », secondo la definizione di Rudolf Otto, e per me, psicologo, essa differisce da tutte le altre in quanto trascende le normali categorie di spazio, tempo e causalità.

Ultimamente, ho riflettuto a lungo sull'idea di sincronicità (per sintetizzare, la « rottura del continuum temporale ») e ho concluso che essa assomiglia da vicino all'esperienza numinosa, dove spazio, tempo e causalità sono aboliti.
Non do alcun giudizio di valore sull'esperienza religiosa, sostengo soltanto che i conflitti interiori sono sempre fonte di profonde e pericolose crisi psicologiche, talmente pericolose che possono distruggere l'integrità della persona.

Ebbene, a livello psicologico tali conflitti interiori si manifestano con le medesime immagini e con il medesimo simbolismo di cui troviamo testimonianza in tutte le religioni del mondo e che furono utilizzati anche dagli alchimisti."

Indirizzo

Via Napoleone Masi 19
Rimini
47921

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00

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