14/05/2025
COME AUMENTARE I LIVELLI DI VITAMINA C
Forse non tutti sanno che quasi tutti gli animali, compresi gatti e cani, producono la propria vitamina C da soli, a partire dal glucosio. Il nostro corpo, invece, ha perso questa capacità. E così, noi esseri umani siamo costretti ad assumerla quotidianamente, con l’alimentazione o con l’aiuto degli integratori. Un dettaglio apparentemente banale, ma che apre un mondo.
Perché la vitamina C è molto più di un semplice rimedio contro il raffreddore. È un antiossidante fondamentale, è coinvolta nella produzione del collagene, nella salute dei vasi sanguigni, nel metabolismo cellulare, nel funzionamento del sistema immunitario e nel controllo dell’infiammazione.
Ma non basta assumerla, bisogna anche saperla utilizzare nel modo giusto. In questo post voglio guidarti, passo dopo passo, attraverso alcune strategie semplici e concrete per aumentare i tuoi livelli di vitamina C, farla arrivare dove serve e sfruttarne il potenziale curativo.
1. Attenzione allo zucchero: il grande sabotatore
Uno degli aspetti più affascinanti e meno noti della biochimica cellulare è il rapporto conflittuale tra zucchero e vitamina C. Le due molecole sono simili, quasi gemelle. E per entrare nelle cellule, usano le stesse “porte”... i recettori GLUT-1, attivati dall’insulina.
Il problema? Il glucosio è più aggressivo, più competitivo. Quando c’è molto zucchero nel sangue, le cellule lo preferiscono, e la vitamina C rimane fuori. Questo significa che se mangiamo spesso dolci, farine raffinate, patate, riso bianco o frutta ad alto indice glicemico, la nostra vitamina C, anche se assunta con integratori, fatica ad agire dove serve.
Lo stesso succede nei globuli bianchi, che hanno bisogno di almeno 50 volte più vitamina C rispetto al plasma per poter combattere virus, batteri e cellule anomale. Quando il glucosio è alto, la loro efficacia si riduce drasticamente: bastano 120 mg/dl di glicemia per abbattere del 75% la capacità fagocitaria del sistema immunitario.
Conclusione? Meno zucchero nel piatto, più vitamina C attiva nelle cellule.
2. Mangia cibi ricchi di vitamina C... ma anche poveri di zucchero
La natura ci offre fonti meravigliose di vitamina C, molto più potenti delle arance. Spesso le trascuriamo. Ecco alcune delle più ricche e benefiche:
- Prezzemolo, rucola, spinaci crudi
- Broccoli, cavolini, cavolo nero
- Kiwi, fragole, acerola, camu camu
- Limone e lime
- Rosa canina (in polvere)
Includere ogni giorno uno o più di questi alimenti è un modo naturale, sicuro ed efficace per fare il pieno di vitamina C. Un’abitudine semplice? Bere acqua tiepida con succo di limone al mattino, a stomaco vuoto. È digestiva, alcalinizzante e antiossidante.
Se poi abbini questi cibi a fonti naturali di quercetina (come cipolla rossa, mirtilli, uva nera, sambuco), amplifichi l’effetto: la quercetina è un bioflavonoide che lavora in sinergia con la vitamina C, potenziando la risposta immunitaria.
3. Scegli l’integratore giusto (e il momento giusto per prenderlo)
Non tutti tollerano bene l’acido ascorbico puro, soprattutto chi ha gastrite, reflusso o una certa sensibilità mucosa. Fortunatamente oggi esistono molte alternative, più gentili per lo stomaco e spesso più efficaci:
- Ascorbato di sodio o di calcio: meno acidi, più tollerabili
- Ester-C: forma tamponata e a rilascio prolungato
- Vitamina C liposomiale: assorbita direttamente nelle cellule, molto potente
- Vitamina C da fonti alimentari: acerola, camu camu, amla (ricche anche di polifenoli naturali)
Se hai problematiche come MCAS, intolleranza all’istamina o sensibilità intestinale, evita forme sintetiche fermentate da mais e prediligi fonti naturali o integratori specifici per soggetti sensibili.
Dosaggio consigliato?
Per il benessere generale: 500–1000 mg al giorno
In caso di infiammazione cronica, infezioni ricorrenti o stress elevato: fino a 2-3 g al giorno, suddivisi per 1 g per volta nell'arco della giornata.
Nei periodi critici (influenza, viaggi, jet lag, operazioni): anche fino a 5 g al giorno sotto supervisione
Sempre meglio assumerla lontano dai pasti per migliorarne l’assorbimento e distribuirla durante la giornata. Non tutti però la tollerano lontano dai pasti. Quindi, verifica la tua tolleranza.
4. Il grande alleato nascosto: il glutatione
Spesso ci si concentra sull’aumentare la vitamina C… ma ci si dimentica di chi la mantiene attiva dentro le cellule...il glutatione.
Questo “maestro” antiossidante ha la funzione di rigenerare la vitamina C ossidata e renderla nuovamente efficace. È come se le restituisse la sua vitalità, permettendole di agire a lungo senza esaurirsi.
Quando il glutatione è carente, cosa molto frequente in chi è esposto a tossine ambientali, farmaci, stress ossidativo o ha una genetica sfavorevole, la vitamina C si ossida rapidamente e perde efficacia. Ecco perché, in molte situazioni croniche, è più utile potenziare il glutatione prima ancora di aumentare la C.
Come farlo?
- Assumi NAC (N-acetil-cisteina), precursore diretto del glutatione
- Integra con glutatione liposomiale o acetilato
- Mangia alimenti ricchi di zolfo: cavolfiore, broccoli, cipolla, aglio, porri
- Limita l’alcol, evita paracetamolo e pesticidi
- Fai attività fisica regolare, sauna o bagni caldi per favorire la detossificazione
Un glutatione ben nutrito è il miglior amico della vitamina C. È come un sistema che si autoalimenta.
E se hai SUOX o CBS, polimorfismi del metabolismo dei solfiti, ti spiego con il prossimo post come gestire o assumere il glutatione.
5. Digiuno intermittente e metabolismo: quando meno è davvero di più
Il digiuno intermittente è uno strumento potente per migliorare l’assorbimento della vitamina C, anche senza integratori. Durante il digiuno, i livelli di insulina si abbassano, il glucosio circolante diminuisce e… magicamente, la vitamina C entra più facilmente nelle cellule.
Non solo, il digiuno stimola l’autofagia, cioè il rinnovamento cellulare, riduce l’infiammazione e libera energia per i processi di guarigione e rigenerazione.
Una pratica semplice? Il protocollo 16:8, che prevede 16 ore di digiuno (includendo la notte) e 8 ore in cui si mangia. Durante il digiuno, puoi assumere acqua, tisane, acqua e limone, e anche integratori come vitamina C liposomiale o glutatione, che vengono assimilati molto bene.
La vitamina C è un nutriente vivo, dinamico, intelligente. Ma per agire, ha bisogno del giusto contesto: poco zucchero, buon assorbimento, sinergie con altri antiossidanti, e un corpo disposto ad accoglierla.
Non serve ingoiare compresse a caso. Serve piuttosto comprendere come funziona la biochimica del nostro corpo, ascoltare i segnali, e costruire ogni giorno un terreno favorevole alla salute.
Vuoi iniziare oggi? Ecco da dove partire:
- Riduci lo zucchero bianco e i farinacei raffinati
- Inizia la giornata con acqua calda e limone
- Mangia ogni giorno verdure crude ricche di C
- Valuta un buon integratore, se necessario
- Aiuta il tuo corpo a produrre e conservare il glutatione
- Sperimenta il digiuno intermittente con consapevolezza
Ricorda. il tuo sistema immunitario è il miglior medico che hai. Offrigli i nutrienti giusti e lui farà il resto. La vitamina C è una chiave. Sta a noi decidere quale porta aprire.
XO - Patrizia Coffaro