Valentina Tamburini Naturopatia e Shiatsu

Valentina Tamburini Naturopatia e Shiatsu Mi occupo di consulenze Naturopatiche, Shiatsu, Riflessologia plantare, Reiki, Floriterapia, Cristall

La pietra Granato è nota per le sue proprietà energetiche e spirituali:- Energizzanti: ha la capacità di aumentare la vi...
04/08/2025

La pietra Granato è nota per le sue proprietà energetiche e spirituali:

- Energizzanti: ha la capacità di aumentare la vitalità e l'energia, aiutando a superare la stanchezza e la depressione.
- Passionali: stimola la passione, la creatività e la motivazione, aiutando a raggiungere i propri obiettivi.
- Protettive: si ritiene che protegga da energie negative, creando uno scudo di protezione intorno a chi lo indossa.
- Radicanti: aiuta a connettersi con la terra e stabilizzare le emozioni, promuovendo un senso di sicurezza e stabilità.

Il granato è associato al chakra della radice, aiuta a migliorare la fiducia in sé stessi e la determinazione.

Il granato è una pietra che può essere utile per chi cerca di aumentare la propria energia e motivazione.

01/08/2025

🔹 Pelle e Psiche: quando l’anima si affaccia sul corpo 🔹

La pelle è molto più di un confine.
È un confine sacro. È l’involucro visibile del nostro mondo invisibile.

È lì che l’inconscio si fa epitelio, che il non detto diventa segno, che il disagio si traduce in un messaggio che si può finalmente toccare.

🌀 Dal punto di vista psicosomatico, ogni arrossamento, prurito, eczema o disordine cutaneo è una lettera scritta dal corpo per dire:
“C’è qualcosa dentro che non riesco a contenere, che vuole uscire.”

📍La pelle è un organo intelligente, dialoga senza sosta con:
• il sistema nervoso (tramite la rete neuro-cutanea),
• il sistema endocrino (regolando ormoni e messaggeri),
• il sistema immunitario (con reazioni di difesa e confine),
• il sistema metabolico (che gestisce nutrimento e scarto).

💠 In alchimia interiore, la pelle è la membrana tra il mondo e l’anima.
È l’albedo del processo trasformativo: ciò che si vede, ciò che si mostra, ciò che ancora deve essere integrato.

🔸 Quando non ci sentiamo amati, protetti, accolti… la pelle si irrita.
🔸 Quando abbiamo vissuto un trauma, un’umiliazione o una separazione… la pelle ricorda.
🔸 Quando reprimiamo la rabbia o l’identità… la pelle si infiamma.

✋ Non si può trattare la pelle solo con pomate.
🧬 Serve un ascolto profondo, uno sguardo che penetri sotto l’epidermide fino alle radici dell’anima.

📖 Nel manuale PsicoPunti Svelati, troverai i collegamenti tra punti emozionali specifici che possono generare molti disordini tra cui quelli cutanei, con letture psicosomatiche ed evolutive per accompagnare i tuoi trattamenti a un livello più alto e integrato.

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🌿 La pelle guarisce quando l’anima si sente toccata nel modo giusto.

La pietra turchese è nota per le sue proprietà:- Calmanti: aiuta a ridurre lo stress e l'ansia.- Protettive: si ritiene ...
31/07/2025

La pietra turchese è nota per le sue proprietà:
- Calmanti: aiuta a ridurre lo stress e l'ansia.
- Protettive: si ritiene che protegga da energie negative.
- Equilibranti: favorisce l'equilibrio emotivo e spirituale.
- Comunicative: aiuta a migliorare la comunicazione e l'espressione di sé.

Inoltre, è associata al chakra della gola e può aiutare a:
- Migliorare la comunicazione e l'espressione di sé
- Favorire la creatività e l'ispirazione
- Proteggere da energie negative e promuove la calma e la serenità.

Turchese: è nota per le sue proprietà:- Calmanti: aiuta a ridurre lo stress e l'ansia.- Protettive: si ritiene che prote...
30/07/2025

Turchese: è nota per le sue proprietà:
- Calmanti: aiuta a ridurre lo stress e l'ansia.
- Protettive: si ritiene che protegga da energie negative.
- Equilibranti: favorisce l'equilibrio emotivo e spirituale.
- Comunicative: aiuta a migliorare la comunicazione e l'espressione di sé.

Inoltre, è associata al chakra della gola e può aiutare a:
- Migliorare la comunicazione e l'espressione di sé
- Favorire la creatività e l'ispirazione
- Proteggere da energie negative e promuove la calma e la serenità.

Cavigliera Avventurina, doppio giro con Occhio di Shiva: l'avventura verde è detta la pietra della fortuna, spinge a ved...
27/07/2025

Cavigliera Avventurina, doppio giro con Occhio di Shiva: l'avventura verde è detta la pietra della fortuna, spinge a vedere il bello nelle piccole cose. È ideale per chi desidera vivere con semplicità! Aiuta a sviluppare una, maggiore autostima e consapevolezza di sé, dona tranquillità e ottimismo, stimola la pazienza e la tolleranza verso il prossimo. In risonanza con il Chakra del cuore è benefica per questo organo ma anche per vene e arterie. Indicata per ogni problema della pelle.

Pronte le Cavigliere Cristalline! Perfette per l'estate! ☀️Stay tuned!
05/07/2025

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Stay tuned!

21/06/2025

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Come è possibile che con la 𝑹𝑰𝑭𝑳𝑬𝑺𝑺𝑶𝑳𝑶𝑮𝑰𝑨 𝑷𝑳𝑨𝑵𝑻𝑨𝑹𝑬 si possano avere anche dei benefici fisici? Non si tratta di fisioter...
16/05/2025

Come è possibile che con la 𝑹𝑰𝑭𝑳𝑬𝑺𝑺𝑶𝑳𝑶𝑮𝑰𝑨 𝑷𝑳𝑨𝑵𝑻𝑨𝑹𝑬 si possano avere anche dei benefici fisici?
Non si tratta di fisioterapia, di trattamenti medici, di manipolazioni fisiche.... eppure spesso capita che alla fine di un trattamento si traggano benefici anche a livello fisico!
MAGIA??????
No, il motivo è molto più "semplice" di quello che sembra!!
Nel piede sono riportate tutte le 𝘇𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗲 del nostro corpo, sia a livello fisico che emozionale.
Esercitando particolari pressioni in questi punti e zone si provoca una 𝐫𝐞𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐦𝐢𝐜𝐨-𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐚 che raggiunge il nostro cervello e attiva i neuroni che elaborano il messaggio ricevuto e lo inviano tramite le vie nervose agli organi/zone interessate mettendo in atto il processo di auto-guarigione di cui tutti nel nostro corpo disponiamo.
Affascinante vero???
Il riflessologo plantare 𝘕𝘖𝘕 𝘌' 𝘜𝘕 𝘎𝘜𝘈𝘙𝘐𝘛𝘖𝘙𝘌 ma agisce da mediatore per attivare il 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐨-𝐜𝐮𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 della persona che si sottopone al trattamento.
Per questo la riflessologia plantare è un ottimo metodo di "risveglio del corpo" sia in termini di prevenzione (soprattutto) che in termini di leggero malessere!
♥️ 💎

14/05/2025

COME AUMENTARE I LIVELLI DI VITAMINA C

Forse non tutti sanno che quasi tutti gli animali, compresi gatti e cani, producono la propria vitamina C da soli, a partire dal glucosio. Il nostro corpo, invece, ha perso questa capacità. E così, noi esseri umani siamo costretti ad assumerla quotidianamente, con l’alimentazione o con l’aiuto degli integratori. Un dettaglio apparentemente banale, ma che apre un mondo.

Perché la vitamina C è molto più di un semplice rimedio contro il raffreddore. È un antiossidante fondamentale, è coinvolta nella produzione del collagene, nella salute dei vasi sanguigni, nel metabolismo cellulare, nel funzionamento del sistema immunitario e nel controllo dell’infiammazione.

Ma non basta assumerla, bisogna anche saperla utilizzare nel modo giusto. In questo post voglio guidarti, passo dopo passo, attraverso alcune strategie semplici e concrete per aumentare i tuoi livelli di vitamina C, farla arrivare dove serve e sfruttarne il potenziale curativo.

1. Attenzione allo zucchero: il grande sabotatore

Uno degli aspetti più affascinanti e meno noti della biochimica cellulare è il rapporto conflittuale tra zucchero e vitamina C. Le due molecole sono simili, quasi gemelle. E per entrare nelle cellule, usano le stesse “porte”... i recettori GLUT-1, attivati dall’insulina.

Il problema? Il glucosio è più aggressivo, più competitivo. Quando c’è molto zucchero nel sangue, le cellule lo preferiscono, e la vitamina C rimane fuori. Questo significa che se mangiamo spesso dolci, farine raffinate, patate, riso bianco o frutta ad alto indice glicemico, la nostra vitamina C, anche se assunta con integratori, fatica ad agire dove serve.

Lo stesso succede nei globuli bianchi, che hanno bisogno di almeno 50 volte più vitamina C rispetto al plasma per poter combattere virus, batteri e cellule anomale. Quando il glucosio è alto, la loro efficacia si riduce drasticamente: bastano 120 mg/dl di glicemia per abbattere del 75% la capacità fagocitaria del sistema immunitario.

Conclusione? Meno zucchero nel piatto, più vitamina C attiva nelle cellule.

2. Mangia cibi ricchi di vitamina C... ma anche poveri di zucchero

La natura ci offre fonti meravigliose di vitamina C, molto più potenti delle arance. Spesso le trascuriamo. Ecco alcune delle più ricche e benefiche:

- Prezzemolo, rucola, spinaci crudi

- Broccoli, cavolini, cavolo nero

- Kiwi, fragole, acerola, camu camu

- Limone e lime

- Rosa canina (in polvere)

Includere ogni giorno uno o più di questi alimenti è un modo naturale, sicuro ed efficace per fare il pieno di vitamina C. Un’abitudine semplice? Bere acqua tiepida con succo di limone al mattino, a stomaco vuoto. È digestiva, alcalinizzante e antiossidante.

Se poi abbini questi cibi a fonti naturali di quercetina (come cipolla rossa, mirtilli, uva nera, sambuco), amplifichi l’effetto: la quercetina è un bioflavonoide che lavora in sinergia con la vitamina C, potenziando la risposta immunitaria.

3. Scegli l’integratore giusto (e il momento giusto per prenderlo)

Non tutti tollerano bene l’acido ascorbico puro, soprattutto chi ha gastrite, reflusso o una certa sensibilità mucosa. Fortunatamente oggi esistono molte alternative, più gentili per lo stomaco e spesso più efficaci:

- Ascorbato di sodio o di calcio: meno acidi, più tollerabili

- Ester-C: forma tamponata e a rilascio prolungato

- Vitamina C liposomiale: assorbita direttamente nelle cellule, molto potente

- Vitamina C da fonti alimentari: acerola, camu camu, amla (ricche anche di polifenoli naturali)

Se hai problematiche come MCAS, intolleranza all’istamina o sensibilità intestinale, evita forme sintetiche fermentate da mais e prediligi fonti naturali o integratori specifici per soggetti sensibili.

Dosaggio consigliato?

Per il benessere generale: 500–1000 mg al giorno

In caso di infiammazione cronica, infezioni ricorrenti o stress elevato: fino a 2-3 g al giorno, suddivisi per 1 g per volta nell'arco della giornata.

Nei periodi critici (influenza, viaggi, jet lag, operazioni): anche fino a 5 g al giorno sotto supervisione

Sempre meglio assumerla lontano dai pasti per migliorarne l’assorbimento e distribuirla durante la giornata. Non tutti però la tollerano lontano dai pasti. Quindi, verifica la tua tolleranza.

4. Il grande alleato nascosto: il glutatione

Spesso ci si concentra sull’aumentare la vitamina C… ma ci si dimentica di chi la mantiene attiva dentro le cellule...il glutatione.

Questo “maestro” antiossidante ha la funzione di rigenerare la vitamina C ossidata e renderla nuovamente efficace. È come se le restituisse la sua vitalità, permettendole di agire a lungo senza esaurirsi.

Quando il glutatione è carente, cosa molto frequente in chi è esposto a tossine ambientali, farmaci, stress ossidativo o ha una genetica sfavorevole, la vitamina C si ossida rapidamente e perde efficacia. Ecco perché, in molte situazioni croniche, è più utile potenziare il glutatione prima ancora di aumentare la C.

Come farlo?

- Assumi NAC (N-acetil-cisteina), precursore diretto del glutatione

- Integra con glutatione liposomiale o acetilato

- Mangia alimenti ricchi di zolfo: cavolfiore, broccoli, cipolla, aglio, porri

- Limita l’alcol, evita paracetamolo e pesticidi

- Fai attività fisica regolare, sauna o bagni caldi per favorire la detossificazione

Un glutatione ben nutrito è il miglior amico della vitamina C. È come un sistema che si autoalimenta.

E se hai SUOX o CBS, polimorfismi del metabolismo dei solfiti, ti spiego con il prossimo post come gestire o assumere il glutatione.

5. Digiuno intermittente e metabolismo: quando meno è davvero di più

Il digiuno intermittente è uno strumento potente per migliorare l’assorbimento della vitamina C, anche senza integratori. Durante il digiuno, i livelli di insulina si abbassano, il glucosio circolante diminuisce e… magicamente, la vitamina C entra più facilmente nelle cellule.

Non solo, il digiuno stimola l’autofagia, cioè il rinnovamento cellulare, riduce l’infiammazione e libera energia per i processi di guarigione e rigenerazione.

Una pratica semplice? Il protocollo 16:8, che prevede 16 ore di digiuno (includendo la notte) e 8 ore in cui si mangia. Durante il digiuno, puoi assumere acqua, tisane, acqua e limone, e anche integratori come vitamina C liposomiale o glutatione, che vengono assimilati molto bene.

La vitamina C è un nutriente vivo, dinamico, intelligente. Ma per agire, ha bisogno del giusto contesto: poco zucchero, buon assorbimento, sinergie con altri antiossidanti, e un corpo disposto ad accoglierla.

Non serve ingoiare compresse a caso. Serve piuttosto comprendere come funziona la biochimica del nostro corpo, ascoltare i segnali, e costruire ogni giorno un terreno favorevole alla salute.

Vuoi iniziare oggi? Ecco da dove partire:

- Riduci lo zucchero bianco e i farinacei raffinati

- Inizia la giornata con acqua calda e limone

- Mangia ogni giorno verdure crude ricche di C

- Valuta un buon integratore, se necessario

- Aiuta il tuo corpo a produrre e conservare il glutatione

- Sperimenta il digiuno intermittente con consapevolezza

Ricorda. il tuo sistema immunitario è il miglior medico che hai. Offrigli i nutrienti giusti e lui farà il resto. La vitamina C è una chiave. Sta a noi decidere quale porta aprire.

XO - Patrizia Coffaro

07/05/2025

IL DIAFRAMMA: IL MUSCOLO CHE TI STA NASCONDENDO LA VERITÀ

Hai mai pensato che il dolore che senti non venga da dove lo senti?

Hai mai avuto:

- un dolore alla spalla che non passa con nessuna terapia?

- una cervicale che ti sveglia ogni mattina?

- un senso di oppressione al petto, ma gli esami dicono che è tutto a posto?

- una digestione lenta, gonfia, instabile?

- un mal di schiena cronico che non ha una causa precisa?

Allora ti do una notizia.
Il tuo diaframma potrebbe averti fregato. Per anni. In silenzio.

Il diaframma è come un hacker nel tuo sistema!

Non lo vedi.
Non lo senti lavorare.
Ma controlla tutto.

È il tuo muscolo della respirazione, certo.
Ma anche il tuo stabilizzatore posturale, il modulatore del dolore, l’interruttore dello stress, l’equilibrista tra la vita digestiva, emotiva e motoria.

Se si blocca, può fare danni ovunque.
Ma nessuno ti ha mai detto che il problema potesse essere lì.

È la grande bugia della localizzazione del dolore..

Il tuo corpo è un genio, ma non è preciso.
Se il diaframma soffre, la tua spalla brucia.
Se è contratto, il tuo collo si irrigidisce.
Se lavora troppo, il tuo sistema nervoso resta in allerta continua.

Hai dolore alla spalla? Forse è il diaframma.
Hai il collo di marmo? Forse è il diaframma.
Ti senti sempre sotto pressione, anche se è tutto tranquillo? Forse è lui.

Una domanda sola: il tuo diaframma è libero o prigioniero?

Fai questo test in 60 secondi:

- Respiri più con il petto che con l’addome?
- Ti senti gonfio anche dopo un pasto leggero?
- Ti rilassa sbadigliare, fumare o sospirare profondamente?
- Hai dolori “misteriosi” alla schiena o alla spalla?
- Ti svegli già teso, anche dopo una notte intera?

Se hai risposto sì anche solo a 2 di queste domande.. il tuo diaframma non è libero.

E se non è libero lui, non sei libero tu. Immaginalo come un superpotere nascosto che nessuno ti ha mai spiegato.

Respirare bene non è solo una questione di ossigeno. È un reset del sistema nervoso, un riequilibrio posturale, un gesto curativo.

Un diaframma bloccato ti fa digerire male, ti destabilizza la colonna, ti costringe a compensare con altri muscoli, ti fa credere che tu abbia problemi che non hai.

Un diaframma libero, invece ti allinea, ti calma, ti restituisce potere.

La verità è questa: la tua salute non inizia da un farmaco, ma da un respiro.

Vuoi sapere qual è il gesto che accomuna:

- i neonati che dormono profondamente,
- gli atleti che si muovono con efficienza,
- i cantanti che vibrano d’anima,
- i monaci che meditano senza ansia?

La respirazione diaframmatica.

E sai chi lo fa anche senza volerlo? Il fumatore.
Ma non è la nicotina che lo calma. È il gesto profondo di inspirare ed espirare lentamente.
È il diaframma che, per un attimo, torna a fare il suo mestiere.

Wow, bello! Ma.. Come liberarlo? Non servono miracoli. Serve consapevolezza.

Ecco da dove puoi partire.

Respira da sdraiato. Una mano sul petto, una sull’addome. Quella sull’addome deve muoversi. L’altra no.

Allunga la tua gabbia toracica ogni giorno.
Il diaframma ha bisogno di spazio.

Trattalo con rispetto. Con il tocco, con la voce, con la postura.

Fatti valutare da chi sa davvero ascoltare il respiro. Un fisioterapista formato in terapia manuale, respiro e postura può cambiare il tuo corpo.. partendo da dentro.

È il muscolo che ti cambia la vita e anche quello che nessuno ti guarda

Non è glamour.
Non lo alleni in palestra.
Non lo vedi allo specchio.
Ma è il centro gravitazionale della tua salute.

Se ti senti fuori asse, bloccato, contratto, stanco.. Non cercare sempre fuori. Guarda dentro.
E ascolta il tuo diaframma.

Ti ha colpito questo post? Allora fallo arrivare a chi ne ha bisogno.

Chi ha mal di schiena da anni.
Chi non respira più davvero da troppo tempo.
Chi ha bisogno di un alleato silenzioso, e non lo sa.

Condividilo.

E se vuoi approfondire, leggi l’episodio di Muscolandia che abbiamo dedicato al diaframma e l’articolo sullo stretching diaframmatico!

https://educarefisio.com/2024/10/03/diaframma

https://educarefisio.com/2016/07/04/lo-stretching-diaframmatico/

02/05/2025

Indirizzo

Rimini

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 19:30
Sabato 09:00 - 19:30

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