Dott.ssa Sara Palmonari Fisioterapista

20/09/2024

Fatemi sapere nei commenti 😁🙏
Grazie!!! ♥️

03/08/2024

Ne approfitto per chiedervi una recensione, ve ne sarei molto grata! 🫶🏻
Potete lasciarmela o qua https://d.miodottore.it/hgdgg5yw o cercandomi su google sul mio profilo ☺️
Grazie e buona estate 🩵

14/05/2024

Il mio nuovo studio! 👩🏼‍⚕️💕🌱

Dai primi del mese mi sono trasferita qui, in casa mia. Non mi troverete più in piazza ma il numero è sempre quello: 370 361 9723 🤗

Tanta luce, tanto calore e come sempre tanta magia e amore con ogni paziente. ☀️💕

Fatemi sapere se vi piace e cosa vi piace di più! (A me le tende 😁)

02/03/2024

Ci siamo, tra poche settimane si parte 😍

Ancora pochi posti disponibili!!☀️

26/02/2024

Questa primavera facciamo ginnastica terapeutica al parco insieme! 🌳
Piccoli gruppi, esercizi leggeri e/o calibrati su ognuno, sia in camminata sia con gli attrezzi pubblici. 💕
L'obiettivo è muoversi e stare bene, in compagnia e in natura. ☀️
Prima lezione di prova GRATUITA! 😊
PER INFO: 3703619723 o sarap.fisio@gmail.com

08/12/2023

CUCINA VEGANA

Un'esclamazione che spesso mi viene fatta quando dico di essere vegana è "Ma chissà quanto tempo passi a cucinare!"

Questa foto è la mia risposta.😂

Zero. Cucino pochissimo.
Compro verdure fresche e biologiche e le butto in vaporiera. FINE!

Nel primo strato della vaporiera metto le fonti di carboidrati che impiegano più tempo a cuocere (cereali, patate o zucca come in questo caso).

A colazione mangio frutta...

Ah sì! "E le proteine?" mi chiedono anche. Ste benedette proteine. A parte che ci sono anche nei cereali e nelle verdure, le assumo da fonti vegetali, quindi dai legumi!
I legumi li compro biologici, ma ammetto di comprare per lo più quelli in scatola (ebbene sì, non ho voglia di cucinarli).

A volte mangio uno yogurt di soia per merenda. A volte cereali di avena con latte vegetale.

Semplice! E poi sano, ecologico, veloce e che non fa del male a nessuno. Cosa volete di più? 🤗

01/12/2023

29/11/2023

"Namastè, riconosco il dio che è in te. Chissà cosa potrai insegnarmi oggi. Chissà quante cose potrò imparare da te oggi."

Queste sono le parole che ho imparato a pronunciare tra me e me prima di far entrare un paziente in studio.
Tra le tante preghiere, questa è quella che più mi predispone all'accoglienza col cuore. ❤️

Il suono del campanello, che, un tempo, tanto mi procurava ansia e irritazione, ora è diventato il suono dell'inchino: appena lo sento, unisco le mani al petto, chiudo gli occhi e mi inchino alla persona al di là della porta che aspetta che io le apra.
E pronuncio quelle parole sottovoce, con la migliore intenzione che possa metterci.

Sono semplici parole. Che però hanno un grande potere.

La loro semplicità mi ricorda intanto che basta davvero poco per aiutare qualcuno. A volte basta solo il sorriso con cui apri la porta.

Poi mi portano all'umiltà, ricordandomi di guardare le altre persone sempre come se fossero maestri.
Credo fortemente che tutti abbiano qualcosa da insegnare (sì, persino chi, in passato, ha avuto comportamenti che hanno provocato sofferenza). Tutti siamo studenti della vita.
Tutti abbiamo diritto di essere aiutati, o quanto meno accolti senza giudizio.

Infine mi ricordano che non sono la salvatrice del mondo: non posso salvare le persone dal loro karma, ma posso mostrare loro la via.

Da quando faccio questa piccola pratica, riesco a svolgere il mio lavoro con più serenità, e aiutando gli altri, aiuto anche me. 🤗

17/11/2023

NEL MIO PICCOLO

Nel mio piccolo ambulatorio, accadono ogni giorno piccole magie.
Le persone entrano sofferenti e si affidano a me. Si lasciano andare. Mi donano la loro fiducia e il loro denaro e io dono loro la mia energia e le mie conoscenze.

Mi rendo conto che l'intento del mio lavoro non sia guarire le persone, piuttosto far sentire le altre persone "guarite".
Con questo non intendo ingannarle e far loro credere di essere guarite quando non lo sono, ma di far loro percepire amore verso se stessi e la propria ferita.
E quindi guarite dalla frustrazione, dalla rabbia, dall'odio verso la propria sofferenza.

Perché la sofferenza ci sarà sempre, che sia nel corpo, nella mente o nel cuore, e quello che posso fare è solamente insegnare alle persone ad accogliere quella sofferenza e tornare ad amarsi nonostante essa.

Mi rendo conto che l'intento del mio lavoro sia sostanzialmente far sentire le persone amate.
Farle accedere a quella dimensione in cui la persona sia in grado di volersi bene e prendersi cura di sé.
E, sì, dò strumenti, insegno esercizi, uso le mani, sì, ma in realtà, qualsiasi cosa faccia, sto solamente dicendo "Sei amato. Qualcuno che ti tratti con gentilezza ci sarà sempre. Qualcuno che ti mostri che esiste amore ci sarà sempre. Non sei il tuo dolore, sei un essere umano dotato di capacità di amare. Amati e guarirai". "Prenditi cura del tuo corpo, della tua mente, della tua anima. Fai questi esercizi... Facciamo queste respirazioni... Ascolta il tuo corpo."
Questo è tutto ciò che insegno. Semplice, nulla di speciale. Piccole parole che fanno accedere ad uno spazio di auto-cura, che è sempre stato lì, ma che a volte ci dimentichiamo esista, perché non stiamo con noi stessi, non rimaniamo centrati in noi. E allora ci vuole qualcuno che, con pazienza, prendendoci per mano, ci riaccompagni lì.
Le tecniche che usiamo sono importanti. Ma il cuore che mettiamo ad usarle lo è di più.

Nel mio piccolo, questo è quello che provo a fare.

Il mio lavoro è questo. Spesso mi annoia. Spesso mi stanca. Spesso mi fa sentire troppa responsabilità. Però, nel mio piccolo, spero di diffondere amore per rendere questo mondo un po' migliore.