12/11/2025
🍇 𝙁𝙤𝙧𝙢𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚, 𝙢𝙚𝙢𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙚 𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚 𝘾𝙞𝙣𝙦𝙪𝙚 𝙏𝙚𝙧𝙧𝙚: 𝙪𝙣 𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙚 𝙜𝙪𝙞𝙙𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙋𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙉𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚
Nel cuore del borgo di Riomaggiore, tra i muri secolari del Castello, si è tenuto oggi un importante momento di formazione dedicato alle guide turistiche e ambientali iscritte all’Albo del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
🎙️ Il Presidente 𝗟𝗼𝗿𝗲𝗻𝘇𝗼 𝗩𝗶𝘃𝗶𝗮𝗻𝗶 ha aperto i lavori richiamando un principio essenziale: “Non possiamo raccontare un territorio se non ne comprendiamo lo scheletro, che è agricolo”. Un paesaggio come quello delle Cinque Terre non si interpreta solo a colpi di bellezza, ma attraverso le sue fratture, i suoi equilibri fragili: tra uomo e natura, tra cultura e sopravvivenza, tra passato e presente.
A ribadire l’importanza del dialogo è intervenuto anche il direttore facente funzione 𝗘𝗺𝗮𝗻𝘂𝗲𝗹𝗲 𝗥𝗮𝘀𝗼: “Ogni feedback è prezioso per migliorare la pianificazione. Questo percorso lo costruiamo insieme.”
🗨️ A riportarci indietro a quando tutto è cominciato è stata 𝗬𝘃𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗥𝗶𝗰𝗼𝗯𝗮𝗹𝗱𝗶: la nascita della DOC Cinque Terre nel 1973, poco dopo quella del Rossese di Dolceacqua. Un atto di coraggio e visione, in anni in cui la viticoltura stava scomparendo. I giovani partivano per l’industria, i vecchi restavano a coltivare. E proprio loro, intuendo che da soli non avrebbero resistito, fondarono la Cantina Sociale. Lì è nato un modello cooperativo che ha avuto valore sociale, prima ancora che enologico. “Non si imbottigliava ancora, si vendeva a damigiane. Poi arrivò la svolta. E con la bottiglia, l’identità.”
🍷 Oggi, il vino delle Cinque Terre si colloca tra i DOC di pregio della Liguria. Il suo colore varia dal giallo paglierino al dorato, il profumo è intenso, il sapore secco e sapido. Ma più della scheda tecnica, conta il significato: è il prodotto di una comunità che ha scelto di restare.
🧑🔬Tornato da una lunga carriera da ricercatore in giro per il mondo, 𝗕𝗮𝗿𝘁𝗼𝗹𝗼𝗺𝗲𝗼 𝗟𝗲𝗿𝗰𝗮𝗿𝗶 ha raccontato con emozione la decisione di rientrare a Vernazza per “restituire” al territorio qualcosa. “Io e mia moglie non volevamo fare vino. Volevamo salvare le vigne. Il vino è arrivato dopo.” Oggi, la sua azienda, premiata da Coldiretti, pratica agricoltura rigenerativa, con macerazioni brevi e una filosofia chiara: meno intervento, più territorio.
🌿 La salvaguardia di questo ecosistema passa anche dal suo controllo. Il nucleo dei 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗙𝗼𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗹𝗶, attivo dal 2004, ha raccontato il lavoro meticoloso che ogni anno tutela il territorio agricolo e vitivinicolo delle Cinque Terre: 150 ettari di vigneti, 25 stabilimenti enologici, circa 270.000 bottiglie DOC prodotte, e 12.000 dedicate allo Sciacchetrà. Si monitorano le superfici agricole, i danni causati dalla fauna, il rispetto dei disciplinari.
🌱 In un’epoca in cui tutto rischia di diventare performance, questa giornata ci ha ricordato che la narrazione delle Cinque Terre ha senso solo se radicata nella sua agricoltura, nella sua storia, nella sua fatica. Le guide non sono solo narratori: sono custodi.
📧 𝗣𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗲𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟯 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟲