
05/05/2025
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Uno schermo, soprattutto, toglie.
🚨 Genitori, fermiamoci un attimo. 🚨
Ogni volta che mettiamo uno schermo davanti agli occhi dei nostri bambini, stiamo facendo molto più di quello che pensiamo.
Non gli stiamo solo dando un passatempo: stiamo anche decidendo cosa togliere alla loro mente, al loro cuore, al loro futuro.
Le ultime ricerche, come quelle dell’American Academy of Pediatrics del 2023 e i dati dell’OMS, sono chiare:
un uso precoce e incontrollato di smartphone e tablet nei primi anni di vita è associato a ritardi nel linguaggio, difficoltà emotive, disturbi del sonno, iperattività, obesità, ansia e depressione in adolescenza.
Ma il vero problema non è solo cosa stanno guardando.
È tutto quello che non stanno facendo mentre guardano:
non esplorano, non toccano, non si sporcano, non fanno domande, non si perdono negli sguardi di chi li ama.
Non imparano a conoscere il mondo, perché qualcuno gliene ha messo un altro davanti, più colorato ma infinitamente più povero.
Lo capisco.
Siamo stanchi. Presi da mille impegni. E un cellulare in mano può sembrare una soluzione rapida.
Ma ogni volta che cadiamo in questa scorciatoia, dovremmo chiederci:
Ne vale davvero la pena?
Nella foto sopra: una bambina ancora nel passeggino, gli occhi incollati a uno schermo mentre i genitori fanno la spesa.
Un’immagine di apparente tranquillità.
Ma anche un’immagine di solitudine silenziosa.
Gli schermi non sono il nemico.
Il vero rischio è usarli senza consapevolezza, senza regole, senza presenza.
Il tempo davanti allo schermo va scelto, condiviso, limitato.
Un cartone visto insieme può diventare una coccola. Un’app educativa può essere una scoperta.
Ma nulla può sostituire una corsa nel prato, una storia raccontata, una domanda fatta con gli occhi grandi di chi vuole sapere.
I bambini imparano prima con gli occhi, poi con le mani, poi con il cuore.
E noi siamo il loro primo specchio, il loro primo sguardo sul mondo.
Facciamolo bene.
Facciamolo insieme.