Oculus Oftalmica- soluzioni per il benessere- Srl Unipersonale

Oculus Oftalmica- soluzioni per il benessere- Srl Unipersonale PREVENZIONE OCULARE,DIAGNOSTICA , TERAPIA MEDICA,CHIRURGICA E PARACHIRURGICA. CHIRURGIA DELLA CATARATTA AMBULATORIALE IN SEDE.

Nell'augurarvi uno splendido 2025,Vi informiamo che l'apparecchiatura entrerà presto in funzione presso le nostre sedi!h...
05/01/2025

Nell'augurarvi uno splendido 2025,Vi informiamo che l'apparecchiatura entrerà presto in funzione presso le nostre sedi!
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25/12/2024

Ci siamo "visti" per tanto tempo... nell'augurarvi un Buon Natale, in cui si possano ricevere solo buone notizie, auspichiamo di poterci "vedere" sempre. Augurissimi!!!

Il pericolo di un aumento improvviso ed importante della pressione oculare!
22/12/2024

Il pericolo di un aumento improvviso ed importante della pressione oculare!

È il mezzo con cui l'occhio,come un pallone da calcio, mantiene normale la sua pressione... qualunque eccesso porta nel ...
27/11/2024

È il mezzo con cui l'occhio,come un pallone da calcio, mantiene normale la sua pressione... qualunque eccesso porta nel tempo al danneggiamento del nervo ottico e delle strutture vascolari vicine con importante perdita della vista!

Durata del video: 42 secondi

Un recente studio ha proposto un metodo per predire la progressione della retinopatia attraverso lo studio di diversi fe...
13/11/2024

Un recente studio ha proposto un metodo per predire la progressione della retinopatia attraverso lo studio di diversi fenotipi del diabete di tipo 2.

Secondo recenti stime la prevalenza della retinopatia diabetica (RD), che ad oggi è una delle principali cause di cecità in tutto il mondo, potrebbe raddoppiare nel prossimo decennio.

Considerando che oltre il 90% dei casi di perdita della vista si può prevenire, la stadiazione e la classificazione accurata della RD sono fondamentali per guidare le decisioni del clinico sul trattamento più adeguato e determinare una prognosi favorevole.

Ad oggi, il gold standard per la stadiazione della RD è l’ETDRS (Early Treatment Diabetic Retinopathy Study), la cui applicazione, tuttavia, rimane limitata al di fuori del contesto di ricerca.

In questo nuovo studio, i ricercatori hanno seguito, in un follow-up di 5 anni, un gruppo di pazienti con diabete di tipo 2 e retinopatia diabetica non proliferante lieve (NPDR) e hanno rilevato alcune variazioni individuali nella progressione della RD e nello sviluppo di complicanze che mettono a rischio la vista.

Utilizzando metodologie di imaging non invasive (fotografia del fondo oculare a colori e tomografia a coerenza ottica), sono stati identificati tre diversi fenotipi di NPDR, basati sul turnover dei microaneurismi (MAT) e sullo spessore retinico centrale (CRT), che sono associati a un rischio differente di sviluppare complicanze pericolose per la vista.

I tre fenotipi identificati sono stati chiamati A, B e C: il fenotipo A è caratterizzato da un basso MAT (

METODI INNOCUI PER LA PREDIZIONE DEI RISCHI DI IMPORTANTE DEFICIT VISIVO NEL PAZIENTE DIABETICO Un recente studio ha pro...
13/11/2024

METODI INNOCUI PER LA PREDIZIONE DEI RISCHI DI IMPORTANTE DEFICIT VISIVO NEL PAZIENTE DIABETICO
Un recente studio ha proposto un metodo per predire la progressione della retinopatia attraverso lo studio di diversi fenotipi del diabete di tipo 2.

Secondo recenti stime la prevalenza della retinopatia diabetica (RD), che ad oggi è una delle principali cause di cecità in tutto il mondo, potrebbe raddoppiare nel prossimo decennio.

Considerando che oltre il 90% dei casi di perdita della vista si può prevenire, la stadiazione e la classificazione accurata della RD sono fondamentali per guidare le decisioni del clinico sul trattamento più adeguato e determinare una prognosi favorevole.

Ad oggi, il gold standard per la stadiazione della RD è l’ETDRS (Early Treatment Diabetic Retinopathy Study), la cui applicazione, tuttavia, rimane limitata al di fuori del contesto di ricerca.

In questo nuovo studio, i ricercatori hanno seguito, in un follow-up di 5 anni, un gruppo di pazienti con diabete di tipo 2 e retinopatia diabetica non proliferante lieve (NPDR) e hanno rilevato alcune variazioni individuali nella progressione della RD e nello sviluppo di complicanze che mettono a rischio la vista.

Utilizzando metodologie di imaging non invasive (fotografia del fondo oculare a colori e tomografia a coerenza ottica), sono stati identificati tre diversi fenotipi di NPDR, basati sul turnover dei microaneurismi (MAT) e sullo spessore retinico centrale (CRT), che sono associati a un rischio differente di sviluppare complicanze pericolose per la vista.

I tre fenotipi identificati sono stati chiamati A, B e C: il fenotipo A è caratterizzato da un basso MAT (

39 milioni di morti entro il 2050 per colpa delle resistenze antimicrobicheGalileo   23.09.2024 12:28 L’antibiotico-resi...
23/09/2024

39 milioni di morti entro il 2050 per colpa delle resistenze antimicrobiche
Galileo 23.09.2024 12:28
L’antibiotico-resistenza è un problema di proporzioni globali. Oggi i batteri resistenti uccidono ogni anno più di un milione di persone, peggio di quanto non facciano nemici letali come Hiv e malaria, e in futuro sono destinati a fare anche di peggio. Un nuovo studio del progetto Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) – joint venture scientifica tra l’università di Oxford e l’università di Washington dedicata allo studio delle resistenze antimicrobiche – rivela infatti la drammatica realtà che potremmo trovarci ad affrontare nel giro di pochi decenni: senza un cambio di passo importante nella prevenzione della diffusione delle infezioni e dell’antibiotico resistenza e nella ricerca di nuovi antibiotici, nel 2050 i decessi causati da questi superbatteri potrebbero sfiorare quota due milioni l’anno, con altri 8 milioni e passa di morti in cui i microorganismi resistenti rappresenteranno una concausa.

Lo studio
La ricerca è appena stata pubblicata su Lancet, e prende il via dallo studio precedente dello progetto Gram, che nel 2022 aveva evidenziato per la prima volta il reale impatto delle infezioni resistenti agli antibiotici, calcolando che nel 2019 avevano causato 1,2 milioni di morti in tutto il mondo, e contribuito ad altri 4,95 milioni. Uno sforzo titanico, che aveva portato i suoi autori a stimare l’impatto delle infezioni resistenti causate da 23 agenti patogeni in 204 nazioni e ad analizzare 88 combinazioni di batteri e antibiotici, attingendo a revisioni sistematiche della letteratura scientifica, dati ospedalieri e dei servizi sanitari nazionali.

Utilizzando lo stesso metodo, i ricercatori hanno deciso questa volta di spingersi oltre, mappando i decessi attribuibili ai batteri resistenti dal 1990 al 2021, e poi proiettando le stime in avanti, dal 2022 al 2050. In questo modo, il loro lavoro rappresenta il più dettagliato resoconto del costo sociale e sanitario che ha avuto in questi anni il fenomeno dell’antibiotico resistenza, e di quello che produrrà in futuro in assenza di un drastico cambio di rotta.

Un trend in crescita
Stando ai dati elaborati dai ricercatori del Gram, tra il 1990 e il 2021 i decessi causati direttamente da infezioni resistenti agli antibiotici sono state oltre un milione ogni anno. E i numeri non hanno fatto che crescere: nel 1990 la stima parla di 1,06 milioni di morti in tutto il mondo, saliti a 1,27 milioni nel 2019 (il 2021, ultimo anno della rilevazione, non fa testo perché per via delle restrizioni imposte per affrontare la pandemia è diminuita l’incidenza di tutte le altre infezioni, e il numero di morti causati da batteri resistenti si è fermato così a quota 1,14 milioni).

Nelle tre decadi studiate i ricercatori hanno notato inoltre un cambiamento drastico dell’impatto delle infezioni resistenti nelle diverse fasce di età. Nei bambini sotto i cinque anni il problema è andato man mano migliorando, con una riduzione assoluta della mortalità che ha raggiunto il 50% nell’arco di 30 anni, passando dalle 488mila morti del 1990 a poco più di 190mila nel 2021. Un successo dovuto, scrivono i ricercatori, principalmente nel miglioramento delle campagne vaccinali e delle altre strategie di prevenzione delle infezioni nei più piccoli.
Negli anziani, invece, è emerso purtroppo il trend inverso: un aumento della mortalità legata ai batteri resistenti che supera l’80%, arrivando a causare direttamente 519mila decessi e indirettamente altri 2,16 milioni, solo nel 2021. “La riduzione dei decessi per sepsi e per infezioni resistenti agli antibiotici nei bambini piccoli vista negli ultimi 30 anni è un risultato incredibile”, spiega Kevin Ikuta, professore dell’università di Washington e dell’università della California di Los Angeles, tra gli autori dello studio. “Purtroppo, i risultati dimostrano anche che, seppur sempre più rare, le infezioni pediatriche stanno diventano anche più difficili da curare. Inoltre, il pericolo che rappresentano i batteri resistenti per gli anziani non farà che aumentare, con l’invecchiamento della popolazione”.

Le previsioni per i prossimi decenni
Stando alle proiezioni dei ricercatori, nei prossimi anni l’incidenza e la mortalità delle infezioni resistenti continuerà a crescere inesorabilmente, raggiungendo un picco di 1,91 milioni di decessi nel 2050, corrispondente a un aumento del 67,5% rispetto al 2021. Per mettere le cifre in prospettiva, un trend simile produrrà 39 milioni di decessi in appena un quarto di secolo (tra il 2025 e il 2050), e contribuirà ad altri 169 milioni di morti.

Si prevede fortunatamente che il declino della mortalità infantile continuerà anche nei prossimi decenni, dimezzando ulteriormente il numero di decessi pediatrici legati all’antibiotico resistenza entro il 2025. A prendere il loro posto, saranno i decessi nella popolazione adulta, in particolare, come dicevamo, tra gli anziani, per i quali l’aumento raggiungerà il 146%. A livello geografico, questi aumenti saranno particolarmente accentuati nell’Asia meridionale (in particolare in paesi come l’India, il Bangladesh e il Pakistan) e in alcune aree dell’Africa subsahariana.

È possibile evitare questi decessi? La risposta dei ricercatori è sì, almeno in parte. Nei loro modelli, il miglioramento della cura delle infezioni e dell’accesso agli antibiotici in aree economicamente svantaggiate potrebbe aiutare a evitare quasi 92 milioni di morti tra il 2025 e il 2050. Sviluppando nuovi antibiotici, in particolare per batteri gram negativi, le stime parlano di altri 11 milioni di morti potenzialmente evitabili.

“Entro il 2050 le infezioni resistenti potrebbero essere coinvolte in circa 8 milioni di decessi ogni anno, come cause di morte diretta, o come fattore contribuente”, conclude Stein Emil Vollset, esperto di statistica medica affiliato all’università di Washington che ha partecipato allo studio. “Per evitare che si trasformi in una tragica realtà servono urgentemente nuove strategie che puntino a ridurre il rischio di infezioni gravi, attraverso le vaccinazioni, lo sviluppo di nuovi farmaci e una migliore assistenza sanitaria, un maggiore accesso agli antibiotici già esistenti, e linee guida sul lor utilizzo più efficiente”.

LA MODERNA VISITA OCULISTICA Per avere una visita oculistica completa, attualmente servono moderne ed evolute attrezzatu...
19/09/2024

LA MODERNA VISITA OCULISTICA
Per avere una visita oculistica completa, attualmente servono moderne ed evolute attrezzature con una competenza medica super specialistica. Attenzione...non pensiamo di poter sostituire la competenza medica con gli strumenti, ma questi ultimi servono a comporre un puzzle diagnostico che tenga conto di tanti aspetti oculari in modo tale che l'oftalmologo giochi d'anticipo nelle diagnosi oculari ed extra oculari. Non dimentichiamo che la retina è il mezzo con cui il cervello cerca informazioni esterne, e quindi la retina essendo puro tessuto nervoso può darci anche delle informazioni precoci quali Alzheimer, danni iniziali delle fibre nervose del nervo ottico, future alterazioni del campo visivo e danni vascolari del microcircolo.
Anche il glaucoma, conosciuto principalmente come un danneggiamento del nervo ottico da un'aumentata pressione oculare, risente precocemente di alterazioni retiniche e la stessa pressione ( definita tono oculare.) è influenzata dallo spessore della cornea che va monitorata con la pachimetria, che in parole povere ci dice come a parità di pressione un muro più spesso è più resistente di un muro più sottile. Anche lo studio della superficie dell'occhio ci dà tante informazioni sulle patologie da occhio secco.
Considerare l'occhio non come un organo fine a se stesso, ma come componente di quella magnifica orchestra che è il corpo umano, ci porta anche alla collaborazione con tante specialità diverse le cui problematiche possano ripercuotersi su di esso.
Ricordiamoci la parola " puzzle"...tale è l'approccio che va fatto nella diagnosi precoce delle patologie.
Un mondo moderno senza un'ottima e duratura Vista è un handicap destabilizzante l'esistenza!

18/09/2024

PREVENZIONE DI ATTACCO ACUTO DI IPERTONO OCULARE (GLAUCOMA ACUTO AD ANGOLO CHIUSO)
La parachirurgia dell'angolo stretto oculare con il laser è una procedura nota come iridotomia periferica laser. Durante questo intervento, viene utilizzato un raggio laser per creare un piccolo foro nell'iride al fine di favorire il drenaggio del liquido intraoculare e ridurre la pressione all'interno dell'occhio. Questa iridotomia laser è spesso eseguita come trattamento preventivo per prevenire l'angolo stretto e ridurre il rischio di glaucoma acuto ad angolo chiuso. È una procedura meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale e può essere eseguita in ambulatorio. È opportuno controllare periodicamente dal medico oftalmologo l'angolo della camera anteriore dell'occhio, cioè la zona di quasi contatto della cornea e dell'iride.

31/03/2024

Augurissimi a voi tutti ed alle vostre famiglie... auguriamoci Pace!

15/02/2024

In netto aumento il Diabete in Sicilia!!!

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