Dott.ssa Elisa Casarini - Psicologa

Dott.ssa Elisa Casarini - Psicologa - Consulenza per l'età evolutiva
- Supporto alla genitorialità
- Psicopatologie dello sviluppo
- DSA

27/10/2023
25/10/2023

I bimbi hanno bisogno di adulti , verità, coerenza, trasparenza, attenzione ai bisogni, ascolto, , sintonizzazione emotiva, sorrisi, leggerezza, regole, gioco, comprensione, .

Tanta tanta roba! 🌷

Si può .
La cosa più potente è riuscire a fare BUONE e ripartire😊

  quello che
24/09/2023

quello che

22/04/2023

Si perde la rotta nel fare frenetico di questa società dove nulla è mai sufficiente per farci sentire abbastanza.
A volte, inciampare, aiuta a focalizzare quello che conta davvero💛

10/04/2023

Quello che alcuni miei pazienti non hanno il coraggio dire ai propri genitori

Caro genitore,
ho bisogno che tu mi veda. Ho bisogno che tu vada oltre.
Sono un po’ stanco perché spesso capita che io mi senta chiamato ad essere una naturale prosecuzione di quello che tu non hai raggiunto o non sei diventato a scapito dei miei sogni.
Mi rattrista vedere il tuo sguardo deluso quando prendo un 4 in fisica. Come se a me non importasse, tra l’altro. Talvolta indosso la maschera del menefreghismo perché se finissi per credere di valere i voti che prendo, penserei di essere inutile e un totale fallimento. È questione di sopravvivenza! Anche se voi leggete solo svogliatezza e menefreghismo. Talvolta ho talmente tanta ansia che inventerei qualsiasi scusa pur di evitare l’incontro con possibili errori e figuracce.
Vorrei che la scuola fosse di mia proprietà. Vorrei che mi domandaste come stia e non solo come sia andata l’interrogazione di storia. Che immagine avete di me? Che immagine mi restituite del valore che ho?
Vorrei avere desideri miei, senza pensare di offendervi o leggervi delusi. Non voglio puntare alla perfezione, anche perché non esiste (a volte, però, penso che per voi non sia così).
Tengo a dirvi che i miei fallimenti non indicano che voi stiate fallendo come genitori. So che forse è la tristezza che provate nel vedermi sbagliare che vi muove rabbia e so che forse, in passato, l’avete letta negli occhi dei vostri genitori per voi (e vi siate sentiti un po’ come me).
Ma abbiate pazienza, sto imparando.
Vorrei farcela da solo per scegliere in autonomia e potermi dire fiero di me.

03/02/2023

Si pensa, non di rado, che lo psicoterapeuta abbia la bacchetta magica, che aggiusti quel pezzetto che sembra essere mal fabbricato. "Mio figlio è rotto, ha qualcosa che non funziona" ci pensa lei?". Se si parte con questi presupposti temo che le aspettative saranno deluse. Noi non aggiustiamo. Non siamo dei meccanici. E l'umano è più complesso di una macchina. Noi diamo strumenti, prospettive, visioni alternative, supportiamo, stiamo nella sofferenza per attraversarla, comprendiamo e validiamo le emozioni spiacevoli, ascoltiamo attivamente, ci alleiamo con le risorse del paziente, osserviamo assieme gli ostacoli interni ed esterni. Tutto ciò richiede tempo e pazienza e richiede anche uno sforzo da parte dell'ambiente in cui si trova il paziente di mettersi in discussione, modificando a sua volta comportamenti e pensieri rigidi che mantengono più o meno implicitamente dinamiche familiari disfunzionali. Mettiamoci in connessione, non in contrapposizione e pretesa che l'altro cambi. Sarà, altrimenti, una lotta contro i mulini a vento.

08/01/2023
23/12/2022

C'era una volta…
C'era una volta il comportamentismo di prima generazione, che ancora oggi fornisce agli psicologi strumenti utilissimi per aiutare bambini ansiosi. C'è qualcosa che ti fa paura? Forse ti fa paura entrare in classe, staccarti dalla tua mamma, interagire con i compagni… Non scappare. Più ti tiri indietro e più l'ansia viene avanti. Affrontala, magari piano piano. Se non ce la fai tutto in una volta, fallo per piccoli passi. Lascia che la mamma si allontani da te e tu, intanto, prova ad entrare nella tua classe, ad avvicinarti ai tuoi compagni, a scambiare qualche parola con loro. Ti accorgerai che le tue paure si attenuano, che l'ansia non riesce più a controllare la tua vita.

C'era una volta il comportamentismo di prima generazione. Poi è arrivata la seconda e poi la terza ondata. La terza generazione della psicologia cognitivo comportamentale ha fornito agli psicologi altri strumenti per aiutare i bambini ansiosi. Non limitarti a stare in contatto con le situazioni che ti fanno paura. Stai in contatto anche con i tuoi pensieri. Guardali. Sì, a volte sono brutti, a volte sono anche un po' spaventosi, ma in fondo non sono che pensieri! Non scappare. Non cercare di allontanarli (anche perché tanto non ti riuscirebbe). Osservali con attenzione e forse pian piano ti accorgerai che non sono così mostruosi come ti sembravano all'inizio. Forse un bambino ansioso non farà amicizia col pensiero che mentre è in classe potrebbe succedere una disgrazia alla sua mamma, però si accorgerà che può convivere con questo pensiero.

Gli psicologi conoscono bene questi principi e sanno come spiegarli ai genitori e agli insegnanti. Ma come fare a spiegarli ai bambini? Forse ai bambini, anziché spiegarli, è meglio raccontarli. Forse una favola è meglio di un trattato.

C'era una volta…
C'era una volta un maestro di musica che aveva aperto una scuola nella radura di un bosco, ma il piccolo principe Edoardo e Fiammetta, la figlia del maniscalco, avevano tanta paura a lasciare i loro genitori per addentrarsi nella foresta. La paura di Edoardo è così forte che il bambino vede un drago spaventoso quando prova ad avvicinarsi alla radura. Riuscirà, alla fine, a guardarlo negli occhi anziché fuggire?

Naturalmente, neppure stavolta ho intenzione di raccontarvi come andrà a finire la storia… ;-)

https://www.hogrefe.it/it/catalogo/volumi/collana-fiabe/la-radura-nel-bosco/

Vedo sempre più bambini che faticano a mettersi in contatto con le proprie emozioni. Il mondo interno sembra essere mina...
22/12/2022

Vedo sempre più bambini che faticano a mettersi in contatto con le proprie emozioni. Il mondo interno sembra essere minaccioso quando si attiva qualcosa di spiacevole e per questo si tende e “cacciare” quell’emozione bruttina, sedandola con scelte non sempre funzionali.
È un mondo, quello attuale, veloce, prestante, che non lascia spazio all’errore, che elimina il difetto a favore della perfezione.
Io quoto il fallimento, l’accettazione dello sbaglio come strada percorribile per rimanere umani.
La società ci dice che così non va bene, io penso che sia altamente ri-umanizzante.

05/12/2022

SEMPRE dire la verità ai bambini.
Anche se ci costa fatica.
Anche se è dolorosa.
Vi ringrazieranno.

20/11/2022

20 novembre ❣️

“Sono un bambino,sono il tuo dono
Prima non c’ero e adesso ci sono
Sono il domani, dalle tue mani
Devi difendermi con le tue mani
Sono il futuro,sono arrivato
E sono qui perché tu mi hai chiamato
Come sarà l’orizzonte che tracci
Dipende da come mi abbracci

- Bruno Tognolini
Illustrazione Nemuiro

https://www.instagram.com/dovenonpuoiamarenonsoffermarti/

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