04/10/2024
Pillola 18
Questa è una pillola speciale. Non è fulminea come le altre. È una forte dose: più potente a livello emozionale, anche se un po’ più lunga.
Quello che vi si chiede non sono più i soliti 30 secondi di lettura, ma un minuto e mezzo.
Vi assicuro che non sarà un minuto sprecato.
Fatemi sapere che ne pensate.
“Guarda la notte.” disse il Vecchio “E’ nera. Avvolge tutto, ricopre ogni cosa.”
“Guarda l’alba.” disse il ragazzo “E’ rossa, segna l’inizio di un nuovo giorno: c’è ancora tanto da fare…”
“Forse per te” replicò il Vecchio “il mio tempo è trascorso, ho fatto tante cose, ho visto tanti posti, amato tante persone ...ma tutto è stato troppo breve.
O Dio, cosa può fermare il tempo?”
“Il tempo non esiste, vecchio.” Disse il ragazzo guardandolo negli occhi stanchi “Noi siamo il tempo: siamo la notte e il giorno, l’inverno e l’estate.”
“No ragazzo, noi siamo l’uno o l’altro: mai entrambi. Mai potremo essere inverno ed estate, giorno e notte allo stesso tempo. Tu sei l’estate, io l’inverno.”
“Guarda alle tue spalle vecchio: tu sei stato calore, passione, emozione, fuoco intenso, rabbia cieca e dolore infinito; tu hai avuto in dono l’essenza della vita. Hai assaporato tutte le sensazioni che a volte si abbattevano come uragani sul tuo cuore ed altre sfioravano dolcemente la tua pelle come gli alisei sulla sabbia; hai scelto di scalare le più alte vette della gioia e ti sei gettato nel baratro infinito che circonda ogni cima. Adesso non lamentarti, non compiangerti; naviga tra i tuoi ricordi ma cerca di non affondarci dentro; continua a “sentire” e non chiuderti in te stesso.”
“Dopo cosa ci sarà?” sospirò il vecchio.
“Dopo ci sarà la vita che ti aspetta per essere rivissuta in un battito di ciglia. L’universo non si fermerà mai, vecchio, e tu ne fai parte. Tutti i tuoi pensieri fluttueranno nell’aria come fumo e nebbia, fondendosi con quelli di milioni di esseri; dopo, ci sarà l’amore che hai donato e la rabbia di cui ti sei svuotato. Dopo, forse, le tue paure scompariranno. Ma poi dovrai ricominciare, e sarai di nuovo “tempo” …Guarda, sta smettendo di piovere e su quelle verdi montagne si può già scorgere l’arcobaleno che attraversa un cielo di rugiada. Andiamo.”
“Non è vero ragazzo, piove ancora. Non ci sono né verdi montagne né arcobaleni, vedo solo una città grigia avvolta dalle nuvole”
“Come devo dirtelo? La realtà siamo noi…
Per tutta la vita hanno cercato di convincerti che tutto è fuori di te. La verità è che ogni cosa fa parte di te, come tu di ogni cosa. “Fuori” è un vocabolo utilizzato per descrivere ciò che non percepiamo di noi. Sta attento vecchio, la realtà muta quando tu muti, ed è muta solo se tu lo sei.”
“Ma tu chi sei, ragazzo?”
“Io sono te; sono il cielo e gli uccelli che ci volano attraverso; sono i tuoi pensieri e le tue convinzioni, la tua speranza e il tuo desiderio; sono la terra che ti ha generato, il cibo che ti ha nutrito e l’acqua che, nel momento del bisogno, ti ha dissetato. Ho tanti nomi… Ma tu potrai chiamarmi Amore, se lo vorrai.”
Il vecchio alzò lentamente lo sguardo al cielo: “Adesso vedo i colori limpidi dell’arcobaleno, le nuvole cominciano a diradarsi e il verde delle montagne riempie il mio cuore. …Sto morendo, è vero ragazzo?”
“No, infinito amore, stai rinascendo, e io con te…”
Fortunato Masucci