
16/09/2025
La terra e il sole non conoscono i nomi dei giorni o dei mesi. Le costellazioni stellari cambiano forma da una diversa angolazione nello spazio.
Al di fuori dell'orbita terrestre il concetto di "anno", come lo misuriamo, non esiste nemmeno.
Il tempo stagionale misurato in cicli può aiutarci a pianificare e mappare il modo in cui viviamo, ma ogni singolo momento che deve ancora arrivare non è mai esistito prima.
Ad esempio, tra dieci secondi vivrai un momento nel tempo che non è mai stato sperimentato da un altro essere umano.
L'ora di mezzogiorno di oggi, che vediamo automaticamente uguale a quella di ieri, è infatti un momento nuovo di zecca, ricco di potenzialità e di infinite possibilità.
I cicli orbitali di stelle e pianeti creano la tela fissa su cui possiamo dipingere le nostre storie e le nostre vite. Ma quelle stesse storie sono nostre da immaginare e vivere.
Questo potrebbe essere visto come un'altra espressione del cerchio e del quadrato, o dello spirito e del corpo.
Ricordare; sebbene il mondo moderno possa sembrare il fattore di controllo in termini di come percepiamo il cambiamento, possiamo facilmente guardare più in profondità e nella realtà del tempo "reale", in contrasto con lo strato o la maschera che ci viene imposto.
Così, mentre la Cailleach inizia il suo lavoro, l'equinozio, questo momento astronomico di cambiamento annuale, si avvicina.
L'"assottigliamento del velo", come alcuni lo vedono, è un'opportunità per riallinearci con il tempo "reale".
È un momento in cui possiamo adattarci al volgere dell'anno e forse ancora noi stessi abbastanza da sentire il cambiamento dei mondi e l'apertura di antiche porte.
Ed è la chiamata a travalicare, per chi conosce la strada.