21/11/2025
Dal post
“La schiena funziona così.
Non è un muro. È un ponte.
Decine di muscoli, multifido, lunghissimo, ileocostale, rotatori, lavorano in silenzio per bilanciare ogni respiro, ogni passo, ogni pensiero.
Sono minuscoli fili di sicurezza che tengono la colonna viva e mobile, non rigida.
Eppure, quando la paura entra, smettiamo di fidarci del movimento. Ci irrigidiamo. E quei fili, tesi troppo a lungo, iniziano a far male.
Per chi non è del mestiere, il dolore alla schiena non viene solo dallo “stare storti”.
Spesso nasce dal tentativo di restare troppo fermi. La schiena non vuole forza: vuole libertà controllata.
E quindi?
Non “rinforzare la schiena”.
Rieduca il corpo a fidarsi di lei.
Perché un ponte rigido crolla, ma uno che oscilla.. regge tutto.
La schiena è fatta per danzare con la gravità.”
Hai mai visto un ponte sospeso oscillare nel vento? Da lontano sembra fragile, ma se lo attraversi capisci che è fatto per muoversi.
È proprio quel movimento che lo rende stabile.
La schiena funziona così.
Non è un muro. È un ponte.
Decine di muscoli, multifido, lunghissimo, ileocostale, rotatori, lavorano in silenzio per bilanciare ogni respiro, ogni passo, ogni pensiero.
Sono minuscoli fili di sicurezza che tengono la colonna viva e mobile, non rigida.
Eppure, quando la paura entra, smettiamo di fidarci del movimento. Ci irrigidiamo. E quei fili, tesi troppo a lungo, iniziano a far male.
Per chi non è del mestiere, il dolore alla schiena non viene solo dallo “stare storti”.
Spesso nasce dal tentativo di restare troppo fermi. La schiena non vuole forza: vuole libertà controllata.
Ogni piccolo muscolo in profondità, come il multifido, si accende a ogni respiro, a ogni sguardo, a ogni pensiero di difesa. Quando si spegne, la colonna perde il suo equilibrio naturale.
Per i colleghi: sistema dei muscoli erettori spinali e trasversospinali. Ruolo primario nel controllo fine segmentale e nella stabilità intervertebrale. Pattern comune: inibizione multifidale post-dolore lombare, aumento del tono paraspinale superficiale e rigidità compensatoria.
Obiettivo: riattivazione profonda, de-coattivazione superficiale, respirazione integrata.
E quindi?
Non “rinforzare la schiena”.
Rieduca il corpo a fidarsi di lei.
Perché un ponte rigido crolla, ma uno che oscilla.. regge tutto.
La schiena non è fatta per sopportare.
È fatta per danzare con la gravità.
Prova questo: stai in piedi, chiudi gli occhi e inspira lentamente. Senti la schiena che si muove? Se no, è solo spaventata.
Il mal di schiena non è un difetto di costruzione. È solo un ponte che ha dimenticato quanto è forte anche quando oscilla.
Post divulgativo a scopo educativo.
Non sostituisce la valutazione fisioterapica personalizzata.