Studio di Psicologia e Psicoterapia Dott.ssa Valentina Cafaro

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Studio di Psicologia e Psicoterapia Dott.ssa Valentina Cafaro Psicologa, Psicoterapeuta, Dottoressa di Ricerca in Psicologia Clinica. Esperta in psico-oncologia.

Avere un nome significa avere un'identità, sapere chi sei e che ciò che vivi e che provi è legittimo. Significa essere r...
24/03/2025

Avere un nome significa avere un'identità, sapere chi sei e che ciò che vivi e che provi è legittimo. Significa essere riconosciuti, anche nel proprio dolore. Significa avere dei legami, delle relazioni solide nelle quali poter essere sé stessi, completi di ogni propria parte.

01/03/2025

🗞️ Il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, David Lazzari, sulla relazione tra psiche, tumori e malattie croniche.

✍️"Agire è sempre più necessario. Ce ne danno conferma, volendo citare ancora il cancro, recenti studi che hanno reso evidente la relazione bidirezionale tra cervello (psiche), sistema nervoso periferico e cancro: le cellule tumorali possono ricevere una sollecitazione a svilupparsi dagli ormoni dello stress (Magnon & Hondermarck 2023). In questo lo psicologo di base avrebbe una funzione rilevante come è facile capire.

Ci sono medici che hanno capito da tempo l’importanza di tutto questo, voglio citare un grande clinico, il Prof. Scambia che ci ha lasciato da poco e che era in piena sintonia con questa prospettiva, basti pensare allo studio “onco_stories” sul rapporto tra stress, traumi e cancro condotto insieme alla collega Daniela Chieffo al Gemelli. Da parte sua Veronesi aveva detto cose importanti su questo insieme alla collega Gabriella Pravettoni."

👉
https://www.huffingtonpost.it/blog/2025/02/28/news/psiche_tumori_e_malattie_croniche_dati_che_e_difficile_sottovalutare-18543238/

26/02/2025
16/10/2024

ANAPP Associazione Nazionale Psicologi Psicoterapeuti, che lavora da tempo a fianco delle 𝗣𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗙𝗶𝗯𝗿𝗼𝗺𝗶𝗮𝗹𝗴𝗶𝗮 sostiene la 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗥𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita di migliaia di persone.

Roma 29 ottobre 2024 ore 12:00 p.zza Vidoni
AISF ODV Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica

Giornata di formazione sulla crescita post traumatica all'Istituto San Gallicano di Roma.È fondamentale riconoscere le n...
30/09/2024

Giornata di formazione sulla crescita post traumatica all'Istituto San Gallicano di Roma.
È fondamentale riconoscere le nuove possibilità ed i cambiamenti positivi oltre alla sofferenza quando si affrontano eventi avversi.

12/07/2024

I miei demoni li ho nutriti con l'accettazione e l'ascolto. Li ho fatti sedere intorno a me e li ho chiamati per nome, solo allora hanno smesso di farmi paura e sono diventati alleati potenti.

Avevano il nome del ricatto, dell'invisibilità, dell'inadeguatezza, del dolore della perdita, della ferita d'amore, della paura.

Finché li ho combattuti o ignorati hanno divorato la mia vita e le mie relazioni.

I demoni vanno abbracciati, in quel momento ti apriranno le porte della rinascita.

Il demone della paura ti parlerà di quanto ti sei allontanata dalla tua natura, ti parlerà delle passioni che hai messo a tacere, della tua voce che non ascolti più, di come sei rimasta incastrata in una vita che non è quella che desideri.

Il demone dell'invisibilitá ti racconterà del tuo bisogno di brillare, quello dell'inadeguatezza ti mostrerà i tuoi doni e il tuo potere personale.

Ognuno di loro avrà una storia da raccontarti, ascoltala. I demoni sono come i draghi, vanno baciati, non vanno uccisi.

Bride An Geal

Grazie per avermi dato l'occasione di portare un contributo a questa giornata ricca di stimoli e riflessioni.
24/06/2024

Grazie per avermi dato l'occasione di portare un contributo a questa giornata ricca di stimoli e riflessioni.

09/06/2024

"La cosa migliore da fare quando si è tristi”, replicò Merlino, cominciando a soffiare e sbuffare, “è imparare qualcosa. È l'unica cosa che non fallisce mai. Puoi essere invecchiato, con il tuo corpo tremolante e indebolito, puoi passare notti insonni ad ascoltare la malattia che prende le tue vene, puoi perdere il tuo solo amore, puoi vedere il mondo attorno a te devastato da lunatici maligni, o sapere che il tuo onore è calpestato nelle fogne delle menti più vili. C'è solo una cosa che tu possa fare per questo: imparare. Impara perché il mondo si muove, e cosa lo muove. Questa è l'unica cosa di cui la mente non si stancherà mai, non si alienerà mai, non ne sarà mai torturata, né spaventata o intimidita, né sognerà mai di pentirsene. Imparare è l'unica cosa per te. Guarda quante cose ci sono da imparare".

T. H. White

10/05/2024

Ieri Virginia mi ha chiesto: "Papà, ma se tu e la mamma vi lasciate chi è che tiene due figlie e chi una?"
Ero in cucina che stavo affettando le cipolle, la domanda mi ha colto di sorpresa.
"In che senso, Virginia?", ho detto.
"Siamo tre sorelle", ha detto, "la terza sorella non potete mica dividerla a metà!"
Mi è venuto da ridere. Stavo per risponderle: "Non ti preoccupare, amore, la mamma ed io non ci lasceremo mai", ma non volevo mentirle, perché so che ogni relazione s'inventa ogni giorno, e il torto più grande che puoi fare a te stesso, e agli altri, è proprio quello di crederti invincibile.
"Virginia", ho detto, "se per caso la mamma ed io un giorno ci separassimo vi vedremmo tutte e tre, un po' io e un po' la mamma, non ti preoccupare."
"Ma in Mrs. Doubtfire il papà vedeva i bambini solo il sabato", ha detto.
"Virginia, certe volte quando due genitori si lasciano possono succedere delle cose", ho detto. "Magari non si sono lasciati bene, ma litigando. Ma la mamma ed io siamo stati sempre d'accordo che, se anche ci lasciassimo, voi verreste sempre prima di tutto. Hai capito? Sempre."
Mi ha fissato in silenzio.
"Papà", ha detto d'un tratto. "Ma l'amore può finire?"
Ci ho pensato un attimo prima di rispondere.
"L'amore non finisce", ho detto, "sono le persone che cambiano."
"Le persone?", ha detto.
"Virginia", ho detto, "anche gli adulti crescono, sai? Tu adesso sei una bambina grande, sette anni fa eri una bambina piccola. Funziona un pochino così anche per le mamme e i papà. Io quando ho conosciuto la mamma ero una persona diversa, lo era anche lei. L'importante, quando due persone si amano, è riuscire a cambiare insieme o rispettare i cambiamenti dell'altro. I genitori, con i propri figli, fanno proprio quella cosa lì, invece fra loro certe volte non ci riescono. E' per quello che l'amore per i figli è l'unico che non finisce mai mai."
"Ma tu", ha detto, "quando hai incontrato la mamma, come hai fatto a sapere che era la mamma?"
"Non ho capito", ho detto.
"Come hai fatto a capire che volevi amarla?", ha detto.
"Ah, quello", ho detto. "L'ho capito dopo circa dieci minuti."
"E da cosa?", ha detto.
"Quando ci siamo incontrati la prima volta, si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra la testa, e si è fatta uno chignon senza neanche un elastico, solo annodandoli", ho detto.
"E allora?", ha detto.
"E allora lì ho capito che lei aveva disperatamente bisogno di un elastico", ho detto. "E io dei suoi capelli."
"E tu ce l'avevi, l'elastico?", ha detto.
"No", ho detto, "ma quando la mamma lo ha scoperto ormai mi voleva già bene."
"Papà!", ha detto, "ma allora l'hai imbrogliata."
"Forse un pochino", ho detto, "ma il punto è che la mamma è stata la prima che mi abbia mai fatto ve**re voglia di cercare un elastico, capisci che intendo?"
Mi ha guardato per qualche secondo.
"Tieni papà", mi ha detto, sfilandosi l'elastico che le teneva su i capelli. "Così tu e la mamma non vi lasciate."
Lei ha riso, io per fortuna stavo affettando le cipolle.

Questo brano è di Matteo Bussola, tratto dal suo libro "Notti in bianco, baci a colazione".

Foto e testo dal web da:
Il
colore dei miei pensieri

27/04/2024

- Prossimo.
- Salve.
- Pure lei per il rinnovo della carta d’identità?
- Sì.
- Ha compilato il coso?
- Sì.
- Faccia vedere. Generalità, firma. Manca la propensione.
- Metta libero professionista.
- No, non professione. Propensione. Nelle nuove carte d’identità non c’è più la professione. C’è la propensione.
- Perché?
- Ci siamo resi conto che l’occupazione non dice granché delle persone, così nel tentativo di capirle davvero invitiamo ciascuno a specificare le proprie inclinazioni.
- Ah. Okay.
- Allora, sta propensione?
- Vediamo, metta… metta equilibrista.
- Equilibrista?
- Be', ho due lavori e mezzo, una mamma in ospedale, una vita sentimentale che pare diretta da David Lynch, duecento euro nella carta e per settembre devo trovarmi un posto nuovo o sto in mezzo a una strada.
- E come fa?
- Cerco di non guardare giù.
- Sono 22 euro.
- Mortacci.
- Senta, non cominciamo. Non dipende da me. La vuole o non la vuole?
- Tenga.
- Prossimo.
- Salve.
- Propensione?
- Pluriball.
- Prego?
- Pluriball. Ha presente?
- No.
- La carta bolle. La carta per imballaggi.
- Posso mettere carta per imballaggi?
- Certo.
- Perché carta per imballaggi?
- Resisto agli urti, attutisco me stesso e gli altri. E ogni tanto, ma solo ogni tanto, qualcosa dentro me fa “pop”.
- Fa “pop”?
- Sì.
- Buona fortuna.
- Grazie.
- 22 euro. Prossimo.
- Salve.
- Propensione?
- Bovino.
- Cioè?
- Mangio, cago, fisso il vuoto. Ogni tanto faccio un figlio.
- Beato lei. 22 euro. Prossimo.
- Salve.
- Propensione.
- Genio della lampada.
- Mi spieghi.
- Mi faccio in quattro per esaudire i desideri di tutti tranne i miei.
- Sì, ma perché proprio genio della lampada?
- Vivo in un monolocale.
- 22 euro. Prossimo.
- Geroglifico.
- Non ho capito.
- La propensione: geroglifico.
- Continuo a non capire.
- Lo vede, è proprio questo il problema.
- 22 euro. Prossimo.
- St***zo.
- Ma st***zo ci sarà lei.
- Infatti. È la mia propensione.
- Ah, mi scusi. Cioè, lei di propensione vuole che metta st***zo?
- Sì.
- Perché?
- È quello che sono. Quello a cui tendo. Sono uno st***zo.
- E non vorrebbe cambiare?
- Sì può cambiare?
- Certo, ecco la penna.
- Uhm.
- Cosa?
- Non so.
- Non sa che?
- Non so se voglio propendere ad altro. Sono st***zo da così tanto tempo, la gente ormai si è abituata. Facciamo che ci penso e casomai torno.
- Va bene. 22 euro.
- Arrivederci.

- La penna!... che st***zo. Prossimo.
- Lampadina.
- Propensione lampadina?
- Esatto.

- Faccia vedere.
- Ecco.
- Bella luce.
- Grazie.
- 22 euro. Prossimo.
- Notte.
- Notte nel senso di…
- Notte.
- Faccia vedere.
- Ecco.
- Bel buio.
- Grazie.
- 22 euro. Prossimo.
- Samordomo.
- Eh?
- Samordomo.
- Cos’è? Un cane?
- Sono io.
- E che vuol dire?
- Vuol dire metà samurai, metà maggiordomo. È la mia propensione. Da quando ho memoria sono schiavo delle convenzioni e dei formalismi, deferente servitore di chiunque non sia io e sempre pronto a tagliarmi la pancia appena deludo qualcuno.
- Non crede di esagerare?
- Ieri in metro un tizio mi ha pestato il piede e io gli ho chiesto scusa.
- E samordomo sia. 22 euro. Prossimo.
- Vorrei mettere estintore. Sa, sono bravo a spegnere, disinnescare, gestire incendi più o meno figurati.
- Bello. Come ci riesce?
- Dentro sono sotto pressione costante.
- 22 euro. Prossimo.
- Risorsa, penso…

- Eh no, non c’è penso. Me lo deve dire.
- È che non sono sicuro. Per tutti sono una risorsa, non fanno altro che ripetermelo. In ufficio, a casa, dentro il mio cellulare. Una risorsa. Una risorsa preziosa.
- Lei si sente una risorsa preziosa?
- No. Io mi sento una nuvola.
- Una nuvola.
- Sì.
- La prego, non mi dica che questa cosa della nuvola è una st*****ta alla Instagram sull’essere leggeri e mutevoli.
- No. Nuvola perché vorrei che ciascuno vedesse in me qualcosa di diverso.
- Okay. Metto nuvola, allora.
- Ecco.
- Cosa?

- I 22 euro.
- No, questa la offre la casa.
- Grazie.
- Prossimo.

Il testo è di Nicolò Targhetta e la grafica di Amandine Delclos.
Non è successo niente

InPACT 2024 INTERNATIONAL CONFERENCE. Prendersi cura dei ragazzi affetti da dermatite atopica sia da un punto di vista d...
25/04/2024

InPACT 2024 INTERNATIONAL CONFERENCE. Prendersi cura dei ragazzi affetti da dermatite atopica sia da un punto di vista dermatologico che psicologico è fondamentale. Ci sono patologie che, come questa, causano enorme sofferenza che spesso rimane invisibile

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