16/08/2023
«Stai bene bionda, però io ti preferisco mora!»
«Andate al mare? Bello, anche se in montagna in questo periodo si sta meglio.»
«Hai scelto giurisprudenza? Mio cugino si è trovato male a giurisprudenza».
Hai mai riflettuto sul fatto che tu, quando qualcuno ti dice qualcosa di sé, a un certo punto gli offri il tuo parere su una possibile (più o meno verosimile) situazione difficile che lo riguarda o potrebbe riguardarlo?
Se una tua amica ti dice di aver comprato una macchina, le ricordi che dovrà ricordarsi del bollo e dell’assicurazione. Se i tuoi figli ti dicono che qualcosa non va all’università,
dici loro che potrebbero studiare di più.
Se tuo padre ti dice che non si sente tanto bene, tu gli dici che dovrebbe mangiare meglio.
Le emozioni non le puoi gestire, soprattutto quelle degli altri, ancora di più le tue quando scaturiscono da quelle degli altri. Ma tu, tu lo dici per il loro bene. Giusto?
Già: la critica costruttiva.
Io lo vorrei conoscere quello che una mattina si è svegliato e, alla frase «Sì, ma mi critichi e basta», ha avuto il coraggio di rispondere «Eh no, questa non è semplicemente una critica, è una critica costruttiva!» «In che senso costruttiva? Cosa vuol dire?» «Che serve a costruire, non a distruggere!» Ah sì? E cosa costruisce, sentiamo?
Non critichi cercando di spronare a fare di meglio (la cosiddetta critica costruttiva), critichi perché hai paura. Proietti te stesso dentro l’altro, e ti spaventi.
E quando si ha paura cosa si fa? Ci si difende.
E la critica è solo una difesa. Una difesa vestita bene. Una difesa vestita a festa.
Quando critichi qualcuno, ti stai difendendo, ti difendi dai tuoi sentimenti, da quelli che non vuoi provare, da quelli che non sai provare, da quelli che non ti permetti di provare.
L’invidia, la rabbia, la vergogna, la paura, la preoccupazione.
La critica è una difesa che sembra un’altra cosa, ma parla di te, non dell’altra persona.
Vuoi fare del bene? Impara ad applicare la teoria della mente (poco prima di metà settembre esce il mio nuovo libro, parla anche di questo, se ti serve).
Perché sai qual è l’unica critica costruttiva? Quella che non esiste.