18/09/2025
I limiti.
Parlo sempre di educazione rispettosa, della necessità di rompere gli schemi interni che abbiamo ricevuto dai nostri genitori, rispettando e accogliendo i nostri figli.
Scrivo post su post, tutti incentrati su quanto sia necessario non alzare le mani, non urlare, non arrabbiarsi con un bambino.
Ma voglio assolutamente chiarire che i limiti sono importantissimi.
Che i bambini hanno bisogno di limiti chiari e fermi. Che il rispetto verso il bambino non è "assenza di limiti" o cercare in tutti i modi di non farlo mai piangere.
Il pianto è la loro forma di comunicazione principale dalla nascita ai 3 anni.
Fino ai 12-18 mesi è giusto cercare di non farli mai piangere, ma oltre questa età, sono in grado di comprendere i limiti che il genitore gli impone (imposizione, si, perchè un bambino deve avere la possibilità di scegliere, ma solo tra opzioni accettabili per l'adulto, che è il responsabile di quel bambino).
Dunque la differenza sostanziale tra come siamo stati educati noi, e come dovremmo educare i nostri figli, non risiede nella presenza o assenza di limiti. Non risiede nel tentativo di evitare a tutti i costi il pianto del nostro bambino.
La differenza sta nell'accogliere sempre la ricerca del bambino di superare il limite fermo e chiaro che gli diamo.
Accogliere=capisco che tu voglia a tutti i costi allagare il bagno
Ma mantenere fermo il limite=ma non posso permetterti di farlo.
Ovvero, far sentire il bambino compreso nella sua emozione.
Questo è quello che dovremmo sempre fare.
Legittimare ogni sua emozione.
Senza, però, per questo, lasciarlo senza limiti fermi.
Esempio di educazione vecchio stampo:
- Basta! Ti ho detto che non puoi salire sul tavolo! Sei un maleducato! Se non la smetti stasera non ti leggo il libro a letto/vai a letto senza cena.
Educazione lassista:
- no, non puoi salire sul tavolo.
Pianto
- dai, allora facciamo che ci sali ma togliamo le scarpe.
Pianto
- va bene sali sul tavolo
Educazione rispettosa:
- mi dispiace, lo capisco che vuoi salire sul tavolo, deve essere bello poter stare così in alto. Poi magari vorresti fare un salto enorme fino a terra! Però non posso fartelo fare.
Pianto.
- mi dispiace, capisco che vorresti, ma non è una cosa che si può fare, perchè lì ci mangiamo e non è fatto per salirci in piedi. Magari possiamo andare fuori e farlo sul muretto.
[Mi preme solo aggiungere che fino ai 3-4 anni, variabilmente da bambino a bambino, la migliore strategia resta, molto spesso, quella di distrarre il bambino con altro]