10/03/2021
°°LE CAUSE PRINCIPALI CHE DETERMINANO LA CRISI DI COPPIA°°
Si parla di crisi di coppia quando i partner vivono un malessere che dura nel tempo e, nonostante il desiderio di cambiamento, i tentativi di risolvere i problemi non hanno dato esito positivo o, addirittura, si sono trasformati in dinamiche ripetitive che alimentano il problema anziché risolverlo.
La consapevolezza della disfunzionalità della relazione è accompagnata da uno stato di disagio, di pesantezza del clima relazionale e dalla sensazione di impotenza, rabbia e/o paura.
La crisi di coppia non è mai determinata da un solo evento, in genere si tratta di una combinazione di più fattori e ha come tratto distintivo il protrarsi nel tempo.
Ci può essere un evento scatenante più o meno destabilizzante, come per esempio la scoperta di un tradimento, ma generalmente la coppia si ritiene in crisi quando il disvelarsi di un elemento getta una luce di criticità sulla vita della coppia in generale.
Solitamente la crisi di coppia si verifica con maggior frequenza tra la prima è la seconda fase del ciclo di vita di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente.
In questa fase (della lotta per il potere), infatti, ad un certo punto il cervello smette di produrre le sostanze chimiche implicate nell’innamoramento ed iniziano ad emergere i primi screzi legati alle divergenze. I partner cominciano a realizzare che il rapporto idilliaco è una chimera ed anziché lavorare sulla comunicazione ed imparare a negoziare i conflitti o comunque, a focalizzarsi sulle somiglianze, sui punti in comune e sulle risorse dell’altro, mettono l’accento sulle divergenze di opinioni, valori, stile di vita, abitudini e suoi difetti dell’altro.
Del resto scoprire che non si sta vivendo in una coppia ideale è deludente ed i sentimenti di amore vengono sostituiti da rabbia e incredulità.
Vi è l’aspettativa irreale di poter lavorare per cambiare l’altro al fine di trasformarlo nel partner ideale, per far sì che possa soddisfare tutti i propri bisogni o, all’opposto, punirlo e sminuirlo per non essere la persona che si immaginava all’inizio della storia. Frequentemente accade che un partner si tira indietro, cercando di “sfilarsi” dal rapporto, mentre l’altro lo insegue ricercando insistentemente vicinanza emotiva.
Questa fase può durare da pochi mesi sino ad alcuni anni a seconda della disponibilità dei due a negoziare i conflitti per crescere assieme come individui autonomi in una diade. Quando manca la capacità di scende a patti in modo sano la coppia anziché risolvere le incomprensioni, e passare oltre, ritorna costantemente su vecchie situazioni rimaste in sospeso rendendo questa fase lungamente dolorosa.
Ci sono 2 possibili conseguenze di fronte ad un blocco evolutivo di questo stadio:
a) La rottura: la relazione termina quando uno o entrambi i partner sono in cerca d’amore ma non sono disposti a lavorare sul rapporto. Questi partner sono alla ricerca del rapporto perfetto e ciò li induce a ricercare compagni più compatibili ma purtroppo poiché il processo di sviluppo ricomincia similmente anche variando i soggetti implicati, il rischio di ricreare una nuova unione fallimentare è molto alto.
b) La sopravvivenza: la relazione prosegue attraverso il dolore e la frustrazione di un rapporto la cui crescita è bloccata. Questi partner pensano che un rapporto d’amore sia basato sul sacrificio.
In alterativa, perché questo stadio di lotta per il potere possa essere superato in modo sano, è necessario che i due poli della coppia accettino e apprezzino le differenze reciproche; imparino a condividere il potere decisionale e a rendersi conto che l'uso della forza non porta a nulla; rinuncino ad alcune fantasie e bisogni personali per mettere al primo posto l’armonia di coppia senza lotte né manipolazioni.
A volte la fuoriuscita dalla relazione sembra una via più facile rispetto al lavoro che è necessario fare per continuare a stare assieme. Quando uno dei partner decidere di chiudere il rapporto lungo la fase di “lotta per il potere” è perché non è disposto ad affrontare attraverso il confronto con l’altro aspetti di sé stesso che percepisce come troppo dolorosi.
Ma come abbiamo accennato all’inizio del paragrafo, i fattori che possono condurre alla crisi di coppia sono molteplici e tra di essi sicuramente possiamo elencare e seguenti:
1) Problemi economici. Si tratta forse della causa più frequente e difficile da risolvere. Un improvviso crollo dell’economia della coppia, infatti, può portare ad un periodo di frustrazione in grado di rovinare seriamente il rapporto a due. Di solito inizia tutto con la perdita del lavoro di uno dei due, con un investimento sbagliato, una spesa improvvisa o l’arrivo dei figli e le spese che ne susseguono. Per la coppia, trovarsi a dover rivalutare il proprio stile di vita è spesso un trauma che come tale viene vissuto interiormente.
2) Eventi traumatici. Restando in tema di traumi, a volte alcune coppie, per quanto affiatate si trovano a dover affrontare problemi più grandi di loro. Un figlio che non arriva o uno che muore prima del tempo, un lutto importante, una malattia, la casa andata distrutta. Sono vere e proprie catastrofi che possono riguardare entrambi o solo uno dei due ma che, in ogni caso, creano una sorta di isolamento dal quale è molto difficile astrarsi.
3) Genitori invadenti. Qui si passa ad un problema sicuramente più leggero e facile da gestire ma che per molte coppie rappresenta, comunque, un ostacolo che alle volte può diventare insormontabile. Capita spesso, infatti, che uno dei due sia più legato dell’altro alla propria famiglia d’origine, consentendole di inserirsi nel rapporto di coppia e di esprimere pareri o giudizi su ogni piccola cosa. A volte ciò avviene perché i primi tempi ci si trova a vivere insieme ai genitori di uno dei due, altre perché la famiglia non comprende l’importanza di prendere le distanze ed altre ancora perché da parte di uno dei membri della coppia c’è una difficoltà a staccarsi dal ruolo di figlio.
4) Crescita in tempi diversi. Uno degli altri punti chiave alla base di una possibile crisi di coppia è data dal percorso di crescita individuale che spesso porta a prendere strade diversi e ad allontanarsi. Quando ci si conosce e si sceglie di vivere insieme lo si fa per diversi motivi tra i quali vi possono essere anche ideali e obiettivi in comune. Quando questi mutano con il tempo, cosa tra l’altro normale nella vita di una persona, la coppia ne risente. Da un lato c’è chi si è evoluto e sente l’altra persona come uno specchio fermo sul passato e dall’altro c’è chi è rimasto indietro sentendosi solo o in qualche modo tradito.
5) Regole infrante. Ogni rapporto interpersonale ha alla base delle regole da rispettare. Che si tratti di regole scritte o sottintese, infrangerle comporta quasi sempre una crisi nel rapporto di reciproca fiducia. Ne è un esempio il tradimento da parte di uno dei due o, andando su qualcosa di diverso, il mancato rispetto di promesse, a volte anche solo sottintese fatte durante il corteggiamento. Un compagno dedito sempre al lavoro, quando le premesse lasciavano intuire un amore che sarebbe stato al centro di tutto, può, ad esempio, rappresentare una regola infranta che col tempo porterà l’altra persona a sentirsi tradita e ferita creando una vera e propria spaccatura nel rapporto.
6) Il calo del desiderio. Questa causa normalmente non è primaria ma deve considerarsi come una conseguenza delle altre cause.
Il desiderio che unisce la coppia, con il tempo, tende a cambiare, evolvendosi insieme al rapporto. Ciò, quindi, finisce col non creare quasi mai dei danni nel rapporto a due. La cosa è, però, diversa se a crearlo sono delle situazioni difficili da gestire. Sotto stress o nel pieno di una delle situazione sopra identificate come causa delle crisi di coppia, infatti, molti tendono involontariamente ad allontanarsi, finendo con il cercarsi sempre meno perché troppo presi dalle preoccupazioni o dalla tristezza. Questo, porta con il tempo, ad uno spirito di adattamento che influisce sul desiderio sessuale. Problema che, alla lunga, potrebbe diventare un ennesimo punto di rottura per la coppia.