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04/04/2021
SONO INCINTA ….VACCINO SI’ O VACCINO NO?Chi può rispondermi ?La preoccupazione di sottoporsi a una vaccinazione ingravid...
16/03/2021

SONO INCINTA ….VACCINO SI’ O VACCINO NO?
Chi può rispondermi ?
La preoccupazione di sottoporsi a una vaccinazione in
gravidanza e allattamento, in assenza di dati di sicurezza
ed efficacia dei vaccini contro COVID-19 per questo target di popolazione, è oggetto di dibattito a
livello nazionale e internazionale. Le indicazioni dei diversi Paesi prevedono l’offerta vaccinale per
queste donne subordinata a una valutazione individuale del profilo rischio/beneficio, facilitata da un
colloquio informativo con i professionisti sanitari.
In Italia, l’Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) prende in esame le
indicazioni ad interim, assunte a livello internazionale e nazionale, e le evidenze scientifiche sul tema, producendo
documenti condivisi e sottoscritti dalle principali società scientifiche del settore (la Società Italiana di Ginecologia e
Ostetricia, SIGO, l’Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani, AOGOI, l’Associazione Ginecologi
Universitari Italiani, AGUI, l’Associazione Ginecologi Territoriali, AGITE, la Federazione Nazionale Collegi
Ostetriche, FNOPO, la Società Italiana di Neonatologia, SIN, la Società Italiana di Medicina Perinatale, SIMP ,la
Società Italiana di Pediatria, SIP, l’Associazione Culturale Pediatri, ACP, la Società Italiana di Anestesia, Analgesia,
Rianimazione e Terapia Intensiva, SIAARTI).
Queste le indicazioni ad interim al 31 gennaio 2021:
• le donne in gravidanza e allattamento non sono state incluse nei trial di valutazione dei
vaccini Pfizer-BioNtech mRNA (Comirnaty), Moderna e AstraZeneca per cui non
disponiamo di dati di sicurezza ed efficacia relativi a queste persone
• gli studi condotti finora non hanno evidenziato né suggerito meccanismi biologici che
possano associare i vaccini a mRNA ad effetti avversi in gravidanza e le evidenze di
laboratorio su animali suggeriscono l'assenza di rischio da vaccinazione
• al momento le donne in gravidanza e allattamento non sono un target prioritario dell'offerta
di vaccinazione contro il COVID-19 che, ad oggi, non è raccomandata di routine per queste
persone
• le donne in gravidanza presentano un rischio basso di gravi esiti materni e perinatali e che le
comorbidità pregresse (ipertensione, obesità) e la cittadinanza non italiana sono
significativamente associate a un maggior rischio di complicanze gravi da COVID-19.
• se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza subito dopo la vaccinazione, non c'è
evidenza in favore dell'interruzione della gravidanza
• se una donna scopre di essere in gravidanza tra la prima e la seconda dose del vaccino può
rimandare la seconda dose dopo la conclusione della gravidanza, eccezion fatta per i soggetti
ad altro rischio
• le donne che allattano possono essere incluse nell'offerta vaccinale senza necessità di
interrompere l’allattamento.
“Indicazioni ad interim su “Vaccinazione contro il COVID-19 in gravidanza e allattamento” - 09.01.2021
Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) – Istituto Superiore di Sanità Aggiornamento del 31 gennaio
2021”

**BONUS 110% NEL CONDOMINIO: RIFLESSIONI E CONSIGLI PRATICI**Ormai da ogni parte sentiamo parlare della opportunità dell...
13/03/2021

**BONUS 110% NEL CONDOMINIO: RIFLESSIONI E CONSIGLI PRATICI**

Ormai da ogni parte sentiamo parlare della opportunità della detrazione fiscale del 110% (c.d. Superbonus) di cui al D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
Per accedere al Superbonus è necessario che gli interventi (c.d. trainanti), che devono consentire un avanzamento di due classi energetiche dell’edificio, riguardino:
- il cappotto termico e cioè l’isolamento termico delle superfici che interessano l’involucro dell’edificio con una incidenza superiore al 25%;
- la coibentazione del tetto;
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con un impianto a p***a di calore o a condensazione;
- interventi antisismici e di riduzione del rischio sismico.
Una delle prime criticità emerse nell’affrontare il tema dell’accesso al Superbonus, soprattutto nelle realtà condominiali, ha riguardato il profilo della verifica urbanistica ed edilizia. Infatti, tra i requisiti richiesti per ottenere la detrazione fiscale, rientra la necessità dell’asseverazione di un tecnico abilitato circa la conformità urbanistica dell’edificio e, per certi versi, anche dei singoli immobili facenti parte del Condomìnio.
Ciò vuol dire che, oltre a valutare se le opere da eseguire in Condomìnio possano o meno comportare il richiesto aumento delle classi energetiche, occorrerà verificare se l’edificio condominiale (e quindi le parti comuni) e i singoli immobili siano stati costruiti conformemente al progetto originario, se le opere o ristrutturazioni successivamente eseguite siano state precedute dalla relativa pratica amministrativa o se siano state condonate ed infine, laddove dovessero emergere delle irregolarità, se queste possano o meno essere sanate.
L’analisi di questo profilo, in sostanza, diviene centrale determinando uno spartiacque tra la possibilità o meno di accedere al Superbonus.
Nel concreto, il tecnico incaricato dovrà analizzare la documentazione relativa agli edifici ed agli immobili (permessi, licenze, progetti autorizzati, condoni edilizi, etc...) ed effettuare un idoneo sopralluogo di riscontro anche al fine di individuare le eventuali pratiche per la regolarizzazione delle difformità ipoteticamente rinvenute.

L’iter pratico, quindi, richiede attenzione e tempi lunghi che fanno presagire una concreta difficoltà per i Condomìni che non abbiano già deliberato gli intereventi, di riuscire a realizzare, come richiesto, il 60% degli interventi complessivi entro il mese di giugno 2022.

Infatti, superato lo scoglio della fattibilità urbanistica ed energetica, sarà necessario far redigere da un tecnico il capitolato delle opere, reperire preventivi da diverse ditte, scegliere poi in assemblea a chi affidare l’appalto e chi nominare quale direttore dei lavori.

Nell’affrontare i diversi passaggi il primo consiglio “saggio” è quello di affidarsi, sin dalle indagini di fattibilità, a professionisti competenti che sappiano consigliare il miglior percorso (anche alternativo al Superbonus) da intraprendere per la singola situazione.

Quali sono le possibili problematiche giuridiche connesse ai profili urbanistici che potrebbero sorgere prima di giungere all’auspicata conclusione dell’iter che dovrebbe condurre alla conclusione ed esecuzione dell’appalto?

Ad esempio potrebbe capitare (ipotesi non certo da escludere) che un condòmino abbia realizzato un ampliamento della cubatura del proprio appartamento (come la tipica “chiusura” del terrazzo o balcone con strutture fisse) senza chiedere alcun permesso o senza aver aderito ai condoni passati.

A questo punto il Condomìnio si vedrebbe preclusa la possibilità di accedere all’agevolazione fiscale impedita dalla presenza della superfetazione non regolarizzata.

Solo una attenta gestione delle problematiche ed una coscienziosa condotta da parte di tutti i soggetti coinvolti potrà scongiurare l’insorgere di contenziosi che, diversamente, saranno inevitabili in presenza di istanze contrapposte quali quella di chi vuol accedere all’agevolazione e di chi non vuol abbattere parte del proprio immobile.

°°LE CAUSE PRINCIPALI CHE DETERMINANO LA CRISI DI COPPIA°°Si parla di crisi di coppia quando i partner vivono un malesse...
10/03/2021

°°LE CAUSE PRINCIPALI CHE DETERMINANO LA CRISI DI COPPIA°°
Si parla di crisi di coppia quando i partner vivono un malessere che dura nel tempo e, nonostante il desiderio di cambiamento, i tentativi di risolvere i problemi non hanno dato esito positivo o, addirittura, si sono trasformati in dinamiche ripetitive che alimentano il problema anziché risolverlo.
La consapevolezza della disfunzionalità della relazione è accompagnata da uno stato di disagio, di pesantezza del clima relazionale e dalla sensazione di impotenza, rabbia e/o paura.
La crisi di coppia non è mai determinata da un solo evento, in genere si tratta di una combinazione di più fattori e ha come tratto distintivo il protrarsi nel tempo.
Ci può essere un evento scatenante più o meno destabilizzante, come per esempio la scoperta di un tradimento, ma generalmente la coppia si ritiene in crisi quando il disvelarsi di un elemento getta una luce di criticità sulla vita della coppia in generale.
Solitamente la crisi di coppia si verifica con maggior frequenza tra la prima è la seconda fase del ciclo di vita di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente.
In questa fase (della lotta per il potere), infatti, ad un certo punto il cervello smette di produrre le sostanze chimiche implicate nell’innamoramento ed iniziano ad emergere i primi screzi legati alle divergenze. I partner cominciano a realizzare che il rapporto idilliaco è una chimera ed anziché lavorare sulla comunicazione ed imparare a negoziare i conflitti o comunque, a focalizzarsi sulle somiglianze, sui punti in comune e sulle risorse dell’altro, mettono l’accento sulle divergenze di opinioni, valori, stile di vita, abitudini e suoi difetti dell’altro.
Del resto scoprire che non si sta vivendo in una coppia ideale è deludente ed i sentimenti di amore vengono sostituiti da rabbia e incredulità.
Vi è l’aspettativa irreale di poter lavorare per cambiare l’altro al fine di trasformarlo nel partner ideale, per far sì che possa soddisfare tutti i propri bisogni o, all’opposto, punirlo e sminuirlo per non essere la persona che si immaginava all’inizio della storia. Frequentemente accade che un partner si tira indietro, cercando di “sfilarsi” dal rapporto, mentre l’altro lo insegue ricercando insistentemente vicinanza emotiva.
Questa fase può durare da pochi mesi sino ad alcuni anni a seconda della disponibilità dei due a negoziare i conflitti per crescere assieme come individui autonomi in una diade. Quando manca la capacità di scende a patti in modo sano la coppia anziché risolvere le incomprensioni, e passare oltre, ritorna costantemente su vecchie situazioni rimaste in sospeso rendendo questa fase lungamente dolorosa.
Ci sono 2 possibili conseguenze di fronte ad un blocco evolutivo di questo stadio:
a) La rottura: la relazione termina quando uno o entrambi i partner sono in cerca d’amore ma non sono disposti a lavorare sul rapporto. Questi partner sono alla ricerca del rapporto perfetto e ciò li induce a ricercare compagni più compatibili ma purtroppo poiché il processo di sviluppo ricomincia similmente anche variando i soggetti implicati, il rischio di ricreare una nuova unione fallimentare è molto alto.
b) La sopravvivenza: la relazione prosegue attraverso il dolore e la frustrazione di un rapporto la cui crescita è bloccata. Questi partner pensano che un rapporto d’amore sia basato sul sacrificio.
In alterativa, perché questo stadio di lotta per il potere possa essere superato in modo sano, è necessario che i due poli della coppia accettino e apprezzino le differenze reciproche; imparino a condividere il potere decisionale e a rendersi conto che l'uso della forza non porta a nulla; rinuncino ad alcune fantasie e bisogni personali per mettere al primo posto l’armonia di coppia senza lotte né manipolazioni.
A volte la fuoriuscita dalla relazione sembra una via più facile rispetto al lavoro che è necessario fare per continuare a stare assieme. Quando uno dei partner decidere di chiudere il rapporto lungo la fase di “lotta per il potere” è perché non è disposto ad affrontare attraverso il confronto con l’altro aspetti di sé stesso che percepisce come troppo dolorosi.
Ma come abbiamo accennato all’inizio del paragrafo, i fattori che possono condurre alla crisi di coppia sono molteplici e tra di essi sicuramente possiamo elencare e seguenti:
1) Problemi economici. Si tratta forse della causa più frequente e difficile da risolvere. Un improvviso crollo dell’economia della coppia, infatti, può portare ad un periodo di frustrazione in grado di rovinare seriamente il rapporto a due. Di solito inizia tutto con la perdita del lavoro di uno dei due, con un investimento sbagliato, una spesa improvvisa o l’arrivo dei figli e le spese che ne susseguono. Per la coppia, trovarsi a dover rivalutare il proprio stile di vita è spesso un trauma che come tale viene vissuto interiormente.
2) Eventi traumatici. Restando in tema di traumi, a volte alcune coppie, per quanto affiatate si trovano a dover affrontare problemi più grandi di loro. Un figlio che non arriva o uno che muore prima del tempo, un lutto importante, una malattia, la casa andata distrutta. Sono vere e proprie catastrofi che possono riguardare entrambi o solo uno dei due ma che, in ogni caso, creano una sorta di isolamento dal quale è molto difficile astrarsi.
3) Genitori invadenti. Qui si passa ad un problema sicuramente più leggero e facile da gestire ma che per molte coppie rappresenta, comunque, un ostacolo che alle volte può diventare insormontabile. Capita spesso, infatti, che uno dei due sia più legato dell’altro alla propria famiglia d’origine, consentendole di inserirsi nel rapporto di coppia e di esprimere pareri o giudizi su ogni piccola cosa. A volte ciò avviene perché i primi tempi ci si trova a vivere insieme ai genitori di uno dei due, altre perché la famiglia non comprende l’importanza di prendere le distanze ed altre ancora perché da parte di uno dei membri della coppia c’è una difficoltà a staccarsi dal ruolo di figlio.
4) Crescita in tempi diversi. Uno degli altri punti chiave alla base di una possibile crisi di coppia è data dal percorso di crescita individuale che spesso porta a prendere strade diversi e ad allontanarsi. Quando ci si conosce e si sceglie di vivere insieme lo si fa per diversi motivi tra i quali vi possono essere anche ideali e obiettivi in comune. Quando questi mutano con il tempo, cosa tra l’altro normale nella vita di una persona, la coppia ne risente. Da un lato c’è chi si è evoluto e sente l’altra persona come uno specchio fermo sul passato e dall’altro c’è chi è rimasto indietro sentendosi solo o in qualche modo tradito.
5) Regole infrante. Ogni rapporto interpersonale ha alla base delle regole da rispettare. Che si tratti di regole scritte o sottintese, infrangerle comporta quasi sempre una crisi nel rapporto di reciproca fiducia. Ne è un esempio il tradimento da parte di uno dei due o, andando su qualcosa di diverso, il mancato rispetto di promesse, a volte anche solo sottintese fatte durante il corteggiamento. Un compagno dedito sempre al lavoro, quando le premesse lasciavano intuire un amore che sarebbe stato al centro di tutto, può, ad esempio, rappresentare una regola infranta che col tempo porterà l’altra persona a sentirsi tradita e ferita creando una vera e propria spaccatura nel rapporto.
6) Il calo del desiderio. Questa causa normalmente non è primaria ma deve considerarsi come una conseguenza delle altre cause.
Il desiderio che unisce la coppia, con il tempo, tende a cambiare, evolvendosi insieme al rapporto. Ciò, quindi, finisce col non creare quasi mai dei danni nel rapporto a due. La cosa è, però, diversa se a crearlo sono delle situazioni difficili da gestire. Sotto stress o nel pieno di una delle situazione sopra identificate come causa delle crisi di coppia, infatti, molti tendono involontariamente ad allontanarsi, finendo con il cercarsi sempre meno perché troppo presi dalle preoccupazioni o dalla tristezza. Questo, porta con il tempo, ad uno spirito di adattamento che influisce sul desiderio sessuale. Problema che, alla lunga, potrebbe diventare un ennesimo punto di rottura per la coppia.

°°IL CICLO DI VITA DELLA COPPIA°°La relazione di coppia non rimane uguale ed immutabile nel tempo bensì come ogni organi...
03/03/2021

°°IL CICLO DI VITA DELLA COPPIA°°

La relazione di coppia non rimane uguale ed immutabile nel tempo bensì come ogni organismo vivente, nasce, cresce, si evolve e ha bisogno di cure e di sforzi da parte dei partner per restare in vita.
Ogni relazione di coppia, nonostante le sue mille sfaccettature, segue un percorso comune, universale, attraverso un processo a fasi (o stadi evolutivi). Ovviamente la specificità dei singoli individui che si uniscono dando vita a diverse configurazioni di coppia, fa sì che ciascuna attraversi queste fasi secondo tempi, modalità, ritmi e andamenti propri: alcune coppie possono arrivare a toccare ogni fase, altre potranno arrestarsi ancora prima di essersi definite coppia, altre ancora potranno dilatarne alcune, per il loro tipo di personalità.
Ciò premesso il ciclo di vita della coppia può evolversi nei seguenti stadi o fasi:
1) STADIO SIMBIOTICO (Fase dell'innamoramento): in questa fase non si vede l'altro per quel che è realmente, i suoi difetti vengono del tutto minimizzati o addirittura non riconosciuti poiché l'oggetto d'amore viene totalmente idealizzato. Le somiglianze vengono amplificate, le differenze minimizzate. Sull'altro vengono proiettati i bisogni e le fantasie di un bambino che si illude che l'altro sarà in grado di soddisfare tutto quello di cui avrà bisogno.
2) DIFFERENZIAZIONE (Fase della delusione o della lotta di potere): questa è la fase più delicata durante la quale inizia il processo di separazione dall’altro, ci si accorge, infatti, che lui/lei non è la persona che pensavamo fosse e quindi anche l’idea iniziale di relazione non è più come ce l'aspettavamo. In questa fase la cosa più umana che si tenta di fare è cercare di cambiare l'altro tentando di smussare i suoi difetti.
3) SEPARAZIONE (fase della disillusione): questa è la fase in cui, superata la delusione della fase precedente, dovrebbe avvenire l’accettazione profonda. Il partner viene riconosciuto, accettato ed accolto per quel che è realmente e non per quello che avremmo voluto che fosse. La fase della disillusione è un tornare indietro e riaccettare l'altro.
4) RIAVVICINAMENTO (fase della stabilità o dell’impegno): questa è la fase in cui si comincia a far pace con l’idea che l’altro non riesca a colmare tutti i propri bisogni affettivi, che l’altro non sia l’elemento mancante che ci salverà la vita. I partner riconoscono di avere dei bisogni che non possono essere soddisfatti all’interno della coppia. Di conseguenza tornano a cercare gli amici e i familiari che avevano trascurato durante la fase dell’innamoramento. Ciascuno riscopre i propri interessi distinti e le proprie attività della vita quotidiana. I conflitti e i tentativi di cambiare l’altro non scompaiono, ma si cerca di affrontarli in modo costruttivo per conoscersi e definirsi meglio.
Non si cerca più di cambiare l’altro, ma di cambiare se stessi.
I partner sono in grado di trovare soluzioni creative alle tensioni di coppia, trovano soddisfazione nella propria vita e sviluppano un legame profondo e reciprocamente soddisfacente col proprio partner.
5) COSTANZA NEGLI OGGETTI (fase della progettazione): in questa fase i partner applicano al mondo tutto ciò che hanno imparato all’interno della coppia. Sono capaci di estendere i sentimenti di vicinanza e di calore sperimentati nella propria relazione di coppia, alle persone al di là della coppia.
Spesso in questa fase i partner si impegnano in attività finalizzate a migliorare il mondo. E spesso lo fanno insieme o ciascuno col supporto dell’altro, in altre parole “co-creano”.
Riassumendo possiamo dire che la coppia, nel suo percorso, funziona continuamente con momenti di distacco e momenti di avvicinamento che permettono di ricercare sempre una nuova sintonia.

**BLOCCO DEI LICENZIAMENTI**Ecco un brevissimo “focus” sulla questione del “blocco dei licenziamenti”, al fine di fornir...
01/03/2021

**BLOCCO DEI LICENZIAMENTI**
Ecco un brevissimo “focus” sulla questione del “blocco dei licenziamenti”, al fine di fornire un quadro sintetico di che cosa significhi e quali sono i possibili scenari.
Come noto la legge di Bilancio 2021 ha prorogato fino al 31 marzo 2021 il divieto di licenziamento.
In sostanza la legge vieta al datore di lavoro di licenziare i dipendenti sulla base di un giustificato motivo oggettivo quale potrebbe essere, in ipotesi, la soppressione di posti di lavoro o un riassetto organizzativo.
Le casistiche rientranti in tale tipo di licenziamento sono numerose e tutte vietate.
Dal divieto sono invece esclusi i licenziamenti per giustificato motivo soggettivo o giusta causa: per fare un esempio, qualora al dipendente vengano sollevati più addebiti disciplinari, è possibile poi che si proceda ad un licenziamento, salvo la successiva verifica sulla legittimità dello stesso.
Stiamo assistendo, in alcuni casi, a licenziamenti disciplinari che, però, non risultano connessi ad una reale inadempienza del dipendente, quanto piuttosto alla necessità del datore di lavoro di attuare una risoluzione del rapporto lavorativo.
È importante in tali ipotesi discernere caso per caso ed approfondire la sussistenza di una eventuale illegittimità del licenziamento.
Infatti, nel caso in cui sia stato illegittimamente effettuato, il licenziamento va impugnato entro i 60 giorni dalla comunicazione.

**COME SI SCEGLIE IL PARTNER (LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO)**Secondo la teoria dell’attaccamento elaborata da Bowlby, la ...
22/02/2021

**COME SI SCEGLIE IL PARTNER (LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO)**

Secondo la teoria dell’attaccamento elaborata da Bowlby, la scelta del partner non sarebbe mai un fenomeno del tutto casuale, poiché le esperienze che ciascuno fa nel corso della propria esistenza, specialmente negli anni dell’infanzia, formano nella mente dei “modelli inconsci” o “schemi”, i quali determinano in maniera significativa chi innescherà l’attrazione, come verrà vissuto l’innamoramento e gli aspetti della vita di coppia.
In altre parole, secondo l’autore, l’attaccamento adulto non sarebbe altro che l’espressione di un processo di revisione che risente, almeno in parte, delle rappresentazioni delle esperienze d’attaccamento del passato, ovvero quelle tipiche dell’infanzia quali la relazione con i genitori, ma che tuttavia non è indifferente al tipo di incontro che avviene nel passato prossimo tra due persone, né può trascurare il legame di coppia presente e le interazioni con il partner attuale.
Quel che è ceto, però, è che la ricerca di un legame d’attaccamento, ovvero di un legame emozionale dal quale derivi il senso di sicurezza individuale, costituisce il primo motore che spinge l’individuo ad impegnarsi in una relazione di coppia.
Poiché, quindi, le relazioni significative del passato forniscono una sorta di punto di riferimento per la relazione nascente, in essa ognuno porta una propria precisa modalità, uno schema, un modello di come quella relazione sarà e di cosa ci si aspetterà da essa. E’ l’esperienza del primo amore, quello con la madre o con chi si è preso cura del bambino, che imprime nella mente dell’individuo adulto l’idea di cosa si dovrà aspettare dalle relazioni importanti.
Al tal proposito molto interessanti appaiono i risultati di alcuni studi effettuati sulla relazione madre-bambino i quali hanno evidenziato come l’attaccamento sia legato a specifici modelli (pattern) di attivazione neuronale per cui è stato provato che le esperienze interpersonali vissute nei primi anni di vita possono “plasmare” il cervello al punto tale da determinare dei cambiamenti nelle connessioni sinaptiche.
Gli individui utilizzano le esperienze relazionali precoci con le proprie figure di accudimento per regolare le proprie emozioni; nel tempo tali esperienze relazionali vengono interiorizzate in “schemi” (modelli operativi interni) che via via modellano ed influenzano la modalità di ingaggio nelle relazioni interpersonali e le strategie per la gestione delle emozioni.
Le relazioni di attaccamento, quindi, costituiscono il contesto all’interno del quale ha luogo l’acquisizione delle abilità di regolazione emotiva, requisito indispensabile per instaurare in modo competente le relazioni sociali.
Ciò vuol dire che occorre sviluppare un’adeguata capacità di regolazione delle emozioni per ottenere un certo equilibrio interno tra “senso di distanza” e “senso di vicinanza” psicologica in rapporto agli altri e per sviluppare rapporti “sani”; l’eccessiva vicinanza così come l’eccessiva distanza indebolisce il Sé psicologico.
Ciò premesso, possiamo definire persona sicura: quella che ha avuto interazioni nell’infanzia con figure di attaccamento disponibili e responsive, che ha fiducia nel fatto che la ricerca della vicinanza sia una strategia di regolazione dell’emozioni efficace e quindi la utilizzerà maggiormente nei momenti di bisogno, per questo è relativamente facile per questo tipo di persone chiedere aiuto nei momenti di difficoltà.
Sarà, invece, una persona insicura: quella che ha avuto interazioni nell’infanzia con figure di attaccamento non sufficientemente disponibili, per tanto ha appreso che la strategia principale dell’attaccamento spesso fallisce nell’obiettivo di regolare le emozioni rendendo necessarie alternative secondarie, basate sulla disattivazione o iper-attivazione del sistema di attaccamento.
Le persone insicure, quindi, faranno ricorso a strategie alternative di regolazione emotiva piuttosto che cercare con fiducia la vicinanza del partner. Le persone insicure, poi, possono a loro volta distinguersi in persone ansiose e persone evitanti.
La persona ansiosa regolerà le proprie emozioni segnalando o esprimendo i propri bisogni e paure accentuando il disagio e presentandosi come estremamente vulnerabile al dolore diventando iper-vigile.
La persona evitante, invece, disattiverà il sistema di attaccamento facendo affidamento principalmente su di sé per affrontare i problemi e tenderà a controllare le proprie emozioni ritirandosi in sè stessa.
Lo stesso Bowlby ha parlato di relazione di coppia come di un nuovo ambiente di accudimento ed in tale ottica si pone l’accento non solo sul passato remoto ma anche su quello prossimo, pur agendo schemi precedenti, è possibile che si acquisiscano nuove modalità relazionali.
Ciascun partner dovrà assimilare le nuove esperienze a quelle precedenti e, allo stesso tempo, accomodarsi alle caratteristiche dei modelli operativi interni dell’altro membro della coppia, mantenendo un equilibrio tra continuità e flessibilità. Se, infatti, un partner è in grado di disconfermare le aspettative negative che l’altro possiede riguardo alla relaziona, questa esperienza può facilitare la possibilità di revisione il proprio schema.

Se stai sognando di essere ascoltata, compresa e sostenuta, ma contemporaneamente vorresti l'aiuto concreto di un profes...
17/02/2021

Se stai sognando di essere ascoltata, compresa e sostenuta, ma contemporaneamente vorresti l'aiuto concreto di un professionista esperto che ti guidi verso le scelte migliori per risolvere i tuoi problemi, ORIENTAMENTO DONNA è ciò che stai cercando.





ORIENTAMENTO DONNA è il luogo dell'ascolto e dell'empatia dove ogni donna trova servizi specialistici e risposte qualificate. Uno spazio per tutte quelle donne che sentono che da sole potrebbero non farcela, ma anche per tutte quelle che sentono di essere forti abbastanza eppure necessitano di una certezza in più, di un consiglio per intraprendere la strada migliore, in una parola di un ORIENTAMENTO.





ORIENTAMENTO DONNA vuole essere questo e tanto altro che arriverà con il tempo, con la segreta speranza che ci sarà sempre meno bisogno di noi, ma con la concreta consapevolezza che se il lavoro di una donna non è mai finito, il lavoro di tante donne insieme può costruire un futuro più sereno per tutti.

**L’AMORE NON È UN GIÀ PRONTO SI COSTRUISCE**Non è un vestito già confezionato,ma stoffa da tagliare, preparare e cucire...
17/02/2021

**L’AMORE NON È UN GIÀ PRONTO SI COSTRUISCE**

Non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, preparare e cucire.
Non è un appartamento chiavi in mano,
ma una casa da concepire, costruire, conservare e, spesso, riparare.
Non è una vetta conquistata,
ma scalate appassionanti e cadute dolorose.
Non è un solido ancoraggio nel porto della felicità,
ma è un levar l'ancora, è un viaggio in pieno mare.
Non è un sì trionfale che si segna fra i sorrisi e gli applausi,
ma è una moltitudine di "sì" che punteggiano la vita,
tra una moltitudine di "no" che si cancellano strada facendo.
Non è l'apparizione improvvisa di una nuova vita,
perfetta fin dalla nascita,
ma sgorgare di sorgente e lungo tragitto di fiume
dai molteplici meandri, qualche volte in secca,
altre volte traboccante,
ma sempre in cammino verso il mare infinito.
M.Quoist

**COME SONO CAMBIATE LE RELAZIONI NELL’ERA DIGITALE**L’avvento di internet indubbiamente ha condizionato non solo le mod...
17/02/2021

**COME SONO CAMBIATE LE RELAZIONI NELL’ERA DIGITALE**

L’avvento di internet indubbiamente ha condizionato non solo le modalità di scelta del partner ma anche il destino di tutte le relazioni (affettive e non).

Il Web ha rivoluzionato ogni aspetto della vita quotidiana al punto tale che i social network hanno creato l’illusione di avere accanto molti amici quando in realtà si tratta solo di contatti virtuali o, nella migliore delle ipotesi, di conoscenze fugaci e di poco spessore emotivo.

Questo nuovo modello sociale di pseudo-relazione, in cui la rete rappresenta un surrogato delle relazioni intime, ha spinto sempre più le persone a chiudersi in un mondo virtuale dove i contatti reali sono ridotti al minimo, i rischi annullati così come la probabilità di fallire.

I ricercatori J. Bailenson e N. Yee hanno definito questo fenomeno come “effetto proteus”, per cui chi abusa del mondo virtuale tende ad adattare il proprio comportamento nella vita reale a quella del mondo digitale.

L’utilizzo sempre più dilagante dei social ha manipolato il modo di pensare delle persone creando un’ipertrofia dell’ego che si scontra con le richieste della realtà. Il virtuale diventa interscambiabile con il reale, fino a quando esso diventa più gratificante del reale.

La conseguenza estrema di questo nuovo modo di concepire le relazioni può indurre ad una completa dissociazione dalla realtà generando l’illusione che ognuno può essere o diventare ciò che vuole salvo poi rischiare l’insorgere di disturbi quali l’ansia e/o la depressione quando avviene un confronto violento tra ideale e reale.

In un simile contesto, è comprensibile che anche l’idea dell’amore e delle relazioni sentimentali abbia subìto notevoli cambiamenti.

In passato, infatti, l’unico modo di comunicare con l’amato era scrivere lettere o effettuare lunghe chiamate dal telefono fisso, spesso passando anche per il filtro dei genitori che, rispondendo al telefono, incutevano un certo timore alle giovani coppie.

Oggi attraverso l’utilizzo dei cellulari e del web, se da una parte si sono certamente annullate le distanze tra le persone, dall’altra è notevolmente scaduta la qualità dei rapporti personali che da reali sono diventati “virtuali”.

Se prima uno sguardo o un gesto potevano accendere la scintilla, adesso non è raro vedere gli smartphone come strumenti per trasmettere i sentimenti e le proprie emozioni.

Si è persa la gioia delle cose durevoli, frutto di impegno quotidiano e duro lavoro e, come correttamente sostiene Bauman, il grande sociologo, i legami sono stati sostituiti dalle "connessioni".

Del resto, mentre i legami richiedono impegno, tempo ed energia, "connettersi" e "disconnettersi" è molto più veloce e poco impegnativo, praticamente un gioco da bambini.

Attraverso Facebook, con un semplice click, si possono “conoscere” centinaia di persone mentre instaurare delle relazioni vere “offline” è più complicato. Ciò che si guadagna in quantità si perde in qualità e ciò che si guadagna in facilità (scambiata per libertà) si perde in sicurezza.

Amarsi e rimanere insieme tutta la vita un tempo non solo era possibile, ma era la norma, oggi, invece, è diventato una rarità, una scelta invidiabile o f***e, a seconda dei punti di vista.

Ne “L'amore liquido”, Bauman afferma che l’amore oggi è diviso tra il desiderio di emozioni e la paura del legame.

L'amore è considerato alla stregua di un oggetto preconfezionato e pronto per l'uso mentre, invece, dovrebbe essere affidato alle nostre cure, avrebbe bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno.

Indirizzo

Via Michele Amari 17/19
Rome
00179

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