Studio Cimaglia Gualtieri

Studio Cimaglia Gualtieri Studio di Psicologia, Psicoterapia, Psichiatria

📉✨ Un segnale da ascoltare: il disagio dei più piccoli sta crescendoNegli ultimi tredici anni, i ricoveri in neuropsichi...
17/11/2025

📉✨ Un segnale da ascoltare: il disagio dei più piccoli sta crescendo

Negli ultimi tredici anni, i ricoveri in neuropsichiatria infantile sono aumentati di circa +180% 📈. Un dato che parla da sé e che ci invita a guardare con attenzione a ciò che accade nel mondo interno dei bambini: emozioni difficili da contenere, regolazioni fragili, ritmi relazionali interrotti.

📱 Sempre più evidenze indicano che l’uso precoce e prolungato di tablet e smartphone può contribuire a difficoltà nel linguaggio, nella regolazione emotiva e nella capacità di mantenere la concentrazione. Quando lo schermo si sostituisce al volto dell’altro, viene meno quella trama relazionale che aiuta il bambino a dare forma e significato alle proprie esperienze interne.

👶💬 La crescita psichica si costruisce dentro una relazione viva: sintonizzazione, riparazione, gioco condiviso, presenza affettiva. Senza questi ingredienti, il bambino rischia di sentirsi disorganizzato, frammentato, senza un punto stabile da cui modulare emozioni e comportamenti.

🌱 Come clinici, vediamo ogni giorno quanto sia preziosa la qualità della relazione nel favorire lo sviluppo del Sé: non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di restituire centralità allo scambio umano, alla reciprocità e ai momenti in cui il bambino può sentirsi visto, riconosciuto e accompagnato.








🌘 QUANDO IL PADRE NON TROVA IL SUO POSTO: IL FIGLIO RESTA A CERCARE IL PROPRIO🌘Ci sono storie in cui la funzione paterna...
16/11/2025

🌘 QUANDO IL PADRE NON TROVA IL SUO POSTO: IL FIGLIO RESTA A CERCARE IL PROPRIO🌘

Ci sono storie in cui la funzione paterna non riesce a prendere forma. Non è solo questione di presenza fisica, ma di assenza di contatto: uno sguardo che non si posa, una guida che non orienta, un confine che non sostiene. Il bambino cresce così in uno spazio interiore senza perimetro, dovendo costruire da solo ciò che avrebbe dovuto essere condiviso.

⚰️👶 La ferita del padre morto prematuramente

Quando un padre muore mentre il figlio è ancora piccolo, la ferita assume una qualità particolare: non si tratta del dolore di un’assenza agita o scelta, ma di un vuoto definitivo. Il bambino non perde solo una presenza concreta, ma un riferimento in costruzione, un legame che non ha avuto il tempo di consolidarsi nella memoria affettiva. Resta un’ombra dolce e dolorosa, una nostalgia che non sa ancora come definirsi.

🧭✨ Altre forme di assenza o distanza paterna

Altre volte la figura paterna c’è, ma non si apre all’incontro. Occupa la scena senza lasciare spazio all’altro, resta centrata su sé stessa, sui propri bisogni di conferma e sulla propria immagine. Il figlio non si sente riconosciuto e si percepisce specchio di un ideale che non ha scelto. In altri casi, i padri oscillano continuamente tra affetto, distanza e fragilità, creando un clima emotivo imprevedibile.

📌 Quando la funzione paterna vacilla

Il contatto emotivo può essere assente, lo sguardo critico o svalutante, e l’amore condizionato alla performance. Instabilità, dipendenze o aggressività saturano il sistema familiare, mentre emozioni e fragilità del bambino non trovano spazio. Spesso vengono richiesti compiti da adulto, senza che qualcuno si interessi davvero al suo mondo interno.

🌿 Il padre come simbolo e come esperienza interna

La funzione paterna rappresenta il movimento verso il mondo: direzione, scelta, autonomia. Quando questa funzione non prende forma, emergono difficoltà a fidarsi delle proprie decisioni, sensazioni di vuoto o smarrimento, paura di fallire, bisogno costante di conferme esterne e fatiche nel trasformare i desideri in azione.

👦➡️👨 Che cosa vive un figlio maschio

Un ragazzo cresciuto con un padre emotivamente non disponibile può sviluppare incertezza identitaria, fragilità dell’autostima, confusione tra forza e durezza, ricerca di figure esterne di conferma, dipendenza dal giudizio e difficoltà nell’esprimere vulnerabilità.

🛡️📌 Segnali della mascolinità difensiva

Anestesia emotiva, bisogno di controllo, competizione esasperata, svalutazione del femminile, aggressività, sessualità vissuta come potere e incapacità di chiedere aiuto sono segnali tipici di una mascolinità costruita su ferite e difese, non su integrazione e consapevolezza.

🌱💫 Il maschile quando si struttura in modo sano

Un maschile maturo nasce dalla connessione, non dalla lotta. È radicato nel corpo e nelle emozioni, distingue tra protezione e controllo, sa dire no senza chiudersi e sì senza perdersi, accoglie la vulnerabilità, si orienta grazie alla propria interiorità e riconosce il valore del femminile come parte della complessità umana. La trasformazione avviene quando il figlio dà forma alla propria funzione paterna interna e il maschile diventa adulto.

🌘QUANDO IL PADRE NON TROVA IL SUO POSTO: IL FIGLIO RESTA A CERCARE IL PROPRIO🌘Crescere senza una guida paterna lascia un...
16/11/2025

🌘QUANDO IL PADRE NON TROVA IL SUO POSTO: IL FIGLIO RESTA A CERCARE IL PROPRIO🌘

Crescere senza una guida paterna lascia un vuoto profondo: non è solo assenza fisica, ma mancanza di contatto emotivo, guida e confini.

⚰️👶 Se il padre muore prematuramente, il bambino cresce con un’ombra dolce e dolorosa, un vuoto che influenza la costruzione di sé.

🧭✨ Se è emotivamente distante o instabile, il figlio sviluppa insicurezza, bisogno di conferme e difficoltà a fidarsi di sé.

🛡️ La mascolinità difensiva nasce da ferite non integrate: controllo, competizione, svalutazione del femminile.

🌱💫 Il maschile sano nasce dalla connessione, dalla consapevolezza, dalla capacità di accogliere emozioni e vulnerabilità.

🔥 La trasformazione avviene quando il figlio costruisce la propria funzione paterna interna: è in quel momento che il maschile diventa adulto.

🌿 DA FERITA A RELAZIONE: IL CAMMINO VERSO L’INTEGRAZIONE DEL SÉ 💫Dentro ognuno di noi vive un bambino che ha imparato a ...
13/11/2025

🌿 DA FERITA A RELAZIONE: IL CAMMINO VERSO L’INTEGRAZIONE DEL SÉ 💫

Dentro ognuno di noi vive un bambino che ha imparato a sopravvivere adattandosi: ha trattenuto le lacrime, nascosto la rabbia, trasformato la solitudine in compiacenza.
Quel bambino non è un ricordo astratto, ma una parte viva della mente relazionale che continua a cercare riconoscimento e contatto 💔

Nel percorso di consapevolezza, riconoscere la ferita non significa restare prigionieri del dolore, ma incontrare quella parte di sé che è rimasta sola nell’esperienza originaria.
La rabbia che affiora in questa fase non è distruttiva: è la voce della parte che finalmente si sente vista, il segnale di una verità rimossa.
🔥 Ma se resta chiusa in sé, senza possibilità di essere mentalizzata nella relazione, rischia di trasformarsi in rancore, e il rancore è una forma congelata del bisogno.

La guarigione non nasce dall’eliminare il passato, ma dal creare un nuovo spazio di esperienza condivisa.
🪶 È nella relazione terapeutica che il “bambino interiore” incontra finalmente un altro Sé capace di ascoltare senza giudizio, di restare presente anche davanti al dolore.
In questo incontro, ciò che un tempo era solitudine può trasformarsi in co-costruzione di senso.

💙 Prendersi cura del proprio bambino interiore non significa negare la storia, ma riconoscere che oggi, come adulti, possiamo offrirgli ciò che allora mancava: una presenza costante, una voce gentile, la possibilità di giocare, di sentire, di vivere.

“Adesso ci sono io” non è solo un atto di auto-conforto, ma una nuova esperienza relazionale interna:
il Sé adulto si fa contenitore del Sé bambino, inaugurando un dialogo trasformativo tra le parti della mente.

🌱 La psicoterapia diventa così il luogo dove il passato può essere rielaborato non come colpa, ma come narrazione condivisa.
Un luogo dove la ferita diventa parola, la solitudine si trasforma in legame, e la memoria emotiva si integra in una nuova esperienza di Sé.

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Psicologia | Psicoterapia
💠 “Guarire significa riscrivere la propria storia dentro una nuova relazione.”

📚💡 Il PDP non è un “favore”… è un diritto! 💬✨⠀Ogni studente ha il diritto di apprendere secondo i propri tempi e le prop...
12/11/2025

📚💡 Il PDP non è un “favore”… è un diritto! 💬✨

Ogni studente ha il diritto di apprendere secondo i propri tempi e le proprie modalità. 🧠💖

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) non è una scorciatoia, ma uno strumento di inclusione e valorizzazione della diversità. 🌈📖

👉 Il PDP serve a:
🪶 riconoscere i diversi stili di apprendimento;
🪶 garantire pari opportunità di accesso allo studio;
🪶 creare un ponte tra scuola, famiglia e professionisti;
🪶 promuovere una didattica che rispetta la neurodiversità. 💬🧩

Spesso, purtroppo, il PDP viene percepito come un “aiuto in più” o un “vantaggio”. 😔

In realtà è uno strumento normativo (Legge 170/2010) che tutela il diritto allo studio di chi presenta DSA o altre difficoltà specifiche. ⚖️📑

❤️ Un PDP ben costruito non riduce le aspettative, ma adatta le modalità di insegnamento e valutazione, permettendo a ogni studente di esprimere il meglio di sé. 🌱🎯

👩‍🏫 La scuola inclusiva nasce quando riconosce che l’uguaglianza non è “fare lo stesso per tutti”, ma dare a ciascuno ciò di cui ha bisogno per apprendere e crescere. 🌼

💬 “Riconoscere la diversità non significa fare eccezioni, ma costruire opportunità.” 🌟

🌿 QUANDO IL CORPO PORTA IL PESO DI MEMORIE ANTICHE 🌿Ti sei mai chiesto perché, a volte, il corpo sembra ricordare ciò ch...
11/11/2025

🌿 QUANDO IL CORPO PORTA IL PESO DI MEMORIE ANTICHE 🌿

Ti sei mai chiesto perché, a volte, il corpo sembra ricordare ciò che la mente ha dimenticato? 🤔💭

Oggi la scienza ci mostra qualcosa di sorprendente:
non solo le esperienze di vita, ma anche lo stress e il dolore vissuti dalle generazioni precedenti possono lasciare un’impronta biologica nei nostri geni. 🧬💫

✨ Questo campo di ricerca si chiama epigenetica,
e studia come l’ambiente, le emozioni e le relazioni possano “accendere” o “spegnere” i geni.
Non cambiano la struttura del DNA, ma il modo in cui il nostro corpo lo legge e lo interpreta.

Immagina il DNA come un grande spartito musicale 🎼:
i geni sono le note, ma è la vita – con le sue gioie, paure e traumi – a decidere il ritmo e la melodia.

💥 Quando viviamo situazioni di forte stress, perdita o paura,
il corpo si adatta per sopravvivere: produce ormoni dello stress,
attiva l’infiammazione e prepara ogni cellula alla difesa.

Se questo stato di allerta dura a lungo,
quelle istruzioni diventano un messaggio biologico trasmesso anche ai figli. 👶💔

Così può accadere che una nuova generazione nasca con una maggiore sensibilità,
una vulnerabilità allo stress o un corpo che reagisce come se il pericolo non fosse mai finito. ⚡

🌱 La buona notizia è che nulla è immutabile.
L’epigenetica non è destino: è un linguaggio vivo, in continuo dialogo con ciò che viviamo.

Ogni esperienza di calma, fiducia e connessione può riscrivere questa memoria biologica:

💞 relazioni affettive stabili
🧘‍♀️ pratiche di consapevolezza e respiro
🍃 contatto con la natura
🥗 alimentazione equilibrata
😴 sonno rigenerante
🎶 momenti di piacere e gratitudine

Tutto ciò che aiuta il corpo a sentirsi al sicuro modifica l’espressione dei geni e riporta equilibrio tra mente, corpo e sistema immunitario.

🧠 In questo processo, la psicoterapia rappresenta un mezzo potente per rompere la catena del trauma ereditato.
Attraverso l’ascolto, la consapevolezza e la rielaborazione delle esperienze emotive,
la mente e il corpo possono imparare a riconoscere che il pericolo è finito.

La relazione terapeutica diventa uno spazio di sicurezza biologica,
dove si riscrive non solo la storia interiore, ma anche la risposta fisiologica allo stress. 💬💗

💬 Guarire da un trauma non significa dimenticare,
ma insegnare al corpo che la minaccia non è più presente.

Ogni gesto di cura verso te stesso,
ogni volta che scegli la calma invece della reazione,
stai scrivendo una nuova pagina nel tuo codice biologico. 🩸✨

🌺 La guarigione non riguarda solo te:
ogni atto di consapevolezza crea benessere anche per chi verrà dopo.
Perché quando un corpo ritrova la pace,
tutta la sua storia – passata e futura – può finalmente respirare. 🌬️💖

🌿 DA FERITA A RELAZIONE 💫Dentro di noi vive un bambino che un tempo ha imparato a sopravvivere: ha taciuto per non perde...
11/11/2025

🌿 DA FERITA A RELAZIONE 💫

Dentro di noi vive un bambino che un tempo ha imparato a sopravvivere: ha taciuto per non perdere l’amore, ha sorriso per non sentire la solitudine 💔

Oggi quel bambino chiede solo una cosa: essere ascoltato.
Non per rimanere nel dolore, ma per trasformarlo in presenza.

💙 La psicoterapia è l’incontro in cui quel bambino incontra finalmente un adulto capace di restare, di comprendere, di accogliere.
È lì che la rabbia si scioglie, il rancore si placa e nasce una nuova relazione interiore, più viva, più integra, più libera.

🌱 Guarire non è dimenticare, ma imparare a dire:
“Adesso ci sono io.”


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Psicologia | Psicoterapia

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💭 A volte il corpo ricorda ciò che la mente ha dimenticato.La scienza oggi ci mostra che le esperienze di stress e dolor...
11/11/2025

💭 A volte il corpo ricorda ciò che la mente ha dimenticato.
La scienza oggi ci mostra che le esperienze di stress e dolore possono lasciare un’impronta biologica nei geni 🧬: è l’epigenetica, il linguaggio con cui la vita scrive le proprie memorie nel corpo.

Ma la buona notizia è che nulla è immutabile 🌱
Relazioni sane, calma, respiro, nutrizione, luce, sonno… ogni gesto di cura riaccende i geni della guarigione.

✨ E la psicoterapia è uno strumento prezioso per interrompere la catena del trauma ereditato.
Attraverso la consapevolezza e la relazione terapeutica, il corpo impara che il pericolo è finito e può tornare a vivere in sicurezza. 💗

Ogni atto di cura verso te stesso è un messaggio di guarigione che arriva fino alle generazioni future. 🌳

🧩 💬 La comunicazione autistica è efficace: cambiare prospettiva per comprendere davvero!🔍 Un recente studio pubblicato s...
10/11/2025

🧩 💬 La comunicazione autistica è efficace: cambiare prospettiva per comprendere davvero!

🔍 Un recente studio pubblicato su Nature Human Behaviour rivela che le persone nello spettro autistico comunicano con la stessa efficacia delle persone neurotipiche ✨ … a cambiare non è la qualità del messaggio, ma il codice relazionale attraverso cui esso viene trasmesso.

🧠 Non si tratta quindi di un “deficit”, ma di una diversa sintonia comunicativa, che merita riconoscimento e valorizzazione 🌈.

🔎 Punti chiave della ricerca scientifica

📊 311 partecipanti, suddivisi in:
➡️ gruppi tutti autistici
➡️ gruppi tutti neurotipici
➡️ gruppi misti

💡 Risultato: la quantità di informazione trasmessa era equivalente in tutti i gruppi 🤝

❤️ Le differenze emergevano solo nel grado di comfort relazionale, più alto quando le persone condividono modalità comunicative simili, più basso nei gruppi misti.

🗨️ Interessante: quando i partecipanti autistici comunicavano la propria diagnosi, la qualità percepita della relazione migliorava ✨

➡️ segno che la trasparenza e l’autenticità riducono i malintesi e favoriscono il contatto umano 🌿.

🧭 Cosa significa per chi lavora nella salute mentale e nella relazione d’aiuto

💬 Non c’è una sola “lingua” della comunicazione umana: ci sono molte lingue emotive e sensoriali.

👂 Il nostro compito, come clinici, è imparare ad ascoltarle tutte.

✅ Punti di attenzione professionale:

• 👩‍⚕️ Riconoscere la comunicazione nell’autismo come diversa ma funzionale.

• 🧩 Adattare setting e tempi per facilitare un dialogo autentico.

• 🤝 Educare colleghi, famiglie e istituzioni alla reciprocità comunicativa e non all’omologazione.

• 🌍 Creare contesti inclusivi, dove la diversità dei codici diventi una risorsa, non un ostacolo.

✨ Allo Studio Cimaglia Gualtieri crediamo che la neurodiversità sia una forma di ricchezza relazionale 💫

La comunicazione non è solo un mezzo per capirsi: è un ponte tra mondi interiori 🌉

💬 E ogni ponte costruito con rispetto e ascolto, può trasformare la distanza in incontro.

📣 Condividi questo post per diffondere una cultura clinica e sociale più consapevole, empatica e realmente inclusiva 💙

In this Registered Report, Crompton et al. examine how information is shared by autistic and non-autistic people and find that both perform comparably well. However, rapport is higher with others of the same neurotype and when diagnosis is disclosed.

09/11/2025

📣 L’autismo non è solo un tema dell’infanzia!

🔍 I dati più recenti mostrano un’impennata di diagnosi di disturbo dello spettro autistico nella fascia d’età 15-39 anni, evidenziando una realtà che troppo spesso rimane in ombra. 

🏥 Come professionisti della salute mentale e della cura psicoterapeutica, è fondamentale che riflettiamo su queste evidenze e valutiamo le implicazioni cliniche e assistenziali per gli adulti.

🔎 Quali sono le ragioni di questo cambiamento?

• 📈 L’aumento potrebbe essere in parte legato a una maggiore consapevolezza diagnostica, criteri più raffinati e screening più ampi.

• 🙋‍♀️ “Mascheramento” e strategie di adattamento: molte persone, in particolare le donne, scoprono la propria condizione più tardi perché hanno sviluppato modi di “coprirsi”, rendendo più ardua la diagnosi in età adulta.

• 🧩 Questa “seconda fase” della vita, l’ingresso nell’età adulta, implica nuove sfide: lavoro, autonomia, relazioni sociali… e per molte persone con autismo lo scenario non è sempre predisposto ad accoglierle. 

🎯 Quali sono i nodi critici su cui aprire una riflessione?

• 🏛 Servizi e presa in carico: in Italia molti centri diagnostici o di supporto si concentrano sull’età evolutiva; l’adulto con autismo rimane spesso senza un percorso strutturato. 

• 💼 Occupazione e vita indipendente: entrare nel mondo del lavoro, relazionarsi in contesti meno protetti, gestire i cambiamenti e trovare supporti adeguati, questi temi richiedono un’attenzione specifica.

• 🧠 Salute mentale: l’autismo in età adulta può associarsi a comorbilità (ansia, depressione, disturbi alimentari) legate anche all’isolamento o alla stanchezza da “camuffamento”. 

• 🔄 Paradigma di vita: serve spostare lo sguardo dallo sviluppo esclusivo nell’infanzia a un approccio che consideri l’intero arco di vita e le sue transizioni. 

✅ Quali sono le implicazioni per la nostra pratica professionale?

• Formazione continua: come psicoterapeuti e operatori, è essenziale aggiornarsi su strumenti diagnostici e clinici per l’adulto con autismo, anche in contesti che tradizionalmente non sono centrati su questa fascia d’età.

• Progettazione di interventi personalizzati: tenendo conto delle risorse, delle vulnerabilità, dei punti di forza delle persone adulte nello spettro autistico; promuovendo l’autonomia e la partecipazione.

• Collaborazione interdisciplinare: integrando neuropsichiatria, psicologia clinica, terapia occupazionale, facilita­zione all’inserimento lavorativo, supporti familiari.

• Advocacy e sensibilizzazione: contribuire a costruire una cultura sociale inclusiva, che riconosca la neurodiversità e offra contesti di accoglienza adeguati anche per l’adulto.

🙏 Come Studio Cimaglia Gualtieri Psicologia Psicoterapia
ribadiamo il nostro impegno a affrontare la complessità della neurodiversità anche nella vita adulta, offrendo percorsi di supporto personalizzati e consapevoli delle sfide specifiche.

💬 Se desideri approfondire o sviluppare insieme un progetto clinico rivolto all’adulto con autismo, siamo a disposizione per un confronto.

📌 Condividi questo post per aumentare consapevolezza e stimolare un dialogo professionale su questo tema ancora poco visibile.

⚠️ ALLARME OPPIOIDI SINTETICI: COSA SAPERE PER PROTEGGERSI ⚠️💊 Negli ultimi anni è cresciuto l’uso di sostanze oppioidi ...
08/11/2025

⚠️ ALLARME OPPIOIDI SINTETICI: COSA SAPERE PER PROTEGGERSI ⚠️

💊 Negli ultimi anni è cresciuto l’uso di sostanze oppioidi sintetiche estremamente potenti e pericolose, spesso assunte inconsapevolmente o mischiate ad altre droghe.

🔥 Fentanyl: potenza e rischio invisibile

➡️ È un analgesico sintetico nato per scopi medici (gestione del dolore acuto e oncologico).

➡️ È 50-100 volte più potente dell’eroina o della morfina.

➡️ Bastano microgrammi per provocare depressione respiratoria e arresto cardiaco.

➡️ Può essere assunto inconsapevolmente, poiché spesso viene mescolato ad altre sostanze.

💀 Nitazeni: la nuova generazione di oppioidi sintetici

⚗️ Derivati di laboratorio, ancora più potenti del fentanyl (fino a 40 volte).

⚠️ Spesso non rilevabili nei test tossicologici standard: per questo risultano ancora più insidiosi.

🧪 Presenti sul mercato illegale in forma di polveri, pillole o miscele, con altissimo rischio di overdose.

🧠 Perché sono così pericolosi?

💥 L’effetto sul sistema nervoso centrale è immediato: bloccano la percezione del dolore e generano euforia, ma allo stesso tempo spengono i centri vitali del respiro.

💥 Il confine tra “dose eccessiva” e “dose letale” è sottilissimo.

💥 La dipendenza si instaura rapidamente e il corpo perde in breve tempo la capacità di autoregolarsi.

🩺 Come agire e come prevenire

💬 Parlare apertamente del tema: informare è la prima forma di prevenzione.

👨‍👩‍👧 Educare i giovani e i familiari ai rischi reali delle sostanze sintetiche.

🚨 Riconoscere i segnali precoci: sonnolenza estrema, confusione, rallentamento del respiro, pupille puntiformi.

❤️ In caso di sospetta intossicazione, chiamare immediatamente i soccorsi (118) e non improvvisare interventi.

🤝 Chiedere aiuto ai servizi territoriali per dipendenze o ai professionisti della salute mentale: il recupero è possibile.

📢 La conoscenza salva vite.

Condividere informazioni corrette, restare vigili e promuovere la consapevolezza collettiva è il modo più efficace per arginare questa nuova emergenza sanitaria.

💙 Studio Cimaglia Gualtieri
Psicologia Psicoterapia
🧩 Promuoviamo salute, consapevolezza e benessere psicologico attraverso informazione e prevenzione.

🧩

Indirizzo

Via Riccardo Grazioli Lante 9/b
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