25/12/2023
Marchionni: Fino a qualche mese fa ero conscia, ma come molti medici, ll senso di onnipotenza vince: “ A me non può capitare” ma qualcosa ha fatto capolino nella mia testa. Vorrei parlare soprattutto a tutti i lavoratori e le pazienti che si sono esposti a raggi ultravioletti. Ad aprile 2023 mi ero accorta di avere una macchia vicino all’occhio e al naso, praticamente dove poggiano gli occhiali, quasi un’escoriazione, che ogni tanto si spellava. Approfittando di una visita a poco prezzo, mi sono rivolta a uno specialista (più che altro per questioni estetiche, ossia la asportazione di eventuali nevi/ nei), un medico del Gemelli che opera in privato, così ho fatto rimuovere dei minuscoli fibromi penduli. Ho chiesto anche di osservare quella macchia particolare nel punto dove dicevo di avere questa escoriazione e mi è stato detto che non avevo niente. A fine novembre 2023 sono andata per scrupolo all’ospedale dermatologico IDI, pagando il ticket, il Dermatologo mi ha immediatamente invitava a consultare la skin cancer unit. Gli indizi erano banali, ogni volta che mi stuccavo o mi lavavo il viso trovavo su quella che mi sembrava solo una crosticina, delle macchie di sangue. Il verdetto è stato senza speranza: basalioma. Tra tutti i tipi di carcinoma della pelle è quello che dà meno complicazioni, meno possibilità di metastasi o infiltrazioni. Da un lato me l’aspettavo, dall’altro è stato come una doccia fredda. Nel giro di una settimana mi hanno operata a lama fredda. L’importanza dell’intervento a lama fredda, ossia bisturi semplicissimo, punti e sutura visibile e poi esame istologico è che rispetto a un intervento con il laser dà la possibilità di capire quanto margine di quello che si è rescisso è libero da eventuali altre lesioni. Dato che sono molto fortunata, nonostante l’intervento vengo informata dopo più di un mese che devo essere sottoposta a revisione in cui 1,55 MM di tessuto dovranno essere di nuovo asportati. Adesso veniamo al punto fondamentale del perché si presenta un basalioma, un carcinoma, un melanoma: la colpa sono solo esclusivamente i raggi ultravioletti. Dato che la moda negli anni 90’ era di essere più o meno color mattone io ci sono cascata, volevo dimostrare che il mio colorito pallido (per cui venivo letteralmente presa per il c**o) non fosse di origine nobiliare o di mancanza di soldi di una vacanza a Riccione, ho subito una fortissima lesione alla pelle all’età di 14 anni. a distanza di oltre trent’anni l’ho pagata e l’ho pagata molto cara, infatti non è finita qui. Ora che ci penso successe anche a nonna che si era ustionata alle Dolomiti chissà quanti decenni fa e le fecero addirittura la rinoplastica.
Veniamo a voi, miei cari: consiglio vivamente a tutti quelli che sono esposti al sole di sottoporsi almeno almeno una volta all’anno all’epiluminescenza. La mia stupidità adolescenziale è stata “ vi faccio vedere io come mi abbronzo se a 14 anni, vado in Thailandia, plebei schifosi che mi chiamate mozzarella” a parte che ho avuto una vacanza completamente rovinata dall’ustione solare, la mia pelle era irriconoscibile, un’unica crosta, un’infinità di bolle d’acqua, impossibilità di alzarmi e godermi la vacanza, ma adesso ne sto anche portando i danni fisici. Qualche settimana prima mi avevano proposto un peeling all’acido mandelico, qualche puntura per ridurre le rughe e adesso mi ritrovo a confrontarmi con un cancro multifocale solamente per quello che è la cosa più effimera e stupida cui dia retta l’essere umano: l’estetica.
I danni possono comparire anche dopo 30 anni.
Meno male che poi sono diventata seguace fedele dark e ho aberrato il sole.
Proteggete la vostra pelle, qualsiasi colore sia, inutile fare i negazionisti dell’ovvietà, ormai sono anni che si sa che l’esposizione al sole è nociva. È bello essere abbronzati, ma se non siete gente da Bahamas e protezione 50 tutto il giorno risparmiatevi questo supplizio e investite piuttosto in una buona epilluminescenza annuale. Con ottimismo non solare, la vostra Ambra ♥️
P. S: tutto questo, come qualsiasi patologia in un medico provoca un profondo sconforto, sentendoci un po’ onnipotenti per deformazione professionale e diventiamo distaccati, anaffettivi, antipatici. Perdonateci per questa fallacittà professionale. In realtà ci siamo sempre per tutti, sempre, purtroppo tendiamo a trascurare noi stessi e chi ci sta veramente vicino, ma non è fatto con dolo, è proprio l’essere medico. Purtroppo queste situazioni comportano proprio per chi è il mestiere un certo allontanamento e anche una sorta di distacco mentale che psicologicamente è assimilabile al narcisismo (non patologico, anche se può portare in confusione le persone che sono vicine), ci si rinchiude nella malattia e nella paura ma non è per fare del male agli altri è una protezione verso sé stessi. 
P.s.2: GUAI a chi si lancia a usare metodi naturali, la crema protettiva può essere anche del discount ma non aloe e cavolate simili.
Se vi ustionate usate l’acqua e poi sentite un vero medico.