Dott.ssa Concetta Di Benedetto

Dott.ssa Concetta Di Benedetto Ti aiuto a trovare il tuo benessere, la fiducia, le potenzialità, la consapevolezza, per stare bene!

Ci sono momenti nella vita, e nella terapia, in cui tutto sembra vacillare.Ma è proprio lì, in quella piccola crepa, che...
12/09/2025

Ci sono momenti nella vita, e nella terapia, in cui tutto sembra vacillare.
Ma è proprio lì, in quella piccola crepa, che inizia un movimento nuovo.
Un'aggiustatura interiore.
Un cambio di sguardo.

🌀 Sono state giornate intense.
Di quelle che tolgono e restituiscono allo stesso tempo.
Il rientro, dopo la pausa estiva, è un tempo delicato, come una terra ancora da riabitare.

Sono statə vicina a chi ha scelto di tornare, di esserci, di continuare a lavorare su di sé.
E sono statə accanto anche a chi ha trovato il coraggio di avvicinarsi per la prima volta allo spazio terapeutico.
A chi ha varcato quella soglia fatta di domande, dubbi, timori…
…e ha scelto comunque di cominciare.
In punta di piedi, ma con una forza silenziosa.
Per camminare insieme.
Per lasciarsi accompagnare nel proprio processo di crescita.
Per sentirsi sostenutə, accolto/a, meno solə.

Con ascolto.
Con presenza.
Per sostenere il cambiamento, accogliere la fatica, promuovere benessere.
Perché il cammino dell’altrə è anche il mio.

E la terapia non è un luogo dove si arriva con le risposte.
È un tempo condiviso dove si impara a reggere la domanda.
E a stare.
Con sé.
Dentro di sé.

"Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita.
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori.
Però posso ascoltarti e dividerli con te."
(Jorge Luis Borges)

Forse anche tu, in questi giorni, stai riassestando qualcosa.
Forse ti senti un po' fuori posto, o ti chiedi come ritrovare il tuo centro.

👉 Ecco, comincia da lì.
Dal lasciare che qualcuno ti ascolti.
Dal non dover sapere tutto, ma sentirti accompagnatə.

🌱 Perché non si viene in terapia per cambiare ciò che è stato quello, lo sai già, non si può.
Ma si può cambiare il modo in cui il passato ti condiziona oggi, trasformare gli effetti che ancora ti abitano,
imparare a cambiare come lo porti dentro.
Così come dice Pat Ogden “… per cambiare gli effetti del passato che incidono ancora sul presente."

E questo sì, è un atto di libertà.

🦋 Ogni passo consapevole è già cambiamento.
Anche se non lo vedi subito.
Anche quando sembra piccolo, lento, impercettibile, fragile.

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“Questa coperta assorbe tutte le mie paure, frustrazioni. Alla fine di ogni giorno la scuoto fuori dalla porta… e così s...
09/09/2025

“Questa coperta assorbe tutte le mie paure, frustrazioni. Alla fine di ogni giorno la scuoto fuori dalla porta… e così spargo paure e frustrazioni al vento!”
(Linus)

A volte mi torna in mente Linus,
con la sua copertina in mano,
la sua protezione. 🧸

👦🏻 Linus stringe la sua copertina con forza. Non si vergogna.
Anzi: le affida il suo mondo emotivo.
Quella coperta, per lui, è un rifugio. Ma anche un contenitore.
Un luogo dove lasciare andare ciò che gli pesa.

Quella frase mi ha sempre colpito,
perché racconta qualcosa che facciamo tutte e tutti, anche da adulti.
Solo che a volte non ce ne accorgiamo.
Ci stringiamo a qualcosa: una routine, una canzone, una persona, una tazza calda tra le mani.
Cerchiamo un punto fermo, un luogo in cui “posare” le emozioni che non sappiamo dove mettere.

E poi… c’è il momento in cui serve scuotere.
Liberare.
Lasciare andare.

🌀 E tu… hai mai pensato a qual è la tua coperta?
Quel gesto, oggetto o spazio sicuro in cui lasci depositare le emozioni che ti attraversano ogni giorno?

Non serve qualcosa di eroico.
A volte è una passeggiata al tramonto.
Una pagina di diario.
Una tazza di tè in silenzio.
Uno sguardo complice.

🌬️ Ma il gesto più potente, Linus lo compie alla fine della giornata:
la scuote, la porta fuori,
e lascia che il vento si prenda ciò che non serve più.

💭 È qui che entra in gioco il vero self-care:
non solo “fare” per stare meglio,
ma anche lasciare andare.
Non trattenere tutto. Non controllare sempre.
Scuotere via le paure, come polvere.

Ci chiediamo spesso:
“Cosa posso aggiungere per stare meglio?”
Ma forse, ogni tanto, la domanda dovrebbe essere:
✨ “Cosa posso lasciare andare oggi, per respirare più leggerə?”

Un pensiero, una paura, un peso.

💬 E se stasera, invece di cercare risposte…
… lasciassi andare una domanda?
… e ti concedessi un gesto simbolico per liberarti di ciò che ti ha stancatə?

Anche tu hai la tua coperta.
Forse non lo sapevi.
Forse puoi iniziare da lì.

🎈 Un respiro profondo. Una parola scritta. Un pensiero lasciato andare.
Anche solo per oggi. Anche solo un po’.

Qual è la tua coperta, oggi?
Ti va di condividerla, anche solo con un emoji? 💬✨

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Cosa porto con me di questo agosto?In questo mese ho incrociato sguardi, accolto emozioni intense. Ho abbracciato. Ho pi...
31/08/2025

Cosa porto con me di questo agosto?
In questo mese ho incrociato sguardi, accolto emozioni intense. Ho abbracciato. Ho pianto. Ho vissuto sentimenti dei più disparati…

Un papà che non c’è più.
La sedia vuota.
La gioia di mio figlio al mare.
Le orme sulla sabbia calda.
Gli alberi di fichi di papà.
Restare in equilibrio sul sup.
I capelli crespi.
Il profumo della salsa nelle strade.
Il bagnoschiuma al monoi.
Il sale sulla pelle.
I fenicotteri nelle saline.
Le vongole e i cannolicchi.
Gli abbracci dei nipoti.

E poi silenzi.
Ricordi.
Risa improvvise.
Occhi lucidi.

Sono grata a questo strano ed insolito agosto, fatto di alti e bassi.
Perché mi ricorda che sono umana.
Emotiva.
Malinconica.
Viva.

Torno alla mia quotidianità, con una certezza nel cuore:
che posso sempre ricominciare.
Che posso raccontare le mie storie.
E che le emozioni, quando le attraversi davvero, sanno trasformarti.

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[Scorri piano… questo post potresti sentirlo dentro] ☄️Nel mio paese, in dialetto “Pccious” vuol dire capricciosə. Ci di...
26/08/2025

[Scorri piano… questo post potresti sentirlo dentro] ☄️

Nel mio paese, in dialetto “Pccious” vuol dire capricciosə. Ci dicevano così da piccoli. Quando piangevamo troppo. Quando insistevamo, ostinati, con gli occhi lucidi e le labbra storte. Quando facevamo di tutto per ottenere qualcosa, attenzione, amore, riconoscimento, travestendolo da capriccio.
🎭 Il piccio non è solo un lamento. È un linguaggio antico. Un codice emotivo non tradotto. È il modo in cui un bambino cerca di dire:“Guardami.” “Dammi retta.”“Rassicurami che ci sei.” Eppure, spesso viene zittito. Smontato. Deriso. Oppure accolto con un premio, purché smetta in fretta.

👶 Ma attenzione: il bambino piccioso spesso ottiene ciò che vuole. E proprio perché funziona, ripete.
Insiste. Piange. Manipola. Non per cattiveria, ma perché ha imparato che è una strada fruttuosa.
Un piccolo copione che si rinforza ogni volta che va a segno. Ma a quale prezzo?

⛓️ Il prezzo è che non sperimenta altro.
Non impara a reggere un “no”, a sostare nel vuoto, a capire che può esistere anche un amore che non cede subito.
Riceve messaggi ambigui, confusi.
E cresce con una bussola emotiva poco chiara.

Perché non è solo una questione di educazione.
È una questione di amore.
E di limiti.

Perché voler bene a un figlio, a una figlia, significa anche insegnare a reggere un “no”, a tollerare una frustrazione, a riconoscere i confini tra un bisogno e una richiesta. Quelli che da grandi diventano confini psico-emotivo-corporei. Gli stessi che ci aiutano a non perderci nell’altro. A riconoscere dove finiamo noi e dove inizia il mondo.

Perché:
👉🏻 Amare non è solo accogliere, ma anche contenere.
👉🏻 I limiti non sono punizioni, ma confini che proteggono.

🧩 Ma se guardi bene, dietro quel piccio c’è una fame antica.
La fame di essere visti.
Ascoltati davvero. Accompagnati nella frustrazione, senza doverla mascherare o negoziare. E quel linguaggio emotivo irrisolto, se non accolto da piccoli…. …cresce con noi.

🧩 Quel “piccio” diventa un riflesso condizionato.
Un’abitudine emotiva.
Un comportamento incoerente che spesso si ripresenta anche da adulti: quando pretendiamo senza chiedere.
Quando ci arrabbiamo perché non veniamo capiti “a prescindere”.
Quando confondiamo l’insistenza con l’intimità.
Così ci imbattiamo in adulti che fanno il piccio con il partner.
Con i colleghi. Con la vita.

💡E allora forse, più che zittire quel “piccio”, dovremmo imparare ad ascoltarlo. Non per cedere, ma per capire. E guidare.
Non per accontentare, ma per accogliere con fermezza.

🎯 Perché dietro ogni “piccio”, c’è una storia che vuole essere letta.
A volte, è anche la tua.

✨ Raccontami: tu lo conoscevi il “piccio”?
Hai mai fatto il piccio da adultə senza accorgertene?
Oppure sei cresciutə con l’idea che fosse solo un difetto da correggere?

👇🏼Scrivilo nei commenti se ti va, oppure tienilo con te.
Ma se ti ha parlato, non ignorarlo.🙉
Magari è il tuo modo antico di chiedere amore.💗

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C’è un’ora, in Puglia, in cui il tempo si stende al sole e il mondo si fa silenzioso. È la Controra: quel momento sospes...
19/08/2025

C’è un’ora, in Puglia, in cui il tempo si stende al sole e il mondo si fa silenzioso.
È la Controra: quel momento sospeso in cui il caldo si addormenta e la vita si lascia andare, quel respiro profondo che prende il Sud ogni pomeriggio, quando il sole si fa gentile e tutto rallenta, le parole, i pensieri, persino il tempo.

La Controra non si spiega, si vive.

Se sei in Puglia, sai che la Controra è il momento magico della giornata: il caldo si prende una pausa, il mare ci ha regalato le sue energie e il meriggio ci invita al dolce riposo.
Con la Controra, anche il tempo si sdraia e in quel silenzio che sa di casa, il respiro va a rallentatore.
È il momento perfetto per coccolarsi un po’, lasciarsi andare all’ozio, magari con un buon bicchiere di vino fresco o una fetta di anguria, e concedersi quel meritato pisolino che rigenera corpo e mente.

Per i pugliesi, la Controra è anche un tuffo nei ricordi dell’infanzia: un momento di coccola e di serenità, come quando da bambini, dopo il pranzo o una mattinata al mare, ci si lasciava andare senza preoccupazioni, con fiducia e leggerezza.
Era il tempo di ritrovare il piacere del riposo, di ascoltare il proprio corpo e di sentirsi protetti dal calore del sole e dalla calma del momento.

La Controra diventa così un rituale di benessere totale, un’occasione per riconnettersi con quella spensieratezza e fiducia che ci fa sentire più leggeri, più felici e più in sintonia con noi stessi.
È il momento di ascoltare le emozioni, di lasciar andare lo stress e di nutrire mente e corpo con un po’ di pace e di dolcezza.

Dunque, che tu sia sotto l’ombrellone o sul divano di casa, ricorda: la Controra è il nostro piccolo segreto di benessere, un momento di pace e di cura di sé che ci fa sentire più leggeri, più felici e più in sintonia con noi stessi.
Approfittane, rilassati e lasciati cullare dal dolce ritmo del sud! ☀️💤✨

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🌬 Quest’aria che sa di Thanatos!Soffia il Favonio o, come si dice dalle mie parti, il Faugno, il vento più caldo e distu...
15/08/2025

🌬 Quest’aria che sa di Thanatos!
Soffia il Favonio o, come si dice dalle mie parti, il Faugno, il vento più caldo e disturbante che ci sia.
E non solo sulla pelle.

Freud avrebbe detto che è il mese ideale per far ribollire l’inconscio.
D’altronde lo definiva così:
💬 “Un calderone pieno di impulsi, istinti e desideri ribollenti.”

E cosa c’è di più bollente (e ribollente) di agosto?
Tra caldo, sudore, malinconie fuori stagione, vecchie fiamme che riappaiono in chat e desideri che si accendono con zero preavviso…
Ecco: l’inconscio in ferie non ci va.
Anzi, ad agosto è in alta stagione!

Secondo Freud, proprio l’inconscio è quella parte della mente che, pur restando fuori dalla nostra consapevolezza, influenza moltissimo pensieri, comportamenti e scelte.
Un po’ come il Faugno: non si vede, ma lo senti.

In fondo, agosto è un po’ come l’inconscio: caldo, confuso, istintivo… e capace di tirarti fuori cose che pensavi sepolte.

😏 Lo diceva Freud. E anche il condizionatore…

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🌠 “Vedo stelle che cadono, nella notte dei desideri…” Così canta Jovanotti, e subito pensiamo alla notte di San Lorenzo,...
10/08/2025

🌠 “Vedo stelle che cadono, nella notte dei desideri…”
Così canta Jovanotti, e subito pensiamo alla notte di San Lorenzo, quando il cielo si trasforma in un palco silenzioso e ogni scia luminosa sembra portarci un messaggio.

Il 10 agosto è molto più di una semplice data sul calendario: è un piccolo rito collettivo in cui ci troviamo tutti con il naso all’insù, a cercare una stella cadente, un desiderio da esprimere, un po’ di magia da custodire.
Ma cosa significa davvero desiderare?

La parola desiderio viene dal latino “de-sidera”: mancanza di stelle.
Forse, allora, ogni nostro desiderio nasce proprio da un vuoto, da qualcosa che sentiamo mancare, da un bisogno profondo che aspetta di essere ascoltato.
Eppure, troppo spesso deleghiamo alle stelle cadenti il potere di cambiare la nostra vita. Come se loro, ignare meteore, potessero davvero portarci ciò che ci manca.
La verità è che la vita cambia davvero quando cominciamo a credere in noi stessi, più che in un cielo che esaudisce.

In questa notte così simbolica, prova a fare qualcosa di diverso: Non chiedere alle stelle di portarti qualcosa…
Chiedi a te stessə di lasciare andare ciò che ti blocca.
Lascia che qualcosa si stacchi, come una vecchia pelle che non ti serve più.
Lascia che il desiderio diventi direzione, non solo speranza.

E se ti senti perso, cerca la tua stella: non quella che cade, ma quella che resta, che ti guida, che risplende nonostante tutto.

✨ Che questa notte sia un invito a sognare, ma anche a costruire.
✨A desiderare, ma anche ad agire.
🌟A lasciarsi andare… proprio come fanno le stelle.

Buona notte di San Lorenzo 💫
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Durante una cena con degli amici, è venuto fuori un tema che tocca tutti, prima o poi: chiarire, dopo una rottura o un c...
05/08/2025

Durante una cena con degli amici, è venuto fuori un tema che tocca tutti, prima o poi: chiarire, dopo una rottura o un conflitto. Serve davvero? A cosa… e soprattutto, a chi?

Non solo nelle relazioni sentimentali. Anche in un’amicizia interrotta, in rapporti familiari complicati, in quelle fratture che lasciano il vuoto.

Abbiamo provato a raccogliere i pensieri, senza giudicarli. E sono emerse tre riflessioni che mi sono rimaste dentro:

☝️ C’è chi sceglie una chiusura netta, senza spiegazioni. Una forma di protezione. Ma spesso ha un prezzo: la solitudine di chi porta dentro un addio non risolto.
✌️ C’è chi evita il confronto per paura di riaprire la ferita. Come se chiarire potesse fare più male che bene. Come se il dolore, anche se silenziato, fosse più gestibile così.
🤲 E poi c’è chi resta nel dubbio. Non sa se chiarire porterebbe pace… o se aprirebbe solo nuove domande.
E se poi arrivassero delle scuse? E se invece non arrivasse nulla?
Come si chiude una porta che hai lasciato socchiusa per troppo tempo?

Mi è tornata in mente una frase letta tempo fa: “Il tempo sistema le cose. E tu non le trovi più.”

A volte succede davvero così.
Altre volte, invece, una sola parola, detta o ricevuta, può alleggerire il cuore.
Non per tornare indietro. Ma per andare avanti più leggeri.
Forse chiarire non cambia l’altro.
Ma cambia te. Ti libera.
Ti restituisce una parte di te stess* che era rimasta lì, sospesa.

💭 E allora, forse, la vera domanda non è: “Serve chiarire?” Ma: “Io, in questo momento… di cosa ho bisogno?”

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Tra una passeggiata al mare, un pranzo lento o un gelato improvvisato… C’è un momento in cui puoi fermarti e chiederti: ...
02/08/2025

Tra una passeggiata al mare, un pranzo lento o un gelato improvvisato… C’è un momento in cui puoi fermarti e chiederti: “come mi sto prendendo cura di me, anche attraverso il cibo?”
Non serve rispondere a tutto, ma magari… lasciarsi ispirare da una di queste domande:

✨ Quale emozione c’era nel mio ultimo pasto?
✨ Mangio per fame o per riempire un vuoto? O entrambe le cose?
✨ Posso scegliere oggi un cibo solo per il piacere che mi dà?
✨ Mi concedo il tempo di assaporare, anche solo un momento?
✨ Mangio diversamente da solo/a rispetto a quando sono in compagnia?
✨ Che tipo di fame sento più spesso? (Fisica? Emotiva? Di bellezza?)
✨ C’è un sapore che mi riconnette a un ricordo felice?
✨ Cosa mi sta chiedendo il mio corpo oggi?

🌼 Nessuna risposta giusta. Nessuna performance.
Solo un piccolo spazio di ascolto, dolce e gentile. Magari inizia da una domanda. O da un morso. 😉

Buona vacanza… anche interiore 💫

“Tutto è neutro.
Sei tu che dai il sapore alle cose, incontrandole.”
(Fabio Volo)

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“Ti stai davvero trattando con amore, o stai solo tirando avanti?”In un mondo in cui si parla tanto di self-love, la ver...
30/07/2025

“Ti stai davvero trattando con amore, o stai solo tirando avanti?”

In un mondo in cui si parla tanto di self-love, la verità è che molte persone si raccontano di amarsi… ma si ignorano, si giudicano, si puniscono.

💬 “Amarsi è un verbo difficile.” 💬 “E se ti stessi trascurando proprio mentre dici di volerti bene?”

Volersi bene non è solo fare yoga, respirare o accendere una candela profumata. È imparare a parlarsi con rispetto. È fermarsi. È riconoscere quando si è stanchi, fragili, umani.

🧩 È chiedersi con sincerità:
“Mi sto trattando con amore… o sto solo tirando avanti?”
Non è una domanda comoda. Ma è quella giusta.

🌱Hai mai pensato a questo? Che rapporto hai con te stess* quando sbagli?

Se qualcosa in questo post ti risuona, scrivimi. Parliamone. Perché da lì può iniziare qualcosa.

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Oggi spegnamo la prima candelina! 🎂🥳Un anno fa mettevo online il mio sito, con il cuore pieno di emozione e un pizzico d...
27/07/2025

Oggi spegnamo la prima candelina! 🎂🥳

Un anno fa mettevo online il mio sito, con il cuore pieno di emozione e un pizzico di timore. Un semino 🌱 che avevo piantato nei mesi precedenti, con cura e dedizione, stava finalmente germogliando. Oggi, guardando indietro, mi rendo conto di quanta strada sia stata fatta, un passo alla volta... 👣

È stato un anno ricco di trasformazioni, piccole e grandi. 📬 Le iscrizioni alla newsletter sono raddoppiate. 👀 Le visualizzazioni sono cresciute oltre le aspettative. 📞 Ricevo sempre più richieste di contatto, di confronto, di ascolto. 💬 Le interazioni con le Buone Nuove sono diventate dialoghi, scambi, riflessioni condivise. 📝 Alcuni lettori mi scrivono proponendomi nuovi spunti da approfondire insieme.

Tutto questo mi emoziona profondamente.
Perché dentro ogni messaggio, ogni clic, ogni “grazie” c’è la conferma che quel seme piantato aveva ragione di esistere.

Questo spazio non è solo “mio”.
È un luogo che abbiamo costruito insieme, con le vostre letture, le vostre parole, la vostra fiducia. È vivo, si trasforma, cresce. Proprio come noi.

Grazie a chi c’è stato dall’inizio, a chi è arrivato lungo il cammino, a chi si ferma anche solo per un attimo a leggere, riflettere, sentire.

Continuo a camminare con lo stesso spirito: con cura, autenticità, ascolto. Con la voglia di creare connessioni significative. E con lo sguardo già rivolto verso i prossimi semi da piantare…

Un anno di sito, ma soprattutto un anno di relazioni. E questo per me è il frutto più prezioso. 🍃

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Il benessere non è un lusso. È una scelta consapevole. E inizia da te.Ecco il fulcro del mio   💎 il cuore pulsante del m...
24/07/2025

Il benessere non è un lusso. È una scelta consapevole. E inizia da te.

Ecco il fulcro del mio 💎
il cuore pulsante del mio lavoro 💓

È con grande emozione che ti invito all’Open Day della 3ª edizione dei Laboratori Esperienziali sul Self-Care e Benessere Mente-Corpo.

Non è solo un evento. È uno spazio vero, dove la cura non è teoria, ma esperienza.

Con autenticità, calore, esperienza, e soprattutto un messaggio forte di benessere come scelta consapevole e integrata.

💬 Cosa succede davvero in questi laboratori? 🪷Ci si incontra, si ascolta, si respira, si riflette. 🪷Si condividono emozioni senza giudizio, si dà voce anche a ciò che non ha parole. 🪷Si pratica l’arte di “stare”, con sé e con gli altri, in modo autentico.

🌸 È qui che il benessere prende forma. Non come evasione, ma come ritorno. A te. Al tuo corpo. Alla tua interiorità.

🌱Durante l’Open Day potrai: 💫Conoscere da vicino il senso dei percorsi esperienziali 💫 Fare domande, sciogliere dubbi 💫 Ascoltare testimonianze vere di chi ha già partecipato 💫 Sentire se è il momento giusto per prenderti davvero cura di te

🎯 L’obiettivo? Costruire insieme una community del benessere dove potersi evolvere, condividere, respirare, trovare equilibrio tra i tanti ruoli che ricopri ogni giorno.

Il motto che ci guiderà? 👉🏼 “Il cambiamento è un processo, non un evento.”

🌻Prendersi cura di sé non è un atto di egoismo, ma di responsabilità. È fermarsi, ascoltarsi, respirare. I Laboratori Esperienziali sono uno spazio in cui puoi farlo davvero. Corpo, emozioni, relazioni… tutto è connesso.🌈

📅 Open Day 🕓 Sabato 20 Settembre | Ore 16.00
Forse è il momento di rimetterti al centro.
Con gentilezza. Con consapevolezza.

🌈 Se senti che è tempo di ricominciare da te, ti aspetto. Con rispetto, ascolto e una buona dose di energia condivisa.
💬 Scrivimi in DM per info o per prenotare. 📝 I posti sono limitati.

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Indirizzo

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00183

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