04/11/2023
Sabato mattina di formazione:
Lavorando in questo momento per lo più con pazienti che hanno tra i 20 e i 35 anni, non potevo farmi scappare questo interessante webinar sul lavoro clinico con i giovani adulti, organizzato da (grazie!!).
Mi sono ritrovata molto nelle osservazioni e nelle testimonianze dei due relatori: coloro che bussano alle porte degli studi di Psicoterapia sono giovani alle prese con blocchi che si presentano su vari piani (v. esami universitari sospesi, tesi da concludere, relazioni sentimentali mai iniziate o che stentano a definirsi, carriere lavorative incerte, svincoli familiari quasi impossibili, ecc..).
Sono giovani che non riescono ad andare avanti ma che non possono neanche tornare indietro.
Mi è piaciuta molto la scelta della parola "indefinitezza" per tracciare il filo comune che rappresenta il sentire di questa popolazione.
L'aiuto che possiamo offrire noi psicologi e psicoterapeuti risiede proprio nel riconoscere questa indefinitezza, che nonva trattata come un sintomo da eliminare, ma va ascoltata, compresa ed esplorata. È proprio lei che fa mettere in discussione scelte mai interrogate e forse mai davvero desiderate ("ho fatto l'università perchè mi hanno detto che senza non vado da nessuna parte"; oppure "faccio il lavoro di papà perchè ho una carriera assicurata").
L'obiettivo da porsi con la terapia pare proprio essere abitare nel modo più comodo possibile questa condizione, inevitabile e preziosa, accompagnando, nel frattempo, i giovani pazienti a scoprire il proprio ed intimo desiderio.
E mentre si scala la ripida montagna della definizione del Sè, fermarsi e permettere di dirsi: "Caspita! Sarà bella la vetta, ma che fatica!!"