
25/09/2025
CI SONO COSE CHE HO IMPARATO TARDI
Non tutto va guarito per essere vissuto.
Ci sono ferite che non si chiudono: si abitano.
E puoi andare avanti
anche con qualcosa che fa ancora male.
Ci sono notti in cui la luce non vince sul buio,
ma gli tiene la mano.
E certe notti non si superano,
si ascoltano.
Ci sono momenti in cui anche i passi fermi sanno dire qualcosa.
E smettere di lottare
non significa arrendersi,
ma scegliere di respirare.
Ho imparato che si può essere fragili e forti
nello stesso istante.
Che la paura non sempre chiede coraggio,
a volte solo una pausa.
E che non tutto quello che trema va aggiustato:
certe crepe servono a far passare l’aria.
Ho imparato che il silenzio non è sempre mancanza,
a volte è un confine gentile.
Che dire “basta” può essere un atto d’amore.
Che dire “resto” può essere una rivoluzione.
Ho imparato che non devo più scegliere
quale parte di me mostrare.
Che ogni mia voce ha diritto di parola,
anche quella che non sa spiegarsi.
E che si può ringraziare
anche con le lacrime agli occhi.
Perché a volte
il dolore e la gratitudine
si stringono piano
senza fare rumore.
𝐼𝓁𝓁𝓊𝓈𝓉𝓇𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝑒 Lilybris - Cecilia Roda