19/08/2025
Stefano Vicari - Neuropsichiatra: ““Adolescenti interrotti”, non è un manifesto di accusa ai genitori, è anzi piuttosto una guida per aiutarli a essere più vicini ai loro figli, perché nella grandissima maggioranza dei casi, salve rare eccezioni, i genitori vogliono i propri figli felici, fanno di tutto perché lo siano, il problema è che a volte non hanno gli strumenti. Molti genitori mi dicono che queste cose non le conoscono, che le stanno imparando ora, per cui oggi forse manca un sostegno alla genitorialità, espressione complessa che vuole dire semplicemente dei servizi che possano accompagnare i genitori nella loro funzione educativa.
L’Italia, insieme alla Grecia, occupa l’ultimo posto all’interno della comunità europea in termini di asili nido, la presenza di asili nido potrebbe invece voler dire che ad esempio le educatrici dell’asilo nido diventano degli alleati preziosissimi dei genitori per favorire la crescita equilibrata e sana dei figli. Ma c’è un altro problema, i genitori spesso non hanno il tempo per occuparsi dei figli, questo è un aspetto che dovremmo analizzare prima di dare la colpa ai genitori, cioè papà e mamma spesso sono costretti per necessità a lavorare tutto il giorno, dalle 8 alle 20, e questi figli spesso, vista anche l’assenza appunto di servizi di aiuto alla genitorialità, si ritrovano da soli, o magari con i nonni e, parlo da nonno in questo caso, non sempre siamo le persone più adatte a educare i ragazzi.
Spesso ci lamentiamo della bassa natalità in questo paese, ma se non forniamo servizi di aiuto alla genitorialità sarà difficile cambiare le cose, perché tutto si basa sulla buona volontà che i ragazzi hanno di fare figli. Le dicevo che sono nonno di tre nipoti e le mie figlie quando hanno partorito hanno dovuto rinunciare al lavoro per un lungo periodo, questo capisce che diventa una scelta a volte drammatica, quindi non credo che la colpa sia dei genitori, non credo che noi dovremmo fare discorsi divisivi, credo piuttosto che noi dovremmo mettere in campo una grande alleanza fra scuola e genitori, cioè le agenzie educative di questo paese, mettendo al centro gli interessi dei ragazzi.
Questo non è un paese per giovani, forse dovremmo invece riassumerci tutti le nostre responsabilità, anche chi ha responsabilità di governo, perché fare una politica a favore dei ragazzi vuole dire fare delle scuole belle, piacevoli, dove è bello stare. Io sogno un mondo, mi perdoni se divago, in cui i bambini e gli adolescenti vadano a scuola alle 8 del mattino, facciano le loro lezioni curriculari, il programma che tanto angoscia gli insegnanti, come storia, geografia e matematica, e poi, sempre a scuola, possano fare uno sport, come nuoto, tennis o calcio, imparare a suonare un strumento musicale, studiare una o più lingue straniere, insomma, una a scuola attiva dalle 8 alle 17, in modo che i bambini e i ragazzi che tornano a casa trovano i loro genitori, che nel frattempo hanno finito di lavorare, e stanno insieme e a quel punto non c’è più bisogno di andare in palestra, in piscina o a lezione di pianoforte, perché è stato fatto tutto nelle ore in cui si è stati fuori casa, per cui si sta a casa, si condivide lo spazio e si coltivano le relazioni tra i membri della famiglia. Inoltre immagino una scuola che d’estate non chiuda per 3 mesi, ma rimanga uno spazio formativo ed educativo per i ragazzi”.
Leggi la notizia: https://www.orizzontescuola.it/ladolescenza-non-e-una-influenza-non-basta-aspettare-che-passi-non-diamo-sempre-la-colpa-ai-genitori-i-nonni-non-sempre-adatti-ad-educare-i-ragazzi-intervista-a-stefano-vicari/