Erica Muscogiuri Psicoterapeuta

Erica Muscogiuri Psicoterapeuta Ricevo in studio e online.

Sono una psicologa e psicoterapeuta sistemica relazionale, mi occupo della prevenzione e della cura del disagio psichico del singolo individuo, della coppia, delle famiglie e dei minori all'interno dei loro contesti quotidiani.

🔥Nel considerare la richiesta dei figli di andare in vacanza senza mamma e papà, bisogna tenere conto di un punto fondam...
21/06/2024

🔥Nel considerare la richiesta dei figli di andare in vacanza senza mamma e papà, bisogna tenere conto di un punto fondamentale: ✅“Il compito centrale in adolescenza è quello che si chiama processo di separazione, ovvero definirsi autonomamente distaccandosi in maniera sana dai genitori.

▶️Tutte le esperienze che vanno nella direzione dell’autonomia sono quindi utili a questo importantissimo compito”, spiega Laura Turuani.

👉Nel compiere questo viaggio, i ragazzi non sono e non devono essere soli: “Il sostegno più forte e vantaggioso in questa direzione dell’autonomia e della separazione viene dai coetanei: nessuno riuscirebbe infatti da solo a compiere questo cammino di auto-definizione.

▶️Non si può stare senza relazioni di affetto: i pari sostituiscono il rapporto di “nutrimento affettivo” che si aveva con i genitori, andando a compensare tutte quelle funzioni di valorizzazione e rispecchiamento narcisistico che hanno i genitori.

Gli amici rappresentano l’indispensabile sostegno per transitare dalla dipendenza dalla famiglia alla piena autonomia che si conquista con un processo lungo e graduale.

ll processo di separazione non è on-off, non si mette in moto schiacciando un tasto: “I ragazzi non nascono in grado di gestire autonomia e solitudine: per diventare individui separati dai genitori, sicuramente i coetanei e in generale la socializzazione con i “pari” sono lo strumento più utile”.

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👉Oltre ai cambiamenti ormonali e allo sviluppo neurologico, durante l'adolescenza si verificano modifiche anche nei comp...
31/05/2024

👉Oltre ai cambiamenti ormonali e allo sviluppo neurologico, durante l'adolescenza si verificano modifiche anche nei comportamenti psicosociali e nelle emozioni grazie alle crescenti capacità di attenzione, ragionamento, memoria e linguaggio (capacità cognitive e intellettive).

✅Nel corso del secondo decennio di vita, infatti, gli adolescenti sviluppano maggiori capacità di ragionamento, seguono un pensiero logico e morale, diventano capaci di pensare in modo astratto e di formulare giudizi.

🔴La maggior parte dei ragazzi entra nell'adolescenza percependo ancora il mondo intorno in termini concreti: le cose sono totalmente giuste o sbagliate, grandiose o terribili. Raramente i ragazzi si proiettano al di là del presente, il che spiega l'incapacità di alcuni di loro di riuscire a immaginare le conseguenze a lungo termine delle proprie azioni.

✅Nella tarda adolescenza, molti giovani imparano ad analizzare in modo più dettagliato le situazioni, a formulare idee, a proiettarsi nel futuro. Incominciano a costruire i valori di riferimento che guideranno le loro azioni. Cercano di individuare una propria scala di valori e un proprio senso etico.

👉Questo percorso avviene attraverso l’incontro con altri individui, alternativi ai genitori, portatori di modelli di riferimento da cui assorbire “nuovo materiale ” utile alla costruzione dei valori che guideranno il loro agire.

👉Durante l'adolescenza l'affermazione sociale è molto importante. L'adolescente impara a gestire più efficacemente le relazioni con gli altri ragazzi/e, comincia ad instaurare le prime relazioni affettive mature. Un ruolo significativo è svolto dalla scuola, che rappresenta una fra le esperienze più significative che i ragazzi vivono in questi anni.

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23/05/2024

👉I figli non sono una proprietà di chi li mette al mondo, costituiscono altro da lui, radicalmente.

🔴Cercare di indirizzarli troppo e in generale di trattenerli nella propria sfera inevitabilmente produce in loro disagio e malessere, spesso sotto forma di depressione o al contrario di ribellione esasperata.

✅Ma un percorso di psicoterapia può rivelarsi la chiave per uscire dal circolo vizioso del senso di colpa e della rabbia.

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👉Come insegnare a non dire le bugie?1️⃣Prima di tutto è importante non riversare aspettative esagerate sui bimbi, che al...
16/05/2024

👉Come insegnare a non dire le bugie?
1️⃣Prima di tutto è importante non riversare aspettative esagerate sui bimbi, che altrimenti, per far fronte alle richieste dei genitori e per non deluderli, si sentiranno costretti a mentire!
2️⃣Ricordate sempre ai vostri figli l’importanza di dire la verità e di essere onesti.
3️⃣Cercate di spiegare il concetto di fiducia: chi dice la verità merita fiducia, mentre chi non lo fa finirà per allontanare da sé tutti gli amici.
4️⃣Cogliete ogni occasione, con i bimbi più piccoli, per sottolineare la differenza tra realtà e fantasia!
5️⃣Se vi rendete conto che dietro la bugia si nasconde un desiderio, non rimproverate il bambino ma cercate di portarlo a dire la verità. Ad esempio: un bambino che mente dicendo di giocare spesso con un amico, ha probabilmente il desiderio di farlo; fate in mondo che renda esplicito il suo pensiero e spiegategli come mai a volte la realtà non rispecchia i nostri desideri
6️⃣Non etichettate mai un bambino come bugiardo, perché finirà per crederci e diventare tale.
7️⃣Quando il bambino ammette di aver detto una bugia non punitelo, altrimenti penserà sia comunque più conveniente perseverare nel mentire che ravvedersi e dire la verità.
8️⃣Non punite severamente i vostri figli se dicono delle piccole bugie, perché l’effetto potrebbe essere opposto a ciò a cui aspirate: potrebbero sempre tentare la strada della bugia, avendo qualche possibilità di scampare il castigo.
9️⃣Se le bugie sono frequenti, non basta agire sul singolo episodio, ma bisogna affrontare il problema alla radice, cercando di individuare quelli che sono i motivi di questo comportamento.

✅Scrivimi in privato se stai cercando un supporto.

14/05/2024

👉Perché i bambini dicono le bugie?
Tutti i bambini dicono bugie.
O almeno qualche volta ci provano.
Ma perché? 🔥A quali esigenze risponde il loro dire bugie?

▶️Generalmente si pensa che il bambino dica bugie per ottenere dei vantaggi, che altrimenti teme gli siano preclusi. Effettivamente questo può succedere. Per esempio: “Non fai merenda se prima non ti lavi le mani” – “Ma io le ho già lavate!”.
👉Ma il bambino dice bugie soprattutto per “salvare la faccia”, cioè per assicurarsi (o per non perdere) la stima delle persone per lui importanti, così da garantirsi la loro considerazione, il loro affetto e il loro amore, anche quando sa di non corrispondere alle loro aspettative.

🔴Le bugie, dunque, quasi sempre nascono dall’impatto con aspettative verso di lui che egli sente (in quel momento almeno) troppo elevate, o da elargizioni di vantaggi che egli sente troppo ristrette o troppo severamente condizionate a comportamenti che gli vengono richiesti e che gli appaiono troppo onerosi.

Le bugie, quelle dei bambini soprattutto, si inseriscono all’interno di una relazione che, in quel momento, per qualche motivo, appare come troppo angusta rispetto alle proprie aspettative in confronto con le aspettative degli altri.

Bisogna tenerne conto, non per non pretendere nulla dai nostri bambini (anzi!), ma per comprendere cosa sta succedendo e per poter indicare altri modi di far fronte al divario fra aspettative proprie e altrui.

♥️L’amore incondizionato è l’espressione più pura e sincera di questo sentimento. Questa forma di amore viene spesso ris...
04/05/2024

♥️L’amore incondizionato è l’espressione più pura e sincera di questo sentimento.
Questa forma di amore viene spesso riservata ai propri figli.
▶️Si tratta di un affetto innato, che si palesa a un genitore non appena vede nascere il proprio figlio.

🔥Un amore incondizionato che difficilmente un figlio potrà mai ricevere da qualcun altro.
👉Un amore dato a prescindere da com’è si è, dai propri errori e dai propri difetti, senza dover far nulla se non essere sé stessi, liberi di esprimere la propria diversità dai genitori nell'accettazione e comprensione totale.

Conosci questo tipo di amore?
✅Commenta SI per confermare ♥️

30/04/2024

▶️La triangolazione è il coinvolgimento del minore nella guerra esistente fra i genitori. In genere è attuata da un genitore privo di capacità genitoriali, disposto a sacrificare il benessere psicologico del figlio pur di vincere la propria guerra personale nei confronti del coniuge.

✅I motivi che inducono l’adulto a triangolare la prole sono spesso meschini: aggiudicarsi la casa familiare, pagare meno di alimenti o semplicemente primeggiare nella separazione.

🔴Il risultato è sempre disastroso, poiché il minore si allea con il maltrattante e annulla o riduce al minimo la propria sfera affettiva.

👉In caso di triangolazione, solamente l’allontanamento dal genitore maltrattante e un’ottima psicoterapia possono ristabilire un corretto rapporto tra il minore e il genitore maltrattato.

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🔴La violenza assistita ha un impatto nella vita dei figli su vari fronti vediamo quali!▶️Impatto sullo sviluppo fisico: ...
16/04/2024

🔴La violenza assistita ha un impatto nella vita dei figli su vari fronti vediamo quali!

▶️Impatto sullo sviluppo fisico: il bambino, soprattutto in tenera età, sottoposto a forte stress e violenza psicologica può manifestare deficit nella crescita staturo ponderale e ritardi nello sviluppo psico motorio e deficit visivi.
▶️Impatto sullo sviluppo cognitivo: l’esposizione alla violenza può danneggiare lo sviluppo neuro cognitivo del bambino con effetti negativi sull’autostima, sulla capacità di empatia e sulle competenze intellettive.
▶️Impatto sul comportamento: la paura costante, il senso di colpa nel sentirsi in un qualche modo privilegiato di non essere la vittima diretta della violenza, la tristezza e la rabbia dovute al senso d’impotenza e all’incapacità di reagire sono conseguenze che hanno un impatto sul bambino esposto a violenza.

🟣Inoltre possono insorgere fenomeni quali l’ansia, una maggiore impulsività, l’alienazione e la difficoltà di concentrazione. Sul lungo periodo tra gli effetti registrati ci sono casi più o meno gravi di depressione, tendenze su***de, disturbi del sonno e disordini nell’alimentazione.
▶️Impatto sulle capacità di socializzazione: subire violenza assistita influenza le capacità dei più piccoli di stringere e mantenere relazioni sociali.

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12/04/2024

5️⃣Strategie per gestire le sfide degli adolescenti!

1️⃣Per evitare conflitti accesi è necessario modificare la qualità della comunicazione in famiglia scegliendo un linguaggio che non stimoli posizioni difensive e/o aggressive.
Vanno evitate frasi valutative ed accusatorie del tipo “Non hai fatto ciò che hai promesso …”, o che hanno a che fare con un giudizio sulla persona, del tipo “Sei inaffidabile”.

2️⃣È compito del genitore monitorare il livello di tensione della discussione al fine di evitare un’escalation di tensione e rabbia.
Quando un confronto si intensifica arrivando a diventare provocatorio nei confronti di un membro della famiglia, i genitori hanno il compito di fermare ciò che sta accadendo e rimandare la discussione ad un momento successivo quando tutti i soggetti implicati saranno disponibili ad usare un linguaggio rispettoso e costruttivo.

3️⃣Ogni persona deve assumersi la responsabilità di monitorare e gestire il proprio stato emotivo. Se un genitore o un adolescente si sente in pericolo di perdere il controllo emotivo è necessario che lo dichiari in tempo in modo da potersi fermare, raffreddarsi, e riprendere la controversia in un momento in cui sarà più calmo/a.

4️⃣Ci deve essere una regola all’interno del nucleo familiare, che ha a che fare con la sicurezza di tutti i membri, ovvero non usare mai il conflitto come scusa per danneggiare qualcuno (né emotivamente, né fisicamente). Tra genitore e adolescente i disaccordi sono normali ed il conflitto è prevedibile, ma la violenza, di qualsiasi tipo, non è ammessa e deve essere scoraggiata. In primis da parte dei genitori.

5️⃣La capacità di tollerare la conflittualità tra genitori e figli/e spesso è più ampia per le madri, che si mostrano maggiormente comprensive, rispetto ai padri.
Questo accade perché gli uomini sono culturalmente più incentivati alla competizione, al bisogno di vincere e sottomettere e le donne a sviluppare abilità comunicative e di accudimento della prole (ruoli e stereotipi di genere). Per tale motivo, a volte i padri devono lavorare sulla loro capacità di saper ascoltare ciò che il/la proprio/a figlio/a ha da dire molto di più rispetto alle madri. La capacità di tollerare il conflitto inoltre è più alta per i/le figli/e che per il genitore.
Questo perché l’adolescente ha bisogno di affermare se stesso/a, di dimostrare di essere al pari dell’adulto perciò ne esce, anche quando ha torto, più forte e fiero/a per aver tenuto testa al genitore e aver giocato a “braccio di ferro”. Al contrario, il genitore personalmente ha meno da guadagnare per sé stesso/a dal conflitto. Si trova a dover investire energie ed emozioni spiacevoli in una disputa che valuta di discutibile valore.

✅Fa parte di una normale fase di crescita vedere da una parte un adolescente in assetto di combattimento per la sua libertà e dall’altra il genitore sfinito ed esausto.

♥️Cari genitori, giusto per rincuorarvi: questa situazione dura solo qualche anno!

🧒I primi mesi di vita i ritmi serrati delle poppate e i risvegli frequenti del neonato determinano spesso la scelta dei ...
05/04/2024

🧒I primi mesi di vita i ritmi serrati delle poppate e i risvegli frequenti del neonato determinano spesso la scelta dei genitori di farlo dormire con loro nel lettone.

🔴Così, senza accorgersene, ci si ritrova con bambini dai quattro anni in su (a volte anche adolescenti) che dormono tra i due genitori. In certi casi mamma o papà dormono da soli con il bambino, mentre l’altro genitore, per motivi di comodità o spazio decide di emigrare nella stanzetta inutilizzata del bambino.

💠Mamma e papà dormono sereni, il bambino non fa i capricci, ci si ripete che prima o poi andrà a dormire da solo e che va tutto bene nella gestione familiare … ma è davvero così?

✅Scrivimi nei commenti la tua opinione!

03/04/2024

👉L’idea che la separazione sia un trauma per i figli piccoli porta spesso a rimandare il più possibile l’evento (“a quando saranno più grandi, così capiranno di più e soffriranno di meno!”), optando per la soluzione dei “separati in casa” che garantirebbe la presenza di entrambi i genitori e la (apparente) continuità della famiglia.

❌L’intenzione sembra nobile, ma non tiene conto dei possibili effetti collaterali.

🔥I genitori possono scegliere di non rendere i figli partecipi di questa decisione, fingendo che tutto sia come prima e mettendo di fatto in scena una vera e propria recita.
👉I bambini però hanno un grande intuito e si renderanno presto conto che qualcosa non va e che dietro l’apparenza felice ci sono tensioni e preoccupazioni; il malessere che si respira in casa lo trasferiranno inevitabilmente anche fuori e sedare le loro ansie con false rassicurazioni servirà solo a confonderli e a turbarli di più.

🔴Senza contare che, quando il gioco inevitabilmente sarà svelato, si sentiranno traditi proprio dalle persone di cui si fidavano di più.

🔴I figli di genitori depressi hanno la probabilità di sviluppare disturbi depressivi, o altre forme di psicopatologia, d...
10/02/2024

🔴I figli di genitori depressi hanno la probabilità di sviluppare disturbi depressivi, o altre forme di psicopatologia, di gran lunga superiore ai figli di genitori normali.
⬇️
Quanto più precoce è l’esposizione del bambino alla depressione, tanto maggiore è la gravità dei sintomi, la durata del disturbo ed il numero di recidive, tanto più aumentano le conseguenze sul successivo sviluppo psicologico del bambino.

✅Le carenze psicosociali ed affettive cui sono sottoposti i figli dei genitori depressi costituiscono un significativo veicolo della trasmissione intergenerazionale della patologia.

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