30/10/2024
Da un punto di vista biodinamico, i fluidi e i tessuti del sistema sono percepiti come organizzati in un campo tensegrito unificato dalle forze generate dallarespirazioneprimaria. L'attenzione dell'operatore è orientata alle forze a lavoro nel sistema umano, che includono sia le forze universali della respirazione primaria che quelle non risolte che condizionano il sistema, la cui presenza può essere dovuta a traumi, incidenti, shock, stress emozionali, tossine ecc. Le ripercussioni di queste forze non risolte, come la traumatizzazione, il sequestro emozionale, le attivazioni del sistema nervoso autonomo, le tensioni e le compressioni tissutali, la congestione dei fluidi, le facilitazioni nervose e così via vengono tenute nella più ampia comprensione percettiva. Il questo contesto, si comprende come la salute sia sempre presente che non dipende da particolari situazioni o condizioni mente-corpo. Si evince che struttura e funzione sono interdipendenti, che il corpo è in grado di autu-curarsi, auto-regolarsi e auto-integrarsi. La chiave di questo processo di scoperte risiede nella nostra abilità di essere presenti, essere capaci di ampliare i campi di consapevolezza per entrare in un autentico stato recettivo. In sintesi la capacità di essere in quiete dell'operatore è una qualità imprescindibile per mettere il sistema a suo agio, di modo da "rivelarsi", di "esternare" il proprio status e cominciare a provvedere alla propria auto-regolazione.