04/03/2024
La discopatia degenerativa rappresenta un naturale processo di decadimento che coinvolge il disco intervertebrale, una componente cruciale che connette due vertebre adiacenti e assicura un'ammortizzazione durante i movimenti.
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Questo disco è composto da parti fibrose e cartilaginee, racchiudendo al suo interno una struttura gelatinosa chiamata nucleo polposo. Con il passare degli anni può perdere elasticità e subire un processo degenerativo, che può portare a condizioni note come la protrusione discale o l'ernia del disco.
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La discopatia degenerativa può interessare diverse parti della colonna vertebrale, ma le zone più colpite sono spesso il tratto cervicale, con possibili sintomi come dolore alla nuca e coinvolgimento del braccio, e il tratto lombare, con sintomi quali mal di schiena e coinvolgimento del gluteo, della coscia e della gamba.
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Diversi fattori di rischio possono contribuire o accelerare il processo degenerativo, tra cui:
-stili di vita sedentari, 🖥
-sovrappeso,
-lavoro sedentario,
-alta statura,
-guida prolungata di veicoli a motore, 🚗
-esposizione a vibrazioni,
-lavoro fisicamente impegnativo,
-gravidanze, 👩🍼
-posture scorrette
-movimenti bruschi del corpo.
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L'osteopata👨⚕️, mediante l'uso di tecniche specifiche, lavora per ridurre la compressione sul disco, facilitare il drenaggio dell'infiammazione e affrontare le compensazioni che possono derivare dalla condizione. Il riequilibrio osteopatico porta a una postura più armonica e fisiologica, portando a un miglioramento sia nel breve termine, con una riduzione dei sintomi e del dolore, che nel lungo termine, con il ripristino della biomeccanica vertebrale e un miglioramento posturale complessivo.
⚠È importante sottolineare che, in caso di sospetta discopatia, è sempre consigliabile sottoporsi a esami diagnostici per comprendere meglio la tipologia, l'estensione e la gravità della condizione.⚠
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