21/11/2025
A volte non siamo attratti da una persona, ma dal contesto in cui la incontriamo.
Un mix di dopamina, attivazione del sistema di attaccamento e stato interno del momento.
La novità amplifica la percezione.
La scarsità attiva il desiderio.
La vulnerabilità emotiva può farci scambiare un bisogno per un legame.
In pratica: il “colpo di fulmine” a volte è l’effetto combinato di chimica del cervello, immaginazione e condizioni emotive… non una reale compatibilità relazionale.
Non è un errore: è un meccanismo umano, prevedibile e spiegabile.
La domanda professionale — ma anche esistenziale — è questa:
questa attrazione resisterebbe fuori da questo contesto?
Mi piace davvero l’altro… o la risposta emotiva che quel momento mi attiva?
Distinguere l’attivazione dalla connessione è ciò che rende una relazione più libera, più consapevole e soprattutto più autentica.