
30/05/2024
Strutture private accreditate alla pari con il servizio pubblico nel nuovo Decreto del Ministro della Salute per l’abbattimento delle liste di attesa
Approderà in Consiglio dei Ministri il 3 giugno prossimo un nuovo decreto con novità di spessore sulle prestazioni essenziali di assistenza sanitaria, sulla cooperazione, quasi alla pari, fra servizio sanitario nazionale e strutture private accreditate, monitoraggio ed interoperabilità dei Cup, regolamentazione dei gettonisti.
Gli scopi sono ambiziosi ma si tende ad abbattere le liste di attesa innanzitutto, attraverso l’istituzione si un Sistema Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (acronimo SINGLA) che avrà diversi compiti, ma soprattutto quello di diminuire le disuguaglianze fra territori regionali per quanto concerne i LEA e relative liste di attesa.
A questo proposito dovrà crearsi una completa sinergia fra Cup e centri di prenotazione degli erogatori privati accreditati con stipula di accordi contrattuali, tali da creare una rete, attraverso la quale il paziente potrà accedere alle varie prestazioni. I Cup attiveranno una call center per ricordare gli appuntamenti ai pazienti e nel caso in cui il cittadino non dovesse presentarsi alla visita senza avvertire la prestazione dovrà essere remunerata.
Il tetto di spesa per il personale sanitario muta, introducendo le tariffe orarie per prestazioni aggiuntive.
Le prestazioni saranno classificate da codici: classe U (Urgente), da effettuarsi entro 72 ore dalla richiesta di prestazione; classe B (Breve attesa): entro 10 giorni dalla prenotazione; classe D (Differita): entro 30 giorni per le visite ovvero 60 giorni per gli accertamenti diagnostici dalla prenotazione; classe P (Programmabile): entro 120 giorni dalla prenotazione secondo le indicazione del medico prescrittore.
Il SINGLA, istituito come detto, presso il Ministero della Salute sarà governato da una struttura con a capo il Ministro della Salute e partecipanti: il capo di gabinetto del Ministero della salute; due rappresentanti delle regioni designati dalla Conferenza Stato Regioni; il capo Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Ssn; il capo Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie; il direttore generale della programmazione e dell'edilizia sanitaria; il direttore responsabile dei sistemi informativi del Ministero della salute; il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss); il direttore dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).
Fra i tanti compiti dovrà analizzare il fabbisogno di prestazioni ambulatoriali e in ricovero ordinario e Day Hospita; gestire domanda e offerta delle prestazioni attraverso la promozione della appropriatezza prescrittiva e organizzativa in collaborazione con i medici e i pediatri di famiglia; definire un piano di comunicazione diretto ai cittadini per informarli dei propri diritti e delle responsabilità in merito al corretto utilizzo del Cup; promuovere il collegamento dei sistemi di prenotazione con il Fse.
Presso Agenas verrà costituita la Piattaforma nazionale delle Liste di Attesa finalizzata a realizzare l’interoperabilità con le piattaforme per le liste di attesa, relative a ciascuna regione.
Vera rivoluzione, anche se ribadita dal Governo più volte: erogatori pubblici e privati accreditati ospedalieri e ambulatoriali confluiscono nel Centro unico di prenotazione che è unico a livello regionale o infra-regionale con piena interoperabilità che costituirà condizione preliminare, a pena di nullità, per la stipula degli accordi contrattuali per l’accreditamento delle strutture sanitarie.
Queste solo alcune delle novità del decreto ministeriale. Norme ambiziose che devono ancora fare i conti con il Mef, dal momento che lo stanziamento di fondi non sarà di poco conto, ma si spera possa essere reale ed esecutivo.
avv. Maria Antonella Mascaro