Dott.ssa Sonia Luzi - Psicologa

Dott.ssa Sonia Luzi - Psicologa Mi chiamo Sonia Luzi, sono Psicologa e Psicoterapeuta ad approccio strategico. Considerazioni medico-legali”. Dal 2013 lavoro nei contesti scolastici.

Psicologa-Psicoterapeuta ad approccio strategico, specializzata in Psicologia Giuridica, Dipendenze e DSA, conduttrice di Training Autogeno e Counselor Strategico. Ho una laurea specialistica in Psicologia dell'età evolutiva (corso di laurea in Intervento Psicologico nello Sviluppo e nelle Istituzioni Socio-Educative), ottenuta presso la facoltà di Medicina e Psicologia - Università degli Studi di

Roma “La Sapienza” con una tesi in Medicina Legale dal titolo “L’omicidio commesso da minori. Ho conseguito un master universitario in Disturbi Specifici dell’Apprendimento, in Scienze Criminologiche-Psicologia Giuridica e in Dipendenze. Ho svolto diversi anni di tirocinio pre e post lauream presso il reparto TSMREE (Servizio Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell'Età Evolutiva) dell’Asl Roma 5. Durante gli anni di studio della scuola di specializzazione in Psicoterapia ho svolto la maggior parte del tirocinio presso lo STPIT di Colle Cesarano (Tivoli) Struttura di Trattamento Psichiatrico Intensivo Territoriale dedicata ai pazienti in condizione di post-acuzie e presso "La Tutti giù per Terra Onlus" che si occupa della terapia e l’assistenza specialistica rivolta a bambini e caregiver che si trovano ad affrontare i disturbi dello sviluppo, i disturbi dello spettro autistico e altre sindromi affini. Questa esperienza mi ha permesso di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite con gli studi in ambito psicologico, attraverso un confronto quotidiano con le problematiche della scuola. Ho maturato anni di esperienza nel lavoro con i soggetti fragili, bisognosi del sostegno scolastico, per i quali l’obiettivo centrale è l’autonomia, l’autorealizzazione e lo sviluppo di tutte quelle competenze che permettono un’effettiva inclusione. Nel 2023 ho ottenuto la specializzazione per le attività di sostegno didattico attraverso il corso TFA-scuola primaria per il quale ho superato il concorso.

17/06/2025

L’Ordine degli Psicologi del Lazio aderisce alla finalità dell'iniziativa "Sanitari per Gaza", che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione della comunità internazionale sulle gravi violazioni dei diritti umani attualmente in corso nella Striscia di Gaza, condividendone i principi e la ferma condanna verso ogni forma di attacco alla popolazione civile e al sistema sanitario.

La petizione, aperta alla sottoscrizione da parte di tutte le professioni sanitarie, intende chiedere un cessate il fuoco immediato, la protezione della popolazione civile e il rispetto del diritto internazionale umanitario, in particolare per quanto riguarda la tutela delle strutture sanitarie, degli operatori e delle operatrici della salute e dei pazienti.

Come categoria professionale, siamo consapevoli, inoltre, di quanto sia necessario l'ascolto e la cura delle traiettorie traumatiche, soprattutto rispetto ai bambini, alle bambine e adolescenti sopravvissuti e rimasti senza figure di riferimento affettivo.

Ad oggi hanno aderito a tale iniziativa il Consiglio Nazionale degli Psicologi e i seguenti Ordini territoriali: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trento.

Qui la petizione https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScMqK4cbLSRoDp-4x_W6QjFaIEROZWiwi92hz9lYa33wIFZug/viewform

10/06/2025

In psicologia, negli ultimi anni, l'attenzione si sta spostando molto sulla cosiddetta terapia basata sul processo. Si tratta di un approccio che si concentra sul processo individuale di cambiamento e crescita: a differenza dei modelli più tradizionali, questa forma di terapia si focalizza non solo sui sintomi o sui problemi specifici, ma sulla comprensione dei processi sottostanti che contribuiscono al mantenimento della sofferenza psicologica.
Il nucleo fondamentale risiede nella convinzione che ogni individuo possieda delle risorse innate che possono essere utilizzata per favorire il proprio processo di miglioramento. La terapia basata sul processo mira quindi all'utilizzo di tali risorse interne, attraverso l'esplorazione e l'attenzione consapevole dell'esperienza presente.
Questo tipo di terapia la cosiddetta indagine olistica dell'esperienza individuale, ossia il considerare la persona nel suo insieme, comprendendo l'interazione e l'influenza reciproca tra i pensieri, le emozioni, le sensazioni corporee e i comportamenti. Il processo terapeutico porta ad una profonda consapevolezza di sé, richiamando alcuni elementi molto in voga nelle terapie di terza generazione: la coltivazione della compassione verso se stessi e l'accettazione.
Steven Hayes, nel suo libro "Process-based CBT", riporta come questo tipo di terapia può essere applicata con successo a una vasta gamma di problemi psicologici. L'enfasi posta sui processi individuali garantisce che la terapia vada su misura per le esigenze e gli obiettivi specifici di ogni paziente, andando a far crollare il luogo comune che l'approccio CBT sia standardizzato.
La terapia basata sul processo, dove i processi sono le esperienze soggettive che emergono e si sviluppano nel momento presente (come la consapevolezza di sé, le reazioni emotive, i pensieri automatici, le sensazioni corporee e le risposte comportamentali) incoraggia gli individui a svolgere un ruolo attivo nel proprio processo di guarigione. Attualmente le terapie di ultima generazione si stanno muovendo questo versante e le nuove generazioni di psicologi con molta probabilità saranno formate in quest'ottica.

04/06/2025

Dal 10 giugno 2025 presso il Comune di Tivoli in Piazza del Governo, 1 sarà aperta la sede del Servizio Distrettuale per l’Affidamento Familiare RM 5.3, attiva tutti i martedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00, per accogliere ed informare tutte le persone interessate. Vi aspettiamo!

COS’È L’AFFIDAMENTO FAMILIARE?

E’ un supporto affettivo, educativo, scolastico e sanitario ad un bambino o adolescente, italiano o straniero, che non dispone, per un periodo della sua vita, di un ambiente familiare capace di assicurargli quello di cui ha bisogno.

CHI SONO GLI AFFIDATARI?

La famiglia affidataria può essere una coppia, con o senza figli, sposata o convivente, oppure una persona singola.

COME FARE AFFIDAMENTO FAMILIARE?

Puoi partecipare al percorso di informazione/formazione sull’affidamento familiare che avrà luogo a Tivoli da ottobre 2025, per poi dare la tua disponibilità ad accogliere un minore in famiglia a tempo pieno oppure per qualche ora al giorno. Passando con lui qualche fine settimana o un periodo di vacanze, partecipando emotivamente e concretamente alle sue esperienze di vita quotidiana.

A CHI RIVOLGERSI PER FARE AFFIDAMENTO?

Al Servizio Distrettuale per l’Affidamento Familiare RM 5.3, un servizio territoriale in cui gli operatori sono pronti ad accogliere ed informare coloro che sono interessati all’affido. Il Servizio Distrettuale è il punto in cui si incontrano i bisogni e i diritti dei bambini, le disponibilità degli individui e delle famiglie e la professionalità degli operatori dedicati. È lo spazio in cui si dà voce ai bambini e alle loro necessità.

18/05/2025

In un ospedale di Calais, nel nord della Francia, un cavallo di 15 anni cammina silenzioso tra i corridoi, fermandosi davanti alle stanze dove la vita è fragile, dove il dolore è presente, e dove spesso le parole non bastano più.
Si chiama Peyo, ma tutti ormai lo conoscono come “Dottor Peyo”.

Non è un animale da terapia qualunque.
Nessuno gli dice dove andare. È lui a scegliere.
Quando percepisce che qualcuno ha bisogno di lui, solleva una zampa, e il suo compagno umano, Hassen, sa che lì dentro c’è un’anima che ha bisogno di conforto.

Una volta entrato, Peyo resta accanto al letto per ore.
Calmo. Presente. Immobile.
I pazienti lo accarezzano, si aggrappano alla sua criniera, poggiano il volto sul suo fianco caldo.
Non serve parlare.
Il suo respiro lento e la sua forza silenziosa parlano per lui.

Dal 2016, Peyo accompagna le persone nel momento più delicato della vita: quando si avvicina la fine.
Eppure, la sua presenza non porta tristezza.
Porta pace.
Porta uno strano, dolcissimo coraggio.
Alcuni pazienti, dopo averlo incontrato, chiedono meno antidolorifici. Si sentono più calmi. Più pronti.

E nessuno sa spiegare davvero come faccia a percepire il dolore.
La scienza indaga. Ma il cuore lo sa già:
Peyo sente l’anima.

In un mondo che corre veloce, questa creatura maestosa ci ricorda il valore del silenzio, della presenza, della cura.
E che, a volte, il più grande sollievo non viene da un farmaco... ma da uno sguardo buono e quattro zoccoli gentili. 🐾💔✨

Piccole Storie

13/05/2025

Ho iniziato con i pazienti con gravi disturbi psichiatrici.
Avevo 22 anni, dovevo finire la triennale e rinunciai a un comodo tirocinio fatto di tre seminari a cui sarebbe bastata la sola firma di presenza, per passare i mesi di luglio e agosto in una clinica psichiatrica.
Quando varcai la porta d'ingresso chiedendo dell'ufficio dove avrei potuto trovare la mia tutor, mi fu subito indicata una porta chiusa, con pezzo di plexiglas leggermente opacizzato cui assolutamente non dovevo avvicinarmi.
Era “il reparto femminile”, qualcosa che doveva contenere qualcosa di così truce che in due mesi non riuscirò mai a metterci piede.
Mi era invece permesso stare all'aperto o nella sala ricreativa, dove in genere potevano sostare i pazienti più tranquilli e dove volentieri si facevano incuriosire dalle nuove presenze.
Di tutti ricordo la gentilezza con cui salutavano e una certa timidezza nell'approcciarsi... non avevo il camice e forse qualcuno (più che legittimamente...) si sarà chiesto se fossi lì come paziente... Quando capirono che ero lì per imparare, furono molto d'aiuto.
C'era una donna che mi mostrò cosa significava essere in fase maniacale, un altro mi fece vedere quanto potesse essere difficile distinguere realtà e sogni, un altro mi mostrò la paura di morire. Mentre prendevamo un caffè in un momento di pausa, disse una frase che mi restò fissa in mente – Hai mai fatto caso che tanti di loro hanno iniziato a stare male dopo la prima grande delusione d'amore? -
Non so a cosa si riferisse di preciso o cosa l'avesse colpita effettivamente, sta di fatto che quello che a me restò in testa fu che in effetti c'era stato un momento prima e fuori dalla clinica anche per loro, in cui avevano avuto desideri simili ai miei.
Di avere un amico sincero, qualcuno che li amasse per quelli che erano, di fare la propria strada.
Eravamo tutti nella stessa clinica e mi chiesi cosa aveva fatto la differenza fra me e loro, perché io non avevo perso la mia libertà e loro invece sì.
L'ultimo giorno di tirocinio un coetaneo ricoverato da poco e che faceva sempre un sacco di casino, mentre ero in sala a salutare tutti, si zittì di colpo e mi disse “Vedi di non farti trovare qua dentro”.
Mi sono sempre chiesta se fosse la sua invidia nel vedere in me qualcosa che non poteva avere (la libertà) o se avesse intravisto qualcosa di sinistro nel mio sguardo.
Il 13 maggio del 1978 veniva promulgata la Legge Basaglia, che avrebbe messo fine alla logica dei manicomi.
Una legge il cui spirito è incarnato dai tanti operatori della salute mentale che in condizioni rischiose e risicate fanno continuamente lo sforzo di tenere la persona al centro, oltre l'etichetta di una diagnosi.
Legge che è ancora lontana da trovare piena espressione, perché ancora troppo poco facciamo per la salute mentale, per prevenire il disagio delle persone e degli operatori, per far lavorare gli operatori in sicurezza, per costruire reti sociali e sanitarie che non solo intercettino il disagio, ma abbiano le risorse per accompagnarlo, per cercare di dare una vita dignitosa e magari serena anche a chi comunque è preda di qualcosa da cui non può sfuggire mai totalmente.

04/05/2025

Gli psicoterapeuti non sono esseri disincarnati dotati di poteri magici, ma esseri umani specializzati nella difficile scienza della mente e nell'arte del cambiamento. Sono tecnici e, ancor più, artigiani della mente e non semi-dei portatori di fluidi salvifici.

Uno psicoterapeuta non è telepatico, né preveggente, ma lavora sulla conoscenza del pensiero e delle emozioni, della biografia e delle risorse della persona, allo scopo di promuovere e accelerare la sua resilienza e mobilitare il suo potenziale.

Uno psicoterapeuta insinua benevoli dubbi, racconta storie e aforismi, agisce con empatia. Allo stesso modo, costruisce piani individualizzati,
monitora attentamente i processi emotivi e ingaggia la persona in un'alleanza duplice: contro il sintomo e a favore dello sviluppo personale.

Ma bisogna sapere sempre che per riuscire in questo compito enorme, lo psicoterapeuta ha vissuto e vive a propria volta i suoi drammi, ha affrontato lutti, traumi e fantasmi e continua ogni giorno la sua ricerca, pur accettando la responsabilità di sostenere gli altri, con umiltà e consapevolezza.

- Enrico Maria Secci

Prossimo appuntamento venerdì 21 febbraio 2025 dalle ore 14,30 alle ore 18,30🌹
07/02/2025

Prossimo appuntamento venerdì 21 febbraio 2025 dalle ore 14,30 alle ore 18,30🌹

Si parlerà della necessità di garantire gratuitamente un percorso di aiuto psicologico a tutte le persone che soffrono d...
30/01/2025

Si parlerà della necessità di garantire gratuitamente un percorso di aiuto psicologico a tutte le persone che soffrono di una malattia oncologica e ai loro familiari.

27/01/2025

"Siamo fatti per vivere. I lutti ci gettano nel vuoto, ma in quella disperazione c’è la luce del passato".
Da quello che alcuni suoi allievi raccontano, sarebbe stata questa l’ultima parola di Jacques Lacan.

Fine dei giochi, azzeramento, sparizione.

Non a caso l’ultimo dei suoi celebri Seminari porta come titolo premonitore Dissoluzione. Annuncio non solo della fine della sua Scuola
– che egli scioglierà, appunto, poco prima di morire.
–ma anche della fine della sua presenza in questo mondo. Annuncio, appunto, della sua imminente scomparsa.

Scomparire è una forma radicale della separazione.

Quando mancano le parole, quando c’è troppo dolore, quando tutto appare compromesso, quando tutto è divenuto impossibile da sopportare, quando si è alla fine delle nostre forze, quando è accaduto l’irrimediabile, quando muore qualcosa in cui abbiamo profondamente creduto, allora la separazione può assumere la forma netta e gelida della sparizione.

«Scompaio» significa interrompere per sempre i legami con il mondo così come l’ho conosciuto.

L’ascia del tempo ha tagliato d’un solo colpo la corda che ci legava alla vita.

Non resta che scomparire, farla finita, spegnere tutto.

Nel caso della morte questa scomparsa non è – fatta eccezione per i soggetti suicidari, che decidono di darsi la morte – l’esito di una scelta, ma quello di una condanna, di un’imposizione subita.

Non sono mai “io” che decido di scomparire, ma è la legge della morte che lo esige. Non c’è più tempo per me, non c’è più tempo per la mia vita.

La morte ci costringe a scomparire, a dissolverci, a ritornare, come direbbe ancora il Qoèlet biblico, alla polvere dalla quale proveniamo.

Il cerchio si chiude: l’essere, uscito dal nulla, ritorna nel nulla. Accade agli uomini, come ci ricorda sempre il Qoèlet, allo stesso modo in cui accade ai cavalli, ai cani, alle formiche, ai leoni, agli uccelli nel cielo.

Quante volte abbiamo sentito dire:

«È scomparsa», «È scomparso», come a sottolineare che chi se n’è andato ha sciolto ogni legame con noi, non è più reperibile, raggiungibile, non può più essere contattato.

E quante volte abbiamo avuto difficoltà a trovare le parole giuste per commentare questo
annuncio.

Impossibile, infatti, trovarle. Meglio tacere.

Non a caso Roland Barthes, in Frammenti di un discorso amoroso, ha descritto la separazione come l’allontanamento nello spazio di due navicelle che non possono più intercettare i messaggi dell’una verso l’altra.

Allontanamento siderale, distanza incolmabile, scomparsa dal radar.

Si scompare come l’aereo precipitato a Ustica o come l’inquietante colonnello Kurtz in Apocalypse Now di Francis Ford Coppola. È vero:

la scomparsa, se vuole essere davvero tale, deve occultare la traccia, deve impedire il ritrovamento o il ritorno.

-Prova a scomparire seguendo questa modalità anche il protagonista di un noto romanzo di Georges Simenon dal titolo La fuga del signor Monde, che dall’oggi al domani decide di lasciare bruscamente l’ordine borghese e indifferente della sua famiglia. Ritira tutti i soldi che ha sul conto e prende il primo treno, senza dare spiegazioni a nessuno.

-Accade al protagonista di Dissipatio H.G. di Guido Morselli che, dopo aver tentato di suicidarsi, ritorna nella sua città pronto a ricominciare a vivere ma, beffardamente, non trova più nessuno: tutto il genere umano (H.G. sta per Humani Generis) si è nel frattempo dissolto, si è dissipato senza alcuna ragione, è sparito dalla faccia della terra.

La scomparsa è una separazione che viene spinta verso il suo fondo più oscuro. Non ci sono più tracce di chi se n’è andato, non ci saranno più contatti, non ci sarà più alcuna possibilità di ritrovamento.

Questo significa che chi scompare se n’è andato davvero senza lasciare nulla di sé, senza desiderio di ritornare né speranza di essere ritrovato, con la volontà determinata di non appartenere più al mondo cui apparteneva.

Tutto questo sembra risuonare nell’ultima parola attribuita a Lacan: «Scompaio». Trascinare via con sé tutto quello che si è stati, nessun resto, nessuna traccia, nessuna nostalgia.

--La vita come separazione--

La morte fisica del nostro corpo non è la sola esperienza che noi possiamo fare della morte.

Esistono infatti innumerevoli morti che costeggiano le nostre vite.

Questo significa che ciascuno di noi ha fatto molteplici esperienze di cadute, separazioni, scomparse, abbandoni, perdite.

La nostra vita appare circondata da tutte le perdite che l’hanno segnata, dalle ferite che le separazioni le hanno impresso, dai fantasmi dei nostri morti.

Per la psicoanalisi le esperienze che annunciano quella della morte sono associate all’angoscia di castrazione.

Non a caso Freud descriveva il divenire della vita umana come una serie successiva di tagli:

-dalla placenta

-dal cordone ombelicale

-dal seno

-dalle proprie feci

-dalla propria madre

-dal proprio corpo infantile, eccetera.

In ognuno di questi passaggi evolutivi qualcosa è destinato a perdersi irreversibilmente.

Per questa ragione nel mito biblico l’umano (Adam), per poter entrare in un legame con l’Altro (Eva), deve essere in primo luogo tratto fuori da se stesso, deve poter perdere una parte di sé (la famosa “costola”), deve esporsi alla propria mancanza e alla dinamica del desiderio che lo conduce verso l’altro da sé.

Ma come accade, per esempio, nello svezzamento, non è solo l’oggetto (il seno) che si stacca dal soggetto, ma è anche un pezzo del soggetto che in questo tempo
di separazione si perde a causa della perdita dell’oggetto.

Ogni taglio ha topologicamente due bordi:

+la separazione non si limita a dividere il soggetto dall’oggetto perduto, ma lo divide altresì da una parte di se stesso. Precisamente quella parte che aveva aderito di più all’oggetto confondendosi con esso. Ecco perché quando finisce un amore ci si sente perduti.

Non si perde, infatti, solo l’oggetto amato, ma si perde, insieme a quell’oggetto, il senso del mondo e, di conseguenza, una parte significativa di noi stessi.

Qualcosa muore, si spegne, si stacca, non esiste più.

-Sicché la perdita dell’oggetto trascina con sé anche il soggetto, spogliandolo di una porzione del suo essere.

Di qui lo sguardo smarrito, vuoto e angosciato che vediamo sul volto di chi sta vivendo il lutto di una separazione. Al vuoto lasciato dalla perdita dell’oggetto che si è aperto nel mondo corrisponde il vuoto che si è aperto simultaneamente nel soggetto.

Massimo Recalcati - La Stampa, 15 novembre 2022.

📌PSICOTERAPIA VICINA: venerdì 25 ottobre, a partire dalle ore 16:30, viene proposto l’open day gratuito del servizio di ...
18/10/2024

📌PSICOTERAPIA VICINA: venerdì 25 ottobre, a partire dalle ore 16:30, viene proposto l’open day gratuito del servizio di psicoterapia presso la FARMACIA SAN RAFFAELE di VILLALBA DI GUIDONIA (ROMA) – VIA TIBURTINA VALERIA, 89.

👩‍⚕️PSICOTERAPIA VICINA presso la Farmacia San Raffaele di Villalba di Guidonia è stata pensata per dare a tutti l’opportunità di accedere a un servizio ancora troppo lontano dalle reali esigenze sociali. Attraverso questa iniziativa si vuole far conoscere un servizio di salute necessario per il benessere di ogni persona. Durante l’open day si affronterà il tema dell’ansia e dei disturbi ad essa correlati.

🧠Gli incontri sono svolti dalla dott.ssa Sonia Luzi, Psicologa e Psicoterapeuta ad Approccio Strategico, Conduttrice di Training Autogeno e Counselor Strategico specializzata in Psicologia Giuridica, Dipendenze e DSA.

🎯La salute e il benessere psicologico ti aspettano in farmacia!

📲Contattaci per partecipare all’open day gratuito sull’ansia🛋️!
0774 578106 - 335 142 1558
📩info@copernicohealthcare.it

💡Il momento migliore per prenderti cura del tuo benessere è ORA!

10/10/2024

Un papà che sta con i figli è un papà, non un mammo.
Un uomo che condivide con la propria partner il peso dei lavori di casa è un uomo che condivide con la propria partner il peso dei lavori di casa, non "uno che aiuta".
Una donna al vertice è una donna al vertice, non una che è andata a letto con le persone giuste.
Una donna al volante è una donna al volante, non un pericolo costante.
Una donna brizzolata è una donna brizzolata, non una che non si cura.
Una donna che lavora è una donna che lavora, non una che trascura la famiglia.
Una donna che nella vita ha avuto tanti partner è una donna che nella vita ha avuto tanti partner, non una ninfomane.
Una donna che parla in maniera assertiva delle cose che conosce bene è una donna che parla in maniera assertiva delle cose che conosce bene, non una aggressiva.
Una donna che ti dice no all'ultimo momento è una donna che ti dice no all'ultimo momento, non "dice no ma in realtà è sì".
Una donna che urla durante una lite è una donna arrabbiata, non un'isterica.
Una donna che vive da sola è una donna che vive da sola, non una zitella.
Una donna con figli è una donna con figli, non una Donna con la D maiuscola.
Una donna eccentrica è una donna eccentrica, non una pazza.
Una donna non sposata è una donna non sposata, non una signorina.
Una donna senza figli è una donna senza figli, non una madre mancata.
Una donna sessualmente disinibita è una donna sessualmente disinibita, non una tr*ia.
Una donna vestita in maniera sexy è una donna vestita in maniera sexy, non un "bocconcino".
Una femminista è una donna che desidera una società senza iniquità sociali, non una “che ce l’ha con gli uomini”.
Una professoressa è una professoressa, un'avvocata è un'avvocata, una medica è una medica, un'ingegnera è un'ingegnera, una giudice è una giudice, una dottoressa è una dottoressa, non una "signora".
Una ragazzina a cui piace vestirsi comoda è una ragazzina a cui piace vestirsi comoda, non un maschiaccio.

Vera Gheno

*Fotografia di Ilaria Magliocchetti Lombi

📌PSICOTERAPIA ONLINE: a partire dal 16 settembre 2024, puoi usufruire del servizio di psicoterapia online a un costo di ...
15/09/2024

📌PSICOTERAPIA ONLINE: a partire dal 16 settembre 2024, puoi usufruire del servizio di psicoterapia online a un costo di 45 euro a seduta per i primi 3 incontri.

👩‍⚕️Le sedute di Psicoterapia permettono di affrontare le proprie difficoltà e di agire per un cambiamento positivo necessario per il benessere di ogni persona.

🧠Gli incontri sono svolti dalla dott.ssa Sonia Luzi, Psicologa e Psicoterapeuta ad Approccio Strategico, Conduttrice di Training Autogeno e Counselor Strategico specializzata in Psicologia Giuridica, Dipendenze e DSA.

🎯La salute e il benessere psicologico ti aspettano online!

📲Contattami per prenotare la tua seduta di psicoterapia🛋️!
388 182 4074
📩sonia.luzi.psicologa@gmail.com

💡Il momento migliore per prenderti cura del tuo benessere è ORA!

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Indirizzo

Rome

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 20:00
Mercoledì 16:30 - 20:00
Giovedì 16:30 - 20:00
Venerdì 15:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 18:00

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