Federico di Fazio

Federico di Fazio Psicologo. Psicoterapeuta sistemico-relazionale in training. Psicologo per individui 👨‍💼coppie 👬 e famiglie 👨‍👩‍👧‍👧

Eine Heilung durch Liebe.
21/04/2024

Eine Heilung durch Liebe.

"Soffrire è stato, in un modo o nell’altro, inevitabile. Ma io voglio soffrire per cose che mi appartengono davvero. Un ...
07/03/2024

"Soffrire è stato, in un modo o nell’altro, inevitabile. Ma io voglio soffrire per cose che mi appartengono davvero. Un motivo decisivo per seguire questa via è stato sapere che se io non realizzo pienamente la mia vita, essa passerà in eredità ai miei figli e su di loro incomberà, oltre alle loro proprie difficoltà, anche il peso della vita non vissuta."

Se non si accetta il proprio destino, al suo posto subentra un’altra sofferenza: si sviluppa una nevrosi e ritengo che la vita che dobbiamo vivere sia meno peggio di una nevrosi. Se proprio devo soffrire, che sia almeno la mia realtà. Una nevrosi è molto dannata! In generale è una difficoltà pretestuosa, una speranza inconscia di ingannare la vita, di eludere qualcosa.
Non si può fare nulla di più, che vivere quel che si è. E in noi sono presenti elementi opposti e contraddittori. Dopo molte riflessioni sono giunto a questa conclusione: è meglio vivere quel che si è e accettare le difficoltà che ci attendono… perché sfuggirvi è molto peggio.
Oggi posso dire: sono rimasto fedele a me stesso, ho fatto quel che potevo secondo scienza e coscienza. Se sia stato giusto o meno, questo non lo so.
Soffrire è stato, in un modo o nell’altro, inevitabile. Ma io voglio soffrire per cose che mi appartengono davvero. Un motivo decisivo per seguire questa via è stato sapere che se io non realizzo pianamente la mia vita, essa passerà in eredità ai miei figli e su di loro incomberà, oltre alle loro proprie difficoltà, anche il peso della vita non vissuta.
Sono consapevole di quale gravoso peso abbia dovuto prendermi dai miei genitori. Non si può semplicemente scrollarselo di dosso. Con esso ci si trova investiti di un’eredità che siamo obbligati ad accettare. Nella vita non ce la caviamo soltanto ad essere “assennati” e ragionevoli. Risparmiamo forse qualche cosa a noi stessi, ma ci siamo tagliati fuori dalla nostra propria vita. I destini che ho potuto vedere, dove non si era vissuta la propria vita, sono semplicemente orrendi. Chiunque viva la sua vocazione e la realizzi secondo il meglio che si può, non ho motivo di avere rimorsi. In un certo senso aveva ragione Voltaire quando diceva: ci si dovrebbe pentire “surtout de ce l’on n’a pas fait” ( Non ci si pente mai di ciò che si è fatto, ma sempre di quel che non si è fatto”
E’ di enorme importanza assumersi, in quanto esseri umani, le proprie colpe. In tarda età non rimpiangiamo tanto le cose meravigliose che forse non abbiamo visto o sperimentato, bensì ci pentiamo di aver lasciato che la vita ci scorresse accanto.

Jung C.G., 1957, in Jaffè Aniela, In dialogo con Carl Gustav Jung, 2023, Bollati Boringhieri, p.38.
Grazie Valentina Marra

27/02/2024

L'identità, la salute, il benessere, la sofferenza, la psicologia stessa non sono e non possono essere un fatto privato. Non c'è cura e non c'è terapia se non nell'incontro con l'altro e con gli altri. La psicoterapia, che credo debba aiutare ad essere semplicemente ciò che si è e ad esserlo insieme agli altri, è forse più un fatto politico che introspettivo.

“Per la conferma della mia identità io dipendo interamente dagli altri; ed è la grande grazia della compagnia che rifà del solitario un «tutto intero», salvandolo dal dialogo della riflessione in cui si rimane sempre equivoci, e ridandogli l'identità che gli consente di parlare con l'unica voce di una persona non scambiabile.”

Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo.

Un'interessantissima serie di riflessioni di Costanza Jesurum sul Super-Io e sulla sua (dis)funzione.
26/02/2024

Un'interessantissima serie di riflessioni di Costanza Jesurum sul Super-Io e sulla sua (dis)funzione.

Io es e super Io/passato e presente Tra i concetti che maggiormente sono filtrati nel nostro lessico comune dalla teoria freudiana, c’è quello di Super io, e in generale tutta la cosiddetta seconda…

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