31/07/2025
Imparare a “stare”. Questo è ciò che la mia insegnante di Yoga mi ha trasmesso. Ma a stare dove? A stare qui, ovunque sia “qui”, comunque sia “qui”. Che sia fermi o in movimento, che sia un qui triste o un qui gioioso. Quando smettiamo di fare resistenza a ciò che stiamo vivendo, allora il dolore cessa. “Bella retorica” penserà giustamente qualcuno.
Smettere di provare dolore non significa che se ci fa male una gamba, quella gamba smetterà di dolerci, ma significa che non caricheremo quel dolore fisico di rabbia, di angoscia, di tristezza, di frustrazione. Provare tutte queste emozioni, significa caricare quella gamba dolorante con un incudine pesante. Vivendo con accettazione il momento presente, qualunque cosa ci porti, vuol dire, metaforicamente accarezzare quella gamba e aiutarla a guarire il più possibile.
La maggior parte di chi pratica yoga o addirittura lo insegna, è ben lungi dall’ incarnare quell’immagine eterea di realizzazione spirituale dove tutto sembra pace. Praticare yoga significa affrontare ogni giorno con la consapevolezza che abbiamo uno strumento potente di auto-guarigione fisica e spirituale e un luogo sicuro dove rifugiare la nostra mente troppo spesso tormentata.
Non è fitness, non è “faccio pilates che tanto è quasi uguale”. Praticare yoga significa provare a fare un percorso che rimetta insieme i pezzi del nostro Io frammentato. Unirli. Perchè Yoga significa Unione