
29/07/2025
La psicoanalisi trasforma il corpo modificando, attraverso un'esperienza verbale, le modalità con cui esso viene influenzato e che Freud ha distinto: inibizione, angoscia, sintomo. Il corpo interessato non è l'immagine del corpo, o corpo cosmetico, ma quello della pulsione, in quanto conseguenza della pratica linguistica che definisce la soglia dell'umano, anche nel soggetto muto. L'esperienza di una cura segue il percorso di una decifrazione, quella dell'inconscio, fino a sperimentare il limite oltre il quale questo inconscio diventa reale, cioè non interpretabile. A questi confini, l'analizzante si ritrova scarto di questa decifrazione ed è in questa posizione che trova una soddisfazione impossibile da immaginare prima di raggiungerla. Per operare questa trasformazione, una psicoanalisi deve sottrarre il sintomo al fantasma che ne determina la patologia e conferire al sintomo la portata insurrezionale che permetterà al soggetto di liberarsi dal linguaggio attraverso il linguaggio, affrancandosi dal pensiero attraverso il dire. Accogliere il sintomo (e non dargli la caccia), smantellare il fantasma (e non alimentarlo) sono i due assi portanti di una cura. Questo libro esamina, punto per punto, le dimensioni di questa esperienza che è ancora agli inizi, constatazione che non deve far dimenticare l'immensa novità della sua nascita.