In particolare, sono state attivate due nuove Sezioni del Centro: una per il trattamento dei s*x offenders e una di mediazione familiare. Inoltre, il Centro da anni svolge attività di ricerca anche in collaborazione con l’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma, con la Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria, in diversi ambiti della psicologia giuridica (la personalità dei s*x offender
s, la devianza minorile, la testimonianza infantile, la devianza minorile in gruppo, il fenomeno dei serial killer, eccetera). L’audizione protetta del minore testimone e vittima rappresenta una prospettiva metodologica per l’ascolto innovativa, prevista da specifiche disposizioni di legge (art. 392 comma 1 bis C.P.p.; L. n. 66 del 15 febbraio 1996 Norme contro la violenza sessuale), che cerca di mettere dei limiti per evitare la molteplicità di accertamenti e di interrogatori giudiziari ripetuti, che hanno come conseguenza la vittimizzazione istituzionale secondaria del minore. Tale procedura consente al pubblico ministero o alla persona sottoposta alle indagini di “chiedere che si proceda con incidente probatorio all’assunzione della testimonianza di persona minore di anni sedici” e prevede che il giudice abbia la facoltà di stabilire “il luogo, il tempo e le modalità particolari attraverso cui procedere all’incidente probatorio, quando le esigenze del minore lo rendano necessario ed opportuno. A tal fine l’udienza può svolgersi anche in luogo diverso dal tribunale, avvalendosi il giudice, ove esistano, di strutture specializzate di assistenza o, in mancanza, presso l’abitazione dello stesso minore”. La norma prevede, dunque, una complessiva e radicale ridefinizione delle modalità di raccolta della testimonianza del minore, con lo scopo di cercare comunque di dare la parola al bambino, di riconoscergli il diritto di testimoniare, riducendogli le fonti di stress psicologico, prevedendo che l’audizione possa essere effettuata in un luogo protetto. In una stanza si svolgerà l’incontro tra l’esperto e il minore, mentre le parti del processo – il giudice, il pubblico ministero, gli avvocati e l’imputato che ne abbia fatto richiesta – si troveranno in una stanza adiacente e potranno intervenire comunicando le domande attraverso il citofono, in tempo reale, all’esperto che provvederà a tradurle al minore in un linguaggio comprensibile ed adeguato alla sua età e alle sue condizioni cognitive ed affettive. A tale proposito, da maggio 2009, il Centro ha attivato anche la sezione dedicata all’ascolto protetto del minore; la struttura è, infatti, dotata di due stanze messe in comunicazione attraverso uno specchio unidirezionale, un impianto di audio-videoregistrazione collegato ad un video esterno , la possibilità di comunicare tra le due stanze attraverso due interfono, una stanza per l’accoglienza del minore e di eventuali familiari. Lo stesso contesto potrà essere utilizzato per svolgere eventuali incontri protetti. Il Centro come ogni anno, dal 1990, attiva il Corso di Psicologia Giuridica a Roma che ha come obiettivo l’acquisizione di tecniche e competenze necessarie all’attività e alla consulenza nei vari ambiti della psicologia giuridica. Inoltre, il Corso ha ottenuto il riconoscimento di 24 crediti formativi per gli avvocati. Il coordinatore del Corso è la dr.ssa Simona Grilli che è possibile contattare all’indirizzo e-mail: simona_grilli@tiscali.it. Inoltre, il Centro promuove l’attivazione del Corso di Psicodiagnostica a Roma e a Reggio Calabria che ha come obiettivo la formazione di esperti nella valutazione psicodiagnostica, attraverso l’acquisizione di competenze per operare nelle differenti aree applicative della psicologia, così come nei diversi ambiti peritali.