
14/08/2025
La dinamica dei fatti e la morte endouterina
La gravida veniva ricoverata il 31 maggio 2016, primi-gravida oltre la quarantaduesima settimana, con diagnosi di gravidanza post-termine, i relativi tracciati quel giorno non manifestavano alcuna anomalia. Il giorno successivo, stante l’assenza di contrazioni, era stato somministrato il farmaco per indurle il parto e, dei cinque tracciati, l’ultimo (ore 22:36) aveva evidenziato sin dall’inizio il peggioramento delle condizioni del feto. Dalle ore 1.50 essendo emersa una condizione di sofferenza fino alle 4.30, allorquando il tracciato era divenuto “certamente patologico”. Neppure allora era stato praticato il taglio cesareo, effettuato inutilmente solo due ore dopo.
La Corte d’appello di Napoli...
Confermata la condanna dell’ostetrica per la morte endouterina di una neonata, causata dal mancato monitoraggio del tracciato