Dott.ssa Maria Teresa Lentini - Biologa Nutrizionista

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Dott.ssa Maria Teresa Lentini - Biologa Nutrizionista Nutrizione a 360°! Lo scopo del mio lavoro è aiutare i miei pazienti a mangiare sano e con gusto!

I cibi fermentati sono un potente alleato per la nostra salute! Negli ultimi anni sono infatti diventati  protagonisti s...
05/04/2025

I cibi fermentati sono un potente alleato per la nostra salute!
Negli ultimi anni sono infatti diventati protagonisti sulle nostre tavole. Alimenti come kefir, yogurt, kimchi, crauti, miso e kombucha, un tempo legati soprattutto alla tradizione, sono oggi considerati veri e propri “superfood” grazie ai numerosi benefici che apportano al nostro organismo.
La fermentazione è un processo naturale in cui microrganismi come batteri e lieviti trasformano zuccheri e altri composti in sostanze più semplici. Oltre a migliorare il sapore e la conservazione degli alimenti, questo processo arricchisce i cibi di probiotici — batteri “buoni” che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale.
Una flora intestinale sana è fondamentale per il benessere generale: contribuisce alla digestione, rafforza il sistema immunitario, regola l’infiammazione e può perfino influenzare il nostro umore. I cibi fermentati, inoltre, migliorano l’assorbimento di nutrienti come vitamine del gruppo B, vitamina K e minerali.
Consumare regolarmente alimenti fermentati, soprattutto se non pastorizzati, può quindi essere un’ottima abitudine per chi vuole prendersi cura della propria salute in modo naturale e gustoso. Come sempre, la chiave è la varietà e la moderazione, inserendoli all’interno di una dieta equilibrata.
Quali sono i cibi fermentati più comuni?
1. Yogurt:è uno dei fermentati più consumati al mondo. Contiene fermenti lattici vivi utili per l’intestino, come Lactobacillus e Bifidobacterium.
2. Kefir:simile allo yogurt, ma più liquido e ricco di batteri.Può essere a base di latte o d’acqua.
3. Crauti:cavolo cappuccio fermentato naturalmente con sale. Ottimo come contorno e ricco di probiotici.
4. Kimchi:tipico della cucina coreana, è una versione speziata dei crauti, spesso con aggiunta di aglio, peperoncino e altre verdure.
5. Kombucha:bevanda a base di tè nero o verde fermentato con una coltura di lieviti e batteri; è frizzante e acidula.
6. Miso:pasta fermentata ricca di enzimi a base di soia (o altri cereali) molto usata nella cucina giapponese.
7.Tempeh:derivato dalla soia fermentata è una fonte proteica vegetale molto apprezzata.
8.Verdure fermentate...con sale e pazienza! 🥒

Che ruolo ha il microbiota intestinalenell'obesità infantile?L'obesità infantile rappresenta una sfida crescente per la ...
31/03/2025

Che ruolo ha il microbiota intestinalenell'obesità infantile?
L'obesità infantile rappresenta una sfida crescente per la salute pubblica.Recenti studi hanno evidenziato come il microbiota intestinale(l'insieme dei microrganismi che risiedono nel nostro tratto gastrointestinale)giochi un ruolo fondamentale nello sviluppo di questa condizione.
Il microbiota intestinale partecipa attivamente al metabolismo e all'assorbimento dei nutrienti.Una sua composizione equilibrata favorisce la digestione e il corretto sfruttamento energetico degli alimenti.Alterazioni nella composizione dei microrganismi possono portare a un maggiore assorbimento calorico e alla produzione di acidi grassi a catena corta che, in eccesso, stimolano la lipogenesi favorendo l'accumulo di grasso corporeo.
Uno squilibrio microbico non incide solo sul metabolismo, ma può anche innescare una risposta infiammatoria. Un aumento della permeabilità intestinale, spesso legato a una disbiosi, permette il transito di endotossine nel flusso sanguigno, contribuendo ad uno stato infiammatorio cronico.Questo processo, a sua volta, altera la sensibilità insulinica e promuove l'accumulo di tessuto adiposo.
Nei bambini, la composizione del microbiota intestinale è particolarmente delicata, poiché si sta ancora sviluppando ed è influenzata da fattori come la dieta, l’uso di antibiotici e lo stile di vita.Studi recenti hanno evidenziato una correlazione tra una ridotta diversità microbica e un maggior rischio di accumulo di grasso nei bambini, quindi la salute intestinale può essere una chiave per prevenire l'obesità in età precoce.
È fondamentale adottare strategie che favoriscano un microbiota sano:
Dieta equilibrata: un'alimentazione ricca di fibre, frutta, verdura contribuisce a mantenere una flora diversificata e funzionale
Riduzione degli alimenti processati:limitare zuccheri raffinati e grassi saturi aiuta a prevenire disbiosi e favorisce un equilibrio microbico
Uso di pro e prebiotici:il loro utilizzo supporta il ripristino di un microbiota equilibrato, migliorando l'assorbimento dei nutrienti e riducendo l'infiammazione
Attività fisica
Prendiamoci cura della salute intestinale fin dalla prima infanzia!

CORTISOLO: L'OSTACOLO INVISIBILE 👻Il cortisolo, noto come l'ormone dello stress, gioca un ruolo cruciale nel metabolismo...
25/03/2025

CORTISOLO: L'OSTACOLO INVISIBILE 👻
Il cortisolo, noto come l'ormone dello stress, gioca un ruolo cruciale nel metabolismo e nella gestione dell’energia. Tuttavia, livelli elevati e cronici di cortisolo possono rappresentare un ostacolo significativo alla perdita di peso.
Ma perché succede questo?
1.Il cortisolo stimola la produzione di glucosio nel fegato, aumentando la glicemia e spingendo il corpo a cercare più cibo, soprattutto carboidrati semplici e zuccheri. Questo porta a un aumento dell’apporto calorico e alla difficoltà nel mantenere un deficit calorico necessario per dimagrire.
2.Livelli elevati di cortisolo sono associati a un aumento del grasso viscerale, ovvero il grasso che si accumula intorno agli organi nella zona addominale. Questo tipo di grasso è particolarmente resistente alla perdita di peso e aumenta il rischio di problemi metabolici.
3.Il cortisolo ha un effetto catabolico sui muscoli, ovvero favorisce la degradazione delle proteine muscolari. La perdita di massa muscolare rallenta il metabolismo basale, rendendo più difficile bruciare calorie e perdere peso.
4.Livelli elevati di cortisolo, soprattutto nelle ore serali, possono interferire con la qualità del sonno. Un sonno disturbato influisce negativamente sugli ormoni della fame (leptina e grelina), portando a un aumento dell’appetito e a una maggiore resistenza alla perdita di peso.
Ma come e cosa fare per ridurre il cortisolo e quindi favorire il dimagrimento?
Per prima cosa impariamo a gestire lo stress con tecniche di rilassamento come meditazione, yoga e respirazione profonda; dormire almeno 8 ore a notte per mantenere equilibrati i livelli ormonali; seguire una dieta equilibrata, evitando eccessi di zuccheri raffinati e caffeina, che possono stimolare ulteriormente la produzione di cortisolo e praticare attività fisica moderata, evitando allenamenti eccessivamente stressanti che potrebbero aumentare il cortisolo.
Il cortisolo, se cronicamente elevato, può rendere la perdita di peso molto più difficile. Ridurre lo stress, migliorare la qualità del sonno e un’alimentazione bilanciata sono le strategie fondamentali per abbassare il cortisolo e promuovere un dimagrimento sano.

Negli ultimi anni, il digiuno intermittente è diventato una delle tendenze più discusse in ambito nutrizionale. Ma di co...
28/01/2025

Negli ultimi anni, il digiuno intermittente è diventato una delle tendenze più discusse in ambito nutrizionale. Ma di cosa si tratta esattamente? Iniziamo col dire che non si tratta di una dieta, ma piuttosto un approccio alimentare che alterna periodi di digiuno a periodi in cui si può mangiare.
Come funziona il digiuno intermittente?
Ci sono tre differenti modalità:
- 16/8: digiuno di 16 ore al giorno e si mangia durante una finestra di 8 ore (ad esempio dalle 12 alle 20).
- 5:2: Si mangia normalmente per 5 giorni a settimana e si riducono drasticamente le calorie (500-600 al giorno) per 2 giorni non consecutivi.
- Digiuno alternato: Si alternano giorni di digiuno completo a giorni di alimentazione normale.
- Eat stop eat: Prevede un digiuno di 24 ore una o due volte alla settimana.
Ma quali sono i benefici del digiuno intermittente?
1. Perdita di peso: Aiuta a ridurre l'apporto calorico e a migliorare il metabolismo, favorendo la perdita di peso.
2. Miglioramento del metabolismo: Può aumentare la sensibilità all'insulina, riducendo il rischio di diabete di tipo 2.
3. Riduzione dell'infiammazione: Studi suggeriscono che il digiuno intermittente può diminuire i livelli di infiammazione, migliorando la salute generale.
4. Salute cardiovascolare: Contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue.
5. Promozione della longevità: Il digiuno stimola l’autofagia, un processo cellulare di “pulizia” che potrebbe rallentare l’invecchiamento e ridurre il rischio di malattie croniche.
6. Benefici per il cervello: Alcune ricerche indicano che potrebbe migliorare la memoria e la concentrazione, riducendo il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
ATTENZIONE: Il digiuno intermittente può essere efficace per molte persone, ma non è adatto a tutti. È sconsigliato per: donne e in gravidanza o allattamento, persone con disturbi alimentari, individui con diabete di tipo 1 o altre condizioni mediche particolari (consultare sempre un medico).
Il digiuno intermittente è una strategia validata da numerose ricerche, ma va adattato alle esigenze individuali ed è fondamentale seguirlo sotto la guida di un professionista qualificato.

🎄 Buon Natale a tutti i miei straordinari pazienti!🎄Voglio esprimere tutta la mia gratitudine per la fiducia, la stima e...
24/12/2024

🎄 Buon Natale a tutti i miei straordinari pazienti!🎄

Voglio esprimere tutta la mia gratitudine per la fiducia, la stima e l'affetto che mi dimostrate ogni giorno. Il mio impegno è accompagnarvi con cura e dedizione, e il vostro sostegno e la vostra presenza sono il dono più prezioso.
Vi auguro un Natale ricco di serenità, calore e momenti felici accanto alle persone che amate. Che queste festività possano portare gioia e speranza per un nuovo anno pieno di salute e soddisfazioni.
Con immenso affetto
Vostra doc!❤️

A chi non è mai capitato di aprire il frigo o la dispensa e mangiare in modo spropositato pur non avendo fame?! Magari d...
15/12/2024

A chi non è mai capitato di aprire il frigo o la dispensa e mangiare in modo spropositato pur non avendo fame?! Magari dopo una giornata stressante o un'arrabbiatura o una delusione o semplicemente per noia.
Questo comportamento è più comune di quanto si pensi e ha radici profonde nella nostra psicologia.
Ma perchè??
1. Il cibo visto come conforto emotivo
Il cibo, soprattutto quello ricco di zuccheri e grassi, stimola il rilascio di dopamina, l'ormone del piacere. Quando siamo stressati, tristi o ansiosi, il nostro cervello cerca un modo rapido per sentirsi meglio, e il cibo sembra, e al momento lo è, una soluzione immediata.
2. Associazione con i ricordi positivi
Spesso associamo certi cibi a momenti felici del passato: il dolce che mangiavamo da bambini o il piatto preferito preparato dalla nonna. Quando ci sentiamo giù, inconsciamente cerchiamo di ricreare quelle sensazioni di conforto e di piacere.
3. Gestione dello stress
Lo stress cronico attiva il rilascio di cortisolo, un ormone che aumenta l'appetito. Questo può portarci a mangiare più del necessario, soprattutto alimenti ricchi di calorie ma che ci fanno sentire appagati.
4. Mancanza di consapevolezza
A volte ci sfoghiamo sul cibo perché non siamo consapevoli delle nostre emozioni. Mangiare diventa un modo per "narcotizzare" il disagio emotivo, evitando di affrontare le cause profonde dello stress, del dolore, dell'ansia.
Come possiamo gestire questo comportamento?
Impariamo a riconoscere le nostre emozioni. Prima di aprire la dispensa e mangiare chiediamoci se è davvero fame quella che sentiamo o se stiamo cercando conforto. Impariamo a trovare delle alternative: fare una passeggiata, allenarsi, praticare un hobby, meditare o scrivere un diario possono aiutare a scaricare lo stress ed evitano di fare abbuffate delle quali la maggior parte delle volte ci si pente.
La cosa estremamente importante è non tenersi tutto per sè: parlare con amici o professionisti può essere un passo importante per gestire le emozioni in modo più sano.
Sfogarsi sul cibo è normale, ma imparare a riconoscere quando diventa un problema è il primo passo per un rapporto più equilibrato con noi stessi e con ciò che mangiamo.

Oggi in tanti ci siamo fermati staccando dalla solita routine per stare insieme a chi amiamo e dedicarci agli addobbi di...
08/12/2024

Oggi in tanti ci siamo fermati staccando dalla solita routine per stare insieme a chi amiamo e dedicarci agli addobbi di Natale.
Il Natale infatti per me è molto più di una semplice festa: è un momento di riflessione, amore e condivisione. È l'occasione per riunirsi con le persone care (e una parte del mio cuore è davvero molto triste nel pensare a chi non c'è più e ogni Natale c'è sempre un pò di sofferenza per questo), creare ricordi preziosi e riscoprire il valore della generosità. Al di là dei regali e delle decorazioni, il vero spirito natalizio si manifesta nei gesti di gentilezza e nel calore umano che riempie i cuori. È un invito a fermarsi, guardare dentro di noi e ricordare che la felicità più grande si trova nelle cose semplici: un sorriso, un abbraccio, una parola gentile. Il Natale è un'occasione per mettere da parte le preoccupazioni quotidiane e riscoprire il calore degli affetti. Attorno a una tavola imbandita, un presepe o davanti a un albero decorato, si condividono sorrisi, ricordi, speranze e sogni.
La magia del Natale sta nella semplicità dei gesti: un abbraccio sincero, una parola gentile, un regalo pensato con amore. È il momento di ricucire rapporti, perdonare e perdonarsi errori e celebrare la bellezza dell'essere insieme.
In un mondo che spesso corre troppo veloce, il Natale ci invita a rallentare e a riscoprire ciò che conta davvero: la famiglia, che non è solo legame di sangue, ma anche quell’insieme di persone che scelgono di volersi bene e sostenersi. È lì che il vero spirito natalizio prende vita, in ogni gesto d’amore che illumina i nostri cuori più di qualsiasi luce scintillante.
🎄

Diete Plant-Based:cosa sono??Negli ultimi anni, le diete plant-based si sono evolute in modo significativo. Inizialmente...
07/12/2024

Diete Plant-Based:cosa sono??
Negli ultimi anni, le diete plant-based si sono evolute in modo significativo. Inizialmente erano viste come un’alternativa per vegetariani e vegani, oggi rappresentano uno stile alimentare versatile e sostenibile, adatto a chiunque voglia migliorare la propria salute e ridurre l'impatto ambientale.
A differenza delle tradizionali diete vegetariane o vegane, non escludono necessariamente tutti gli alimenti di origine animale, ma privilegiano cibi vegetali freschi, locali e stagionali.Le caratteristiche principali sono:
1. Alimenti Non o Poco Processati:
Le diete plant-based evolute evitano cibi ultra-processati preferendo alternative più naturali come legumi, tofu artigianale, tempeh e seitan fatto in casa.
2. Proteine Vegetali:
Oltre a fonti tradizionali come ceci, lenticchie e fagioli, emergono nuove proteine vegetali innovative, derivate da funghi e alghe.
3. Superfood e Integratori Naturali:
Spirulina,semi di canapa e polveri vegetali sono integrati per potenziare l'apporto nutrizionale, fornendo vitamine, minerali e antiossidanti essenziali.
4. Focus su Micronutrienti Essenziali:
Vitamina B12, ferro, calcio e omega-3 vegetali vengono integrati strategicamente per evitare carenze nutrizionali. Semi di lino, chia e alghe marine sono fonti preziose.
5. Sostenibilità e Filiera Etica:
Le persone scelgono cibi provenienti da agricoltura biologica, sostenibile e a basso impatto ambientale, contribuendo alla tutela del pianeta.
Ma quali sono i benefici?
Salute Cardiovascolare: Riduzione del rischio di malattie cardiache grazie a un basso contenuto di grassi saturi e colesterolo.
Prevenzione del Diabete: miglior controllo della glicemia grazie a fibre e carboidrati complessi.
Benessere Digestivo: aumento della salute intestinale grazie a fibre, probiotici naturali e alimenti fermentati.
Sostenibilità Ambientale: Minore impronta ecologica rispetto alle diete a base di carne e prodotti lattiero-caseari.
Tali diete rappresentano un modo moderno e consapevole di nutrirsi, combinando salute, sostenibilità e innovazione. Non sono solo una moda, ma una scelta alimentare che può contribuire a un futuro più sano per le persone e il pianeta.

IN CHETOGENICA NON POSSO ANDARE A MANGIARE FUORI! Classica affermazione di chi si approccia a questo regime....ma totalm...
26/10/2024

IN CHETOGENICA NON POSSO ANDARE A MANGIARE FUORI! Classica affermazione di chi si approccia a questo regime....ma totalmente errata!
Braciola di maiale con funghi galletti 😜 una vera squisitezza gustata in un posto davvero molto molto bello!
Mangiare fuori non vuol dire ingozzarsi fino a star male ma piuttosto godersi una serata diversa, in buona compagnia e gustare qualcosa di nostro gradimento.
Non mangiare i carboidrati ci permette spesso di assaporare meglio ciò che abbiamo nel piatto senza sentirci pieni o subito sazi!

"I bambini non sono mai stati bravi ad ascoltare i loro genitori, ma non mancano mai di imitarli”: credo non esista fras...
02/10/2024

"I bambini non sono mai stati bravi ad ascoltare i loro genitori, ma non mancano mai di imitarli”: credo non esista frase più adatta nel descrivere i comportamenti dei bambini.
Infatti sappiamo tutti che i bimbi non ascoltano quasi mai i genitori ma tendono ad imitarli nei comportamenti, nelle frasi, negli atteggiamenti ma anche nelle abitudini. Infatti i bambini imitano anche e soprattutto le abitudini, anche quelle alimentari 😊!
Se un figlio vede il padre e/o la madre mangiare merendine o altri cibi diciamo non proprio sani tenderà a voler mangiare le stesse cose anche se gli verranno proposti cibi sani come un frutto o una fetta di crostata fatta magari insieme. Ovviamente se un figlio vede i propri genitori fare merenda con della frutta secca o un pezzetto di parmigiano o con uno yogurt non sarà proprio portato a chiedere una merendina o delle patatine fritte!
Le abitudini che insegniamo ai nostri piccoli nella maggior parte dei casi le faranno proprie e le incamereranno come naturali (nel bene e nel male! 😜). Lo stesso vale nello sport...se la mamma e/o il papà prepara il borsone per andare in palestra o in piscina il bambino tenderà a voler provare a imitare i genitori e per lui l'allenamento diverrà parte integrante della propria vita e delle proprie abitudini. 💪



miodottore.it/z/jwRnaQ

Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione mondiale d...
21/09/2024

Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Alzheimer’s Disease International (Adi) per diffondere iniziative dedicate alla conoscenza e alla diffusione delle informazioni su questa malattia sempre più diffusa. Il morbo di Alzheimer raggruppa il 60-80% delle demenze e la sua incidenza aumenta più di 100 volte con il progredire dell’età dai 60 ai 95 anni.
Dopo vari studi sui topi si è passati all'uomo e si è visto che i soggetti predisposti geneticamente presentano 15 volte di più il rischio di sviluppare Alzheimer ed è presente una correlazione con il peso corporeo. Inoltre rimanere attivi con mente e corpo previene le malattie neurodegenerative e ne ritarda la progressione. Diversi studi attestano che l’attività fisica, in particolare aerobica, migliora le funzioni cognitive nei pazienti affetti da demenza; altri studi dimostrano l’importanza dell’allenamento mentale come leggere, fare puzzle, parole crociate o anche giochi elettronici, per prevenire e ritardare l’insorgere di demenze. Per le persone che potenzialmente sono ad alto rischio di sviluppare malattie neuro-degenerative come l’Alzheimer, gli esperti consigliano di seguire un certo regime alimentare. Per prevenire varie forme di demenza, l’indicazione è di adottare un’alimentazione ricca di nutrienti, individuata in una dieta vegano-pescetariana, arricchita di olio d’oliva (circa 50-100 ml al giorno) e frutta a guscio (30 g al giorno), con aggiunta di olio di cocco (40 ml al giorno). Anche il caffè fa bene (1-4 tazzine al giorno, in base al parere del medico). Da evitare gli alimenti di origine animale (carne rossa, insaccati, pollame, b***o, latte e formaggi vaccini) e i grassi saturi. Consentiti pesce (a basso contenuto di mercurio) e latticini di capra e pecora. Inoltre è opportuno assumere ogni giorno un integratore multivitaminico (con vitamine del gruppo B e le vitamine C, D ed E) e al bisogno omega 3, per proteggere i neuroni. In caso di malattia diagnosticata, la strategia alimentare deve essere sempre approvata dal neurologo che ha in cura il paziente.

Indirizzo

Via Tuscolana 1478
Rome
00174

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 20:00
Martedì 15:00 - 20:00
Mercoledì 15:00 - 20:00
Giovedì 15:00 - 20:00
Venerdì 15:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 20:00

Telefono

+393921582621

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Benvenuti nella mia pagina!

Benvenuta e benvenuto nella mia pagina, sono una Biologa Nutrizionista e Specialista in Patologia e Biochimica Clinica e voglio condividere con te la mia passione per uno stile di vita sano. Ma il percorso per raggiungere questo importante obiettivo per la nostra salute da dove inizia? Naturalmente da una sana e corretta alimentazione.

Seguimi su questa pagina, potrai trovare degli spunti interessanti che ti aiuteranno a iniziare o continuare questo percorso e raggiungere l’obiettivo.

Ricorda, mangiare sano non vuol dire fare una dieta rigida e ferrea, digiuni e sacrifici e, necessariamente, perdere peso. Non è questo che si intende per sana alimentazione.